I tassi sono relativi alla data di pubblicazione e sono soggetti a cambiamenti frequenti. I tassi in vigore sono unicamente quelli pubblicati sul sito aidexa.it.
Come funziona il conto deposito?
Nel contratto di conto deposito, il cliente versa alla banca una determinata somma di denaro, che resta in custodia presso l’istituto di credito per il tempo definito nell’accordo stipulato. A deposito avvenuto, la banca rilascia un certificato di deposito che attesta la quantità di denaro versata e si impegna a riconoscere al cliente interessi remunerativi calcolati sulla giacenza e per il tempo della giacenza. L’apertura di un conto deposito prevede la preliminare apertura di un conto corrente bancario o postale, definito “conto di appoggio”, verso cui sono ammesse le sole operazioni di bonifico e prelievo.
Il conto deposito può presentare solo un saldo positivo (saldo credito), non prevede di norma il rilascio di un libretto di assegni né di carte bancomat. I versamenti volti ad aumentare la giacenza sul conto sono sempre ammessi. La periodicità della liquidazione degli interessi varia di banca in banca. Può essere mensile, trimestrale o annuale e in alcuni casi anticipata, quando si vincolano le somme almeno a 3, 6 o 12 mesi.
Quando al conto deposito è apposto un vincolo, il cliente non può disporre della somma a proprio piacimento. Per disporre del denaro dovrà attendere la scadenza del contratto. Quando il conto non è vincolato, invece, il cliente può liberamente disporre del denaro. Esistono poi i conti deposito svincolabili e i conti deposito svincolabili con preavviso. Nei primi, il cliente può rimuovere il vincolo temporale sulle somme depositate e rientrare nella disponibilità del denaro, nell’immediato o nei termini previsti dal contratto, senza comunque attendere la scadenza. Nei secondi si compiere la stessa operazione rispettando però il preavviso previsto dalla banca. In ogni caso, entrambi possono prevedere penali di svincolo e, nella maggior parte dei casi, l’azzeramento degli interessi calcolati fino allo svincolo.
Quali operazioni sono ammesse nel conto deposito?
A differenza di un conto corrente, il conto deposito ha un’operatività ridotta a tre sole operazioni: i bonifici e i prelievi verso il conto di appoggio, e il vincolo delle somme per un determinato periodo. In alcuni casi le banche applicano condizioni di favore se si accetta di vincolare il capitale depositato, rendendo possibile, ad esempio, il prelievo di liquidità dal conto deposito. In questa ipotesi, però, generalmente si perde il diritto al riconoscimento degli interessi promozionali. Nel contratto di conto deposito non è previsto il rilascio del libretto di assegni né di una carta di debito collegata al conto, salvo rare eccezioni.
Cos’è un conto corrente remunerato?
Un conto corrente remunerato è un tipo di conto bancario che offre un rendimento sui fondi depositati. È particolarmente adatto per coloro che desiderano guadagnare un piccolo interesse sui soldi utilizzati per le spese quotidiane, come pagamenti, acquisti alimentari e bollette. Generalmente, il tasso di interesse offerto da un conto corrente remunerato è inferiore rispetto a quello di un conto deposito tradizionale libero o vincolato. Tuttavia, la remunerazione potrebbe essere maggiore e molto interessante nel caso di lancio di promozioni con tassi più elevati per un determinato periodo di tempo. Alcuni esempi di banche che offrono conti correnti remunerati sono BBVA con Conto Corrente BBVA e IBL Banca con ControCorrente.
Che differenza c’è tra un conto deposito e un conto corrente remunerato?
