Indice
- I risultati della ricerca, in sintesi
- Un quarto (24%) degli intervistati usa solo o principalmente i social per le ricerche online
- Una persona su cinque non avverte la necessità di utilizzare i motori di ricerca, perché può accedere ai siti web attraverso i social
- Una persona su tre accede a internet solo da smartphone
- Rispetto ai Boomer (94%), la Gen Z usa i motori di ricerca per cercare i brand il 30% in meno (64%)
- Una persona su quattro (24%) scopre quotidianamente nuovi brand sui social
- Il 57% delle persone usa YouTube per cercare informazioni nello stesso modo in cui userebbe Google
- È più comune cercare aziende su TikTok che su Instagram
- “Capelli e makeup” è la categoria di contenuti più cercata su TikTok (17%)
- "Brand di moda" è la categoria di contenuti più cercata su Instagram (12%)
- Le categorie di contenuti più cercate su Facebook sono "Notizie e attualità" e "Ricette e idee in cucina"
- La categoria di contenuti più cercata su Google è “Ristoranti e locali” (81%)
- La Gen Z utilizza Google per le ricerche il 25% in meno rispetto alla Gen X
- Conclusioni
- Metodologia
Nel 2024, c’è stato un notevole aumento nell’uso dei dispositivi mobili rispetto ai computer desktop per navigare in internet. Ad oggi un terzo degli americani accede al web esclusivamente tramite smartphone. Nel nostro studio, condotto in collaborazione con Talker Research, analizziamo questo cambiamento e i risultati mostrano come le persone abbiano modificato il modo in cui interagiscono con i contenuti e fanno acquisti online.
È in corso una vera e propria riconfigurazione del modello di utilizzo dei social media, non più circoscritto alle sole interazioni di natura sociale. Piattaforme come TikTok e Facebook Marketplace sono diventate strumenti indispensabili per le ricerche e gli acquisti. Il 24% dei partecipanti all’indagine ha dichiarato di utilizzare queste applicazioni come motori di ricerca, mentre il 13% ha effettuato acquisti direttamente all’interno di queste piattaforme. Questi dati dimostrano quanto sia necessaria l’integrazione dei social media nelle strategie digitali delle aziende. Per riuscire a raggiungere questi utenti dinamici che prediligono gli smartphone e i tablet è inoltre fondamentale scegliere website builder che consentano di creare siti web ottimizzati per i dispositivi mobili e integrabili con i social media.
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I risultati della ricerca, in sintesi
- La Generazione Z utilizza Google per le ricerche, in media, il 25% in meno rispetto alla Generazione X.
- Un quarto (24%) dei partecipanti ha dichiarato di utilizzare principalmente i social media per effettuare ricerche online.
- Un terzo delle persone (33%) utilizza solo il proprio smartphone per accedere a internet.
- La Generazione Z preferisce usare TikTok invece di Google per fare ricerche su un’ampia varietà di argomenti.
- Nel 2024, mentre l’84% degli intervistati continua a usare i motori di ricerca per informarsi sui marchi, solo il 64% della
- Generazione Z li utilizza per lo stesso scopo, con una differenza del 30% rispetto ai Baby Boomers, che li usano nel 94% dei casi.
- Un quarto (24%) dei partecipanti ha dichiarato di venire a conoscenza di nuovi brand sui social media ogni giorno.
Nel 2024 l’utilizzo degli strumenti digitali ha conosciuto un cambiamento radicale, ma ancor di più il rapporto delle diverse generazioni con l’uso di internet. Il divario generazionale nell’utilizzo della tecnologia è in aumento, ad esempio l’uso di Google da parte della Generazione Z è calato del 25% rispetto a quanto accade per la Generazione X. Questi dati evidenziano un’evoluzione significativa nelle abitudini di ricerca, che vede gli utenti più giovani orientarsi verso alternative più adatte alle loro esigenze e ai loro stili di vita.
I social media non sono più impiegati esclusivamente per comunicare, ma si sono trasformati nel principale strumento di ricerca per un quarto degli intervistati. Questo cambiamento rispecchia una tendenza più generalizzata per cui i social network vanno a integrare, o addirittura a sostituire, i motori di ricerca tradizionali.
I dispositivi mobili sono diventati il principale punto di accesso a internet per un terzo degli intervistati, sempre più orientata verso forme di interazione online più istantanee e gestibili in mobilità.
TikTok, in particolare, si è imposto come risorsa privilegiata rispetto a Google per la Generazione Z, denotando una preferenza per i contenuti dinamici e di impatto visivo offerti dalla piattaforma.
