Il miglior POS per il tuo negozio

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Aggiornato: 13/12/2022, 05:11 pm

Giulia Adonopoulos
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Nota della redazione: Forbes Advisor potrebbe guadagnare una commissione sulle vendite realizzate dai partner grazie ai link contenuti in questa pagina. Le opinioni e le valutazioni dei nostri redattori non sono in alcun modo influenzate da tali accordi commerciali.

Il POS è uno strumento indispensabile per la gestione dei pagamenti. È utile per i consumatori, che usano abitualmente le carte al posto dei contanti, ed è essenziale per i commercianti, che grazie al POS ricevono accrediti diretti in conto corrente.

Ma cos’è e come funziona? Quanto costa mediamente un POS e qual è il più conveniente? Ecco la guida di Forbes Advisor alla scelta del miglior POS per il tuo negozio: nell’articolo di oggi potrai conoscere tutte le informazioni utili su commissioni, tipologie di POS in commercio e molto altro.

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POS: cos’è e come funziona

Il POS, acronimo di Point of Sale (“punto di vendita”), è un dispositivo elettronico e al contempo informatico, che permette di ricevere pagamenti con carta di credito, di debito, prepagata e in modalità contactless.

Il primo POS della storia, nato in California come sistema di autorizzazione elettronica delle transazioni, risale al 1973. I primi terminali si diffusero a partire dagli anni ‘80 e mettevano in comunicazione i commercianti con le banche dati Visa e Mastercard.

Come funziona il POS e come agevola i pagamenti quotidiani?

Il funzionamento del POS fisso, uno dei terminali più conosciuti, è molto semplice.

Il terminale va rivolto verso il cliente, questi vi inserisce la carta o la avvicina al dispositivo, fino a quando non appare un segnale luminoso o acustico che ne conferma la lettura.

Dopo l’inserimento della carta il dispositivo emette due scontrini. Il primo è la ricevuta da consegnare al consumatore, il secondo, invece, deve essere firmato dall’esercente e conservato per la gestione del registro di cassa.

Anche nel caso delle transazioni contactless tramite carta o smartphone, il POS emette due scontrini. Cambia solo il modo di pagare, perché in modalità contactless basta appoggiare la carta o lo schermo dello smartphone sul terminale.

Dopo l’emissione degli scontrini occorre controllare se il pagamento POS è andato buon fine. Se lo scontrino riporta la scritta “transazione negata”, l’accredito in conto corrente non avverrà ed è necessario riprovare ad eseguire il pagamento.

I POS si dividono in fissi, wireless, portatili e mobili. Alcuni hanno la stampante integrata e altri no. Per scegliere il miglior POS è necessario conoscere le caratteristiche dei terminali più diffusi: vediamo quali sono.


Tipologie di POS

Esistono tanti POS quante sono le esigenze dei commercianti. Ecco le principali tipologie in commercio:

  • POS fisso. È il classico POS da banco a postazione fissa, che di solito coincide con la cassa. Il collegamento dal terminale al centro servizi avviene tramite rete telefonica, mediante un cavo Ethernet o rete LAN e connettore. Dopo l’inserimento della carta, il POS fisso emette due scontrini: il primo è destinato al consumatore e rappresenta la ricevuta, il secondo deve essere firmato dal titolare dell’esercizio e conservato per la gestione del registro di cassa.
  • POS wireless. Questo tipo di POS è più comodo rispetto al terminale fisso, perché può essere usato in un punto vendita, ma consente di spostarsi all’interno del locale, allontanandosi dalla cassa. Il termine wireless indica che si tratta di un dispositivo senza fili: può essere rimosso dalla sua base e utilizzato entro una decina di metri. Si connette tramite Bluetooth.
  • POS portatile. Il POS portatile (o POS Gsm/Gprs) è dotato di una SIM card integrata e consente di accettare pagamenti in mobilità, senza bisogno di una linea fissa, anche tramite banda magnetica.
  • POS mobile, Soft POS o TAP ON PHONE. A differenza del POS portatile, il POS mobile consente di accettare pagamenti in mobilità, ma va associato allo smartphone o al tablet. È conosciuto anche come mPOS (mobile POS), si connette allo smartphone o al tablet via Bluetooth tramite l’app del terminale e sfrutta il Wi-Fi o la connessione del dispositivo principale, senza bisogno di una SIM. I Soft POS rappresentano l’ultima frontiera in tema di pagamenti elettronici, ma hanno diversi limiti. Consentono di accettare pagamenti contactless attraverso il telefono, ma non tramite banda magnetica.

