Come investire nell’indice FTSE 100

Redazione di Forbes

Pubblicato: 31/03/2023, 12:15 pm

Alberto Riva
editor

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Gli indici di borsa sono una parte importante nel panorama degli investimenti. Sono essenzialmente dei barometri che forniscono agli investitori un’indicazione di come si stanno comportando i mercati in generale e i singoli titoli.

Il FTSE 100 della borsa di Londra è uno degli indici di borsa più famosi al mondo. Ecco come funziona e come investire nell’indice.

Nota: tutti gli investimenti sono speculativi e possono comportare la perdita di una parte o di tutto il capitale.

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Cos'è un indice del mercato azionario?

Un indice azionario rappresenta un modo standardizzato per seguire le variazioni di prezzo di un paniere complessivo di azioni o di altri titoli.

In questo modo gli investitori possono vedere l’andamento di un determinato mercato azionario giorno per giorno (e di anno in anno) e valutare il confronto tra le performance di mercati diversi.

Gli indici consentono inoltre agli investitori di vedere l’andamento delle azioni di una particolare società rispetto, ad esempio, a un gruppo di aziende simili, come quelle tecnologiche, energetiche o finanziarie.

La maggior parte degli indici è ponderata in base alle dimensioni, o alla capitalizzazione di mercato, delle singole società che li compongono. La capitalizzazione di mercato viene calcolata moltiplicando il prezzo corrente delle azioni di una società per il numero totale di azioni in circolazione.

Una società con una capitalizzazione di mercato di 10 miliardi di euro ha un peso doppio rispetto a una società con un valore di 5 miliardi.

Una volta che ogni società all’interno di un indice è stata adeguatamente ponderata, la capitalizzazione di mercato combinata di tutte le azioni viene calcolata su base giornaliera. In questo modo è possibile effettuare una valutazione dell’indice complessivo e gli investitori possono vedere come cambia il suo andamento, sia al rialzo che al ribasso, nel corso del tempo.

Perché sono utili gli indici?

Gli indici forniscono un’istantanea dell’andamento di un settore di mercato, senza dover analizzare le performance delle singole società che lo compongono.

Gli indici sono anche uno strumento importante per valutare la performance degli investimenti: i fondi a gestione attiva mirano a “battere il benchmark”, che di solito è un indice specifico.

Inoltre, gli indici sono fondamentali per il funzionamento dei cosiddetti fondi “a gestione passiva”, detti anche “indicizzati”.

Anziché puntare a sovraperformare un determinato benchmark, i fondi indicizzati – che negli ultimi anni sono diventati sempre più popolari tra gli investitori per i loro costi contenuti – cercano semplicemente di copiare la performance di un indice utilizzando algoritmi informatici.

Cos'è il FTSE 100?

L’indice più noto del Regno Unito è il Financial Times Stock Exchange (FTSE) 100, che comprende le cento maggiori società quotate sul mercato principale della Borsa di Londra per capitalizzazione di mercato. FTSE 100 si pronuncia futsi 100, e in gergo l’indice viene anche chiamato “Footsie”.

Al momento della stesura di questo articolo (marzo 2023), la multinazionale farmaceutica AstraZeneca è la società più grande del FTSE 100, con una capitalizzazione di mercato di 170 miliardi di sterline, seguita dal gigante del petrolio Shell.

Tra gli altri nomi famosi che fanno parte dell’indice ci sono BP, HSBC, Barclays e Unilever. L’elenco completo dei componenti del Footsie, ordinabile per vari parametri, è disponibile sul sito della borsa di Londra.

Secondo FTSE Russell, la società che gestisce il Footsie, circa l’82% dei ricavi generati dalle società del Footsie proviene dai mercati esteri. Ciò significa che il FTSE 100 è meno dipendente dall’economia del Regno Unito rispetto, ad esempio, al FTSE 250, un altro indice britannico che genera solo il 57% dei suoi ricavi dall’estero.

Come funziona l'indice FTSE 100?

L’indice FTSE 100 è gestito da FTSE Russell e viene rivisto ogni trimestre. Ciò consente alle società di qualificarsi per un “indice superiore” se la loro capitalizzazione di mercato aumenta in misura sufficiente a raggiungere la soglia.

Le società tendono a beneficiare di un aumento del prezzo delle azioni se si qualificano per un indice superiore, in quanto i fondi indicizzati acquistano azioni per replicare l’indice. Tuttavia, è vero anche il contrario: le società subiscono un’ulteriore pressione al ribasso sul prezzo delle azioni se vengono spostate in un indice più basso.

La soglia della capitalizzazione di mercato è fissata a un livello tale da limitare il numero di modifiche all’indice a causa del potenziale impatto sul prezzo delle azioni di una società che viene aggiunta o rimossa. Di conseguenza, per essere promossa, una società deve avere una capitalizzazione di mercato pari almeno al 90° posto nell’indice, o inferiore al 111° per essere rimossa.

Poiché l’indice FTSE 100 è ponderato in base alla capitalizzazione di mercato, i prezzi delle azioni delle società più grandi hanno un impatto significativo sull’indice complessivo. Le prime cinque società per capitalizzazione rappresentano attualmente un terzo dell’indice FTSE 100 nel suo complesso.