Lo studio mostra anche un calo del 30% nell’uso dei motori di ricerca per la scoperta di brand da parte della Generazione Z rispetto ai Baby Boomers, con i primi che preferiscono trovare brand direttamente attraverso i social media.
Questa dinamica spiega un ulteriore dato: il 24% degli intervistati scopre quotidianamente nuovi marchi attraverso i social media, a riprova del loro ruolo non solo nella comunicazione, ma anche nel plasmare attivamente le abitudini e le preferenze dei consumatori.
Una persona su tre accede a internet solo da smartphone
Il passaggio ai dispositivi mobili come principale strumento di fruizione di internet riguarda soprattutto i Millennials, con il 39% che usa solo lo smartphone per accedere alla rete. Questa tendenza interessa anche il resto degli intervistati: il 30% di americani utilizza principalmente il telefono e occasionalmente il computer portatile o desktop. Si tratta di un trend ancora più evidente tra i membri della Generazione Z, il cui 40% si affida principalmente ai dispositivi mobili.
Il 23% degli intervistati, ad ogni modo, mantiene un approccio equilibrato, utilizzando in egual misura sia i dispositivi mobili che quelli tradizionali. Al contrario, una percentuale minore degli intervistati continua a preferire i computer fissi o portatili: nel 2024 solo il 10% li utilizza come mezzo principale, passando occasionalmente al mobile, mentre uno sparuto 4% preferisce il desktop.
Questi dati sottolineano l'importanza dell'ottimizzazione per i dispositivi mobili nello sviluppo di siti web, dal momento che le tendenze d'uso riscontrate, soprattutto quelle degli utenti più giovani, sono chiaramente orientate verso approcci mobile-first. Questa impostazione strategica è fondamentale per le aziende che intendono mantenere la propria competitività e raggiungere i propri interlocutori in un contesto in cui la fruizione da dispositivi mobili diviene predominante.
Rispetto ai Boomer (94%), la Gen Z usa i motori di ricerca per cercare i brand il 30% in meno (64%)
Le modalità di ricerca e scoperta di marchi e prodotti cambiano in modo significativo a seconda dell’età. L’84% degli intervistati continua ad affidarsi ai motori di ricerca, ma solo il 64% della Generazione Z li utilizza per questo scopo, ovvero il 30% in meno rispetto al 94% dei Baby Boomers. Il dato suggerisce un graduale allontanamento dai motori di ricerca tra gli utenti più giovani della rete.
Inoltre, è anche l’utilizzo dei dispositivi mobili a influire sulle abitudini di ricerca: chi accede a internet principalmente tramite smartphone e tablet utilizza leggermente meno i motori di ricerca per la scoperta di brand e prodotti. Si tratta di una percentuale (79%) di poco più bassa rispetto alla media.
Il ruolo dei social media nella scoperta dei brand è in ascesa. In media, il 10% degli utenti inizia la ricerca dei marchi sui social media, affinandola successivamente sui motori di ricerca. Questo comportamento è più diffuso tra la Generazione Z e i Millennials, delle quali il 21% e il 14%, rispettivamente, utilizzano questo approccio. Inoltre, il 4% di tutti gli intervistati, compreso l’11% della Gen Z, utilizza esclusivamente i social media per scoprire brand e interagirvi, confermando la tendenza alla creazione di ecosistemi digitali più autonomi nell’ambito delle applicazioni social.
Il 57% delle persone usa YouTube per cercare informazioni nello stesso modo in cui userebbe Google
Più della metà degli utenti utilizza YouTube per le ricerche nello stesso modo in cui userebbe Google, segno di un cambiamento nel ruolo delle piattaforme digitali come fonti di conoscenza. In particolare, il 57% degli intervistati dichiara di usare YouTube per ricerche su una varietà di argomenti che spaziano dai consigli sui migliori ristoranti alle notizie sul calcio.
Anche altre piattaforme social fungono da importanti strumenti di ricerca:
- Il 56% ha dichiarato di utilizzare Facebook a questo scopo
- il 38% usa TikTok
- il 36% è solito utilizzare Instagram
I social non servono più esclusivamente a interagire con il prossimo, ma sono ad oggi strumenti fondamentali per la ricerca di informazioni, in grado di competere con i motori di ricerca tradizionali, come Google, per la loro pervasività e utilità.