Per chi è obbligatorio il POS

Dal 20 giugno 2022 in Italia il POS è obbligatorio per chiunque eserciti attività da professionista o commerciante (partite IVA, autonomi, artigiani, negozianti, attività di ristorazione, B&B, etc.). La data ha segnato, dunque, l’entrata in vigore dell’obbligo di disporre del POS a titolo di opzione di pagamento.

L’obbligatorietà del dispositivo riguarda tutti gli esercenti che svolgono attività di vendita o servizi a contatto con il pubblico. La novità, rispetto alla precedente normativa, risiede nell’introduzione di sanzioni a carico di chi si oppone alla richiesta di pagamento via POS del cliente o di chi si trova sprovvisto di POS.

Diversi lavoratori sono esonerati dall’obbligo di disporre del POS. Tra questi rientrano i tabaccai, i titolari di pompe di benzina e i professionisti che svolgono la propria attività nell’ambito di studi associati.

Nei confronti delle prime due categorie, l’obbligo non è stato introdotto per l’elevata tracciabilità degli esercizi commerciali in questione. I professionisti di studi associati, invece, non sono obbligati a disporre del POS in quanto generalmente non fatturano al cliente finale, ma al titolare dello studio.

Sono passibili di sanzione i lavoratori per cui il POS è obbligatorio che rifiutino una transazione via POS o si trovino sprovvisti del dispositivo.


POS obbligatorio sopra i 60 euro: cosa cambia nel 2023?

Entro fine dicembre 2022 verrà approvata la legge di Bilancio che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2023. Una delle novità previste dal testo del disegno di legge è l’innalzamento da 30 a 60 euro del limite per l’uso di carte e bancomat.

Il disegno di legge è attualmente al vaglio del Parlamento e anche l’UE dovrà valutare la misura, oggetto di diverse contestazioni, che elimina le sanzioni nei confronti degli esercenti che pur avendo il POS rifiutano i pagamenti elettronici fino a 60 euro.

Bruxelles ha più volte sollecitato l’Italia ad incentivare i pagamenti elettronici in luogo di quelli in contanti. Il risultato più recente è stata l’introduzione nel nostro paese di una sanzione per chi rifiuta la moneta digitale.

La sanzione – in vigore da giugno 2022 – si compone di una quota fissa (30 euro) e di una quota proporzionale (4% della somma pagata) e non è irrogabile in caso di oggettiva impossibilità tecnica a ricevere pagamenti con carta via POS (ad esempio assenza di rete per il POS mobile, POS scarico, ecc.).

Allo stato dei fatti non sappiamo cosa cambierà nel 2023. Il provvedimento che renderà il POS obbligatorio sopra i 60 euro non è ancora entrato in vigore.


I migliori POS nel 2023


SumUP 3G + stampante

SumUP 3G + stampante
4.6
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Costo

129,99€

Tipo di contratto

Vendita

Tipo di terminale

Mobile

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sul sito SumUp

Costo

129,99€

Tipo di contratto

Vendita

Tipo di terminale

Mobile

Perché l’abbiamo scelto

Il terminale SUMUp 3G + stampante vanta un ottimo rapporto qualità-prezzo, è semplice da usare e dotato di numerose funzioni. Ha la stampante integrata e può essere utilizzato in un punto vendita con base di ricarica fissa, oppure in mobilità come POS Mobile, grazie alla possibilità di connettersi al Wi-Fi e alla SIM con dati illimitati inclusa. Prevede una commissione unica su tutte le transazioni dell’1,95%.

