Il miglior mutuo prima casa

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Aggiornato: 24/03/2023, 10:18 am

Nota della redazione: Forbes Advisor potrebbe guadagnare una commissione sulle vendite realizzate dai partner grazie ai link contenuti in questa pagina. Le opinioni e le valutazioni dei nostri redattori non sono in alcun modo influenzate da tali accordi commerciali.

L’acquisto della prima casa è un traguardo importante, e per molti è il coronamento del sogno di una vita. Nella maggior parte dei casi si ha a che fare con rate del mutuo per 15, 20, 30 o anche 40 anni, quindi è fondamentale informarsi sulle banche che offrono i migliori mutui per l’acquisto della prima casa, ossia quelli alle condizioni più vantaggiose, e sulle agevolazioni a disposizione. 

I mutui prima casa oggi coprono fino all’80% del valore dell’immobile, ma ci sono banche che erogano anche mutui al 100 per cento, grazie al Fondo di Garanzia prima casa Consap. Inoltre, i giovani con meno di 36 anni e con un ISEE fino a 40.000 €, ad esempio, possono usufruire del bonus prima casa che comprende l’accesso agevolato al credito e benefici fiscali sulla tassazione legata all’acquisto.

Con i tassi d’interesse in aumento come risposta all’inflazione galoppante, oggi è più importante che mai trovare il prestito giusto. Un mutuo per la casa è un debito a lungo termine, quindi anche una minima variazione nel tasso può fare la differenza nel tempo.

Ma come scegliere il mutuo prima casa più conveniente, tra tassi d’interesse in aumento e una moltitudine di offerte sul mercato? Partendo dalla simulazione del mutuo prima casa puoi calcolare rate, durata e costi complessivi. Per facilitarti nell’impresa, Forbes Advisor ha esaminato e confrontato decine di proposte delle banche che offrono mutui per l’acquisto della prima casa per trovare i tassi più bassi e le offerte più a buon mercato. Per una consultazione più semplice, li abbiamo divisi in migliori mutui prima casa a tasso variabile e migliori mutui prima casa a tasso fisso.

Qui di seguito trovi tutto quello che c’è da sapere sui mutui prima casa in Italia. Al termine di questa guida avrai le informazioni che ti occorrono per trovare il miglior mutuo per te e le tue esigenze.

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Migliori mutui prima casa - Tasso Variabile


Miglior mutuo prima casa a tasso variabile

Mutuo Arancio Acquisto ING

Mutuo Arancio Acquisto ING
5.0
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Durata

10-30 anni

Perizia

250€

Istruttoria

750€

Mutuo Arancio Acquisto ING

Durata

10-30 anni

Perizia

250€

Istruttoria

750€

Dettagli

Secondo l’indagine di Forbes Advisor condotta a gennaio 2023, il miglior mutuo a tasso variabile è il mutuo Arancio di ING, che ha ottenuto un punteggio di 5 su 5 in base a valori come TAN e TAEG, assicurazione incendio e scoppio inclusa, l’assenza di spese di gestione pratica e incasso, la possibilità di gestirlo online e la buona valutazione che hanno avuto le app per smartphone Android e iOS.

Questo mutuo ha una durata che va da un minimo di 10 a un massimo di 30 anni, è rivolto a persone residenti in Italia che percepiscono il proprio reddito in euro e che hanno massimo 80 anni alla scadenza del mutuo.

BPER Banca Mutuo a tasso variabile

BPER Banca Mutuo a tasso variabile
4.7
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Durata

10-30 anni

Perizia

280€

Istruttoria

796,50€

BPER Banca Mutuo a tasso variabile

Durata

10-30 anni

Perizia

280€

Istruttoria

796,50€

Dettagli

Il mutuo a tasso variabile Vantaggio Opzione Acquisto e Ristrutturazione di BPER Banca è rivolto a cittadini italiani residenti in Italia o all’estero (purché iscritti all’AIRE), e ai cittadini stranieri residenti in Italia da almeno due anni.

L’età del cliente non deve essere inferiore a 18 anni al momento della stipula e non superiore a 75 anni alla scadenza (in caso di cointestazione il limite va riferito al cointestatario più giovane).

Le spese di gestione pratica e incasso sono irrisorie, ma presenti (ammontano a poco più di 1€ al mese). L’assicurazione incendio e scoppio è esclusa.

Mutuo Variabile BNL

Mutuo Variabile BNL
4.5
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Durata

5-30 anni

Perizia

300€

Istruttoria

1.215€

Mutuo Variabile BNL

Durata

5-30 anni

Perizia

300€

Istruttoria

1.215€

Dettagli

Il mutuo a tasso variabile di BNL per l’acquisto della prima casa è un mutuo rivolto a lavoratori, dipendenti con contratto a tempo indeterminato, lavoratori autonomi/liberi professionisti. Ha una durata che va da un minimo di 5 a un massimo di 30 anni e il richiedente alla fine del finanziamento non dovrà aver superato gli 80 anni, il garante 85 anni (derogabile a discrezione della banca).

