Cessione del quinto: cos’è, come funziona, certificato di stipendio

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Pubblicato: 15/03/2023, 02:43 pm

Giulia Adonopoulos
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Lavoratori dipendenti e pensionati che vogliono richiedere un prestito possono prendere in considerazione la cessione del quinto. Si tratta di una particolare forma di prestito personale a tasso fisso che, come suggerisce la parola stessa, consiste nel “cedere un quinto” dello stipendio o della pensione. Nei fatti, le rate mensili del finanziamento vengono pagate attraverso la trattenuta diretta dal netto in busta paga/ pensione di un quinto dello stipendio o della pensione.

La cessione del quinto è strettamente legata al certificato di stipendio o al cedolino della pensione, e quindi un’opzione preclusa ai lavoratori autonomi.

Se vuoi sapere come funziona la cessione del quinto, come ottenere il certificato di stipendio e quali garanzie sono necessarie affinché non venga rifiutata, continua a leggere. In questa guida trovi tutte le informazioni utili a comprendere se è il tipo di prestito personale che fa per te.

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Cos’è la cessione del quinto

La cessione del quinto dello stipendio è un prestito personale destinato ai lavoratori dipendenti pubblici e privati, e ai pensionati INPS ed Ex INPDAP. La richiesta può essere effettuata per motivi personali, come ad esempio l’acquisto di un’auto, e non deve essere giustificata. La cessione del quinto è infatti una forma di credito non finalizzato: ciò significa che il richiedente non è obbligato a specificare come spenderà la somma richiesta.

Come anticipato poc’anzi, il termine “cessione del quinto” deriva dall’importo massimo della rata mensile che andrà a saldare il debito, e che sarà pari a un quinto del proprio stipendio o della propria pensione, quindi al 20% massimo della retribuzione netta. Le rate vengono detratte direttamente dalla busta paga o dalla pensione, sarà quindi l’ente di previdenza sociale o il datore di lavoro a occuparsi di versarla al finanziatore.

Per legge è obbligatorio stipulare un’assicurazione che garantirà il pagamento del debito residuo in caso di morte o perdita del lavoro del creditore.

Cessione del quinto: come funziona

In parole semplici, la cessione del quinto funziona così: il lavoratore dipendente o il pensionato che ha bisogno di liquidità ottiene un prestito che andrà a restituire ogni mese cedendo al finanziatore fino a un quinto dello stipendio o della pensione. In pratica, il datore di lavoro o l’ente previdenziale trattiene la rata e la versa alla banca o alla finanziaria che ha erogato il prestito.

Il lavoratore dipendente o il pensionato può presentare la domanda direttamente all’ente di credito, assicurandosi di avere i requisiti e i documenti richiesti per l’approvazione. Nel caso del dipendente, serve il certificato di stipendio (di seguito spieghiamo cos’è e come ottenerlo), mentre i pensionati dovranno prima rivolgersi alla sede INPS per ottenere il documento di cedibilità della pensione, che indica l’importo massimo della rata mensile del prestito

A questo punto si procederà con la fase istruttoria.

Nella fase istruttoria l’ente selezionato per la cessione del quinto analizzerà i documenti forniti e segnalerà la richiesta alla compagnia assicurativa che a sua volta valuterà se la domanda è idonea per concedere il finanziamento. In caso di esito positivo, l’assicurazione emetterà il contratto di polizza che verrà firmato dal richiedente.Sarà poi il lavoratore dipendente o il pensionato a informare direttamente il datore di lavoro o l’ente pensionistico della richiesta di cessione del quinto.

Una volta che anche il datore di lavoro o l’ente di previdenza avrà verificato il contratto e predisposto il pagamento della rata mensile, informerà la banca o la finanziaria del buon fine della pratica. La procedura per la richiesta della cessione del quinto dello stipendio è più lunga rispetto a un prestito personale standard, ma le tempistiche più dilatate sono giustificate dai vantaggi di questa proposta rispetto ad altri tipi di finanziamento, come vedremo in modo approfondito in seguito.