Pro
  • Ideale per negozi, liberi professionisti, piccole o medie attività
  • Zero costi fissi
  • Completo e funzionale
  • Si connette ovunque grazie a dati mobili inclusi e illimitati
  • La base funziona anche da stampante per le ricevute
Contro
  • La stampante non è acquistabile separatamente
  • Compatibile solo con stampante SumUp

Nexi Mobile POS

Nexi Mobile POS
4.5
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Costo

da 29€

Tipo di contratto

Vendita

Tipo di terminale

Mobile

Nexi Mobile POS
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sul sito Nexi

Costo

da 29€

Tipo di contratto

Vendita

Tipo di terminale

Mobile

Perché l’abbiamo scelto

Nexi POS Mobile è fra i POS mobili più convenienti in commercio. Il prezzo di acquisto è contenuto e il terminale è compatibile con dispositivi Android o iOS. Può essere abbinato alla smartphone grazie all’app Nexi e usato come POS principale o in aggiunta ad altro Pos. É un POS senza commissioni sui piccoli importi. Oltre le 10€ prevede una commissione unica su tutte le transazioni dell’1,89%.

Pro
  • Ideale per partite IVA, autonomi e piccoli commercianti che operano in mobilità (fiere, mercati, servizi a domicilio)
  • Zero canone e zero commissioni sui piccoli importi
  • Usabilità come POS mobile principale o aggiuntivo
  • Accrediti entro un giorno lavorativo
  • Commissione unica su tutte le carte
  • Varietà di carte e metodi di pagamento accettati
  • Varietà di servizi digitali inclusi
Contro
  • Usabilità legata allo smartphone/tablet
  • Segnalati problemi relativi alla configurazione

Axerve Smart POS Easy a commissioni

Axerve Smart POS Easy a commissioni
4.5
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Costo

80€

Tipo di contratto

Vendita

Tipo di terminale

Portatile

Axerve Smart POS Easy a commissioni
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sul sito Axerve

Costo

80€

Tipo di contratto

Vendita

Tipo di terminale

Portatile

Perché l’abbiamo scelto

Axerve POS Smart Easy sfrutta la rete 4G per connettersi in mobilità, anche via Wi-fi. Include una SIM multioperatore, un sistema di stampa ricevute ed è garantito per 12 mesi. La vendita del terminale è assistita da numerose garanzie oltre a quella sul prodotto, ad esempio, dalla garanzia assistenza SIM per 36 mesi. Vanta commissioni fra le più basse, pari all’1% su tutte le transazioni senza distinzione fra carte e metodi di pagamento.

Pro
  • Ideale per i pagamenti in mobilità
  • Zero canone
  • Commissioni contenute
  • Connettività 4G e Wi-Fi
  • Sconti sul canone per i nuovi clienti
  • Accredito sul conto corrente entro un giorno lavorativo
  • Assistenza specifica per gli acquirenti
Contro
  • Il dispositivo deve essere acquistato
  • Adatto a chi riceve pochi pagamenti con carta

MyPOS GO

MyPOS GO
4.4
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Costo

39€

Tipo di contratto

Vendita

Tipo di terminale

Portatile

MyPOS GO
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sul sito MyPos

Costo

39€

Tipo di contratto

Vendita

Tipo di terminale

Portatile

Perché l’abbiamo scelto

Il terminale è leggerissimo, si connette via rete 3G e 4G o tramite Wi-Fi. Include la SIM dati, il cloud e vanta una batteria di lunga durata. Spicca la qualità dell’app gestionale MyPos, dalla quale poter generare anche gift card per i clienti. MyPOS Go è associato all’omonimo conto aziendale gratuito e include una carta di debito business gratuita.