Le rate sono convenienti, con TAN e TAEG allineati alla concorrenza. Il mutuatario deve considerare anche il costo della perizia pari a 300 euro e quello dell’istruttoria che è pari a 1.215€ per i mutui da 130.000 a 250.000€, ossia pari allo 0,90% calcolato sull’importo del finanziamento concesso, con importo da un minimo di 1.170 a un massimo di 2.250€. L’istruttoria ha una durata di 60 giorni. Non ci sono spese di gestione pratica e incasso a carico del cliente e l’offerta non include l’assicurazione incendio e scoppio.

Mutuo a tasso variabile Widiba

Mutuo a tasso variabile Widiba
4.3
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Durata

10-30 anni

Perizia

300€

Istruttoria

700€

Mutuo a tasso variabile Widiba

Durata

10-30 anni

Perizia

300€

Istruttoria

700€

Dettagli

Il mutuo prima casa a tasso variabile di Banca Widiba è un mutuo online, che si può aprire e gestire comodamente da telefono e computer. Si avvale di un’app bancaria funzionale e apprezzata dagli utenti sia Android che iPhone come dimostrano le valutazioni sugli App Store.

Per richiederlo bisogna essere residenti in Italia da almeno 3 anni. Il finanziamento deve concludersi entro il 75° anno di età del richiedente.

Mutuo MPS mio acquisto abitazione

Mutuo MPS mio acquisto abitazione
4.2
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Durata

10-30 anni

Perizia

300€

Istruttoria

810€

Mutuo MPS mio acquisto abitazione

Durata

10-30 anni

Perizia

300€

Istruttoria

810€

Dettagli

Questo mutuo è rivolto a persone fisiche che devono essere maggiorenni al momento della richiesta di mutuo e non avere più di 75 anni alla scadenza del finanziamento. La possibile durata del mutuo va dai 10 ai 30 anni. Ha delle spese di gestione, che nel caso da noi analizzato sono pari a 10.50€. Inoltre, l’assicurazione incendio e scoppio non è inclusa e la durata dell’istruttoria è maggiore rispetto alla concorrenza, pari a 90 giorni.

Mutuo Webank Tasso Variabile Green

Mutuo Webank Tasso Variabile Green
4.1
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Durata

10-30 anni

Perizia

0€

Istruttoria

500€

Mutuo Webank Tasso Variabile Green

Durata

10-30 anni

Perizia

0€

Istruttoria

500€

Dettagli

Si tratta di un mutuo online per l’acquisto di un immobile a uso civile rivolto a chi ha un conto corrente Webank. Il conto Webank attivato per l’erogazione del mutuo non prevede costi di attivazione o gestione. Per i conti correnti aperti ai fini dell’erogazione del finanziamento, è inoltre prevista la gratuità dell’imposta di bollo per i primi sei mesi dalla data di erogazione stessa, al fine di consentire al cliente di valutare, senza alcun impegno, i vantaggi offerti dal conto corrente e decidere se mantenerlo o procedere alla sua chiusura.

Per richiedere il mutuo bisogna essere residenti in Italia da almeno tre anni e avere un’età massima alla richiesta di 60 anni. Il limite di età alla scadenza è di 80 anni, o 75 in caso di sottoscrizione del pacchetto assicurativo CPI mutui privati.

Tra i principali vantaggi troviamo la perizia a carico della banca, zero spese di gestione pratica e incasso, e assicurazione incendio e scoppio inclusa. È possibile abbinare al mutuo il pacchetto assicurativo ramo vita e danni che prevede un premio annuo che è dovuto per tutta la durata del mutuo e protegge il titolare del mutuo liquidando un importo pari al debito residuo in caso di morte dell’assicurato.

Confronto: mutui prima casa a tasso variabile


ING BPER Banca BNL Widiba MPS Webank
Rata 607,90€ 633,19€ 620,64€ 652,97€ 644,97€ 660,73€
TAN 2,66%
(Euribor 3M+0,50%)
2,790%
(Euribor 3M+0,80)
3,047%
(Euribor 1M+1,55%)
3,18%
(Euribor 3M+1,10%)
3,07%
(Euribor 1M + 1,15%)
3,29%
(Euribor 1M+1,60%)
TAEG 2.78% 3.09% 3.26% 3.32% 3.32% 3.39%
Gestione Online Filiale Filiale Online Filiale Online
Assicurazione scoppio e incendio Inclusa Esclusa Esclusa Esclusa Esclusa Inclusa
Spese di gestione pratica e incasso 0€ 1,07€/mese 0€ 0€ 10,50€ 0€
Voto 5 4.7 4.5 4.3 4.2 4.1
I dati in tabella si riferiscono a una simulazione di mutuo prima casa all’80% di importo pari a 135.000€, per la durata di 25 anni, per l’acquisto di un immobile del valore di 170.000€.

