Criptovalute emergenti 2024

Collaboratore,  Editor

Aggiornato: 06/07/2023, 05:36 pm

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A distanza di quasi 15 anni dalla loro nascita, le criptovalute sono diventate sempre più popolari. A parte i grandi nomi più affermati, nuove criptovalute vengono lanciate quasi ogni giorno, e il settore continua a evolversi grazie a progetti blockchain a rapida crescita e token con grande potenziale.

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Quali sono i più interessanti? In questo articolo esploriamo le nuove criptovalute emergenti, quelle da tenere d’occhio e quelle che si preparano a esplodere, e vediamo anche come si crea una criptovaluta.

Criptovalute emergenti: i trend 2024

Nel 2022 si è verificato uno dei più grandi inverni crypto dall’adozione globale delle criptovalute.  Ma secondo alcuni esperti, “il crypto winter, ossia la fase in cui il mercato delle criptovalute inizia a essere meno attrattivo dal punto di vista della speculazione finanziaria, è il momento in cui si costruiscono i progetti più interessanti”, dice Giacomo Vella, Ricercatore per l’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano.

“Oggi è limitante guardare le criptovalute solo e soltanto come strumento speculativo, perché c’è molta diversificazione nel settore. A differenza del Bitcoin, che mantiene il suo ruolo di asset finanziario, molte criptovalute sono alla base di ecosistemi più complessi e di piattaforme (come Ethereum, Polygon, Solana), su cui possono essere costruiti progetti a valore aggiunto, applicazioni di finanza decentralizzata (DeFi) e NFT”.

Token delle app decentralizzate

“Pensiamo anche ai token scambiati sugli exchange, sia centralizzati che decentralizzati, ma che fanno parte di un’app DeFi e che hanno un valore ancora diverso”, continua Vella. “O agli utility token, ossia le monete usate per pagare le commissioni all’interno di una piattaforma decentralizzata, o all’interno di una governance. Il loro valore dipende sì dal mercato, perché per ora il mercato si muove tutto insieme, ma varia anche molto in base al valore del progetto sottostante”.

Tra questi vale la pena citare i token legati al mondo DeFi come UNI, il token di UniSwap (uno dei principali exchange decentralizzati al mondo), il token di AaVE, tra i token più capitalizzati, quelli di Curve (CRV), Balancer (BAL) e di Compound (COMP).

Attualmente “Ethereum è quello che ha l’ecosistema più sviluppato di applicazioni e di soluzioni di scalabilità, quindi soluzioni di secondo livello che permettono di migliorare le performance delle piattaforme”, continua Vella. Ma non è l’unico. Occhi puntati anche su Algorand, tra gli sponsor dei Mondiali 2022 e che in Italia è stata scelta per essere la blockchain pubblica che supporterà un’innovativa piattaforma di garanzie bancarie e assicurative, su vigilanza della Banca d’Italia e dell’IVASS. Il token di Algorand, ALGO, è considerato una delle criptovalute con il maggior potenziale di crescita nel 2023.

Stablecoin

Altro discorso a parte è quello delle stablecoin. Se guardiamo alle prime 10 criptovalute per capitalizzazione di mercato, molte di esse sono stablecoin, quindi cryptoasset diversi da quelli legati alle piattaforme e più simili al Bitcoin, il cui valore risiede invece nell’essere stabili. Per questo vengono usate più come strumento per scambiarsi valore, non tanto come strumento di investimento. “Oggi le stablecoin sono a un crocevia importante perché le loro applicazioni sono sempre più interessanti per aziende e pubbliche amministrazioni”, afferma il ricercatore del PoliMi.

A inizio 2023 diventerà operativo il MiCa, il regolamento europeo che proteggerà i consumatori dai rischi connessi ai cripto-investimenti e regolerà il mondo delle stablecoin, definendo caratteristiche e requisiti a cui devono sottostare le aziende che emettono le criptovalute. Ciò potrebbe portare maggiore chiarezza normativa in questo mondo e ampliare l’utilizzo delle monete digitali diminuendo il rischio di volatilità.

Sentiamo dire sempre che è difficile dare una valutazione economico-finanziaria al valore delle criptovalute perché vengono create dal nulla. Ma, spiega Vella, “Se per alcune può essere vero, per altre lo è sempre meno. Al momento non ci sono modelli studiati in letteratura che vanno a valutare il valore di un token in base alla piattaforma, alle app che ospita e al numero di utenti, ma in futuro potremmo andare in quella direzione”. Il valore della criptovaluta, quindi, potrebbe dipendere dal suo ruolo e dalla sua utilità.

Criptovalute AI

L’intelligenza artificiale è uno dei grandi temi tecnologici più attuali. Con l’emergere di piattaforme come ChatGPT, l’AI si sta espandendo sempre di più, conquistando diversi settori, criptovalute comprese. 