Pro
  • Ideale per i pagamenti in mobilità
  • Zero canone
  • Portatile e leggero
  • Connettività 3G e 4G
  • Effettua ricariche top-up
  • Usabilità multioperatore
  • Conto aziendale gratis
  • Accrediti immediati su Conto My POS
  • Carta Business Visa gratis inclusa
Contro
  • Commissioni medie elevate
  • Costi dei bonifici elevati

SumUp Solo + base di ricarica

SumUp Solo + base di ricarica
4.4
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Costo

79,98€

Tipo di contratto

Vendita

Tipo di terminale

Portatile

SumUp Solo + base di ricarica
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sul sito SumUp

Costo

79,98€

Tipo di contratto

Vendita

Tipo di terminale

Portatile

Perché l’abbiamo scelto

SumUp Solo è un POS portatile di ultima generazione dotato di touchscreen, batteria di lunga durata e sistema di connettività Wi-Fi o via SIM card, inclusa nel prezzo di vendita. Grazie alla base di ricarica in dotazione può essere usato come POS cassa in un punto vendita oppure in mobilità. La commissione è unica: all’1,95% su tutte le transazioni.

Pro

Ideale per negozi, liberi professionisti, piccole o medie attività
Zero costi fissi
Completo e funzionale
Si connette ovunque grazie a dati mobili inclusi e illimitati
La base funziona anche da stampante per le ricevute

Contro
  • Sconsigliato per medie e grandi attività con elevati volumi di transato

Shopify POS

Shopify POS
3.9
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Costo

da 5€/mese

Tipo di contratto

Rate mensili

Tipo di terminale

Qualsiasi

Shopify POS
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sul sito Shopify

Costo

da 5€/mese

Tipo di contratto

Rate mensili

Tipo di terminale

Qualsiasi

Pro
  • Ideale per i pagamenti in mobilità e per gli E-Commerce
  • Compatibilità Android e iOS
  • Dotato di numerose funzioni
  • Piano a rate personalizzabile
  • Sistema gestionale dotato di strumenti di marketing, gestione magazzino e staff
Contro
  • Operatività limitata alla rete mobile e alla batteria dello smartphone
  • Limitato ai pagamenti contactless

Come scegliere il POS migliore per te

Per aiutarti a scegliere il POS migliore abbiamo risposto alle domande che ogni esercente dovrebbe porsi prima di acquistare o noleggiare un Pos.

POS fisso, portatile o mobile?

Il POS fisso è adatto ai singoli punti vendita, ai negozi al dettaglio e in generale alle attività di piccole dimensioni. Non è adatto per gli esercenti che operano in mobilità, i quali dovranno ricorrere ad un POS portatile, dotato di SIM e connesso alla rete mobile, o ad un POS mobile, integrato direttamente sullo smartphone o sul tablet.

POS a canone o a commissioni?

La scelta tra un POS a canone o uno a commissioni può essere personale. C’è chi preferisce pagare un canone mensile, spesso inclusivo delle commissioni, e chi vuole evitare l’addebito delle rate e desidera acquistare il terminale. Il POS a canone, infatti, è legato ad un abbonamento e viene concesso in comodato d’uso. Il POS a commissioni invece, nella maggior parte dei casi è in vendita. L’opzione ideale per entrambe le preferenze è il POS a canone senza commissioni – o a commissioni azzerate entro un determinato importo – oppure il POS in vendita con commissioni contenute.

POS con stampante integrata o senza?

I moderni POS, specie del tipo mobile, offrono un servizio di invio ricevute in formato digitale, via email o sms. La maggior parte dei POS fissi e wireless ha la stampante integrata, mentre solo alcuni POS portatili sono dotati di stampante. La presenza della stampante aumenta il peso del POS: di conseguenza, i modelli con stampante sono sconsigliati a chi desidera un terminale ultra leggero.

POS con conto corrente abbinato o senza?

Alcuni provider abbinano al POS un conto corrente aziendale gratuito e una carta di debito gratuita, collegata al conto. Spesso tali formule prevedono commissioni agevolate o azzerate e risultano ideali per le attività che si affacciano sul mercato per la prima volta, per i commercianti che cercano soluzioni unitarie per la gestione delle finanze aziendali.

POS super leggero, sì o no?

I terminali super leggeri sono indispensabili per chi opera in mobilità, per chi effettua consegne a domicilio ad esempio, per i corrieri e attività similari. I POS ultra leggeri come i “card reader” e i “soft POS” non hanno la stampante, ma possono includere il servizio di invio digitale della ricevuta.

POS connesso o non connesso?