Miglior mutuo prima casa tasso fisso


Mutuo Webank Tasso Fisso IRS Green

Mutuo Webank Tasso Fisso IRS Green
5.0
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Durata

10-30 anni

Perizia

0€

Istruttoria

500€

Mutuo Webank Tasso Fisso IRS Green

Durata

10-30 anni

Perizia

0€

Istruttoria

500€

Dettagli

Questo è un mutuo green, cioè un finanziamento a condizioni agevolate erogato per l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica. Per richiederlo bisogna aprire il conto corrente Widiba, gratuito per i nuovi clienti che lo aprono ai fini del finanziamento.

Il mutuo è rivolto ai residenti in Italia da almeno 3 anni che hanno al massimo 60 anni al momento della domanda e avrà non più di 80 anni alla scadenza del mutuo.

Le spese di perizia sono a carico della banca, così come quelle di gestione pratica e incasso. Per l’istruttoria il cliente pagherà un costo fisso di 500€ e dovrà attendere fino a 72 giorni. L’assicurazione incendio e scoppio è inclusa.

ING Mutuo Arancio Acquisto Tasso Fisso

ING Mutuo Arancio Acquisto Tasso Fisso
4.7
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Durata

10-30 anni

Perizia

250€

Istruttoria

750€

ING Mutuo Arancio Acquisto Tasso Fisso

Durata

10-30 anni

Perizia

250€

Istruttoria

750€

Dettagli

Simile al mutuo Webank per importo delle rate mensili, TAN e TAEG, il Mutuo Arancio a tasso fisso proposto da ING occupa la seconda posizione nella nostra classifica e si distingue grazie soprattutto a un’efficiente e pratica gestione online tramite sito e app. L’applicazione mobile ha ottenuto una buona valutazione da parte degli utenti sia su App Store che su Google Play Store.

Il mutuo può essere richiesto da cittadini italiani e residenti in Italia da almeno 3 anni che percepiscono il loro reddito in euro e che alla scadenza del mutuo non avranno più di 80 anni.

L’istruttoria ha un costo più elevato rispetto al primo della lista, ma le spese di gestione pratica e incasso sono a carico della banca. Insieme al mutuo viene proposta l’assicurazione incendio e scoppio.

Banco BPM Mutuo Tasso Fisso Last Minute Green

Banco BPM Mutuo Tasso Fisso Last Minute Green
4.4
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Durata

10-30 anni

Perizia

320€

Istruttoria

≤ 1.000€

Banco BPM Mutuo Tasso Fisso Last Minute Green

Durata

10-30 anni

Perizia

320€

Istruttoria

≤ 1.000€

Dettagli

Le caratteristiche di questo mutuo, che prevede la gestione in filiale ma non l’obbligo di aprire il conto presso la banca per essere richiesto, ha una durata che va da un minimo di 10 a un massimo di 30 anni.
Sul set informativo non sono indicati particolari vincoli e requisiti per i richiedenti, che devono però avere un massimo di 80 anni alla scadenza del mutuo.

Per quanto riguarda i costi accessori a carico del cliente, l’istruttoria, pari all’1% dell’importo erogato, per un massimo di 1.000€, la perizia pari a 320 euro e 2 euro per la gestione pratica e incasso con addebito sul conto corrente.

Un vantaggio: ci vogliono fino a 45 giorni di tempo per l’istruttoria, meno rispetto alla maggior parte dei mutui prima casa presi in considerazione.

BPER Banca

BPER Banca
4.4
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Durata

10-30 anni

Perizia

280€

Istruttoria

796,50€

BPER Banca

Durata

10-30 anni

Perizia

280€

Istruttoria

796,50€

Dettagli

Questo è un mutuo a tasso fisso rivolto a cittadini italiani residenti in Italia o all’estero (purché iscritti all’Anagrafe Italiana, Residenti all’Estero – AIRE, nei casi previsti), oppure cittadini di Stati membri UE o cittadini stranieri extra-comunitari con residenza in Italia da almeno 2 anni. Per richiedere il mutuo bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 75 anni. Non vi è obbligo di aprire il conto presso la banca che eroga il mutuo. Previste delle piccole spese di gestione pratica e incasso a carico del cliente, pari a 1,07€.

In questo caso la durata dell’istruttoria è ancora più breve: fino a 30 giorni.

