Nuovo decreto aiuti quater: tutti i bonus previsti e le novità

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Aggiornato: 17/11/2022, 05:08 pm

Benedetta Giuliani
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Il decreto aiuti quater, il quarto dei decreti aiuti del 2022 e il primo firmato dal governo Meloni, è stato approvato nella serata di giovedì 10 novembre in Consiglio dei ministri. Il provvedimento contiene nuove misure contro il caro-energia.

Dopo l’ok del Cdm, il testo del decreto legge aiuti quater sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore dal giorno successivo. Tuttavia, a una settimana dalla sua approvazione, il provvedimento non è ancora approdato in GU. Nel frattempo, è stato riferito che l’ultima versione del testo presenta modifiche rispetto alle bozze.

Per il decreto legge, il cui titolo è “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica”, sono stati stanziati 9,1 miliardi di euro per aiutare famiglie e imprese alle prese con il caro-vita e il caro-bollette. Potenziamento del bonus bollette di 600 euro, proroga del taglio delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre, ma non solo. Tra le principali novità previste dal nuovo decreto aiuti troviamo anche la modifica del Superbonus 110% e la proroga del bonus sull’acquisto di luce e gas per le piccole imprese e le imprese energivore. La Lega ha fatto sapere che l’aumento del tetto al contante da gennaio 2023 è stato cancellato dal testo del decreto legge e si troverà in Legge di Bilancio.

Ecco cosa cambia, in attesa di interventi più strutturali (flat tax, tregua fiscale e anticipo pensione, per dirne alcuni) contenuti nella prossima Manovra.

Cosa prevede il decreto aiuti quater

Varato il 10 novembre 2022, il decreto aiuti quater consiste in 13 articoli con cui il governo Meloni interviene per sostenere famiglie e imprese contro il caro-energia. Al momento della scrittura sembra che l’esecutivo sia ancora al lavoro sul testo.

Il testo, di cui al momento della scrittura non c’è traccia in Gazzetta Ufficiale, modifica il Superbonus, proroga la rateizzazione delle bollette e i crediti d’imposta per le imprese, stanzia 80 milioni di euro per il 2023 per un credito d’imposta al 100% per i pagamenti con il POS, e alza la soglia dei premi esentasse che le aziende concedono ai dipendenti come fringe benefit per pagare le bollette.

Bonus bollette da 600 a 3.000 euro

Il decreto aiuti quater interviene sul limite di esenzione per il welfare aziendale, e porta a 3.000 euro la soglia dei premi esentasse che le imprese possono concedere ai dipendenti come fringe benefit per pagare le bollette.

Il bonus bollette da 600 euro è il contributo introdotto dal decreto aiuti bis che viene erogato ai dipendenti delle aziende private dal datore di lavoro in maniera arbitraria, a prescindere da ISEE o altri requisiti reddituali.

Superbonus da 110 a 90%

Niente più Superbonus 110% per tutti per le spese di efficientamento energetico sostenute nel 2023 e per i lavori iniziati dal primo gennaio 2023 su unità immobiliari. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha spiegato che il bonus, così come si presenta nella sua versione attuale, non è più sostenibile, e serve una revisione. Finora il governo ha già stanziato 33,3 miliardi di euro e ci sono 27,2 miliardi di euro di costi extra per il Superbonus 110%, misura che per l’Italia è stata molto più generosa rispetto agli altri paesi europei.

Con il nuovo decreto aiuti quater lo sconto passa dal 110 al 90% e diventa più selettivo. L’unità immobiliare che gode del bonus deve essere adibita ad abitazione principale e il contribuente deve avere un reddito ISEE fino a 15.000 euro, variabile in base a una sorta di quoziente familiare.

Resta al 110% lo sconto per tutti i lavori già in corso, per chi è in possesso di Cila (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) e per la ricostruzione delle abitazioni situate nei comuni che rientrano nel “cratere sismico”. Superbonus al 110% ancora valido nel 2023, fino a marzo, anche per le villette che abbiano completato almeno il 30% dei lavori nell’anno precedente.

Limite al contante dal 2023

Dal 1° gennaio 2023 il limite all’uso del contante salirà dagli attuali 2.000 euro a 5.000 euro (e non 10.000 euro, come era stato ipotizzato). La novità, che stando alle attese avrebbe dovuto essere contenuta nell’articolo 6 del decreto aiuti quater, sparisce dal testo. La norma è uscita dal testo poiché mancava il requisito di urgenza, ma sarà inserita nella Legge di Bilancio, afferma il partito di Matteo Salvini.

Senza la modifica, dal 1° gennaio 2023 la soglia fissata per i pagamenti in contanti sarebbe scesa a 1.000 euro secondo quanto previsto dal decreto legge n.124/2019.

Bonus POS

La bozza del decreto aiuti quater prevede anche un bonus POS pari al 100% della spesa sostenuta fino a un massimo di 50 euro per ogni strumento e in ogni caso entro la soglia di 80 milioni di euro per l’anno 2023. L’agevolazione viene concessa sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione.

Rateizzazione delle bollette per le imprese

Le imprese residenti in Italia possono richiedere la rateizzazione delle bollette di gas e luce fino a 36 mesi a tasso agevolato per somme eccedenti l’importo medio contabilizzato nell’intero 2021 per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 31 dicembre 2023.

La domanda deve essere fatta dalle aziende ai fornitori secondo modalità semplificate stabilite con decreto del Ministero dello sviluppo economico, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della disposizione.

Si specifica inoltre che la rateizzazione decade nel caso di due rate – anche non consecutive – non pagate.

Taglio delle accise carburanti

Il decreto aiuti quater prevede la proroga degli sconti sul prezzo di benzina, diesel e GPL al distributore. Fino al 31 dicembre 2022 le accise sono così fissate:

478,40 € per mille litri per la benzina
367,40 € per mille litri per il diesel
182,61 € per mille kg per il GPL.

Viene inoltre fissata al 5% l’Iva applicata al gas naturale per autotrazione.

Proroga credito d’imposta

Viene esteso al mese di dicembre 2022 il cosiddetto bonus imprese prodotti energetici, che sarebbe scaduto il 18 novembre. Si tratta del credito d’imposta pari a una quota delle spese sostenute dalle imprese per l’acquisto di energia elettrica, gas e carburanti, così formulato:

  • 40 per cento per le imprese energivore e gasivore;
  • 30 per cento per imprese piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW.

Esenzione IMU per cinema e teatri

Per il settore dello spettacolo (cinema, teatri, sale per concerti) non è dovuta la seconda rata IMU per gli immobili, a patto che i proprietari siano anche i gestori delle attività.

Rinnovo contratto insegnanti

Il Consiglio dei ministri ha approvato lo stanziamento di ulteriori 100 milioni di euro per il rinnovo del contratto del comparto istruzione e ricerca. L’accordo tra Ministero dell’Istruzione e sindacati è stato trovato, con grande soddisfazione di Palazzo Chigi, che in un comunicato stampa afferma: “L’accordo, atteso da tempo, comporta un impegno finanziario importante, che corrisponde alla volontà del governo di effettuare un forte investimento nella formazione e nell’istruzione dei giovani, essenziale per un Paese avanzato che voglia competere tra le moderne economie della conoscenza.

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