La connessione è fondamentale per i POS portatili e mobili, non lo è per i POS fissi, che si collegano alla linea telefonica via cavo Ethernet o LAN. Non lo è neanche per i POS wireless, che possono collegarsi via Bluetooth, consentendo lo scambio di file tra piccole periferiche via onde radio a basso raggio. Il POS connesso è d’obbligo per chi deve accettare pagamenti in mobilità e ha bisogno di una rete mobile, dati o Wi-Fi, che consenta di eseguire le transazioni.

Carte e pagamenti accettati

Verificare le carte ammesse dai provider e i metodi di pagamento previsti è essenziale per richiedere un POS ideale. Le funzioni e le caratteristiche del POS devono incontrare le preferenze di pagamento dei clienti abituali, ma anche di quelli potenziali per massimizzare le entrate. In linea di massima, i migliori POS accettano la maggior parte delle carte dei principali circuiti (Visa, Mastercard, American Express…) e metodi di pagamento.


I migliori POS a confronto


SumUp 3G + stampante Nexi Mobile Pos Axerve Smart POS Easy
Caratteristiche Terminale mobile in vendita dotato di • Base di ricarica e stampante • Connettori HDMI • Connettività senza fili via Wi-Fi o SIM con dati illimitati inclusi (rete 3G). Include • Pile agli ioni di litio • Abilitazione pagamenti Chip & Pin • Abilitazione pagamenti Contactless e via link • Accrediti entro 1 giorno su Conto Aziendale SumUp • Ricevuta virtuale Terminale mobile in vendita da usare come POS principale da abbinare allo smartphone o in aggiunta ad altro POS per accettare pagamenti in mobilità • Compatibilità Android/Apple. Include • Accredito sul conto corrente entro 1 giorno lavorativo • Pay-By-Link • Gestione da diversi dispositivi • Funzionalità pagamenti contactless; chip&pin e mobile payments • App gestionale Nexi integrata • DCC Conversione valute Terminale Wi-Fi in vendita con connettività Wi-Fi e 4G. Dispositivo POS Android Pax A910 schermo da 5 pollici; SIM inclusa; sistema di stampa ricevute; compatibilità Android. Include 1 SIM multioperatore; garanzia sul prodotto 12 mesi; supporto da remoto; gli adeguamenti normativi gestibili con aggiornamenti software (fino a 36 mesi); assistenza sulla SIM (fino a 36 mesi) e la Dashboard My Store, un gestionale online per tenere tutto sotto controllo con interfaccia intuitiva, che consente di monitorare le transazioni, gestire i pagamenti, visualizzare e scaricare le fatture. My Store può essere integrata con i servizi Pay-by-Link e Cashin
Prezzo terminale 129,99€ a partire da 29€ 80€
Canone mensile 0€ 0€ 0€
Commissioni sulle transazioni 1,95% di commissione su tutte le transazioni – Zero commissioni fino a 10€
– Commissione unica dell’1,89% su tutte le carte sopra i 10€
1% di commissioni su tutte le transazioni
SIM inclusa n.d.
Wi-Fi
Lettore banda magnetica
Lettore Chip
Contactless
Portatile
Stampante ricevute No
Carte e pagamenti accettati Circuiti Visa; V PAY; Mastercard; Maestro; American Express; Discover; Diners Club o Union Pay; pagamenti NFC tramite Google ed Apple Pay; Chip&Pin; via link; contactless e banda magnetica Circuiti Maestro; Mastercard; Visa; V-Pay; PagoBancomat; American Express; Nexi Pay; pagamenti tramite chip; contactless; tramite link; QR Code; banda magnetica; Apple Pay, Samsung Pay e altri pagamenti digitali Circuiti Visa; V PAY; Mastercard; Maestro; PagoBancomat; pagamenti via Google ed Apple Pay; Samsung Pay; banda magnetica; contactless; via link, chip e Cashin

Metodologia

Per individuare i migliori POS abbiamo esaminato 18 terminali e preso in esame i seguenti parametri:

