Come investire in materie prime

Redazione di Forbes

Pubblicato: 19/02/2023, 03:25 pm

Alberto Riva
editor

Revisione di

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L’aumento dei prezzi del petrolio e del gas ha dominato i titoli dei giornali negli ultimi tempi, e i prezzi di alcune materie prime hanno raggiunto livelli record nell’ultimo anno. Questo ha reso il settore delle materie prime particolarmente attraente per gli investitori. Secondo il fornitore di dati finanziari Refinitiv, i fondi d’investimento dedicati alle materie prime hanno registrato un flusso di cassa positivo per 24 miliardi di dollari da gennaio ad agosto 2022.

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Investire in materie prime, o commodities, può aiutare a diversificare il tuo portafoglio di investimenti in una serie di attività diverse. Le materie prime possono anche produrre rendimenti superiori agli investimenti azionari in caso di volatilità dei mercati azionari.

Ecco cosa c’è da sapere sull’investimento in materie prime, comprese le diverse opzioni di investimento e le prospettive generali del settore.

Cosa sono le materie prime?

Le materie prime o commodities sono risorse naturali o prodotti agricoli che vengono coltivati, estratti o lavorati e sono fattori produttivi fondamentali per la produzione di cibo, energia e abbigliamento.

Esistono due tipi principali di materie prime:

  • materie prime “soft”, che vengono coltivate o allevate: bestiame e carne, insieme a materie prime agricole come caffè, grano, soia, cotone e mais
  • materie prime “hard”, che vengono estratte: prodotti energetici, come petrolio, gas naturale, carbone e benzina, e metalli preziosi e industriali, come oro, argento, palladio, rame, litio e alluminio

Le materie prime della stessa qualità o grado sono spesso definite “fungibili”, ovvero intercambiabili, indipendentemente dal luogo in cui sono state coltivate, prodotte o estratte.

Che cos'è il trading di materie prime?

Le materie prime vengono acquistate e vendute all’ingrosso nelle borse, proprio come le azioni. Le borse più importanti per le materie prime sono il London Metal Exchange (LME), il Chicago Mercantile Exchange (CME), il New York Mercantile Exchange (NYMEX) e l’Intercontinental Exchange (ICE) in Europa.

Sebbene sia possibile comprare e vendere materie prime fisiche, è molto più comune negoziare contratti future. Nella sua forma più semplice, un contratto future consente al produttore e all’acquirente di concordare un prezzo e dei termini per la consegna di una merce in una data futura stabilita.

Quindi, se una compagnia aerea ritiene che i prezzi del carburante aumenteranno, potrebbe mitigare il rischio acquistando un contratto future sul petrolio. Questa tecnica è nota come “hedging” e permette all’acquirente e al venditore di bloccare il prezzo. Se il prezzo del petrolio sale, il venditore ha sacrificato un potenziale profitto, ma ha in cambio una certezza.

Come per le azioni, il prezzo dei contratti future varia in base alla domanda e all’offerta. I trader professionisti di materie prime scommettono sul prezzo futuro di una commodity: se prevedono un aumento del prezzo, acquistano future con l’intenzione di venderli successivamente a un prezzo più alto.

Perché investire in materie prime?

Ci sono due ragioni principali per investire in materie prime, soprattutto in tempi di volatilità economica e di alta inflazione:

1. Copertura contro l’inflazione

L’inflazione riduce il valore reale di una valuta nel tempo: in altre parole, 10 euro oggi valgono meno di 20 anni fa.

L’inflazione in Italia, all’8,4% in agosto del 2022, è ai massimi da quasi 40 anni. Questo influisce sui rendimenti di alcuni tipi d’investimento. Ad esempio, se un’azienda non riesce a trasferire ai consumatori l’aumento dei costi, i suoi utili potrebbero risentirne ed è probabile che la quotazione delle sue azioni scenda. Un tasso d’inflazione elevato riduce anche il valore della cedola pagata dalle obbligazioni a tasso fisso.