Mutuo a tasso fisso Credem

Mutuo a tasso fisso Credem
4.3
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Durata

5-30 anni

Perizia

280€

Istruttoria

1.350€

Mutuo a tasso fisso Credem

Durata

5-30 anni

Perizia

280€

Istruttoria

1.350€

Dettagli

È il mutuo online per chi dispone di un reddito certo ottenuto in modo continuativo. I richiedenti devono avere almeno 18 anni e non superare i 75 anni alla scadenza del mutuo. Il costo della perizia ammonta a 280€, in linea con altri mutui prima casa, e le spese per la gestione pratica e incasso sono pari a 5€ al mese. L’app di home banking non ha ricevuto un’ottima valutazione da parte degli utenti Android e Apple, ma il principale aspetto positivo riguarda la possibilità di stipulare il mutuo con una durata minima di 5 anni.

Widiba

Widiba
4.2
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Durata

10-30 anni

Perizia

300€

Istruttoria

700€

Widiba

Durata

10-30 anni

Perizia

300€

Istruttoria

700€

Dettagli

Un mutuo online fino a 30 anni che può essere richiesto da residenti in Italia da almeno 3 anni la cui età massima al momento della scadenza del mutuo è di 75 anni. Zero spese per la gestione pratica e incasso e un’ottima valutazione dell’app iOS sono i principali pro di questo mutuo. L’assicurazione incendio e scoppio non è inclusa. Infine non è richiesta l’apertura del conto presso la banca per l’erogazione del finanziamento.

Confronto: mutui prima casa tasso fisso


Webank ING Banco BPM BPER Banca Credem Widiba
Rata 682,38€ 682,65€ 683,10€ 688,21€ 671€ 689,68€
TAN 3,590%
(Irs 25A + 1,15%)
3,70%
(Irs 25A + 1,30%)
3,60%
(Irs 25A + 1,05%)
3.67%
(Tasso finito)
3,430%
(Irs 25A + 0,96%)
3,69%
(Irs 25A + 1,25%)
TAEG 3.71% 3.86% 3.85% 3.85% 3.89% 3.85%
Gestione Online Online Filiale Filiale Online Online
Assicurazione scoppio e incendio Inclusa Inclusa Esclusa Esclusa Esclusa Esclusa
Spese di gestione pratica e incasso 0€ 0€ 2€ 1,07€ 5€ 0€
Voto 5 4.7 4.4 4.4 4.3 4.2

Metodologia

Abbiamo esaminato 35 mutui prima casa offerti da banche online e tradizionali. Il caso d’uso preso in esame è la richiesta di un mutuo all’80% di importo pari a 135.000€, per la durata di 25 anni, per l’acquisto di un immobile del valore di 170.000€. Per fare le nostre valutazioni abbiamo analizzato una serie di aspetti come i requisiti anagrafici e di reddito richiesti dalle banche, la valutazione delle app mobile per la gestione del mutuo, il costo della rata e i tassi applicati, le spese per la perizia e quelle di gestione pratica e incasso, e la possibile durata del mutuo.

Ci siamo anche chiesti se per chiedere il mutuo è obbligatorio aprire un conto corrente con quella banca oppure no, e se la gestione del mutuo è online o in filiale (o entrambe). Per quanto riguarda l’istruttoria, ossia la fase in cui la banca analizza la documentazione e dà l’ok all’erogazione del mutuo, abbiamo tenuto conto sia del costo a carico del cliente sia delle tempistiche.

Nota: Giulio Pirrone ha contribuito alla raccolta dati per questo articolo.


Cos’è il mutuo prima casa

Un mutuo prima casa è un prestito concesso da una banca o un istituto di credito a chi non è proprietario di immobili e ne acquista uno a titolo di residenza. Come nel caso dei mutui normali, anche i mutui prima casa possono essere a tasso variabile o fisso e possono coprire fino all’80% del valore dell’immobile. Alcune banche arrivano a finanziare fino anche il 90% o 100% dell’importo a fronte di garanzie e interessi maggiori.

In Italia la concessione dei mutui prima casa, specie per i giovani e per le categorie che più difficilmente riescono a comprare casa con i propri risparmi, è agevolata dal Fondo di garanzia Consap. Esso offre una garanzia pubblica, con controgaranzia dello Stato per il 50% o 80%, sul mutuo per l’acquisto della prima casa. Le banche si impegnano a non chiedere ai mutuatari garanzie aggiuntive oltre all’ipoteca sull’immobile e alla garanzia fornita dallo Stato. Il mutuo prima casa, inoltre, dà diritto ad agevolazioni come riduzione dell’imposta di registro dal 9% al 2% e IVA al 4% invece che al 10%.