  • Prezzo: punteggio 5. Abbiamo valutato il costo del terminale rispetto al prezzo medio per un POS dello stesso tipo in vendita. La spesa parte da 0 euro per i Soft POS e arriva, in relazione ai terminali valutati, a 250 euro c.a per i POS mobili. In alcuni casi la vendita non è prevista ed il POS è disponibile solo in comodato d’uso.
  • Costo Canone mensile: punteggio 5. Abbiamo valutato il canone del terminale rispetto al prezzo medio per un POS dello stesso tipo in comodato d’uso. La spesa parte da 4 euro c.a per i Soft POS e arriva, in relazione ai terminali valutati, a 22 euro c.a. per i POS mobili. In alcuni casi il noleggio non è previsto ed il POS è disponibile solo in vendita.
  • Caratteristiche e servizi inclusi: punteggio 5. Le caratteristiche tecniche di un POS sono fondamentali per la sua funzionalità. Abbiamo valutato le funzioni del terminale in relazione a quelle più utili per la tipologia di POS (Ex. POS portatile leggero con stampante integrata; POS mobile compatibile con entrambi i sistemi Android/iOS etc.). La stessa valutazione ha riguardato i servizi inclusi (Ex. POS portatile con SIM inclusa; POS portatile con batteria di lunga durata, etc.).
  • Senza canone: punteggio 4. Il canone non è molto apprezzato dai commercianti e non sempre esonera dal pagamento delle commissioni. I POS in vendita con garanzia e assistenza tecnica incluse rappresentano una soluzione da preferire; inoltre, generalmente prevedono commissioni più basse. Per questi motivi abbiamo valutato in senso favorevole l’assenza del canone di noleggio.
  • Commissioni: punteggio 5. L’importo delle commissioni incide sui costi globali di un POS nel medio-lungo termine. I POS con le commissioni più basse e quelli che offrono la possibilità di azzerarle hanno ricevuto un punteggio più favorevole.
  • Zero commissioni: punteggio 5. Le commissioni sono un tasto dolente per gli esercenti, perché di fatto riducono gli incassi.
  • Costi una tantum: punteggio 3. Alcuni POS prevedono spese di attivazione, altri sono a zero spese. In certi casi il provider pone a carico del cliente il pagamento dell’imposta di bollo. Il contratto di noleggio o vendita POS può includere questi e altri oneri, come le commissioni di gestione, che indirizzano il commerciante verso un fornitore diverso. La presenza di costi una tantum e l’eventuale importo elevato è stata valutata a sfavore.
  • Spese aggiuntive: punteggio 4. Non sempre le spese aggiuntive rappresentano un punto a sfavore. Queste possono coprire servizi utili come l’estensione della garanzia sul POS o l’attivazione della vetrina digitale di un terminale mobile. Quando consistono in spese non vantaggiose per cliente, come le commissioni di elaborazione sulle transazioni online, gli esercenti possono farne a meno. La valutazione quindi ha avuto riguardo al tipo di spese previste e al loro importo.
  • Assistenza clienti e recensioni: punteggio 5. Il parametro è stato valutato in relazione al tipo di assistenza clienti e alle recensioni rese dai clienti al provider. La prima valutazione ha avuto a oggetto la disponibilità del servizio clienti in ampia fascia oraria (preferibilmente h24 e 7 giorni su 7); l’offerta di un servizio clienti multicanale; la presenza di una chat online per risolvere eventuali guasti o problemi tecnici del POS e così via. La seconda valutazione ha riguardato l’opinione dei clienti nei confronti del provider e del terminale nonché la qualità delle app gestionali. Per attribuire il punteggio abbiamo consultato Trustpilot, App Store, Play Store e altre piattaforme di recensioni pubbliche come Capterra.
  • Carte e metodi di pagamento accettati: punteggio 5. Il punteggio è stato attribuito in ordine alla varietà di carte e di metodi di pagamento accettati dal terminale, incluse le transazioni via link, Chip & Pin e i pagamenti tramite buoni pasto e gift card.

A ciascun parametro abbiamo assegnato un valore da 1 a 5 e abbiamo attribuito un punteggio a ogni società fornitrice di POS, sempre da 1 a 5, in relazione ad ogni singolo elemento. Infine, abbiamo calcolato la media ponderata e dato un voto finale ai prodotti, rappresentativo della valutazione sul rapporto complessivo qualità-prezzo.