A titolo di paragone, il Nasdaq 100 negli Stati Uniti è ancora più concentrato: le cinque società più importanti rappresentano il 39% dell’indice complessivo, mentre le prime due, Apple e Microsoft, rappresentano un quinto dell’indice complessivo.

FTSE 100 quotazione e andamento

Grazie alla presenza di molti titoli della “vecchia economia”, come ad esempio diverse società minerarie che pagano dividendi, il FTSE 100 ha resistito relativamente bene nonostante la flessione dei mercati azionari globali dell’ultimo anno.

Nei 12 mesi fino a febbraio 2023, l’indice FTSE 100 – che attualmente viaggia intorno a quota 7.400 – è salito del 4% rispetto al calo dell’11% dello S&P 100, il suo equivalente statunitense. Recentemente ha anche raggiunto il massimo storico di 8.014.

Quali sono gli altri indici FTSE?

Sebbene l’FTSE 100 sia l’indice più conosciuto, esistono diversi altri indici FTSE che fanno parte della famiglia, tra cui:

  • FTSE 250 – le 250 aziende più grandi in base alla loro capitalizzazione di mercato
  • FTSE 350 – la combinazione di FTSE 100 e 250
  • FTSE Small Cap – le società tra la 350esima e la 600esima per capitalizzazione di mercato.
  • FTSE All Share – gli indici FTSE 100, 250 e Small Cap combinati

Questi indici offrono l’opportunità di investire in diversi tipi di società, dalle società a media capitalizzazione che compongono il FTSE 250 ad alcune delle società più speculative del FTSE Small Cap.

I rendimenti di questi indici sono i seguenti:


Indice Rendimento (1 anno) Rendimento (5 anni)
FTSE 100 8% 25%
FTSE 250 -7% -11%
FTSE Small Cap -6% 28%

Fonte: FTSE Russell, dati sul rendimento totale

In generale, le azioni a grande capitalizzazione tendono ad essere più resistenti in caso di flessione del mercato azionario, in quanto hanno la potenza finanziaria necessaria per affrontare le condizioni economiche più difficili. Tuttavia, le società a piccola capitalizzazione possono registrare una crescita maggiore nei periodi di boom economico.

Come si può investire nell'indice FTSE 100?

I fondi a gestione passiva rappresentano il modo più semplice per investire nell’indice FTSE 100. Questi fondi raccolgono il denaro degli investitori e lo investono in un paniere di società o attività costituenti per replicare l’indice.

È possibile scegliere tra un’ampia gamma di fondi indicizzati. Qualunque sia il fondo che ti interessa, è importante sapere che esistono molti fondi che seguono gli stessi indici, ma che applicano commissioni diverse. Un consulente finanziario può aiutarti a definire i tuoi obiettivi di investimento e a confrontare le diverse opzioni tra i fondi indicizzati.

Esistono poi i fondi negoziati in borsa (ETF), che sono uno dei modi più comuni di investire in un fondo indicizzato. I fondi ETF mirano anch’essi a replicare un indice ma hanno un prezzo “vivo”, il che significa che gli investitori conoscono il prezzo di esecuzione quando effettuano l’operazione.

La commissione di gestione media annua di un fondo tracker si aggira tra lo 0,05% e lo 0,20%, rispetto allo 0,5%-1,0% di un fondo a gestione attiva. Utilizzando il valore più basso di ciascuna coppia di cifre, ciò significa che un investimento di 1.000 euro in un fondo indicizzato costerà in genere 5 euro, rispetto ai 50 euro di un fondo attivo.

A volte si paga anche una commissione per l’acquisto o la vendita di un fondo indicizzato, oltre a una commissione annuale pagata alla piattaforma che gestisce il fondo. Ti potrebbe interessare anche: Come comprare ETF.

Domande frequenti

Come si chiama l’indice di Londra?

L’indice della borsa di Londra si chiama FTSE 100, abbreviazione di Financial Times Stock Exchange 100. È un indice composto dalle 100 maggiori società quotate a Londra, ordinate per capitalizzazione di mercato.
Il FTSE 100 è stato creato nel gennaio 1984 ed è gestito da FTSE Russell, una sussidiaria del London Stock Exchange Group. L’indice è calcolato in tempo reale, sulla base dei prezzi delle singole azioni che lo compongono e viene regolato in base alle variazioni della capitalizzazione di mercato e dei prezzi delle azioni.

Cos’è FTSE 100?

Il FTSE 100, anche conosciuto come Financial Times Stock Exchange 100 Index, è un indice che traccia l’andamento delle 100 più grandi società quotate sulla borsa di Londra (London Stock Exchange). Le società che fanno parte dell’indice FTSE 100 rappresentano una gamma diversificata di settori, come finanza, energia, beni di consumo, industria mineraria, farmaceutica. Per questo motivo la performance dell’indice FTSE 100 è usata come benchmark per il mercato azionario britannico nel suo complesso, ed è monitorata da investitori e analisti in tutto il mondo.

Cosa vuol dire FTSE 100?

Il termine FTSE 100, che si legge “futsi 100”, sta per Financial Times Stock Exchange 100. L’indice è nato, infatti, da una partnership tra il quotidiano economico-finanziario inglese di fama mondiale Financial Times e la Borsa di Londra nel 1984.

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