Migliori ETF platino per investire nel 2024

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Aggiornato: 06/11/2023, 06:17 pm

Nota della redazione: Forbes Advisor potrebbe guadagnare una commissione sulle vendite realizzate dai partner grazie ai link contenuti in questa pagina. Le opinioni e le valutazioni dei nostri redattori non sono in alcun modo influenzate da tali accordi commerciali.

Quando investiamo nei metalli preziosi, esplorare alternative meno praticate oltre all’oro ci permette di diversificare puntando su altri “beni rifugio” altrettanto remunerativi. Il platino rientra tra gli investimenti possibili in questo mercato: si tratta di un un elemento chimico (Pt) raro, di colore argentato, caratterizzato da notevole duttilità e malleabilità.

Le leghe del platino sono utilizzate in settori quali la gioielleria e l’elettronica, oltre che per la costruzione di strumenti scientifici, mentre in purezza è impiegato nella realizzazione di diversi prodotti, che spaziano dai termometri speciali alle protesi.

Nell’articolo che segue esploreremo le opzioni disponibili per chi desidera investire in ETF platino. Esamineremo i migliori ETF con partecipazioni nel settore del platino e la quotazione di questo metallo prezioso, oltre a spiegare come e dove investire nel platino, offrendo alternative agli ETF per chi predilige altri strumenti finanziari.

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Quotazione del platino

È previsto che entro il 2023 l’impiego del platino superi quello del palladio nella produzione di auto catalizzatori grazie al prezzo più contenuto e alla sua maggiore disponibilità. Le difficoltà nell’approvvigionamento di palladio proveniente dalla Russia, primo produttore del metallo, insieme all’esigenza di contenere i costi nei diversi settori in cui è impiegato, sono alla base dell’incremento nell’uso del platino.

Nonostante al diminuire dell’offerta di palladio le case automobilistiche abbiano iniziato a considerare il platino come alternativa più economica, la sua domanda è in progressivo calo, per effetto della transizione ai veicoli elettrici e della lenta ripresa del principale produttore, la Cina, dal periodo di crisi causato dalla pandemia. Tuttavia, la quotazione di questa materia prima continua a essere sostenuta dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, che spingono gli investitori a cercare beni rifugio, e dalla riduzione della disponibilità di platino.

Fonte: Google Finance

Il prezzo del platino ha raggiunto il suo massimo storico pari a 2.290$ nel marzo 2008. Nonostante le proiezioni ottimistiche, i grafici attuali testimoniano una tendenza al ribasso per i futures sul platino, che sono scesi del 14% circa dall’inizio del 2023 e ai primi di novembre registrano un valore di poco superiore ai 940$.

Leggi anche: I migliori ETF palladio: cosa sono e come investire


ETF e ETC platino, che differenza c’è?

Se desideri investire nel platino e ti stai documentando sul settore, potrebbe esserti capitato di leggere sia l’acronimo ETF (Exchange-Traded Fund) sia la sigla ETC (Exchange-Traded Commodity).

Gli ETF replicano l’andamento di un indice o di un portafoglio di titoli, mentre un ETF sul platino segue solo la quotazione di questo metallo raro. In Italia e in molti paesi europei, tuttavia, la regolamentazione impone che un ETF contenga un gruppo di asset diversificati, pertanto non esistono ETF rappresentativi della performance di un’unica materia prima. È per questo motivo che alcuni gestori propongono ETC, ovvero cartolarizzazioni, sul platino.

Sia gli ETC sia gli ETF platino consentono di partecipare alla performance di questo metallo prezioso. Se però gli ETF seguono il prezzo del platino, detenendo generalmente lingotti fisici, gli ETC sono invece titoli di debito. I gestori degli ETC non sono obbligati a possedere platino fisico, perciò, in caso di insolvenza dell’emittente, sussiste il concreto rischio di perdere il capitale investito.

Esistono, ad ogni modo, ETC platino garantiti fisicamente: in questo caso l’emittente possiede lingotti e offre agli investitori il diritto di consegna del platino fisico, a fronte del pagamento di commissioni aggiuntive. Oltre alle spese di gestione, infatti, occorre coprire anche i costi di stoccaggio del metallo.