Domande frequenti

Quale POS scegliere?

La scelta del POS dipende dal tipo di attività che si svolge e dal luogo in cui si esercita. Per i titolari di piccoli punti vendita (botteghe di alimentari, negozi di artigianato, sartorie etc.) è sufficiente il POS fisso se, per la tipologia di lavoro, non si eseguono transazioni in mobilità. Le attività di medie dimensioni (supermarket, negozi di abbigliamento, etc.) possono acquistare o noleggiare più POS fissi oppure scegliere i POS wireless, se intendono gestire i pagamenti spostandosi dalla cassa. Indispensabili, per chi lavora in mobilità (consegne a domicilio, fiere, mercati, liberi professionisti, autonomi, etc.), sono i POS portatili e mobili da connettere tramite rete mobile o Wi-fi in ogni luogo. Il POS più adatto alle proprie esigenze deve esserlo anche dal punto di vista delle commissioni. Per questo, nella scelta del terminale, bisogna considerare il volume del proprio transato e l’importo medio delle transazioni. Alcuni provider offrono commissioni gratis per i piccoli importi, altri una commissione unica su tutte le transazioni, altri ancora commissioni diverse per circuito e modalità di pagamento. Importante, riguardo al POS mobile, è scegliere un modello compatibile con il proprio smartphone o tablet. Per la scelta del POS portatile bisogna accertarsi della qualità della batteria e della durata media, delle prestazioni di rete garantite dal gestore della SIM e optare per un terminale leggero, possibilmente con stampante integrata.

Qual è il POS con meno commissioni?

Il POS più economico prevede commissioni dallo 0,45% all’1% per singola transazione. Generalmente, il POS senza commissioni o con meno commissioni prevede un canone mensile che le ammortizza oppure è in vendita e prevede una commissione unica, bilanciata, applicata a tutte le transazioni. Trovare un POS senza commissioni che non preveda altre spese è difficile. Più semplice è accedere ad offerte che prevedono l’azzeramento delle commissioni sui micro-pagamenti o richiedere il bonus POS, il credito d’imposta sulle commissioni per i pagamenti digitali.

Quello di azzerare le commissioni sui piccoli importi è un obiettivo contenuto in una misura prevista dal Piano Italia Cashless. Infatti, a partire dal 1° gennaio 2021, le commissioni sulle transazioni fino a 5 euro effettuate via PagoBancomat restano a carico delle banche (iniziativa promossa da Bancomat S.p.a.). Su questa scia anche Nexi POS ha eliminato le commissioni sui piccoli importi: nel dettaglio, le transazioni fino a 10 euro via circuito Visa, Mastercard e PagoBancomat sono gratuite.

POS senza commissioni: esiste?

Il POS senza commissioni esiste, ma prevede nella maggior parte dei casi il pagamento di un canone mensile. Axerve POS Smart Easy, ad esempio, prevede l’applicazione di commissioni solo oltre un determinato volume di transato (viene aggiunto un costo di commissione dell’1% + IVA per l’importo eccedente la soglia). Il canone mensile è abbordabile per entrambe le versioni dell’offerta:

  • Smart POS Easy a 17 euro al mese – Prevede commissioni azzerate per incassi fino a 10.000 euro l’anno
  • Smart POS Easy a 22 euro al mese – Prevede commissioni azzerate per incassi fino a 30.000 euro l’anno

Anche i POS Nexi prevedono commissioni azzerate, ma solo su transazioni fino a 10 euro via circuito Visa, Mastercard o PagoBancomat.

Cos’è il Bonus POS?

Il Bonus POS è un’agevolazione introdotta dal Decreto-legge 99 del 30 giugno 2021. Si tratta di un credito d’imposta sulle commissioni dei terminali di pagamento POS rivolto agli esercenti, attività di impresa, arti o professioni con un fatturato non superiore a 400.000 euro nell’anno d’imposta precedente a quello in cui sono state effettuate le transazioni.

