Detrazione affitto 730/2023: quanto si risparmia e come funziona

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Pubblicato: 12/05/2023, 11:19 am

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Tra le spese detraibili con la dichiarazione dei redditi figura anche il canone d’affitto. Per usufruire della detrazione dell’affitto nel 730, però, bisogna rispettare alcuni requisiti e condizioni.

Ad esempio, si può detrarre l’affitto senza residenza nella città della casa affittata, ma solo i contratti regolarmente registrati danno diritto al rimborso. Inoltre, è bene sapere che l’ammontare della detrazione varia a seconda del proprio reddito.

Tra le altre cose, una delle principali novità del 730/2023 riguarda proprio la detrazione per canoni di locazione. Ai giovani fino a 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro, è infatti riconosciuta una detrazione pari al 20 per cento del costo dell’affitto fino a un massimo di 2.000 euro.

Ecco una guida utile per chi vuole saperne di più sulla detrazione dell’affitto nel 730. Quanto si recupera? Come compilare il modello e dove inserire le spese? Come funziona in caso di contratto cointestato? Servono dei documenti da presentare per ottenere la detrazione?

Cerchiamo di spiegare come funziona la detrazione dell’affitto, ossia come scaricare l’affitto dalle tasse, e di rispondere a tutte le domande più frequenti sull’argomento.

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Detrazione affitto 730/2023: come funziona

Le spese dell’affitto, insieme a quelle sanitarie, per l’istruzione, per il mutuo e altro, danno diritto a una detrazione d’imposta.

In sede di dichiarazione dei redditi (sia modello 730 che Redditi PF, Persone Fisiche), quindi, gli inquilini che stipulano contratti di affitto di immobili adibiti ad abitazione principale hanno diritto a detrazioni riconosciute e graduate in relazione all’ammontare del reddito complessivo (aumentato del reddito dei fabbricati locati assoggettati alla cedolare secca).

Si può scaricare dalle tasse l’affitto relativo a qualsiasi tipologia e durata del contratto – anche quelli transitori. Ci sono diversi tipi di detrazioni previste per gli affittuari, che non sono cumulabili, ma il contribuente può scegliere quella più conveniente per la sua situazione.

Come specificato nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate sul 730/2023, quando l’imposta dovuta è inferiore alle detrazioni che spettano, la parte di detrazione che supera l’imposta non può essere rimborsata. Fa eccezione a questa regola la detrazione sul canone di locazione, insieme a quella per figli a carico, per le quali si può avere il rimborso in alcuni casi.

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Detrazione affitto 730: chi ne ha diritto

Possono scaricare l’affitto dal 730:

  • I lavoratori dipendenti che trasferiscono la propria residenza per motivi di lavoro ad almeno 100 km di distanza per i primi tre anni dal trasferimento
  • Gli studenti universitari fuori sede che vivono nel comune dell’Ateneo o limitrofo, ad almeno 100 km dal comune di residenza, anche presso enti e collegi universitari
  • I giovani di età compresa fra i 20 e i 31 anni non compiuti che affittano un immobile diverso dall’abitazione principale dei genitori o di coloro cui sono affidati dagli organi competenti ai sensi di legge. Dal 2022 è riconosciuta loro una detrazione per i primi quattro anni di locazione di immobili o parti di essi da adibire a residenza.

Detrazione affitto 730/2023: quanto spetta 

Gli inquilini titolari di contratti di locazione in libero mercato hanno diritto a una detrazione pari a:

  • 300 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro
  • 150 euro se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma inferiore a 30.987,41 euro

Se si ha un reddito complessivo superiore a questa soglia non spetta alcuna detrazione sull’affitto in sede di dichiarazione dei redditi.

In caso di contratto convenzionato o concordato, l’importo della detrazione è pari a:

  • 495,80 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro
  • 247,90 euro in caso di reddito complessivo superiore a 15.493,71 euro, ma sotto i 30.987,41 euro

A partire dal 1° gennaio 2022, quindi con effetto dal 730/2023, ai giovani inquilini fino a 31 anni non compiuti con reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro spetta una detrazione fissa pari a 991,60 euro oppure pari al 20% del canone annuo ma comunque non oltre 2.000 euro.

In pratica l’inquilino può portare in detrazione il 20% del canone anziché i 991,61 euro ma fino a un massimo di 2.000 euro.