I conti deposito e i conti correnti remunerati sono entrambi strumenti finanziari offerti dalle banche, con scopi e caratteristiche abbastanza diversi. I conti deposito sono progettati per conservare i risparmi a medio lungo termine e accumulare interessi a tassi generalmente alti e remunerativi. Nei conti deposito, i fondi possono essere vincolati o meno per un periodo di tempo determinato, in base al prodotto scelto e alle proprie esigenze. In genere non consentono operazioni come bonifici e prelievi diretti, tranne rare eccezioni. D’altra parte, i conti correnti remunerati sono simili ai conti correnti standard, ma offrono interessi sugli importi depositati. Sono più flessibili perché consentono operazioni come bonifici, pagamenti e prelievi senza limitazioni significative. Tuttavia, i tassi di interesse tendono ad essere inferiori rispetto ai conti deposito per via della maggiore liquidità e flessibilità nell’accesso ai fondi.
Cos’è un conto Time Deposit?
Il Time Deposit è un conto corrente che prevede il vincolo di una somma di denaro per un periodo di tempo prestabilito (time), a fronte di un tasso di interesse riconosciuto dalla banca sul deposito (deposit). Il prodotto si colloca tra un conto corrente e un conto deposito, combinando la flessibilità del primo alla remunerazione elevata del secondo, data dalla presenza del vincolo. Gli interessi sono calcolati in base alla durata effettiva del deposito e liquidati al netto delle tasse e, in genere, è consentito svincolare parzialmente l’importo prima della scadenza.
Dove conviene depositare i soldi?
Conviene depositare il denaro in una banca sicura, che non sia in crisi e non si trovi a rischio di default (fallimento). Per conoscere lo status delle banche italiane o estere che operano in Italia basta consultare, ad esempio, la sezione news del sito ufficiale della Banca d’Italia, le valutazioni delle agenzie di rating e, più in generale, le notizie riportate dai siti specializzati in finanza.
Anche il sito della Bce (Banca Centrale Europea) mette a disposizione degli investitori e dei risparmiatori dei parametri di verifica. Parliamo del CET1 Ratio e del Total Capital Ratio, che indicano rispettivamente il rapporto fra i mezzi propri della banca e le attività ponderate per il rischio, e l’insieme del patrimonio nonché il valore delle attività ponderate per il rischio.
È importante, inoltre, al fine di individuare le banche più affidabili, tenere d’occhio l’andamento dei titoli in borsa e l’entità dei crediti deteriorati. Vale la pena ricordare che, in ogni caso, i conti deposito fino a 100.000€ sono garantiti per ogni depositante dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
Detto questo, per essere considerato redditizio, il conto deposito deve rientrare fra i più remunerativi al netto di ogni spesa (costi di apertura e chiusura; spese di gestione; imposta di bollo; ritenuta fiscali; penali di svincolo etc.).
Il conto deposito più remunerativo si riconosce dalla percentuale di interessi riconosciuti dalla banca, per il periodo di deposito vincolato o non vincolato.
Dove conviene aprire un conto deposito?
Conviene aprire il conto deposito che offre gli interessi più redditizi sulla somma depositata, per la durata del rapporto. Ma il rendimento da solo non basta. È fondamentale scegliere un istituto finanziario solido e affidabile, che offra un servizio clienti efficiente e condizioni flessibili e vantaggiose, specie per quanto riguarda versamenti, svincolo e reinvestimento. Puoi valutare la qualità del servizio clienti consultando le recensioni online lasciate da altri clienti. Per quanto riguarda i reclami, è consigliabile esaminare i rapporti sulla gestione dei reclami delle singole banche, le relazioni sulle controversie e verificare se la Banca d’Italia ha pubblicato report specifici in proposito.
Quando conviene il conto deposito?
Il conto deposito offre un tipo di investimento semplice e a basso rischio, potenzialmente adatto a tutti e remunerativo purché si disponga di una discreta liquidità: la base su cui vengono calcolati gli interessi e da cui dipende il guadagno. Più liquidità si versa e più a lungo la si vincola, maggiore è il rendimento del conto deposito: questo è la regola generale.
È importante valutare attentamente se aprire o meno un conto vincolato, quando si stima di avere bisogno della somma depositata prima della scadenza del contratto. In tal caso, infatti, il conto vincolato non conviene perché lo svincolo anticipato comporterebbe l’applicazione di una penale.