È più comune cercare aziende su TikTok che su Instagram
TikTok è diventata la piattaforma preferita dagli utenti per la ricerca di prodotti, superando Instagram. Il suo approccio video-centrico permette di scoprire prodotti e servizi in un formato coinvolgente.
La natura interattiva dei video su TikTok consente ai brand di intercettare più efficacemente l’attenzione dei propri interlocutori, rivelandosi essenziale, quindi, per le aziende che intendono espandere la propria presenza online.
Le risposte al sondaggio, che indicano una chiara preferenza per TikTok nella ricerca di informazioni di carattere commerciale, confermano il peso di TikTok nel contesto della ricerca attraverso i canali digitali.
Per il 26% dei Millennials e il 35% della Gen Z il divieto di usare TikTok influirebbe fortemente sulla capacità di reperire informazioni
I Millennials e la Generazione Z americani dichiarano che il divieto relativo all’utilizzo di TikTok, una misura attualmente approvata dal Senato statunitense, comprometterebbe per loro la possibilità di reperire informazioni. In particolare, il 35% della Gen Z e il 26% della Gen Y affermano che l’impossibilità di accedere a TikTok altererebbe in modo significativo le loro abitudini nel processo di ricerca delle informazioni.
Inoltre, il 25% degli intervistati che accedono a internet principalmente attraverso i dispositivi mobili afferma che un divieto limiterebbe fortemente il loro accesso all’informazione. Il dato dimostra l’importanza di TikTok per gli utenti mobile-first.
“Capelli e makeup” è la categoria di contenuti più cercata su TikTok (17%)
TikTok è una piattaforma molto utilizzata per la ricerca di specifici tipi di contenuti: “Capelli e makeup” riscuote l’interesse del 17% degli utenti ed è la categoria più ricercata. A seguire, il 16% degli utenti di TikTok cerca “Ricette e idee in cucina”. La categoria “Idee regalo” richiama l’attenzione del 15% degli utenti.
Questa distribuzione è indicativa del ruolo di TikTok come strumento versatile dove gli utenti possono facilmente reperire contenuti adatti ai loro interessi variegati.
Il 40% della Gen Z usa TikTok per cercare “Capelli e Makeup” e “Idee regalo”
La Generazione Z preferisce utilizzare TikTok rispetto a Google per la ricerca su vari argomenti. In particolare, il 40% degli intervistati appartenenti alla Gen Z usa TikTok per trovare informazioni su “Capelli e makeup” e “Idee regalo”, mentre solo il 25% usa Google per “Capelli e makeup”. Inoltre, il 39% di questa fascia demografica preferisce TikTok per cercare informazioni su “Benessere e fitness”, superando il 29% che usa Google. Allo stesso modo, il 38% cerca “Ricette e idee in cucina” su TikTok, rispetto al 30% che usa Google. Questa tendenza dimostra una transizione verso piattaforme per la condivisione di contenuti video da parte del pubblico più giovane, suggerendo la necessità da parte delle aziende di adattare le proprie strategie digitali in modo da allinearsi a queste preferenze.
"Brand di moda" è la categoria di contenuti più cercata su Instagram (12%)
Su Instagram, “Brand di moda” è in testa alla classifica delle categorie di ricerca: il 12% degli utenti si dedica frequentemente alla scoperta di questi contenuti. Subito dopo, la categoria “Capelli e makeup” è cercata dall’11% degli utenti della piattaforma, mentre “Arredamento e design” interessa il 10% degli intervistati. Da queste cifre si evince il ruolo di Instagram come fonte primaria di ispirazione per quanto riguarda lo stile di vita e l’estetica. Gli utenti della piattaforma cercano più spesso novità e idee in fatto di stile personale e arredamento.
Le categorie di contenuti più cercate su Facebook sono "Notizie e attualità" e "Ricette e idee in cucina"
Su Facebook, le categorie più frequentemente ricercate sono “Notizie e attualità” e “Ricette e idee in cucina”. Questi argomenti richiamano l’attenzione di un gran numero di utenti della piattaforma, che usano Facebook per tenersi informati sulle notizie dal mondo e per trovare fonti d’ispirazione in tavola.
La categoria di contenuti più cercata su Google è “Ristoranti e locali” (81%)
Google rimane la principale fonte di informazione per la ricerca di ristoranti e bar: l’81% degli utenti lo utilizza a questo scopo. Tuttavia, lo studio registra un leggero calo tra le generazioni più giovani. A utilizzare Google per questo genere di ricerche sono il 66% della Generazione Z e il 77% dei Millennials.