La detrazione sull’affitto per chi trasferisce la propria residenza per motivi di lavoro è pari a:

  • 991,60 euro se la RAL non supera i 15.493,71 euro
  • 495,80 euro se la RAL è compresa tra 15.493,72 e 30.987,41 euro

L’agevolazione spetta a condizione che il lavoratore abbia spostato la residenza nel comune di lavoro o in un comune limitrofo nei tre anni antecedenti a quello di richiesta della detrazione. Ad esempio, se il trasferimento della residenza è avvenuto nel 2020, si può beneficiare della detrazione per gli anni d’imposta 2020, 2021 e 2022. La detrazione spetta esclusivamente ai lavoratori dipendenti anche se la variazione di residenza è la conseguenza di un contratto di lavoro appena stipulato. Sono esclusi i percettori di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. Se il contribuente, nel corso del periodo di spettanza della detrazione, cessa di essere lavoratore dipendente, perde il diritto alla detrazione a partire dall’anno d’imposta successivo a quello nel quale non sussiste più tale qualifica.

Gli studenti universitari fuori sede hanno diritto a una detrazione del 19% calcolabile su un importo non superiore a 2.633 euro. L’immobile deve essere situato nello stesso comune dell’ateneo in cui si studia o in un comune limitrofo, e ad almeno 100 km dal comune di residenza. I contratti di subaffitto non danno diritto alla detrazione.

Come inserire l’affitto sul 730

Le spese dell’affitto rientrano nel Quadro E (oneri e spese detraibili e oneri deducibili) del 730/2023, cioè, come abbiamo detto sopra, nelle spese che danno diritto a una detrazione d’imposta e spese che possono essere sottratte dal reddito complessivo (oneri deducibili). In particolare, i dati per usufruire delle detrazioni d’imposta per canoni di locazione si trovano nella Sezione V ai righi E71 ed E72.

Se, invece, nel corso dell’anno il contribuente si trova in situazioni diverse, può beneficiare di più detrazioni. Per indicare nel rigo E71 più tipologie di detrazioni contraddistinte da codici diversi, va compilato un quadro aggiuntivo per ogni codice ricordando di numerare progressivamente la casella “Mod. N.” posta in alto a destra del Modello. In tale caso la somma dei giorni indicati nelle colonne 2 del rigo E71 e nella colonna 1 del rigo E72 non può essere superiore a 365.

Qui di seguito le istruzioni per compilare il 730 in modo da ottenere la detrazione del canone d’affitto.

Gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale devono compilare il Rigo E71 e, nella Colonna 1 (Tipologia), indicare il codice relativo alla detrazione. Il codice 1 deve essere indicato dai contribuenti che hanno stipulato o rinnovato il contratto di locazione di immobili destinati ad abitazione principale, mentre il codice 2 è per i contratti in regime convenzionale. Si ricorda che per fruire di tale agevolazione, nel caso di contratti di locazione a canone concordato “non assistiti” occorre verificare la necessità dell’attestazione rilasciata dalle organizzazioni firmatarie dell’accordo, con la quale viene confermata la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto di locazione all’Accordo Territoriale.
Il codice 4 è da indicare per la detrazione dell’affitto dei giovani tra i 20 e i 31 anni non compiuti

La Colonna 2 è quella relativa al numero di giorni. Qui bisogna indicare il numero dei giorni nei quali l’unità immobiliare locata è stata adibita ad abitazione principale.
Nella Colonna 3 (percentuale) il contribuente dovrà indicare la percentuale di detrazione spettante.

In caso di contratto d’affitto cointestato, bisogna indicare “50”. Se il contratto di locazione è stato stipulato da una sola persona va, invece, indicato “100”.

Nella Colonna 4 (canone) bisogna indicare l’ammontare del canone di locazione. La colonna va compilata se in colonna 1 è indicato il codice ‘4’.

Il Rigo E72 deve essere compilato dai lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi nei tre anni antecedenti quello di richiesta della detrazione e siano titolari di qualunque tipo di contratto di locazione di unità immobiliari adibite ad abitazione principale situate nel nuovo comune di residenza a non meno di 100 km di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria regione. Se appartieni a questa categoria, dovrai indicare nella Colonna 1 il numero dei giorni nei quali l’unità immobiliare locata è stata adibita ad abitazione principale, mentre nella Colonna 2 (percentuale) devi indicare la percentuale di detrazione spettante. Anche in questo caso, se il contratto di locazione ha due cointestatari, bisogna inserire “50”. Se il contratto di locazione è stato stipulato da una sola persona va, invece, indicato “100”.