Migliori ETF/ETC platino


ETF PLATINO CON LE MIGLIORI PERFORMANCE

Invesco Physical Platinum (ISIN: IE00B40QP990)

Invesco Physical Platinum (ISIN: IE00B40QP990)

Rendimento totale a 5 anni

14,29%

Costi di gestione (TER)

0,19%

Patrimonio gestito

€22 milioni

Invesco Physical Platinum (ISIN: IE00B40QP990)

Rendimento totale a 5 anni

14,29%

Costi di gestione (TER)

0,19%

Patrimonio gestito

€22 milioni

Perché l'abbiamo scelto

L’ETC platino che ha registrato le migliori performance negli ultimi 5 anni è l’Invesco Physical Platinum (ISIN: IE00B40QP990, ticker: 8PSA).

Con un TER pari allo 0,19%, questo fondo è il più economico tra quelli che replicano l’indice Platinum e detiene fisicamente il platino in cui investe.

Lanciato nel 2011 e con sede fiscale in Irlanda, l’Invesco Physical Platinum è un ETC ad accumulazione, pertanto i dividendi vengono reinvestiti nelle attività del fondo.

L’ETC IE00B40QP990 è un prodotto finanziario basato sul platino adatto agli investitori attenti alla performance. Al momento gestisce un patrimonio piuttosto contenuto, pari a €22 milioni.

IL PIÙ GRANDE ETF SUL PLATINO

WisdomTree Physical Platinum (ISIN: JE00B1VS2W53)

WisdomTree Physical Platinum (ISIN: JE00B1VS2W53)

Rendimento totale a 5 anni

12,6%

Costi di gestione (TER)

0,49%

Patrimonio gestito

€398 milioni

WisdomTree Physical Platinum (ISIN: JE00B1VS2W53)

Rendimento totale a 5 anni

12,6%

Costi di gestione (TER)

0,49%

Patrimonio gestito

€398 milioni

Perché l'abbiamo scelto

L’ETC platino che gestisce il patrimonio più cospicuo è il WisdomTree Physical Platinum (ISIN: JE00B1VS2W53, ticker: PHPT).

Anche questo ETC detiene fisicamente il platino in cui investe e replica l’indice Platinum. I suoi costi di gestione, pari allo 0,49%, sono elevati rispetto a quelli addebitati in media dagli altri ETC/ETF platino.

L’ETC segue una politica di accumulazione dei dividendi, è stato lanciato nell’aprile del 2007 e ha sede fiscale nel New Jersey.

Il fondo è adatto agli investitori in cerca di un ETC platino con un track record piuttosto lungo e che considerano il volume degli asset gestiti un criterio di primaria importanza nella scelta delle proprie partecipazioni.

Leggi anche: I migliori ETF oro nel 2023

Come investire in ETF platino

È possibile acquistare ETF platino tramite agenti di borsa, piattaforme di trading e broker online. Questi prodotti sono negoziati in varie borse su scala globale, in modalità identiche a quelle delle azioni ordinarie e durante le ore di mercato.

Per investire in ETF platino, è necessario aprire un conto presso l’intermediario scelto e depositarvi dei fondi dopo aver completato le procedure di verifica dell’identità. A questo punto occorre digitare e cercare il ticker dell’ETF desiderato, specificare la quantità di titoli da acquistare e confermare l’acquisto.

A differenza delle azioni tradizionali, gli ETF addebitano la commissione TER (Total Expense Ratio), che copre i costi di gestione del fondo e viene detratta dal conto dell’investitore. Per ulteriori informazioni leggi anche Come comprare ETF.


Altri modi per investire nel platino

Grazie agli ETF è possibile costruire efficaci strategie di investimento nel settore del platino, in quanto consentono di diversificare il portafoglio eliminando al contempo la necessità di conservare materialmente il metallo. Oltre alla più ampia esposizione al mercato del platino e alla riduzione del rischio associato all’acquisto di altri titoli, questi strumenti offrono liquidità e flessibilità, in quanto è possibile comprarli e venderli in borsa in qualsiasi momento durante le ore di negoziazione.