I rendimenti delle materie prime sono storicamente correlati positivamente con un’inflazione elevata, in altre parole i rendimenti aumentano quando l’inflazione è alta. Questo non è del tutto sorprendente dato che il costo di materie prime come la benzina fa parte dei panieri di beni usati per calcolare l’inflazione.

2. Diversificazione del portafoglio

Oltre a contanti, azioni, obbligazioni e immobili, le materie prime sono un’altra forma d’investimento che può aiutare gli investitori a diversificare il portafoglio. La diversificazione offre una forma di protezione contro il rischio di sottoperformance di una particolare classe di asset e può aiutare a mitigare la volatilità complessiva del tuo portafoglio.

Come già accennato in precedenza, le materie prime hanno tipicamente una buona performance in periodi di alta inflazione, a differenza delle azioni e delle obbligazioni a tasso fisso. Tuttavia, i prezzi delle materie prime sono influenzati anche da fattori come il clima, i rischi naturali e gli eventi geopolitici.

I future del caffè hanno recentemente raggiunto il livello più alto degli ultimi dieci anni, con i prezzi dell’arabica che sono raddoppiati nell’ultimo anno a causa del clima secco in Brasile e dell’aumento dei costi di spedizione e di manodopera, mentre il prezzo del gas naturale è aumentato di oltre il 30% dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Quali sono le materie prime che hanno generato i rendimenti più elevati?

“Le materie prime hanno avuto un andamento molto positivo di recente, grazie alle interruzioni della catena di approvvigionamento e all’aumento dei prezzi”, dice Darius McDermott, amministratore delegato della società di consulenza Chelsea Financial Services. Lindice S&P GSCI che comprende 24 materie prime, nota McDermott, ha registrato un rendimento del 42% nel 2021 ed è già aumentato di un altro 22% finora quest’anno.

Diamo un’occhiata più da vicino alle tre principali materie prime per rendimento annuo negli ultimi quattro anni:


2018 2019 2020 2021
Palladio (19%) Palladio (54%) Argento (48%) Carbone (161%)
Grano (18%) Petrolio greggio (34%) Rame (26%) Petrolio greggio (55%)
Mais (7%) Nichel (32%) Palladio (26%) Gas naturale (47%)

Fonte: US Global Investors

Complessivamente, nella top 3 sono presenti diverse materie prime, dai metalli e prodotti agricoli nel 2018 ai prodotti energetici nel 2021.

Anche i rendimenti annuali delle “top-performer” hanno subito una variazione significativa, passando da un massimo del 161% nel 2021 a un minimo del 19% nel 2018. Undici delle 14 categorie di materie prime hanno registrato un rendimento negativo nel 2018, a dimostrazione della volatilità dei prezzi delle materie prime.

Il palladio è stata una delle materie prime più performanti, passando da circa 800$ a quasi 3.000$ all’oncia nel decennio fino ad aprile 2021

La domanda è aumentata in quanto il palladio è un componente chiave dei dispositivi di riduzione delle emissioni delle automobili. Tuttavia, il suo prezzo è successivamente sceso di un terzo a circa 2.000$ all’oncia dopo il venir meno dei problemi alla catena di approvvigionamento.

Nel complesso, la maggior parte delle materie prime ha registrato rendimenti positivi nel 2021, anche se non è stato così per alcuni metalli preziosi come oro, platino, argento e palladio. Ciò è dovuto all’indebolimento della domanda da parte degli investitori e alla riduzione della domanda di metalli utilizzati nell’elettronica e nella produzione di veicoli.

Le materie prime energetiche hanno registrato rendimenti sostanziali nel 2021, grazie alla forte ripresa della domanda combinata con le interruzioni dell’offerta. Secondo i dati di Trading Economics, il prezzo del petrolio greggio è più che raddoppiato fino a superare i 110$ al barile, con un aumento simile del prezzo del carbone.

Come investire nelle materie prime?

Esistono diversi modi per investire in materie prime, a seconda che tu voglia acquistare la materia prima stessa o investire indirettamente. Un’opzione per acquistare una materia prima nella sua forma fisica è quella di investire in oro o in altri metalli preziosi, anche se questo comporta delle difficoltà in termini di stoccaggio e negoziazione.

