Il POS, acronimo di Point of Sale (“punto di vendita”), è un dispositivo elettronico e al contempo informatico, che permette di ricevere pagamenti con carta di credito, di debito, prepagata e in modalità contactless.
Il primo POS della storia, nato in California come sistema di autorizzazione elettronica delle transazioni, risale al 1973. I primi terminali si diffusero a partire dagli anni ‘80 e mettevano in comunicazione i commercianti con le banche dati Visa e Mastercard.
Come funziona il POS e come agevola i pagamenti quotidiani?
Il funzionamento del POS fisso, uno dei terminali più conosciuti, è molto semplice.
Il terminale va rivolto verso il cliente, questi vi inserisce la carta o la avvicina al dispositivo, fino a quando non appare un segnale luminoso o acustico che ne conferma la lettura.
Dopo l’inserimento della carta il dispositivo emette due scontrini. Il primo è la ricevuta da consegnare al consumatore, il secondo, invece, deve essere firmato dall’esercente e conservato per la gestione del registro di cassa.
Anche nel caso delle transazioni contactless tramite carta o smartphone, il POS emette due scontrini. Cambia solo il modo di pagare, perché in modalità contactless basta appoggiare la carta o lo schermo dello smartphone sul terminale.
Dopo l’emissione degli scontrini occorre controllare se il pagamento POS è andato buon fine. Se lo scontrino riporta la scritta “transazione negata”, l’accredito in conto corrente non avverrà ed è necessario riprovare ad eseguire il pagamento.
I POS si dividono in fissi, wireless, portatili e mobili. Alcuni hanno la stampante integrata e altri no. Per scegliere il miglior POS è necessario conoscere le caratteristiche dei terminali più diffusi: vediamo quali sono.