Per essere considerato prima casa, un immobile deve avere, però, alcuni requisiti:

  • essere usato a scopo residenziale
  • non deve essere di lusso o di pregio storico e artistico
  • si deve trovare nel comune di residenza dell’acquirente, o se così non è, l’acquirente deve provvedere a cambiare la residenza entro 18 mesi dall’acquisto.

Imparziale. Completo. Gratuito.

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Chi ha diritto al mutuo prima casa

Per richiedere un mutuo per l’acquisto della prima casa bisogna innanzitutto essere:

  • cittadini italiani o stranieri con residenza in Italia da ameno 3 anni
  • persone fisiche e non giuridiche
  • maggiorenni al momento della richiesta del mutuo e non avere più di 80 anni al termine del finanziamento

Il richiedente, inoltre, non può essere proprietario di altri immobili a uso abitativo (tranne per quelli acquisiti per successione causa morte o ceduti in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli), deve avere un ISEE non superiore ai 40.000 € e può fare domanda unicamente per l’acquisto di un immobile adibito ad abitazione principale. Si precisa pertanto che non è possibile la ristrutturazione senza acquisto.

Infine, l’immobile che si intende acquistare deve essere ubicato in territorio italiano, non può essere un immobile di lusso e non deve rientrare nelle categorie catastali A1, A8, A9.


Come richiedere il mutuo prima casa

Per chiedere il mutuo prima casa bisogna rivolgersi alle banche o agli intermediari finanziari che aderiscono al Fondo di Garanzia Consap. La domanda deve essere fatta utilizzando l’apposita modulistica e allegando un documento di identità (o passaporto unitamente al permesso di soggiorno per cittadini stranieri).

Tieni a mente che è sempre facoltà della banca, in base a proprie ed esclusive valutazioni, decidere sulla concessione del mutuo e sul ricorso alla garanzia del Fondo.

Per accedere al Fondo con la garanzia dell’80%, la domanda essere presentata entro il 31 dicembre 2022. Alla domanda bisogna allegare la dichiarazione ISEE non superiore a 40.000 € annui.

Per calcolare il proprio ISEE e sapere se si rientra nelle categorie con priorità, ci si può collegare al sito dell’Inps, dove è presente un simulatore di calcolo. In alternativa ci si può rivolgere al proprio commercialista o a un CAF.


Tipologie di mutuo prima casa

Chi è alle prese con l’acquisto della prima casa può accedere a diverse opzioni di mutuo. Vediamo quali sono e come funzionano.

Mutuo prima casa Fondo Consap con garanzia al 50%

Il Fondo di garanzia Consap, anche detto Fondo prima casa, è stato istituito nel 2013 con lo scopo di agevolare il rapporto tra cittadino e banca offrendo una garanzia pubblica del 50%, con controgaranzia dello Stato, sul mutuo per l’acquisto della prima casa.

La garanzia dello Stato, infatti, offre una tutela maggiore all’istituto di credito che si trova a gestire la richiesta di prestito, e facilita l’accesso al credito a categorie di persone – come lavoratori precari o a basso reddito – che più difficilmente riescono a ottenere un mutuo.

Tutti i cittadini possono accedere alla garanzia del Fondo al 50%, a prescindere dall’età e dalla composizione familiare. Alla data di presentazione della domanda di mutuo non bisogna essere proprietari di altri immobili a uso abitativo (anche all’estero) tranne se acquisiti per successione causa morte o per cessione in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. Inoltre, l’ammontare del del finanziamento non può essere superiore a 250.000 €.

Fondo prima casa con garanzia all’80% 

Nel 2021 il Decreto Sostegni-bis ha rimodulato il Fondo Consap prima casa, portando la garanzia concedibile all’80% della quota capitale del mutuo per l’acquisto della prima casa, fino a un massimo di 250.000 €. È rivolto a chi non è proprietario di altri immobili a uso abitativo, ha un ISEE fino a 40.000 € e rientra in una di queste categorie:

  • coppie coniugate o conviventi more uxorio da almeno 2 anni, in cui almeno uno dei componenti non abbia superato i 35 anni;
  • famiglie monogenitoriali con figli minori in cui il mutuo è richiesto da:
    • persona singola non coniugata né convivente con l’altro genitore di nessuno dei propri figli minori con sé conviventi
    • persona separata, divorziata o vedova, convivente con almeno un proprio figlio minore;
  • giovani con meno di 36 anni;
  • assegnatari di case popolari.

