Cosa significa l’AI per i tuoi soldi?

Editor

Aggiornato: 09/05/2023, 03:21 pm

Benedetta Giuliani
editor

Revisione di

Nota della redazione: Forbes Advisor potrebbe guadagnare una commissione sulle vendite realizzate dai partner grazie ai link contenuti in questa pagina. Le opinioni e le valutazioni dei nostri redattori non sono in alcun modo influenzate da tali accordi commerciali.

Sull’intelligenza artificiale (AI) convergono gli sguardi dei media e dell’opinione pubblica in tutto il mondo, e secondo alcuni osservatori il suo impatto sulla vita quotidiana potrebbe essere paragonabile a quello della rivoluzione industriale o dell’avvento di Internet.

Sebbene la diffusione su larga scala dell’intelligenza artificiale stia ancora muovendo i primi passi, questa tecnologia sta già trasformando settori come l’istruzione e l’intrattenimento, rispondendo a quesiti nell’ambito di studi scientifici e proponendo brani e contenuti multimediali in base a una valutazione delle preferenze espresse da un individuo.

È difficile immaginare un settore in cui l’AI non produrrà un impatto significativo. La redazione di Forbes Advisor ha analizzato come la sua evoluzione potrebbe influire sulle tue finanze a partire da un’ampia gamma di prodotti e servizi.

Cosa cambia con l’AI

Investimenti

L’intelligenza artificiale rappresenterà indubbiamente una nuova fase dell’evoluzione del settore degli investimenti, così come lo sono stati l’avvento di Internet e il trading online. Ad oggi, avere in tasca uno smartphone significa avere a portata di tap una vera e propria sala trattative, come scrive Andrew Michael.

È probabile che l’intelligenza artificiale potrà offrire una serie di nuove opportunità, al di là della riduzione dei costi e della maggiore efficienza. Ad esempio, può fornire alle aziende preziosi strumenti per ottimizzare le operazioni di compliance e gestione del rischio, migliorare e automatizzare l’analisi dei dati e persino predire alcuni fenomeni.

Gli algoritmi informatici sono già responsabili della gestione di trilioni di euro per conto degli investitori di tutto il mondo. Chi è alla ricerca di performance superiori potrà ora sfruttare set di dati basati sull’AI per avvicinarsi ai propri obiettivi.

Quello dell’esperienza del cliente diverrà un nuovo fronte su cui competere, mentre l’AI assiste i consulenti nel generare sempre più informazioni e nel personalizzare i propri servizi in modo più efficace.

Dal punto di vista dell’investitore privato, l’AI potrà inoltre fornire conoscenze che un tempo erano appannaggio delle categorie più privilegiate e renderle accessibili ai consumatori di tutto il mondo.

In concreto, l’AI può analizzare la storia finanziaria di un titolo e valutare quali fattori ne influenzano la performance. Può inoltre calcolare il grado di rischio connesso a un investimento e potenzialmente scongiurare azioni impulsive da parte degli investitori.

Al momento i robo-advisor si collocano già a metà strada tra l’investimento fai-da-te e la consulenza finanziaria vera e propria. Con l’aggiunta di una componente come l’intelligenza artificiale, le consulenze personalizzate potrebbero diventare un’opzione accessibile a un numero sempre maggiore di persone.

Leggi anche: Le 5 migliori azioni di intelligenza artificiale

Settore assicurativo

L’intelligenza artificiale non modificherà gli elementi fondamentali del settore assicurativo, ma cambierà il modo di lavorare degli assicuratori, spiega Kevin Pratt.

Per ottenere una copertura per l’auto, la casa, un viaggio e altre forme di assicurazione, sarà ancora necessario fornire informazioni e pagare un premio. Gran parte delle decisioni relative all’importo da pagare, ad ogni modo, saranno prese da un sistema di intelligenza artificiale che valuterà il tuo profilo di rischio, piuttosto che da un assicuratore umano.

Si tratta di un processo già in parte in atto, ma la crescente diffusione dell’intelligenza artificiale farà sì che gli algoritmi giochino un ruolo ancor più importante nel calcolare il costo di una polizza o, in alcuni casi, nel rifiutare una copertura perché troppo rischiosa.

Anche gran parte del processo di liquidazione dei sinistri sarà automatizzato ed è probabile che nella maggioranza dei casi la comunicazione sarà affidata a un bot AI, anziché a un essere umano. In questo modo potremmo vedere ridotti i costi e, auspicabilmente, i premi dell’assicurazione.

Quanto ipotizzato, però, è solo una teoria: ci sarà da aspettare per comprendere se si trasformerà in realtà. Al momento, i prezzi del settore assicurativo sono in rapida crescita a causa dei rincari in atto in tutto il mondo e le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale non consentono di trovare una soluzione immediata alla crisi globale.

È inoltre probabile che l’AI applicata al settore assicurativo venga utilizzata per interagire con la cosiddetta Internet of Things (la tecnologia intelligente sempre più presente nelle nostre case e nelle nostre automobili) per perfezionare la conoscenza dei profili di rischio dei consumatori.