Detrazione affitto 730: documenti

Per poter detrarre le spese di affitto nella dichiarazione dei redditi bisogna avere un contratto di locazione registrato presso l’Agenzia delle Entrate, documento indispensabile per dimostrare l’esistenza del contratto e la sua validità legale. Ai lavoratori fuori sede può essere richiesto il contratto di lavoro dipendente o la CU/2022 o, ancora, l’autocertificazione in cui si attesti che l’immobile in affitto è utilizzato come abitazione principale e che sussistono i requisiti necessari per usufruire della detrazione.

Inoltre, è bene conservare le ricevute comprovanti i pagamenti effettuati per l’affitto, assicurandosi che riportino in modo chiaro l’importo pagato, la data del pagamento, il beneficiario e il periodo di riferimento.

Detrazione affitto 730/2023: domande frequenti

Quanto si recupera con il 730 per l'affitto?

L’importo dipende dal tipo di contratto, dalla categoria a cui appartiene il contribuente, dal reddito e dall’età.

Gli inquilini titolari di contratti di locazione in libero mercato possono detrarre 300 euro se hanno una RAL non superiore a 15.493,71 euro, o 150 euro se la RAL è inferiore a 30.987,41 euro.
In caso di contratto convenzionato o concordato, si ha diritto a una detrazione pari a 495,80 euro con una RAL fino a 15.493,71 euro o pari a 247,90 euro con una RAL sotto i 30.987,41 euro.

Per i lavoratori dipendenti fuori sede è prevista una detrazione sull’affitto pari a 991,60 euro se la RAL non supera i 15.493,71 euro, e pari a 495,80 euro se la RAL è compresa tra 15.493,72 e 30.987,41 euro.
I giovani tra i 20 e i 30 anni d’età con reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro possono portare in detrazione 991,60 euro o il 20% del canone annuo entro il limite di 2.000 euro.

Come scaricare l'affitto di casa sul 730?

Ecco dove devono inserire la spesa nel modello 730, a seconda della categoria a cui appartengono.

Rigo E71 – Inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale

Codice 1: Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale.

Codice 2: Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale locati con contratti in regime convenzionale.

Codice 4: Detrazione per canoni di locazione spettante ai giovani per l’abitazione destinata a propria residenza. giovani di età compresa fra i 20 e i 31 anni non compiuti, che hanno stipulato un contratto di locazione, ai sensi della legge n. 431 del 1998, per l’unità immobiliare o per una porzione di essa da destinare a propria residenza purché il contratto sia stipulato prima del compimento del trentunesimo anno d’età. In tal caso la detrazione spetta solo fino all’anno d’imposta in cui si sono compiuti i 31 anni.

Rigo E72: Lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro Questo rigo va compilato dai lavoratori dipendenti che hanno trasferito o trasferiscono la propria residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi nei tre anni antecedenti quello di richiesta della detrazione e siano titolari di qualunque tipo di contratto di locazione di unità immobiliari adibite ad abitazione principale situate nel nuovo comune di residenza a non meno di 100 km di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria regione. La detrazione può essere fruita nei primi tre anni dal trasferimento della residenza.

Come funziona la detrazione dell'affitto?

In sede di dichiarazione dei redditi, gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale, i giovani di età compresa fra i 20 e i 31 anni non compiuti, i lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro in un altro comune e hanno una RAL fino a 30.987,41 euro hanno diritto a una detrazione d’imposta. Per usufruire dell’agevolazione bisogna avere un contratto d’affitto regolarmente registrato e indicare le spese nei righi E71 o E72 del 730/2023.

Quali documenti servono per scaricare l’affitto?

Per scaricare l’affitto nella dichiarazione dei redditi potrebbero essere necessari i seguenti documenti:
– Contratto di locazione registrato presso l’Agenzia delle Entrate
– Ricevute dei pagamenti del canone d’affitto
– Documentazione delle spese condominiali ed eventuali altri documenti che potrebbero essere richiesti dal Fisco per comprovare il possesso dei requisiti richiesti per godere della detrazione.

In caso di dubbi ti consigliamo di consultare un commercialista o un CAF che possono aiutarti a compilare correttamente il 730 e fornirti informazioni sul tuo caso specifico.

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