Come si calcola la cessione del quinto

La somma massima che può essere richiesta viene stabilita sulla base del certificato di stipendio, un documento in cui sono presenti tutte le voci che compongono la retribuzione del lavoratore. Il calcolo poi sarà molto semplice: dalla retribuzione netta mensile si dovrà sottrarre 1/5 per conoscere la rata massima mensile possibile.

Ma facciamo un esempio pratico per capire meglio come si calcola la rata della cessione del quinto dello stipendio. Se si ha uno stipendio netto mensile di 1.500 euro percepito per 13 mensilità si dovrà moltiplicare la cifra netta per 13 (1.500 x 13 = 19.500) che poi andrà suddivisa per i mesi dell’anno (12) ottenendo così la cifra di 1.625 euro che dovrà poi essere a sua volta suddivisa per 5. Quindi la rata massima per uno stipendio netto di 1.500 euro sarà di 325 euro, un quinto del proprio stipendio netto.

La durata per la restituzione va da un minimo di due a un massimo di 10 anni, ma è possibile ottenere un rinnovo in caso di:

  • rimborso di almeno il 40% del finanziamento ottenuto;
  • rinnovo di una cessione del quinto di massimo 5 anni con una di 10 anni.

Tassi cessione del quinto

A causa dell’aumento del costo del denaro nell’ultimo periodo sono cresciuti anche i tassi sulla cessione del quinto. Nel messaggio n. 135 del 2023 è l’INPS a far sapere i nuovi tassi di interesse per la cessione del quinto della pensione dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 marzo 2023 sono i seguenti:

  • fino a 59 anni per un prestito fino a 15.000 euro si applicherà il 9,28% che scenderà al 7,21% per prestiti superiori ai 15.000;
  • dai 60 ai 64 il tasso sarà di 10,08% fino a 15.000 euro e di 8,01% per richieste superiori;
  • dai 65 ai 69 anni il tasso per somme fino a 15.000 euro sarà di 10,88% e di 8,81% per cifre maggiori;
  • dai 70 ai 74 il tasso applicabile sulla cessione del quinto fino a 15.000 euro sarà dell’11,58% e del 9,51% per cifre superiori;
  • dai 75 ai 79 anni il tasso sarà del 12,38% per prestiti fino a 15.000 euro, scendendo poi a 10,31% per richieste sopra ai 15.000 euro;
  • per richiedenti con più di 79 anni il tasso di interesse per la cessione del quinto della pensione sarà di 19,82% per richieste fino a 15.000 euro e di 14,86% per richieste sopra i 15.000 euro.

Per i dipendenti, sia pubblici che privati, il modo migliore per trovare un tasso vantaggioso per la cessione del quinto è confrontare le varie proposte disponibili online, in modo da comprendere quale sia la scelta più conveniente.

Quali sono i vantaggi della cessione del quinto

La cessione del quinto dello stipendio o della pensione ha numerosi vantaggi, primi fra tutti l’assenza di garanzie o garanti e la durata del prestito che si può estendere fino a 10 anni. Per la cessione del quinto, le uniche garanzie richieste sono la busta paga o il cedolino dello stipendio, e la stipula di un’assicurazione per garantire il pagamento di tutte le rate.

Sebbene il processo per l’accettazione della cessione del quinto possa essere più lungo di quello di un prestito personale normale, la restituzione delle rate è molto più comoda. Sarà infatti il datore di lavoro o l’ente pensionistico a detrarre automaticamente la somma mensile dalla busta paga e a versarla alla finanziaria o alla banca che ha effettuato il prestito.
Altro vantaggio è che la cessione del quinto è un prestito non finalizzato, quindi non sarà necessario indicare il motivo della richiesta né il modo in cui verranno spesi i soldi.

Inoltre, essendo necessaria un’assicurazione per legge, la cessione del quinto è un prestito ritenuto sicuro dalle banche e dalle finanziarie, dal momento che il pagamento delle rate può essere coperto dall’assicurazione e dalla liquidazione del TFR in caso di perdita del lavoro, restituendo poi i soldi direttamente all’ente assicurativo quando si avrà un nuovo impiego.