È anche possibile negoziare i future o i prezzi a pronti delle materie prime, tramite spread betting o contratti per differenza, ma si tratta di scelte riservate agli investitori professionisti a causa del rischio di perdite sostanziali. È inoltre necessario aprire un conto di trading sulle materie prime con una piattaforma online come eToro.

Investire in azioni e fondi basati sulle materie prime può fornire un’esposizione indiretta alle materie prime, senza i rischi legati a negoziarle direttamente.

Leggi anche: Come acquistare oro

1. Acquista ETF e ETC sulle materie prime

I fondi negoziati in borsa (ETF) e gli exchange-traded commodities (ETC) sono un modo popolare e poco costoso di investire in materie prime. Gli ETF in genere seguono la performance di un paniere di investimenti o di un indice, mentre gli ETC seguono i prezzi delle materie prime. Essendo scambiati sul mercato azionario, puoi acquistarli e venderli come se fossero azioni.

Ci sono numerosi prodotti negoziati in borsa legati alle materie prime, divisi in due tipi principali:

  • ETF su commodity che detengono le materie prime in forma fisica o, più comunemente, costruiscono un portafoglio di contratti future;
  • ETF su indici di materie prime che seguono il prezzo di un singolo indice di materie prime, come il petrolio greggio o il gas, o seguono un indice più ampio come quello dei metalli preziosi, dell’energia pulita o dei prodotti agricoli.

L’investimento in ETF è un modo a basso costo per seguire una materia prima o un indice: in genere le commissioni annuali si aggirano intorno allo 0,2%, rispetto allo 0,8%-1,0% dei fondi a gestione attiva.

2. Investi in fondi e fondi di investimento basati sulle materie prime

I fondi e i fondi di investimento basati sulle materie prime investono in aziende che si occupano dell’estrazione e della produzione di materie prime, tra cui prodotti agricoli, risorse naturali, energia pulita e legname.

Poiché molti di questi fondi sono gestiti attivamente, in genere applicano una commissione annuale più elevata rispetto agli ETF.

3. Acquista azioni di società basate sulle materie prime

Un altro modo per investire indirettamente nelle materie prime è quello di acquistare azioni di società che producono, estraggono o lavorano materie prime o attività correlate.

L’aumento dei prezzi delle materie prime consente alle aziende di vendere i loro prodotti a un prezzo più alto. Se i costi di produzione rimangono invariati, questo porta a un aumento della redditività. Tuttavia, i prezzi delle azioni sono influenzati anche da fattori specifici dell’azienda, oltre che da questioni geopolitiche e ambientali più ampie.

Investire in una società legata alle materie prime offre l’opportunità di una crescita del capitale se il prezzo dell’azione sale, oltre a un possibile reddito sotto forma di dividendi. Il dividendo è un pagamento in contanti agli azionisti, solitamente effettuato una o due volte l’anno.

Leggi anche: Investimenti per principianti: come acquistare azioni

Società minerarie

Nel settore minerario, l’anglo-svizzera Glencore possiede miniere dalle quali si ricavano oltre 60 materie prime, tra cui cobalto e nichel.

“L’esposizione alle materie prime che hnno un ruolo nella decarbonizzazione e nella transizione energetica, in un contesto di cambiamenti climatici, continua a mantenere l’attenzione degli investitori su Glencore”, dice Keith Bowman, analista della piattaforma d’investimento Interactive Investor.

Aziende del settore petrolifero e del gas

“Il mondo sta cercando di abbandonare il petrolio e il gas, ma questi mercati hanno ancora un ruolo da svolgere per qualche tempo”, commenta McDermott. Secondo McDermott, le società petrolifere e del gas come BP e Shell “svolgeranno un ruolo nella transizione verso un’energia più pulita, cercando di aumentare la loro impronta nelle energie rinnovabili”.

Shell è una società britannico-olandese che produce e raffina petrolio e gas naturale. Il prezzo delle sue azioni è rimasto invariato negli ultimi cinque anni, ma gli azionisti che avessero acquistato le azioni Shell due anni fa avrebbero goduto di un aumento del 57%. Il reddito da dividendi attuale è del 3,2%.