Ad ogni modo, esistono altre opzioni per chi intende esporre il proprio portafoglio al settore del platino. Le seguenti soluzioni di investimento rientrano tra le possibili alternative agli ETF platino:

  • Platino fisico: puoi acquistare monete o lingotti in platino come strategia di protezione contro la volatilità dei mercati finanziari. Se da un lato le monete di platino sono piuttosto facili da conservare, dall’altro i lingotti presentano prezzi al grammo più contenuti. L’acquisto di platino fisico, ad ogni modo, richiede costi aggiuntivi per lo stoccaggio del metallo, mentre la sua conservazione in casa potrebbe esporre l’investitore al rischio di subire furti.
  • Futures sul platino: si tratta di accordi tra un compratore, che si impegna ad acquistare il platino in una specifica data futura, e un venditore, che garantisce un determinato prezzo per la scadenza in questione. I futures sul platino consentono di versare in anticipo soltanto una frazione del capitale investito, mentre il resto è corrisposto alla scadenza del contratto. Tuttavia, il mercato dei contratti futures è piuttosto volatile e le fluttuazioni dei prezzi possono comportare perdite significative. Inoltre, chi acquista futures sul platino potrebbe dover sostenere costi leggermente superiori rispetto al prezzo spot del metallo.
  • Opzioni sul platino: questi strumenti sono simili ai futures, ma oltre a conferire all’acquirente il diritto di acquistare il platino in una data futura ad un prezzo prestabilito, concedono la facoltà di rinunciare alla transazione.
  • CFD sul platino: come anticipato, nel mercato del platino i prezzi possono essere soggetti a notevoli oscillazioni. I CFD sul platino consentono di trarre vantaggio dalla volatilità di questo metallo. Si tratta di titoli a leva finanziaria, che permettono di guadagnare percentuali più elevate a fronte di investimenti più contenuti, scommettendo sulla quotazione del platino al rialzo o al ribasso. Come può avvenire per i profitti, però, con il trading a leva finanziaria è possibile moltiplicare anche eventuali perdite. I CFD platino sono strumenti rischiosi, adatti a trader con una conoscenza approfondita del mercato e dello strumento finanziario in questione.

Dove investire nel platino

Di seguito illustriamo una serie di alternative per chi desidera investire nel platino, sia in forma fisica sia attraverso strumenti finanziari.

Investire nel platino fisico:

  • Zecche e rivenditori specializzati: qui è possibile comprare lingotti, monete e monete da collezione in platino. Oltre al capitale investito occorre considerare i costi di stoccaggio.
  • Banche: alcune banche offrono la possibilità di acquistare platino fisico e conservarlo nei loro caveau, di solito a costi aggiuntivi.

Investire nel platino con strumenti finanziari:

  • Banche: puoi fare trading sul platino in banca utilizzando una varietà di strumenti finanziari e senza doverlo possedere materialmente.
  • Broker e piattaforme online: consentono di fare trading con ETF/ETC platino, CFD, opzioni, futures e altri prodotti d’investimento che permettono di partecipare alla performance del platino in modalità diverse.

La scelta della modalità di investimento più adatta alle tue esigenze dipende dal tuo livello di propensione al rischio, dall’arco temporale che intendi dedicare all’investimento e dai tuoi specifici obiettivi finanziari.

Nel considerare le diverse opzioni a tua disposizione, valuta attentamente costi, commissioni e spese aggiuntive richieste dal tipo di investimento che scegli, in modo da ricavare una visione il più possibile realistica delle tue prospettive di rendimento.

Se ti avvicini per la prima volta agli investimenti nel settore del platino, potrebbe rivelarsi utile rivolgerti a un consulente finanziario per comprendere a fondo quali opzioni si adattino meglio alla tua situazione finanziaria.


Forbes Advisor informa i suoi lettori a scopo puramente educativo. Data l'unicità della situazione finanziaria di ciascun utente, i prodotti e i servizi da noi recensiti potrebbero non risultare adatti alle esigenze di ognuno dei nostri lettori. Non offriamo servizi di consulenza finanziaria, di advisory o di intermediazione, né raccomandiamo o consigliamo ai singoli di acquistare o vendere particolari azioni o titoli. Le informazioni relative alla performance di un asset finanziario possono subire variazioni rispetto al momento della loro pubblicazione. L’andamento registrato in passato da titoli e azioni non è indicativo rispetto al futuro.