È inoltre possibile richiedere l’estensione della cessione del quinto in modo da dilazionare ulteriormente il pagamento delle rate, fino al massimo previsto. Un ulteriore vantaggio da non sottovalutare è la possibilità di richiedere la cessione del quinto anche se in passato si è stati cattivi pagatori o se si ha già un ulteriore prestito attivo, dal momento che a garanzia della cessione (oltre l’assicurazione) vi è il TFR, che però viene bloccato per tutta la durata del prestito e dal quale non si potranno chiedere anticipi.

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Cosa serve per la cessione del quinto

Per richiedere la cessione del quinto servono, oltre alla documentazione anagrafica, i seguenti documenti per i dipendenti pubblici e privati:

  • ultima busta paga;
  • certificato di stipendio in cui venga indicata la data di assunzione;
  • retribuzione annua mensile sia netta che lorda;
  • importo TFR maturato;
  • trattenute presenti in busta paga.

Si dovrà inoltre firmare una delega che autorizzi il datore di lavoro a versare mensilmente i soldi della rata attraverso una trattenuta dello stipendio.

Per i pensionati invece sarà sufficiente presentare il cedolino della pensione, oltre alla documentazione anagrafica.

Certificato di stipendio per cessione del quinto: cos’è e come ottenerlo

Il certificato di stipendio è un documento in cui vengono indicati tutti i dati sul rapporto di lavoro, le informazioni come la quota di TFR accantonata, la retribuzione lorda e netta e indicazioni sulla solidità dell’azienda.

Questo documento viene richiesto solitamente per velocizzare le operazioni di verifica della banca per chi richiede la cessione del quinto dello stipendio.

Per ottenere il certificato di stipendio bisogna richiederlo direttamente ai responsabili delle risorse umane della propria azienda o al datore di lavoro, che provvederanno a compilare l’apposito modulo, dopo che il dipendente avrà fornito il proprio nome, cognome e codice fiscale. Sarà infatti l’azienda a compilare la parte di documento con le indicazioni della retribuzione netta e lorda. È bene precisare che l’azienda datrice di lavoro non è obbligata a fornirti il certificato di stipendio, ma è comunque molto difficile che la richiesta venga rifiutata.

Motivi di rifiuto cessione del quinto

Può accadere che la richiesta di cessione del quinto venga rifiutata. Ecco elencati i principali motivi che possono essere alla base del rifiuto della cessione del quinto.

  • Assunzione recente: le garanzie in questo caso non sono sufficienti, dal momento che il TFR maturato non è alto e può non risultare idoneo per essere messo come garanzia del prestito.
  • Valutazione negativa dell’azienda da parte dell’assicurazione: l’azienda ha un bilancio negativo, ha contratto debiti o ha ritardi nei versamenti delle quote di eventuali cessioni attive di altri dipendenti. In questi casi è molto probabile che l’assicurazione respinga la richiesta di cessione del quinto.
  • Azienda molto piccola: le assicurazioni spesso non guardano di buon occhio le aziende che hanno meno di 16 dipendenti, motivo per cui potrebbe essere respinta la tua richiesta di cessione.
  • Società nata da poco: perché la richiesta di cessione del quinto venga accettata è necessario che la società abbia almeno 24 mesi di vita e due bilanci depositati.
  • Tipo di contratto: non tutti i contratti lavorativi sono idonei per la richiesta di cessione del quinto. È necessario avere un contratto a tempo indeterminato, mentre non sono accettate richieste da dipendenti con contratti di part-time verticale o di apprendistato.
  • Reddito mensile del richiedente: indipendentemente dall’azienda, il reddito rimanente dopo il pagamento eventuale della rata della cessione del quinto deve essere di almeno 500 euro netti al mese.
  • Imminente pensionamento per dipendenti privati: la richiesta di cessione del quinto potrebbe essere respinta al dipendente privato che è vicino al pensionamento visto che non può essere spostata automaticamente sulla pensione, come invece avviene per i dipendenti pubblici.
  • Stato di salute del richiedente: la persona che richiede la cessione del quinto dello stipendio deve godere di buona salute.