Ad oggi troviamo diversi progetti crittografici legati all’intelligenza artificiale: questa convergenza può portare diversi vantaggi, dalla creazione di dApp innovative che richiedono sempre meno intervento umano a una più efficiente governance blockchain e una migliore gestione dei wallet. GRT di The Graph e AGIX di SingularityNET, con una capitalizzazione di mercato rispettivamente di 1,3 miliardi e 485 milioni di dollari, sono due dei token AI più popolari. Scopri gli altri nella nostra lista delle 10 migliori criptovalute di intelligenza artificiale. 

Come vengono create le nuove criptovalute?

Una particolarità delle criptovalute è che si basano sulla tecnologia open-source. È facile lanciare nuove criptovalute perché, anziché costruire la propria blockchain da zero, è possibile copiare il codice di una blockchain esistente. Le modifiche possono essere apportate secondo i desideri e le esigenze di chi la costruisce e spesso il codice di una blockchain viene copiato senza modifiche. Nasce quindi una nuova criptovaluta, con le stesse caratteristiche tecniche di base dell’originale, ma è una blockchain distinta.

Un altro modo in cui nuove criptovalute possono nascere è attraverso il cosiddetto fork, che consiste in un cambiamento nel protocollo della blockchain.

A volte una community può non essere d’accordo sulla direzione di una blockchain. Se questo disaccordonon viene risolto, a volte può sfociare nella cosiddetta biforcazione. Ciò avviene quando il codice sottostante viene modificato, creando una nuova blockchain.

Il caso più famoso si è verificato con il Bitcoin tra il 2015 e il 2017. Il dibattito sui problemi di scalabilità del Bitcoin hanno portato a un hard fork creando Bitcoin Cash (BCH), una criptovaluta completamente diversa dal Bitcoin.

Vitalik Buterin, il creatore di Ethereum (ETH), ha dichiarato in un tweet a gennaio 2022: “Definirei BCH un fallimento. Il mio principale presupposto: Le comunità che si formano intorno a una ribellione, anche se hanno una buona causa, spesso si trovano ad affrontare problemi a lungo termine perché danno più importanza alla loro audacia che alla competenza e si uniscono intorno alla resistenza piuttosto che a un progetto coerente per il futuro”.

Ovviamente è possibile creare una blockchain da zero, anche se si tratta di un compito molto più arduo.

Aptos (APT) è l’esempio più recente di creazione di una blockchain completamente nuova: la criptovaluta di livello 1 è stato lanciato qualche settimana fa da ex ingegneri Meta.

Per chi non avesse dimestichezza con il mondo delle criptovalute, il livello 1 di una blockchain è fondamentale per il suo funzionamento perché si occupa di alcuni aspetti cruciali come la gestione dei dati, come i nodi comunicano tra loro, i protocolli di consenso per l’attivazione dei blocchi e la gestione e attivazione delle transazioni. Esempi più noti di criptovalute di livello 1 sono Ethereum, Solana, Ripple e Cardano.

Dopo il grande clamore, Aptos ha registrato un crollo al suo esordio nelle contrattazioni. La società è stata criticata per l’allocazione dei suoi token, quasi la metà dei quali sono stati distribuiti tra sviluppatori e investitori privati. Questa ripartizione dei token, nota come tokenomics, è un fattore fondamentale nella valutazione di una nuova criptovaluta.

Nuove criptovalute su blockchain esistenti

Criptovalute basate su Ethereum

Ethereum (ETH), la seconda criptovaluta al mondo per capitalizzazione di mercato, esiste solo dal 2015. Nonostante la sua giovane età, Ethereum è la blockchain più popolare per le criptovalute emergenti. È diventata una specie di parco giochi per gli sviluppatori, espandendosi rapidamente fino a diventare una delle blockchain più popolari per app e token decentralizzati. Potresti aver sentito anche parlare di alcuni popolari token lanciati su Ethereum come Shiba Inu (SHIB), memecoin alternativa a Dogecoin, Dai (DAI) e di The Sandbox (SAND), la crypto dell’omonimo metaverso.

Criptovalute basate su Binance

Un’altra popolare rete blockchain decentralizzata su cui sviluppatori e innovatori possono costruire dApp (app decentralizzate) e lanciare token è BNB Chain. Si tratta della blockchain lanciata dall’exchange di criptovalute Binance e fa parte dell’ecosistema Binance Smart Chain.

I sostenitori di BNB Chain ne apprezzano le minori commissioni e la maggiore velocità. La principale critica mossa a Ethereum è infatti il costo molto alto delle sue commissioni di transazione, note come “gas fee”, che possono renderla inaccessibile all’utente medio.

Ma Binance è una piattaforma centralizzata, e ciò ha portato alcuni puristi delle criptovalute a dichiarare che il sistema va contro uno dei pilastri alla base delle crypto.