Società attive nell’agricoltura

Nel settore agricolo, McDermott sottolinea che aziende come John Deere e Kubota “sviluppano tecnologie per modernizzare le tecniche agricole e utilizzano l’intelligenza artificiale per arrivare alla cosiddetta agricoltura di precisione”. Questo comprende la fertilizzazione e l’irrigazione calibrata per aumentare la produzione, insieme all’uso di “intelligenza artificiale per differenziare le piante coltivate da quelle infestanti”.

L’acquisto di ETF, fondi o azioni, è generalmente possibile attraverso la tua piattaforma di investimento. Come per altri asset, qualsiasi profitto ottenuto investendo in materie prime, sia direttamente che indirettamente, sarà potenzialmente soggetto all’imposta sulle plusvalenze

Quali sono le prospettive per le materie prime?

L’invasione russa dell’Ucraina ha provocato una grave perturbazione dei mercati delle materie prime, in quanto entrambi i paesi sono grandi esportatori di energia e prodotti agricoli. Ciò ha esacerbato i problemi legati alla ripresa della domanda dopo la pandemia e alle relative limitazioni dell’offerta.

La Banca Mondiale riporta che “i prezzi delle materie prime sono stati estremamente volatili” e che materie prime come carbone, nichel e grano hanno raggiunto livelli record di volatilità nel primo trimestre del 2022.

Si prevede anche che la guerra in Ucraina avrà conseguenze a lungo termine sui mercati delle materie prime. La Banca Mondiale stima che i prezzi delle materie prime energetiche e non energetiche aumenteranno rispettivamente del 50% e del 20% nel 2022, prima di “rallentare un po’ nel 2023”.

Questa opinione è condivisa da Capital Economics, che prevede che i prezzi dell’energia rimarranno a livelli storicamente alti quest’anno, con i paesi occidentali che continuano a portare avanti piani per ridurre la dipendenza dall’energia russa. Capital Economics prevede poi che il prezzo del petrolio, dei metalli industriali e dei prodotti agricoli inizierà a diminuire nel 2023, ma avverte che i prezzi dell’energia corrono grossi rischi di rialzo a causa dell’incertezza legata alla guerra in Ucraina.

Guardando oltre, McDermott ritiene che l’agricoltura possa essere “forse la più grande storia di lungo termine di tutte”. Questo perché “nutrire il mondo sarà un compito importante che richiederà investimenti significativi a lungo termine”, con una popolazione mondiale prevista di quasi 10 miliardi nel 2050.

Le materie prime giocheranno un ruolo fondamentale anche nella transizione verso l’energia verde per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di emissioni nette zero fissati all’ultimo vertice COP 26. La tecnologia dell’energia pulita dipende in larga misura da metalli come il rame, il litio, il nichel e il cobalto utilizzati nelle batterie.

Tilmann Galler, direttore esecutivo di JP Morgan, prevede che la domanda di minerali critici potrebbe aumentare tra il 70% e il 110% entro il 2030. “La transizione verso le tecnologie pulite sta innescando un nuovo superciclo delle materie prime critiche, con le aziende di risorse naturali che ne escono vincitrici”, dice.

Conviene investire in materie prime?

L’investimento in materie prime può offrire agli investitori una potenziale copertura contro l’inflazione e un mezzo per diversificare il proprio portafoglio tra diversi asset. Come per le azioni, i prezzi delle materie prime sono soggetti a volatilità, e l’investimento in commodities dovrebbe far parte di una strategia di lungo termine.

A seconda delle tue preferenze e della tua propensione al rischio, puoi scegliere di investire in prodotti basati sulle materie prime come ETF, fondi e azioni. Tuttavia, è importante che qualsiasi investimento in materie prime faccia parte di un portafoglio diversificato.

Il tuo investimento può scendere come salire, e potresti non recuperare il tuo denaro. Se non sei sicuro di quale sia l’opzione migliore per la tua situazione personale, richiedi l’opinione di un consulente finanziario.

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