Per la cessione del quinto della pensione, possono essere motivo di rifiuto:

  • Reddito minimo mensile: nel caso in cui, come per i dipendenti, non rimanessero almeno 500 euro netti mensili, dopo il pagamento della rata, la cessione non potrà essere accettata.
  • Stato di salute: anche per i pensionati sarà richiesto di certificare il proprio stato di salute, che dovrà essere buono per ottenere il finanziamento.
  • Residenza all’estero: i pensionati devono essere residenti in Italia per vedersi accettata la richiesta di finanziamento.
  • Tipo di pensione: non possono richiedere la cessione del quinto i percettori di assegni o pensioni sociali, invalidità civile e assegni mensili di assistenza per invalidità.
  • Età del richiedente: le rate della cessione del quinto devono essere restituite entro e non oltre il compimento dell’85° anno di età del richiedente. Il limite massimo per la richiesta della cessione del quinto sarebbe di 90 anni, ma le banche e gli enti assicurativi tendono a non andare oltre l’85° anno di età del richiedente.

Cessione del quinto INPS: elenco banche ed enti

Non tutte le banche sono convenzionate con l’INPS, per cui solo alcune permettono ai pensionati di richiedere la cessione del quinto. Nell’elenco di seguito puoi vedere tutti gli enti convenzionati a cui è possibile inviare la domanda per richiedere la cessione del quinto.

  • ADV Finance S.P.A
  • AGOS DUCATO S.p.A.
  • AVVERA S.p.A.
  • Banca della Nuova Terra S.p.A.
  • Banca di Credito Popolare Società Cooperativa Per Azioni
  • Banca di Sconto S.p.A.
  • Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
  • Banca Popolare del Frusinate Soc. Coop. per azioni
  • Banca Popolare Pugliese SCPA
  • Banca Progetto S.p.A.
  • Banca Sistema S.p.A.
  • Bibanca SPA
  • Blu Banca
  • Cap.Ital.Fin SPA
  • Cassa Depositi e Prestiti Soc.Coop.R.L.
  • Cassa Maurizio Capuano
  • Centro Finanziamenti S.p.A.
  • Cofidis SA
  • Compass Banca S.p.A.
  • Creditis Servizi Finanziari SPA
  • Credito Emiliano SPA
  • Deutsche Bank S.p.A.
  • Dynamica Retail SPA
  • Fides- Ente Commissionario per Facilitazioni Ratea
  • Fiditalia S.p.A.
  • Figenpa S.p.A.
  • Financit S.P.A
  • Fincontinuo
  • Findomestic Banca SPA
  • Fucino Finance S.P.A
  • IBL Banca S.p.A.- Istituto Bancario del Lavoro
  • Imprebanca S.p.A.
  • Intesa Sanpaolo S.p.A.
  • Istituto Finanziario Europeo S.p.A.
  • Istituto Finanziario Veneto Romagnolo S.p.A.
  • Italcredi S.p.A.
  • MCE Finance SPA
  • Pitagora S.p.A.
  • Prestitalia S.p.A.
  • Prexta S.p.A.
  • Santander Consumer Bank S.p.A.
  • Sella Personal Credit SPA
  • Sigla S.R.L.
  • Siriofin S.p.A.
  • Spefin Finanziaria S.p.A.
  • Unicredit S.p.A.
  • Vivibanca S.p.A.
  • We Finance S.p.A.

Cessione del quinto: domande frequenti

Come funziona la cessione del quinto?

La cessione del quinto è un tipo di prestito personale riservato a lavoratori dipendenti e pensionati INPS o EX INPDAP che ripagano le rate mensili attraverso la trattenuta diretta in busta paga o sulla pensione, versata direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico. La rata mensile non può essere superiore a un quinto della retribuzione netta, cioè pari al 20% dello stipendio o della pensione.

Quanto conviene la cessione del quinto?

La cessione del quinto conviene nel momento in cui si hanno già dei prestiti attivi, si risulta cattivi pagatori oppure quando non si hanno garanzie per richiedere un prestito personale. Questo tipo di finanziamento personale risulta possibile grazie al vincolo del TFR maturato e dalla stipula di un’assicurazione ed è approvato con maggiore frequenza proprio per questi due elementi.