Le basse commissioni, la velocità e la facilità di lancio delle criptovalute hanno fatto sì che soprattutto durante la pandemia, su BNB Chain avvenissero attività di scambio altamente speculative.

Un esempio è Safemoon, la crypto lanciata nel marzo 2021 che è cresciuta rapidamente, raggiungendo un valore di mercato di 10,9 miliardi di dollari nel maggio 2021.

Tuttavia, come per molti token copia-incolla, il crollo è stato altrettanto significativo. Safemoon ha perso il 99,9% del suo valore, scambiando quasi a zero, con una capitalizzazione di mercato di 2,9 milioni di euro al momento in cui scriviamo. Come riporta CoinMarketCap, Safemoon è stata migrata a una nuova versione: SafeMoon V2.

La criptovaluta ha anche dovuto affrontare le accuse di essere uno schema Ponzi, con i suoi fondatori che controllavano grandi quantità di token. Oltre alle accuse di frode, è stata intentata un’azione legale collettiva che ha coinvolto personaggi famosi come il pugile influencer Jake Paul e il rapper Soulja Boy per aver preso parte a un presunto schema di “pump-and-dump” (ovvero quando il prezzo di un asset a bassa capitalizzazione viene gonflato artificialmente attraverso attività promozionali falsa e fuorviante al fine di attirare investitori e rivenderlo per lucrare prima dell’inevitabile crollo).

Questo è un importante promemoria del fatto che, data la facilità con cui si possono creare nuove criptovalute, è fondamentale rimanere vigili.

“Con le nuove criptovalute, il codice sottostante può essere vulnerabile in alcuni nuovi progetti”, spiega Chris Zaknun, CEO di DAO Maker, piattaforma decentralizzata di venture capital che finanzia progetti di blockchaino.

“Gli hacker e i malintenzionati possono sfruttare i bug nel codice per ingannare gli investitori e rubare i fondi degli utenti”, afferma Zaknun. “È importante che gli investitori si accertino che una società terza affidabile abbia verificato in modo indipendente il codice”.

Criptovalute basate su Solana

Solana è un’altra popolare blockchain su cui gli sviluppatori possono lanciare i token.

Presentata come “Ethereum killer”, Solana è stata ideata per consentire lo sviluppo di app decentralizzate ad alte prestazioni, migliorare la scalabilità con bassi costi e transazioni più veloci di Ethereum. La blockchain ha però avuto seri problemi di sicurezza. Ad agosto 2022 l’ecosistema ha subito un importante attacco hacker che ha prosciugato i fondi presenti su più di 7.000 wallet. Ma nonostante i problemi, nell’ultimo anno l’interesse per Solana è aumentato, con un numero crescente di token non fungibili (NFT), applicazioni e token lanciati sulla blockchain.

Come riconoscere le migliori criptovalute emergenti?

“Dal momento che è molto difficile prevedere cosa succederà nel breve termine nel settore, e di conseguenza riconoscere quali sono le migliori criptovalute emergenti, il metodo più opportuno consiste sicuramente nello studiare quali potrebbero essere le tendenze nel lungo periodo”, ci spiega Lorenzo Capone, Head of Marketing and Business Development di Binance Italy. “Questo perché l’innovazione tecnologica, che è in costante crescita, si accompagnerà a un continuo aumento della domanda di criptovalute, così come della loro adozione. Studiare è quindi la parola chiave: un’approfondita educazione finanziaria consente una corretta adozione delle criptovalute”.

Dovrei investire in criptovalute emergenti?

Investire è un’attività rischiosa, e ciò è ancora più vero per le criptovalute, terreno spinoso in cui bisogna muoversi con criterio e consapevolezza. L’assenza di un quadro normativo di riferimento e la natura spesso anonima dei progetti possono esporre gli investitori, specie i meno esperti, al pericolo di frodi.

Un rischio frequente a cui va incontro chi investe in nuove criptovalute emergenti è il Rug Pull. Tradotto letteralmente con tiro del tappeto, per indicare la mossa di chi tira il tappeto da sotto i piedi e fa cadere qualcuno, il Rug Pull è un particolare tipo di truffa che consiste nella sottrazione, da parte degli sviluppatori, del pool di liquidità depositato dagli investitori. In pratica gli sviluppatori abbandonano improvvisamente il progetto, il pool di liquidità viene svuotato, i token perdono completamente valore e gli investitori restano con un pugno di mosche.

Ma è vero anche il rovescio della medaglia. Anche una criptovaluta truffaldina appena lanciata a volte può crescere molto, prima dell’inevitabile crollo: questi guadagni fanno spesso notizia e alimentano la paura di farsele sfuggire, anche se rappresentano l’eccezione alla regola.

Va detto che delle oltre 20.000 criptovalute attualmente sul mercato, ce ne sono alcune che vengono lanciate di tanto in tanto e riescono a resistere, anche se sono una minoranza. Attenzione a non commettere errori: giocare a questo gioco è pericoloso.

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