La vera differenza fra un conto conveniente e uno che non lo è, comunque, la fa il tasso d’interesse riconosciuto dalla banca, che consente di valutare la remuneratività del prodotto. Anche l’assenza di oneri come le spese di apertura, di chiusura e gestione, rende un conto deposito vantaggioso rispetto ad un altro che prevede tali costi.
Quali sono i rischi di un conto deposito?
Il rischio meno comune nella prassi, riguardo al conto deposito, riguarda il fallimento della banca. Quella del default è un’ipotesi rara che tuttavia va considerata.
Fra i rischi dei conti deposito rientra il cosiddetto rischio regolamentare, inerente l’eventualità che modifiche a leggi o regolamenti, interne alla banca o esterne, compromettano il diritto di credito del depositante. La modifica unilaterale delle condizioni contrattuali da parte della banca è più frequente di quella al Testo Unico Bancario o ad altre leggi nazionali potenzialmente lesive del deposito. Tuttavia, in caso di modifica unilaterale del contratto, con riduzione, ad esempio, del tasso d’interesse riconosciuto o con l’introduzione di oneri a carico del cliente, il cliente è libero di recedere entro 60 giorni dall’avvenuta comunicazione della modifica, fatto salvo il suo diritto di credito.
A tali rischi si aggiunge il cosiddetto rischio di reinvestimento, cioè l’ipotesi in cui, scaduto un deposito conveniente e ottenuta la liquidazione del credito e degli interessi maturati, non sia disponibile sul mercato un prodotto vantaggioso in cui reinvestire la somma.
Quanto costa un conto deposito?
I titolari dei conti deposito hanno l’onere di pagare le tasse e le imposte previste per il contratto che hanno stipulato. Sono spese fisse l’imposta di bollo, proporzionata al deposito e pari al 20% della giacenza, alla fine del periodo cui si riferisce il rendiconto (di solito una volta al trimestre o una volta all’anno), e la ritenuta fiscale al 26%, applicata sugli interessi maturati.
Il conto deposito può prevedere altri costi che variano da banca a banca, come le penali di svincolo anticipato e le spese per i versamenti o i prelievi. I conti deposito online sono quasi sempre gratuiti e non prevedono spese di apertura e chiusura, né oneri inerenti alla tenuta e gestione del rapporto (canone annuale). Le penali di svincolo anticipato caratterizzano tutti i depositi vincolati e consistono in una riduzione parziale o totale degli interessi maturati.
Quanto rende oggi un conto deposito?
Se il conto deposito sarà remunerativo questo dipende dalle condizioni previste dalla banca che lo propone e dagli interessi che riconosce. Per sapere a quanto ammonta il rendimento di un conto deposito bisogna guardare ai tassi applicati e ricordare che, specie nelle promozioni, sono espressi quasi sempre al lordo della tassazione.
Ad esempio, attualmente, il conto deposito Arancio di ING offre il 5% lordo su 1.000 euro vincolati a 12 mesi, di conseguenza rende 350 euro al netto dell’imposta di bollo, della ritenuta fiscale e di altre spese previste dalla banca. Per avere un’idea più chiara del rendimento di un conto deposito oggi, ipotizziamo una remunerazione al tasso lordo del 4,75%, su 10.000 euro vincolati per 5 anni, come quella offerta da Banca Progetto con il conto deposito Key non svincolabile. In tal caso il guadagno netto ammonta a 1.657,50 euro tasse escluse.
La formula matematica per calcolare gli interessi sul conto deposito è la seguente: Interesse = (Capitale depositato * tasso di interesse netto annuo * tempo in giorni) / 36500.
Quale banca dà gli interessi più alti?
Fino a poco tempo fa, le banche che offrivano i conti deposito più remunerativi erano principalmente quelle che proponevano conti deposito vincolati. Nei conti vincolati, infatti, il sacrificio dell’investitore che non può disporre del denaro per il periodo di tempo pattuito, viene premiato con il riconoscimento di interessi più alti. Tuttavia, ad oggi, diverse banche offrono conti deposito liberi con rendimenti molto competitivi.