Mutuo prima casa under 36 anni 

Il Decreto Sostegni-bis 73/2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio 2021 ha introdotto un bonus per i giovani under 36 che vogliano acquistare la loro prima casa. Si tratta di agevolazioni che agiscono su due fronti:

  1. l’accesso facilitato al credito, grazie alla garanzia dello Stato per l’80% sul costo totale dell’immobile
  2. le tasse legate all’acquisto, grazie all’esenzione di imposta di registro, ipotecaria, catastale e dell’imposta sostitutiva dello 0,25% sul finanziamento; lo sconto del 50% sugli oneri notarili e un credito d’imposta sugli atti soggetti a IVA.

Il bonus può essere richiesto entro il 31 dicembre 2022 ed è riservato a chi non ha ancora compiuto 36 anni al momento della domanda, non è proprietario di altri immobili a uso abitativo e ha un reddito ISEE fino a 40.000 €.


Agevolazioni mutuo giovani prima casa

In presenza dei requisiti “prima casa”, si ha diritto a delle agevolazioni sulle imposte da pagare valide a condizione che:

  • l’immobile si trovi nel comune in cui l’acquirente ha o intende stabilire entro 18 mesi dall’acquisto la propria residenza, o in cui lavora;
  • l’immobile non appartenga alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminente pregio artistico e storico).

Le agevolazioni per l’acquisto della prima casa presenti in Italia consentono ai giovani di accedere più facilmente a un mutuo, anche senza anticipo, e di risparmiare su una serie di spese legate al finanziamento. L’istruttoria, ad esempio, di solito oscilla tra i 200 e i 300 euro; la perizia, effettuata da un tecnico incaricato dalla banca che accerta il valore dell’immobile e l’assenza di problemi gravi e irregolarità, costa tra i 150 e i 250 euro; l’imposta sostitutiva è pari allo 0,25% dell’importo del mutuo prima casa e pari al 2% nel caso di seconda casa. Infine, gli onorari notarili per il mutuo variano in base alla località, all’importo del mutuo e alla percentuale di iscrizione ipotecaria richiesta alla banca, ma sono soggetti a IVA del 22%. Oggi i giovani che intendono acquistare casa ma non hanno fondi sufficienti per farlo possono usufruire del bonus prima casa under 36 o del Fondo di Garanzia Consap. Di seguito le informazioni utili.


Bonus under 36

Il governo Meloni, con la Legge di Bilancio 2023, ha prorogato fino al 31 dicembre 2023 il bonus prima casa under 36, l’agevolazione statale riservata ai giovani con meno di 36 anni e un Isee fino a 40.000 euro che chiedono un mutuo per l’acquisto della prima casa. Il bonus consiste nell’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale, e la riduzione delle spese notarili del 50%. Se l’acquisto è soggetto a Iva, si ha diritto anche a un credito d’imposta di ammontare pari al tributo corrisposto in relazione all’acquisto. Inoltre chi usufruisce del bonus è esente dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo. Come per gli altri atti di acquisto assoggettati all’imposta di registro proporzionale, anche l’acquisto della prima casa under 36 è esente dall’imposta di bollo.

Per usufruire delle agevolazioni mutuo prima casa under 36 è necessario rispondere a certi requisiti.
Requisiti mutuo giovani:

  • avere o stabilire la residenza nel comune in cui si trova l’immobile entro i 18 mesi dall’acquisto;
  • non essere titolari, nemmeno col coniuge, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune dove si trova l’immobile da acquistare;
  • non possedere un altro immobile acquistato con l’agevolazione prima casa o, se si possiede, venderlo entro un anno dalla data del nuovo acquisto.

Mutuo prima casa giovani al 100%

Oggi il mutuo al 100 per cento rappresenta per molti, soprattutto  giovani, l’unica via possibile per acquistare casa. In genere questi mutui prevedono interessi più alti sia sul tasso fisso che sul tasso variabile, e per richiederli bisogna fornire maggiori garanzie, in primis l’obbligo di sottoscrivere una polizza fideiussoria, una certa stabilità economica e lavorativa e non essere nelle liste dei cattivi pagatori.

Chi è precario può chiedere un mutuo al 100% per l’acquisto della prima casa chiedendo a un genitore o un parente stretto di fare da garante del mutuo o accedendo al Fondo di Garanzia Prima Casa Consap, la misura che offre una garanzia pubblica sul mutuo finanziando l’intero prezzo dell’immobile fino a un massimo di 250.000 euro. Hanno accesso prioritario al fondo i giovani con meno di 36 anni, le giovani coppie sposate o conviventi che abbiano costituito nucleo da almeno due anni, i genitori single con figli minori conviventi e gli assegnatari di case popolari.

Tra le banche che erogano mutui al 100% per l’acquisto della prima casa troviamo Intesa Sanpaolo con Mutuo Domus Giovani a tasso fisso o variabile, Unicredit con Mutuo Valore Italia Giovani, Credit Agricole con Mutuo Adesso, Banco BPM con You Giovani Green a Tasso Variabile, BPER Banca con Mutuo Giovani e BCC – Banca di Credito Cooperativo con Mutuo 100% Casa.

