Inflazione alle stelle? Ecco i supermercati e le farmacie che hanno abbassato i prezzi

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Aggiornato: 16/10/2023, 10:56 am

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Anche se sta rallentando, l’inflazione in Italia è ancora alta e continua a mettere a dura prova il potere d’acquisto delle famiglie. Per far fronte a questa situazione, il governo ha siglato un accordo con le associazioni di imprese della distribuzione e del commercio per offrire prodotti a prezzi bloccati o scontati. L’iniziativa, che prende il nome di “Trimestre anti-inflazione”, è partita il 1° ottobre e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2023. Prevede la vendita a prezzi calmierati di una serie di prodotti di prima necessità, alimentari e non, per l’infanzia e di largo consumo.

Patto anti-inflazione: supermercati e farmacie che hanno aderito

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha fatto sapere che all’iniziativa hanno aderito 32 associazioni, tra cui le principali catene di supermercati, discount, farmacie e marchi specializzati in prodotti per animali, cura della persona e igiene della casa, sparsi in tutta Italia. L’elenco completo dei punti vendita aderenti, organizzato per province, è disponibile sul sito del Ministero. Puoi consultarlo a questo link.

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Trimestre anti-inflazione: l’elenco dei prodotti su cui si può risparmiare

I prodotti in promozione sono principalmente di prima necessità e di largo consumo, come alimentari, articoli per l’igiene personale e la cura della casa. Ecco un elenco dei prodotti che rientrano negli sconti del trimestre anti-inflazione:

  • Alimentari: pasta, pane, carne, pesce, frutta, verdura, latte, uova, olio, zucchero, caffè, biscotti, merendine, bibite, acqua minerale.
  • Prodotti per l’igiene personale: saponi, shampoo, dentifrici, deodoranti, creme, detersivi.
  • Prodotti per la cura della casa: detersivi per lavatrice, lavastoviglie, pavimenti, piatti, panni, detersivi per il bagno.
  • Tutti i prodotti per l’infanzia.
  • Alimenti per animali.
  • Prodotti non regolati da normative speciali, restrittive o soggetti a particolari autorizzazioni sanitarie di sicurezza o per la vendita al pubblico (ad esempio, farmaci).

Per la lista completa dei prodotti consigliamo di visitare il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Come funziona il trimestre anti-inflazione

Fino al 31 dicembre 2023 nei punti vendita aderenti all’iniziativa e sui prodotti compresi i consumatori potranno usufruire di:

  • prezzi fissi
  • promozioni
  • iniziative sui prodotti a marchio del distributore
  • carrelli a prezzo scontato o unico

Gli esercizi e le aziende che aderiscono all’iniziativa sono riconoscibili tramite l’esposizione del logo trimestre anti-inflazione con l’icona del carrello tricolore.

Gli effetti dell’inflazione sul carrello della spesa

L’inflazione in Italia a settembre è cresciuta del +5,3% su base annua secondo gli ultimi dati dell’Istat. Secondo i calcoli effettuati dall’Unione nazionale consumatori (Unc), l’inflazione a +5,3% significa “un aumento del costo della vita pari a 1.464 euro all’anno per una coppia con due figli. Di questi, ben 669 euro servono solo per far fronte ai rialzi dell’8,7% dei prodotti alimentari e bevande analcoliche, 706 euro per il carrello della spesa a +8,3%. Per una coppia con un figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 1.333 euro, di cui 604 per cibo e bevande, 641 euro per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona. In media, per una famiglia la stangata è di 1.051 euro, 491 per mangiare e bere, 520 euro per la spesa di tutti i giorni”.

Critiche al patto anti-inflazione

L’Unc ha criticato il patto anti-inflazione, definendolo “un patto senza obblighi, in cui ci si appella al buon cuore di chi lo ha sottoscritto, perché diventi più buono. Un fioretto in previsione del prossimo Natale”. Massimiliano Dona, presidente Unc, afferma che si tratta di “una presa in giro per le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese” e che “ci si approfitta del fatto che a ottobre dello scorso anno si era raggiunto il record dell’inflazione, +11,8% contro il +5,4% tendenziale di agosto 2023, meno della metà, per poter cantare vittoria e gridare al successo del trimestre anti-inflazione, dato che, nel confronto tra ottobre 2023 e ottobre 2022, sarà inevitabile un crollo dell’inflazione. Ma si tratterà solo di un effetto ottico dovuto alla matematica”.

L’iniziativa, insomma, non avrà un impatto significativo sull’inflazione, che è destinata a diminuire anche in assenza del patto. Infatti, continua Dona, “se oggi prendiamo i dati Istat di agosto 2023 e li confrontiamo non con quelli di agosto 2022, ma con quelli di ottobre 2022, l’inflazione precipita dal +5,4% tendenziale comunicato dall’Istat a +1,2%, 4,5 volte in meno, pur essendo i prezzi di agosto 2023 esattamente gli stessi. Analogo miraggio si ha anche per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche, la cui inflazione nel mese di agosto 2023 passa da +9,9% a +5,6%, a seconda che la confrontiamo con agosto 2022 o con ottobre 2022. Se a questo si aggiunge che l’inflazione sta rallentando di mese in mese, che a giugno e luglio quella congiunturale era già pari a zero, il quadro si completa e la riduzione, da qui a ottobre, potrà essere ancora maggiore, indipendentemente dal Patto anti-inflazione”.

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