Dopo i ristoranti, la seconda categoria più cercata su Google è quella dei servizi locali, tra cui quelli di riparazione di auto e le ditte di pulizie. In questo caso, il 77% degli intervistati si affida a Google, ma la percentuale scende al 66% per la Generazione Z e al 72% per i Millennials.
La categoria dell’elettronica – telefoni, computer, frigoriferi, TV, cuffie e orologi per lo sport – si colloca al terzo posto ed è cercata dal 71% degli utenti. Tra la Generazione Z, il 60% utilizza Google per cercare prodotti di elettronica, mentre per quanto riguarda i Millennials la percentuale è pari al 67%, con una leggera contrazione rispetto al dato riferito alla totalità degli intervistati.
La Gen Z utilizza Google per le ricerche il 25% in meno rispetto alla Gen X
La Generazione Z e la Generazione X presentano differenze significative per quanto riguarda l’utilizzo di Google per la ricerca di informazioni. I dati indicano una riduzione del 25% nell’utilizzo di Google da parte della Generazione Z per informarsi su vari argomenti.
Questa generazione utilizza Google soprattutto per informazioni su servizi locali, ristoranti e locali, elettronica e servizi finanziari. Gli intervistati ricorrono a Google, quindi, per reperire informazioni fondamentali per la loro quotidianità e per un’efficace pianificazione finanziaria.
La Generazione X, invece, utilizza Google più frequentemente per informarsi su tutte queste categorie, dimostrando una maggiore propensione all’uso dei motori di ricerca tradizionali.
Questo confronto rivela un cambiamento nelle preferenze di utilizzo dei motori di ricerca da parte di ciascuna generazione e dimostra che, per coinvolgere pubblici giovani e meno giovani, è indispensabile che le aziende modifichino le proprie strategie di comunicazione online.
Il 29% delle persone dichiara effettua ricerche sui social media per comodità
Una percentuale consistente degli intervistati, il 29%, sceglie di effettuare ricerche sui social media principalmente per comodità, in quanto è già attiva su queste piattaforme, integrando le ricerche nella propria esperienza quotidiana sui social.
Inoltre, il 22% degli intervistati predilige i social media per i contenuti, in particolare i video, più brevi e coinvolgenti rispetto alle pagine web restituite dai motori di ricerca.
Il 19% apprezza i risultati personalizzati offerti dalle ricerche sui social media, che semplificano la scoperta di piccole imprese con una visibilità significativamente ridotta nei motori di ricerca tradizionali. La possibilità di raggiungere i siti web direttamente attraverso i link condivisi sui social media elimina inoltre la necessità di passare da un'applicazione all'altra, semplificando la navigazione.
Conclusioni
L’evoluzione delle preferenze nel comportamento di ricerca delle generazioni sulle diverse piattaforme segnala una transizione verso esperienze digitali più dinamiche e interattive. Le generazioni più giovani ricorrono sempre più spesso ai social media sia per comunicare sia per reperire informazioni preziose. È indispensabile, quindi, che le aziende accolgano questi cambiamenti in modo proattivo, così da riuscire a intercettare l’attenzione degli utenti nelle piattaforme in cui spendono la maggior parte del loro tempo online.
Adeguare le strategie di marketing alle esigenze degli utenti significa sviluppare contenuti informativi e coinvolgenti, adattati alle piattaforme preferite dalle diverse fasce demografiche. Per esempio, un approccio efficace potrebbe concentrarsi su contenuti video per il pubblico più giovane che preferisce TikTok, oppure rispondere alle abitudini di ricerca Google della Generazione X attraverso l’ottimizzazione SEO.
Riconoscere questi cambiamenti e affrontarli è fondamentale per rimanere competitivi in un ambiente digitale in continua evoluzione. Modellare le strategie di marketing in base al comportamento degli utenti è essenziale per le aziende che intendono conservare la propria posizione e ampliare il proprio raggio d’azione a fronte delle rapide trasformazioni che interessano i processi di ricerca delle informazioni.
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Metodologia
Questo sondaggio somministrato online a 2.000 americani è stato commissionato da Forbes Advisor alla società di ricerche di mercato Talker Research e condotto in conformità con il codice di condotta della Market Research Society. I dati sono stati raccolti dal 12 al 22 aprile 2024. Il margine di errore è di +/- 2,2 punti con un’affidabilità del 95%. Lo studio è stato supervisionato dal team di ricerca di Talker Research, membro della Market Research Society e dell’American Association for Public Opinion Research (AAPOR).