Quanto è il quinto di 1.500 euro?

Per chi ha uno stipendio netto mensile di 1.500 euro versato in 13 mensilità, la rata massima mensile possibile per la cessione del quinto dello stipendio sarà di 325 euro. Questa cifra si ottiene dopo aver moltiplicato l’importo mensile netto per 13 e averlo poi diviso per i mesi dell’anno, quindi 12. La cifra che si ottiene deve poi essere divisa per 5, ossia un quinto del proprio stipendio.

Quali sono i requisiti per la cessione del quinto?

I requisiti principali per richiedere la cessione del quinto da dipendente sono un contratto a tempo indeterminato, un’età non superiore agli 63 anni, l’assicurabilità dell’azienda da cui si è assunti e uno stipendio netto mensile di almeno 500 euro una volta detratta la rata della cessione del quinto. Per i pensionati che intendono chiedere la cessione del quinto invece i requisiti sono: età non superiore ai 90 anni (ma solitamente non vengono accettate cessioni oltre l’85° anno di età) e una pensione con un importo minimo mensile (detratta la rata) di almeno 500 euro netti.

Quali sono i documenti che bisogna esibire per la cessione del quinto?

Per richiedere la cessione del quinto dello stipendio, oltre ai propri documenti personali di tipo anagrafico, sarà necessario portare: l’ultima busta paga, il certificato di stipendio (con indicazione della data di assunzione) e un documento che attesti il TFR maturato alla data della richiesta. Per la cessione del quinto della pensione invece, oltre ai propri documenti personali, sarà sufficiente portare l’ultimo cedolino della pensione.

Dove si richiede il certificato di stipendio?

Il certificato dello stipendio può essere richiesto direttamente al proprio datore di lavoro o al reparto delle risorse umane. Per ottenerlo è sufficiente che il dipendente fornisca i propri dati anagrafici e sarà poi compito dell’azienda compilare i dati di reddito. È bene precisare che l’azienda non è obbligata a rilasciare questo documento.

Chi deve compilare il certificato di stipendio?

La compilazione del certificato di stipendio spetta al reparto delle risorse umane o al datore di lavoro nella parte dei dati finanziari, mentre la parte anagrafica deve essere compilata dal dipendente. Il certificato una volta rilasciato ha una validità di tre mesi.

Cosa succede se cambio lavoro con la cessione del quinto?

In caso di cambio di lavoro si potrà continuare a versare le rate della cessione del quinto (se l’azienda presso cui ci si sposta rispetta i requisiti). Si dovrà però avvertire il nuovo datore di lavoro ed eventualmente ricalcolare la rata mensile in base al nuovo stipendio netto percepito.

Come funziona la cessione del quinto se mi licenzio?

In caso di licenziamento sarà l’assicurazione a versare le quote durante il periodo di disoccupazione del lavoratore, che poi restituirà il denaro. Inoltre al dipendente non spetterà il TFR che il datore di lavoro verserà alla banca o alla finanziaria presso cui si ha la cessione del quinto per coprire le rate mensili, in parte o in toto.

Chi non può fare la cessione del quinto?

La cessione del quinto non è concessa ai liberi professionisti, agli imprenditori e agli artigiani o ai lavoratori con contratto a tempo determinato, con apprendistato o part-time verticale. Inoltre la cessione del quinto dello stipendio o della pensione non si può richiedere se lo stipendio netto, dopo le trattenute per la rata mensile, non raggiunge i 500 euro netti mese.

Per i pensionati, oltre al vincolo dei 500 euro netti come per i dipendenti, non viene concessa al compimento dell’85° anno di età.

Come funziona la trattenuta del quinto dello stipendio?

La cifra mensile che si deve alla banca o alla finanziaria in cui si ha la cessione viene pagata direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico. Il netto mensile dello stipendio sarà quindi mancante dei soldi necessari a coprire la rata, che saranno detratti automaticamente dallo stipendio.

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