Scopri qui qual è il miglior mutuo al 100 per cento.


Domande frequenti

A chi chiedere il mutuo prima casa?

Le banche che offrono mutui per l’acquisto prima casa sono tantissime, ma alcune prevedono condizioni migliori di altre.

La stipula di un mutuo è un atto di grande responsabilità che richiede una serie di considerazioni. La prima cosa da fare, quindi, è guardarsi intorno e confrontare le proposte delle varie banche. Chi offre i tassi migliori? Chi prevede spese di istruttoria, di gestione pratiche o altre spese più basse o gratuite?

Un metodo molto facile e veloce per trovare i migliori mutui per l’acquisto della prima casa è affidarsi a calcolatori e comparatori online. Qui, inserendo dati come il tipo di tasso preferito, l’importo del mutuo desiderato, ISEE, posizione lavorativa, reddito e data di nascita, si possono calcolare le rate del mutuo e scoprire qual è quello più conveniente sul mercato per le proprie esigenze e il proprio budget.

Quando richiedere mutuo prima casa?

Chi intende acquistare la sua prima abitazione di proprietà può richiedere un mutuo prima casa. I mutui prima casa prevedono alcune agevolazioni, come la detrazione IRPEF del 19% sugli interessi e sulle spese accessorie del mutuo per un massimo di 4.000€ l’anno, il bonus prima casa under 36 per chi ha meno di 36 anni e un reddito Isee fino a 40.000 euro, e l’estensione fino al 100% dell’importo erogabile grazie al Fondo di garanzia Consap.

Chi può richiedere il mutuo prima casa?

Non c’è un’età massima entro cui si può richiedere un mutuo prima casa, ma le condizioni più vantaggiose sono per i giovani, in quanto rientrano in fasce d’età per le quali sono previste detrazioni e benefici fiscali.

I requisiti per richiedere un mutuo prima casa sono:

  • Cittadinanza italiana
  • Età minima 18 anni
  • Residenza o domicilio fiscale in Italia
  • Per i cittadini stranieri, dimostrare di vivere stabilmente in Italia da almeno 3 anni e dare garanzie sul proprio posto di lavoro.

Prima di concedere il mutuo, la banca fa una valutazione sull’affidabilità finanziaria e creditizia del richiedente per assicurarsi che sia in grado di pagare le rate.

I documenti da presentare alla banca quando si chiede un mutuo sono: carta di identità e codice fiscale, certificato di nascita, di residenza e lo stato di famiglia. I lavoratori dipendenti devono presentare una copia del contratto di lavoro, la busta paga e la copia del modello CU o il modello 730, e una copia dell’ultimo estratto conto corrente. Ai lavoratori autonomi e liberi professionisti è richiesta una copia del modello unico e, se professionisti, l’attestato di iscrizione all’albo cui appartengono.

Come scegliere il mutuo prima casa?

Sui siti delle banche e sui portali di comparazione puoi simulare un preventivo di mutuo, facendo il calcolo delle rate e confrontando tassi d’interesse, costi e condizioni. Questo può essere il primo passo utile per valutare la migliore offerta per te. Confronta i tassi d’interesse, valutando bene la differenza tra tasso fisso e variabile, e le spese accessorie (costi di gestione pratica e incasso, perizia, istruttoria).

Quando scegli un mutuo dovrai decidere tra tasso fisso e tasso variabile, la durata del finanziamento e l’entità dell’importo che ti occorre. A seconda dell’entità del mutuo e delle garanzie che puoi dare alla banca, cambiano le condizioni e i vincoli. Inoltre potresti voler gestire facilmente il mutuo via sito e app: in quel caso dovrai puntare a una banca che ha l’home banking valido e funzionale.

Mutuo prima casa a tasso fisso o variabile?

Tra inflazione alle stelle e rialzo dei tassi d’interesse, la situazione per chi oggi deve scegliere un mutuo prima casa a tasso fisso o variabile si complica.

Il tasso fisso, a fronte di una spesa iniziale più alta, garantisce una rata costante nel tempo, poiché “congela” il tasso d’interesse per tutta la durata del rimborso. Un vantaggio per chi non vuole avere sorprese in futuro e cerca la tranquillità di avere la stessa rata fino alla fine del mutuo.

Il tasso variabile è legato all’andamento dell’Euribor e, come suggerisce il nome stesso, può cambiare nel tempo. Prevede una rata più bassa rispetto al tasso fisso, almeno nel primo periodo, ma di contro, poiché variabile, rischia di alzare l’importo delle rate nel tempo.