In data odierna, interessi particolarmente remunerativi sui conti deposito vincolati sono offerti da Tinaba, Fineco e ViviBanca, mentre sui conti deposito liberi sono offerti da Banca Privata Leasing, Findomestic e ING. Infine, alcune banche come BBVA, IBL e Banca Mediolanum offrono interessi elevati sulla giacenza delle somme in conto corrente, sebbene in alcuni casi la remunerazione sia temporanea e legata alle promozioni in corso.
Che banca offre un conto deposito al 4%?
Alla data in cui scriviamo, diverse banche offrono conti deposito con tasso lordo fino al 4%. Fra queste, i risultati del nostro studio – basato su una simulazione di deposito di 25.000 euro vincolati a 12 mesi – hanno consentito di individuare Banca Progetto, con tre diverse offerte conto deposito al tasso lordo dal 4 al 4,75%, Illimity Bank, Banca AideXa e Cherry Bank, i cui conto deposito offrono tassi dal 4,25 al 4,50%. Banca Twist, con tasso lordo dal 4,01 al 4,30%, Banca Privata Leasing offre una remunerazione al 4,10%, ViviBanca dal 4,25 al 4,75%, mentre Banca FC+, Santander, Banca Ifis, BBVA e Tinaba offrono tassi lordi fino al 4%. Vale la pena evidenziare che, alla stregua del conto deposito al 5%, al 3%, o con diversa remunerazione, nel conto deposito al 4% la rispettiva percentuale di interesse viene riconosciuta a seconda dell’importo versato e dalla durata del deposito.
Qual è il conto deposito che rende di più?
Tieni presente che il guadagno netto di un conto deposito dipende sempre da quattro fattori: il tasso lordo riconosciuto, al netto di tasse, imposte e oneri extra, l’importo investito, la durata del vincolo e la tipologia di conto deposito (vincolato, vincolato-svincolabile, svincolabile con preavviso o libero). Nel momento in cui scriviamo, ecco quali sono i conti deposito che rendono di più, in base alla nostra indagine:
- Conto deposito vincolato: Banca Progetto – Conto Deposito Key – Fino al 4,75% per vincoli a 60 mesi.
- Conto deposito libero: ING – Conto di Deposito Arancio – Fino al 5% lordo in 12 mesi se apri Conto Corrente Arancio e accrediti lo stipendio.
- Prodotti ibridi: Banca Mediolanum – SelfyConto Deposito – Fino al 5% lordo per vincoli ai 6 mesi.
Nota bene: Tassi e promozioni sono soggetti a termini e condizioni. Ti invitiamo a consultare i siti ufficiali e i documenti informativi dei conti deposito poiché le informazioni riportate nell’articolo potrebbero non essere aggiornate.
Qual è il miglior conto deposito oggi?
In base all’indagine di Forbes Advisor, il miglior conto deposito vincolato nel 2024 è Conto Deposito Tinaba in collaborazione con Banca Profilo, mentre tra i migliori conti deposito non vincolati troviamo conto deposito Findomestic, Conto Arancio (ING) e Conto Progetto. Il miglior conto corrente remunerato è quello di BBVA.
Come chiudere un conto deposito?
Il conto deposito libero può essere chiuso in ogni momento, con diritto alla restituzione integrale del capitale e degli interessi maturati. Il conto deposito vincolato, invece, può essere chiuso solo alla scadenza del contratto. In caso di estinzione anticipata del rapporto, ovvero di svincolo delle somme prima della scadenza, vengono applicate delle penali.
Per chiudere il conto deposito le banche predispongono un apposito modulo di estinzione del rapporto, spesso disponibile nell’area download/moduli del proprio sito ufficiale. Il modulo compilato e firmato deve essere inviato per via telematica o consegnato in filiale.
Alla naturale scadenza di un conto vincolato, lo svincolo delle somme è previsto dal contratto e non serve inviare il modulo di estinzione. Per ottenere il capitale investito e gli interessi maturati bisogna rivolgersi al servizio clienti della banca e seguire la procedura indicata.