Per il 2023 il Bonus POS consiste in un credito d’imposta fino a 50 euro riconosciuto agli esercenti di attività commerciali che acquistano registratori di cassa telematici e che può coprire fino al 100% della spesa effettuata. La misura è inserita nel decreto aiuti quater e si attende il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per i dettagli sulla fruizione del bonus.

Cosa succede a chi non ha il POS?

Alla luce della normativa introdotta a giugno 2022, i lavoratori soggetti al POS obbligatorio, se rifiutano una transazione via POS o si trovano sprovvisti del dispositivo, sono passibili di sanzione. La nuova legge prevede una multa di 30 euro più il 4% del valore della transazione per la quale è stato rifiutato il pagamento elettronico. Ipotizzando una transazione rifiutata (o non eseguita per mancanza di POS) di importo pari a 67 euro, la multa ammonterà a 30 euro + 2,68 euro.

Quanto costa il POS?

I POS in abbonamento (o a canone) prevedono una spesa compresa tra 20 e 27 euro mensili. Tuttavia, dallo studio condotto da Forbes Advisor emerge che alcuni modelli in comodato d’uso sono disponibili anche a canone zero + commissioni o con rate a partire da 10 euro al mese (è il caso Viva Wallet One S e di Worldline HI Pos, ad esempio). Acquistare un POS comporta una spesa a partire da 20 euro c.a. che può arrivare anche a 500 euro, in base alle funzionalità del terminale. Dati recenti dimostrano che, negli ultimi tempi, il canone richiesto dal provider di servizi di pagamento è calato del 63%. Al 2022 si è registrata una diminuzione dei costi fissi, nel dettaglio, della spesa media iniziale per sostenere il noleggio o l’acquisto del terminale. Oggi, la spesa media per i titolari di POS ammonta a 22 euro c.a., con un calo del 66,5% rispetto al 2017. Il divario di prezzo tra POS fissi e POS mobili invece è di 7 euro c.a. Tra le spese ulteriori rispetto al canone mensile o al prezzo di vendita si annoverano le commissioni sulle transazioni, ove previste, e le spese una tantum o aggiuntive, sempre se previste, variabili di provider il provider.

Qual è il miglior POS mobile o portatile?

Non è detto che il miglior POS mobile o portatile sia il più economico. Il canone o il prezzo di vendita sono fattori cruciali da considerare, ma non rappresentano gli unici. È bene guardare anche le commissioni applicate dal provider, verificare la presenza di spese una tantum e aggiuntive, e la prestazione di garanzia sul terminale in vendita. Altri elementi importanti da tenere presente sono la rete mobile di supporto (3G, 4G o 5G preferibilmente), una batteria di lunga durata, la possibilità di connettersi via Wi-fi in assenza di rete, il servizio di invio ricevuta telematica via sms o email e la disponibilità di un’app funzionale. Essenziale è il ventaglio di circuiti e pagamenti accettati dal provider (Visa, Mastercard, American Express, Google Pay, Apple Pay, transazioni contactless, via chip e link, a titolo esemplificativo). Alcuni POS portatili hanno la stampante integrata, utilissima per chi lavora in mobilità, e consentono di accettare pagamenti tramite banda magnetica. I migliori POS mobili sono compatibili con Android o iOS, a prescindere dal dispositivo su cui viene installato il software. Diversi provider includono nell’offerta POS un conto corrente aziendale e una carta di debito, l’accredito delle transazioni entro un giorno lavorativo e funzioni come il generatore di sconti o gift card.


Forbes Advisor informa i suoi lettori a scopo puramente educativo. Data l'unicità della situazione finanziaria di ciascun utente, i prodotti e i servizi da noi recensiti potrebbero non risultare adatti alle esigenze di ognuno dei nostri lettori. Non offriamo servizi di consulenza finanziaria, di advisory o di intermediazione, né raccomandiamo o consigliamo ai singoli di acquistare o vendere particolari azioni o titoli. Le informazioni relative alla performance di un asset finanziario possono subire variazioni rispetto al momento della loro pubblicazione. L’andamento registrato in passato da titoli e azioni non è indicativo rispetto al futuro.