Commissioni POS: quanto costano e come non pagarle?

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Pubblicato: 18/06/2024, 01:44 pm

Benedetta Giuliani
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Nota della redazione: Forbes Advisor potrebbe guadagnare una commissione sulle vendite realizzate dai partner grazie ai link contenuti in questa pagina. Le opinioni e le valutazioni dei nostri redattori non sono in alcun modo influenzate da tali accordi commerciali.

Le commissioni POS (Point of Sale, punto di vendita) rappresentano un aspetto cruciale per qualsiasi attività commerciale che accetta pagamenti con carta di credito o debito. Queste commissioni, se trascurate o mal comprese, possono incidere significativamente sulla redditività di un’impresa. In un contesto in cui la competitività è alta e i clienti hanno accesso a informazioni praticamente illimitate, comprendere a fondo le dinamiche delle commissioni POS diventa essenziale quanto selezionare i prodotti economicamente più vantaggiosi e adatti al proprio business.

Quali commissioni si pagano sul POS?

Comprendere a fondo il funzionamento delle commissioni POS, le diverse tariffe applicate dai vari fornitori e le modalità per ottimizzare questi costi può quindi influire notevolmente sui margini di profitto di un’azienda o di un commerciante privato. Ma quali sono effettivamente le commissioni che un esercente paga quando utilizza un POS? Le commissioni da pagare sul POS variano in base al tipo di offerta bancaria scelta.

  • Commissione per transazione: percentuale sull’importo di ogni transazione effettuata. Può variare notevolmente, ma solitamente è compresa tra il 1,5% e il 3% dell’importo della transazione, a seconda del tipo di carta (debito, credito, prepagata) e del circuito (Visa, Mastercard, American Express, ecc.).
  • Commissione fissa per transazione: molti contratti POS prevedono una commissione fissa aggiuntiva per ogni transazione, in genere di pochi centesimi a transazione.
  • Canone mensile o annuale: diversi fornitori di POS applicano un canone mensile o annuale per l’utilizzo del terminale, che può includere l’affitto del dispositivo, l’accesso ai servizi di assistenza e manutenzione prodotti, e altre funzionalità aggiuntive.
  • Commissione per circuiti Internazionali: le transazioni effettuate con carte emesse da istituti esteri, se non previsto diversamente dal contratto, possono comportare commissioni aggiuntive, generalmente più alte rispetto a quelle previste per le carte nazionali.
  • Commissioni di installazione e manutenzione: possono essere applicate spese per l’installazione del POS e per la formazione del personale, oppure costi di manutenzione e di aggiornamento del terminale.
  • Commissioni di recesso: alcuni contratti prevedono penali in caso di recesso anticipato rispetto alla durata minima prevista.

È quindi importante selezionare l’offerta dopo aver consultato attentamente i termini del contratto POS con il fornitore selezionato per ottenere le condizioni più vantaggiose possibili, considerando anche eventuali pacchetti o promozioni speciali offerti dalle banche o dagli istituti di pagamento.

Quanto si paga di commissione con il POS?

L’obbligo di accettare transazioni mediante sistema di pagamento elettronico POS si applica indiscriminatamente a commercianti, operatori di vendita ambulante, gestori e imprese con partita IVA, indipendentemente dal regime fiscale adottato, pertanto conoscere le spese previste per l’utilizzo di questo strumento può semplificare la gestione fiscale della propria attività commerciale. Analizziamo quindi i costi associati all’utilizzo del POS e le varie tipologie di commissioni.

Per questo confronto abbiamo analizzato i termini di contratto delle offerte base di alcuni tra i sistemi di POS più diffusi oggi, che puoi trovare nella tabella che segue.


Fornitori POS Costo mensile Commissione POS su vendite (carte di debito nazionali personali) Commissione POS su vendite (carte di debito nazionali personali) SCOPRI DI PIÙ
POS Nexi Gratis 1,89% Promozione con azzeramento commissioni POS su spese sotto i 10€ sul sito SumUp
POS MyPOS Gratis 1,20% + 0,05€ Diversi terminali con commissioni differenti sul sito MyPOS
POS Easy Axerve (a commissioni) Gratis 1% Disponibile anche l’offerta POS zero commissioni, con canone mensile compreso tra i 17€ e i 22€ sul sito Axerve
POS SumUp Gratis 1,95% Commissioni variabili in base al tipo di carta sul sito POS Nexi
POS Shopify 79€/mese 1,5% Le commissioni variano in base al piano scelto sul sito Shopify
Zettle
(POS PayPal)
Gratis 2,75% Solo POS Virtuale, con commissioni fisse a seconda della carta
POS UniCredit 5,9€/mese 0,49% Commissioni differenti per i diversi tipi di carta del cliente
POS Banca Sella Gratis 0,95% Commissioni variabili in base al tipo di carta e ridotte per transazioni inferiori a 30€
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I POS senza commissioni esistono?