In questo caso potrebbero sorgere una serie di problemi connessi alla privacy e alla sicurezza. Un’intelligenza artificiale programmata per operare nel settore assicurativo è in grado di acquisire informazioni sui potenziali assicurati in misura esponenziale. Sarà necessario individuare dei limiti ben precisi in questo senso.

Carte di credito

Utilizzando enormi quantità di dati finanziari, l’intelligenza artificiale potrebbe identificare i comportamenti di spesa di chi possiede una carta di credito nel giro di alcuni millisecondi, scrive Laura Howard.

La tecnologia potrebbe inoltre prevedere con maggiore rapidità e precisione i comportamenti futuri in campo finanziario, come ad esempio un acquisto importante o addirittura una difficoltà di natura economica.

I dati raccolti dall’AI potrebbero essere utilizzati per individuare il tipo di carta di credito più adatto a un consumatore e le offerte e gli sconti più interessanti, che potrebbero essere presentati in tempo reale al momento dell’acquisto, in base alle abitudini e alle preferenze di spesa.

L’intelligenza artificiale potrebbe anche valutare l’idoneità di un consumatore a ricevere una carta di credito in modo più preciso rispetto a quanto avviene attraverso l’attuale sistema, basato sui rapporti creditizi delle agenzie di terze parti.

Il servizio clienti degli istituti di credito potrebbe subire qualche miglioria grazie all’AI, ma potrebbe anche esserne influenzato negativamente: gli esperti prevedono che entro il 2030 sarà impossibile comprendere se si stia parlando con un bot o con un essere umano.

Internet e streaming

L’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata per potenziare la velocità della banda larga, scrive Mark Hooson.

Al momento esiste già una tecnologia che impiega l’intelligenza artificiale per studiare le immagini degli armadi telefonici stradali (i cosiddetti cabinet) e identificare i cavi difettosi al fine di ripararli. Esistono anche soluzioni di intelligenza artificiale progettate per rilevare le vibrazioni che indicano anomalie nei cavi in fibra ottica.

Se da un lato l’intelligenza artificiale contribuirà a rendere più veloce la navigazione in Internet, dall’altro è destinata a modificare completamente il modo in cui utilizziamo la rete. È difficile pensare che i motori di ricerca non perderanno parte della loro rilevanza o non dovranno ripensare completamente il loro funzionamento in risposta all’avvento dell’intelligenza artificiale.

Ad esempio, l’intelligenza artificiale basata su dati quali la posizione, la cronologia web e così via, potrebbe essere utilizzata per anticipare le richieste di informazioni da parte dell’utente e per fornirgliele in modo proattivo.

Le piattaforme di streaming suggeriscono già brani musicali, film e contenuti televisivi in base alle preferenze dell’utente, e i progressi dell’intelligenza artificiale potrebbero rendere questi processi più personalizzati.

Smartphone

Gli smartphone impiegano già l’AI e le tecnologie di machine learning in modi più o meno evidenti. Una delle applicazioni più comuni è quella della fotografia.

Controllando la galleria fotografica del tuo telefono, potresti scoprire che ha creato automaticamente delle cartelle in base a determinate persone o a categorie quali natura, edifici, animali domestici e così via. Si tratta di una funzione resa possibile dall’intelligenza artificiale che riconosce il soggetto delle foto e le contrassegna di conseguenza.

Se utilizzi un assistente vocale come Siri su iPhone, Google Assistant su Android o Alexa di Amazon, l’intelligenza artificiale svolge un ruolo fondamentale nell’analizzare la tua voce in modo che il software possa comprendere le tue parole, rispondere alle tue domande e svolgere compiti per te.

Si basano sull’AI anche le funzioni di sicurezza biometrica, che consentono di sbloccare il dispositivo tramite la lettura dell’iride, l’ottimizzazione della batteria, che prolunga la durata dello standby analizzando le abitudini di utilizzo del telefono, e la funzione di screening delle chiamate, che ascolta le telefonate in arrivo e le segnala come spam.

Energia e bollette

L’intelligenza artificiale, insieme alla tecnologia intelligente, permette alle aziende energetiche e idriche di monitorare i consumi dei clienti in diversi modi, scrive Candiece Cyrus.

Utilizzando questi dati, le società del settore potrebbero offrire servizi e consigli su misura per aiutare i nuclei familiari a migliorare la loro efficienza energetica e a risparmiare sulle bollette.

I contatori intelligenti sono progettati per mostrare i livelli di consumo energetico degli utenti quasi in tempo reale, così da consentire loro di ridurre il consumo di energia, e inviano regolarmente le letture alle aziende energetiche, in modo che possano emettere fatture più accurate.

L’intelligenza artificiale affinerebbe queste tecnologie, consentendo alle società erogatrici di utilizzare i dati provenienti dai contatori e da altri dispositivi per individuare gli elettrodomestici più utilizzati in un’abitazione e, soprattutto, comprendere quando vengono usati.