Nel caso dell’acquisto della prima casa, quindi per mutui di lunga durata, il tasso fisso è considerato più conveniente poiché consente di definire in modo certo l’ammontare degli interessi fino al pagamento dell’ultima rata. Il mutuo a tasso variabile potrebbe essere adatto a chi è disposto ad assumersi il rischio che l’importo della rata possa aumentare.

Ci sono, poi, i mutui a tasso con CAP e i mutui a tasso misto. I primi sono mutui il cui tasso d’interesse si muove con l’Euribor, come i tassi variabili, ma in questo caso l’importo massimo da pagare per le rate non può superare una certa soglia.

Un mutuo a tasso misto per l’acquisto della prima casa prevede che il prestito sia diviso in due parti: per i primi anni rate mensili a tasso fisso, per gli anni successivi rate mensili a tasso variabile. In genere è un’opzione più conveniente e può essere applicata su mutui anche a 30 anni. Dall’altra parte bisogna considerare, però, che non offre la stessa protezione di un mutuo a tasso fisso, né rate iniziali economiche come un mutuo a tasso variabile. Può essere la scelta indicata per chi è sicuro di ammortizzare il prestito molto velocemente e allo stesso tempo vuole avere la tranquillità della rata fissa durante i primi anni.

Che banca scegliere per il mutuo prima casa giovani?

Ogni banca che si trova a gestire la richiesta di mutuo analizza il rischio dell’operazione valutando la capacità di rimborso, la disponibilità economica e la storia creditizia del richiedente. Nel dettaglio, valuta la sua capacità di restituire il debito nel corso degli anni e indaga su eventuali debiti e un passato da cattivo pagatore. Inoltre, più alta sarà la disponibilità economica del richiedente, maggiori probabilità ci saranno che il mutuo venga concesso.

In ogni caso, i giovani con un lavoro precario o con reddito medio-basso, se in possesso dei requisiti richiesti per ricorrere al Fondo di garanzia prima casa, possono richiedere il mutuo anche fino all’80 o 100%. Per sapere quali banche aderiscono al Fondo basta andare qui.

Quanto si scarica del mutuo prima casa?

Chi stipula un mutuo prima casa, in sede di dichiarazione dei redditi, può detrarre gli interessi passivi, compresi gli oneri accessori che per il primo anno sono rappresentati dall’onorario del notaio, le spese ipotecarie e di perizia. La detrazione Irpef è pari al 19% su un massimo di 4.000 euro. Ha diritto alla detrazione fiscale chi usa l’immobile come abitazione principale o lo fa entro 18 mesi dall’acquisto, e chi è titolare del contratto di mutuo anche se la casa è adibita ad abitazione principale di un familiare. In caso di mutuo cointestato, la detrazione spetta a ciascun mutuarlo.

Quali sono le agevolazioni sul mutuo prima casa?

Le agevolazioni fiscali previste dal mutuo per under 36 per l’acquisto della prima casa consistono in esenzione dell’imposta di registro e delle imposte ipotecarie e catastali; riduzione del 50% sugli onorari notarili; credito d’imposta, per gli atti soggetti a IVA, pari all’IVA corrisposta.

Nota bene: perché le agevolazioni vengano riconosciute, l’immobile acquistato deve essere adibito ad abitazione principale e non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi) e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 2 agosto 1969, n.1072. Inoltre, il richiedente mutuo non deve essere titolare di altri immobili a uso abitativo. Chi ha già acquistato in passato un immobile con le agevolazioni prima casa può usufruirne ancora purché lo venda entro un anno dal nuovo acquisto.

Mutuo prima casa: dopo quanto si può vendere?

Se l’immobile è stato acquistato con mutuo usufruendo del bonus prima casa, la vendita per acquistarne uno nuovo non è consentita prima di cinque anni. In questo caso, quindi, si può vendere la casa solo dopo almeno cinque anni dalla stipula del mutuo. Vi è, però, un’eccezione: se entro un anno dalla rivendita dell’immobile acquistato tramite agevolazione compri, ricevi o costruisci un immobile che possiede caratteristiche simili a quello venduto e lo utilizzi come prima casa, la vendita è consentita prima dei cinque anni ma perdi il diritto alle agevolazioni.

Dopo quanto tempo posso fare la surroga del mutuo prima casa?

In qualsiasi momento il cliente può chiedere la portabilità del mutuo a un’altra banca per abbassare il costo della rata o ottenere tassi più favorevoli, senza penali. La normativa non prevede un termine minimo per la richiesta di surroga mutuo, ma ogni istituto può applicare le sue politiche. Solitamente le banche accettano la richiesta di surroga dopo almeno 12 mesi di rate rimborsate, per verificare l’affidabilità creditizia del cliente.


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