Fortunatamente, la risposta è sì. Determinate compagnie possono decidere, senza vincoli temporali o per periodi di tempo ben definiti, di annullare totalmente i costi di commissione, fornendo al loro posto un servizio di abbonamento a costo fisso, o a canone. I servizi con canone predisposti da Axerve con Smart POS Easy rientrano tra i cosiddetti POS zero commissioni.

Come ridurre le commissioni POS?

Le commissioni POS possono variare significativamente a seconda di diversi fattori. Tra i principali elementi che incidono sull’importo effettivo troviamo il volume delle transazioni: i commercianti con alti volumi di vendite possono negoziare tariffe più basse.

Il settore di attività è un altro fattore importante, poiché alcuni settori considerati ad alto rischio, come gioco d’azzardo e intrattenimento per adulti, possono affrontare commissioni più elevate.

Anche il tipo di carta utilizzata (credito, debito o prepagata) influisce sulle commissioni: le carte di credito, solitamente, comportano costi maggiori rispetto alle carte di debito.

Infine, le tecnologie utilizzate e la sicurezza delle transazioni possono aumentare o diminuire le commissioni applicate.

Alcuni dei fattori presentati, chiaramente, sono al di fuori del controllo diretto dell’esercente. Per ridurre le commissioni, quindi, concentrati sulla scelta dell’offerta POS più conveniente al momento della sottoscrizione del contratto, confrontando i prodotti di punta e le promozioni in corso, in modo da contenere il più possibile i costi del POS della tua impresa.

In alternativa, i sistemi di POS virtuale offrono generalmente commissioni più economiche: il commerciante scaricherà l’app del POS virtuale sul proprio smartphone e potrà procedere al saldo tramite carte fisiche e virtuali sfruttando la connessione bluetooth.

Qual è la cifra minima da accettare con il POS?

Da gennaio 2023 non ci sono limiti all’importo pagabile con carte, non più circoscritto, quindi, alla soglia minima di 60€. Inoltre, i privati che rifiutano di accettare pagamenti tramite POS possono andare incontro ad alcune sanzioni.

A partire dal 26 giugno 2023 l’ADM ha stabilito tramite Determinazione direttoriale l’obbligo di accettare pagamenti elettronici: questa nuova disposizione ha incluso anche la categoria dei tabaccai, fino a quel momento esclusi dal vincolo.

Pagamenti POS obbligatori: legislazione e sanzioni

Negli ultimi anni una lunga serie di normative ha cercato di regolare l’utilizzo del POS e imporre sanzioni per gli inadempienti.

L’articolo 19-ter del Decreto Legge 152/2021 introduce, per chi rifiuta ai clienti l’utilizzo del POS, una penale di 30€ più il 4% dell’importo totale, entrata in vigore a partire dal 30 giugno 2022.

È obbligatorio utilizzare il POS per tutte quelle categorie di attività che si rivolgono al pubblico:

  • Esercenti, commercianti (negozi fisici e ambulanti)
  • Artigiani che vendono prodotti o servizi a privati (es. falegnami, fabbri)
  • Professionisti che si rivolgono al cliente (es. avvocati, medici, idraulici, commercialisti)
  • Attività di ristorazione
  • Attività ricettive.

Domande frequenti

Qual è il POS con meno commissioni?

I POS con commissioni minori sono generalmente quelli che gestiscono un alto numero di transazioni, oppure i POS virtuali, ma se vuoi approfondire la ricerca puoi leggere la classifica Forbes Advisor dei migliori POS.

Quanto si paga per ogni transazione POS?

In media, il costo per ogni transazione POS è compreso tra l’1,5% e il 4% del prezzo della stessa.

Come non pagare le commissioni sul POS?

Per non pagare commissioni POS puoi cercare promozioni particolari offerte dai fornitori: alcuni servizi consentono all’esercente di utilizzare il POS senza commissioni per transazioni di importi minori (esistono ad esempio POS zero commissioni al di sotto dei 10€) o per determinati periodi di tempo. Potresti, in alternativa, trovare un servizio di POS in abbonamento a prezzo fisso, che non preveda commissioni.

Per chi non è obbligatorio il POS?

Il POS non è obbligatorio per esercenti occasionali e liberi professionisti con un reddito inferiore a 5.000€ e, nel caso in cui la transazione sia verso altri professionisti, ovvero non rivolta al cliente finale.

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