Le aziende potrebbero sfruttare i dati raccolti per trovare la tariffa più adatta ai propri clienti. Le compagnie del settore energetico stanno già testando la fatturazione basata sul tempo di utilizzo, che premia i clienti che usano i propri elettrodomestici al di fuori dei momenti di massima richiesta, quando i prezzi dell’energia all’ingrosso sono più contenuti.

Risparmio

L’intelligenza artificiale potrebbe cambiare il nostro modo di risparmiare, scrive Bethany Garner.

Gli utenti potrebbero chiedere a un’intelligenza artificiale di scandagliare il mercato per trovare le tariffe più convenienti, oppure rivolgere a un chatbot domande su un conto bancario di interesse; analizzando le abitudini di risparmio degli utenti nel corso del tempo, l’intelligenza artificiale potrebbe inoltre migliorare i suggerimenti che fornisce.

Un altro esempio potrebbe consistere nella possibilità che l’intelligenza artificiale sposti automaticamente il denaro dei risparmiatori da un conto a un altro quando risultano disponibili tariffe migliori a parità di requisiti e condizioni per il prelievo, aiutandoli a massimizzare i rendimenti da interessi con sforzi minimi.

Tuttavia, considerata la rapidità con cui le tariffe offerte dagli istituti di credito cambiano, potrebbe occorrere ancora del tempo prima che l’intelligenza artificiale possa sostituire l’intervento umano.

ChatGPT, ad esempio, afferma che il sistema ha una “conoscenza limitata” degli eventi successivi al 2021, il che significa che i risparmiatori potrebbero trovarsi di fronte a opzioni non aggiornate quando chiedono una consulenza.

Conti correnti e banche

L’intelligenza artificiale ha già cambiato il modo in cui effettuiamo le operazioni bancarie di tutti i giorni, scrive Bethany Garner.

Alcune banche e società immobiliari utilizzano chatbot per rispondere alle domande dei clienti online o tramite app. Teoricamente, in questo modo sarebbe possibile consentire al personale umano di occuparsi di questioni più complesse, con un conseguente miglioramento del servizio clienti.

Un chatbot più sofisticato potrebbe essere in grado di svolgere compiti per conto del cliente quando gli vengono fornite richieste quali, ad esempio, “Sposta 100€ nel mio conto di risparmio”, “Aiutami ad aprire un conto” o “Cambia il mio limite di scoperto”.

Inoltre, l’intelligenza artificiale potrebbe essere in grado di analizzare i diversi conti bancari e di consigliarne uno adatto alle esigenze dell’utente, semplificando il processo decisionale da intraprendere per cambiare conto corrente.

Un’altra possibilità di utilizzo è la gestione del budget. Consentendo a un’intelligenza artificiale di analizzare le tue abitudini di spesa, potresti ricevere suggerimenti su come ridurre i costi e creare un budget dinamico che cambi in base ai tuoi obiettivi e alle circostanze.

Mutui

L’intelligenza artificiale potrebbe accelerare l’ottenimento di un mutuo: broker e istituti di credito utilizzeranno sempre di più la tecnologia per ridurre gli errori e automatizzare i propri processi, come la raccolta di dati relativi ai clienti, scrive Jo Thornhill.

Tuttavia, i richiedenti avranno molte più probabilità di interagire con un bot AI che con un interlocutore umano nel corso delle pratiche da svolgere per la concessione di un mutuo.

È probabile che l’AI venga utilizzata dalle banche anche per migliorare l’analisi del rischio. Ciò potrebbe avvantaggiare alcuni clienti, specialmente quelli che gli istituti di credito considerano mutuatari con caratteristiche particolari, come i lavoratori autonomi e coloro che hanno un reddito irregolare, consentendo alle banche di prendere decisioni più precise ed eque in materia di prestiti.

Alcuni esperti del settore, tuttavia, hanno espresso perplessità in merito all’utilizzo dell’AI per la valutazione della solvibilità di un cliente. Per prendere decisioni, un algoritmo di intelligenza artificiale si basa esclusivamente sui dati e non è in grado di usare il giudizio come farebbe un essere umano, il che potrebbe produrre una serie di effetti negativi.

Leggi anche: Le 10 migliori criptovalute di intelligenza artificiale (AI)

Forbes Advisor informa i suoi lettori a scopo puramente educativo. Data l'unicità della situazione finanziaria di ciascun utente, i prodotti e i servizi da noi recensiti potrebbero non risultare adatti alle esigenze di ognuno dei nostri lettori. Non offriamo servizi di consulenza finanziaria, di advisory o di intermediazione, né raccomandiamo o consigliamo ai singoli di acquistare o vendere particolari azioni o titoli. Le informazioni relative alla performance di un asset finanziario possono subire variazioni rispetto al momento della loro pubblicazione. L’andamento registrato in passato da titoli e azioni non è indicativo rispetto al futuro.