CRIF: cos’è e come funziona la segnalazione dei cattivi pagatori

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Aggiornato: 27/10/2023, 05:03 pm

Giulia Adonopoulos
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Se hai dimenticato di pagare qualche rata di un prestito o hai un mutuo in corso, saprai già a grandi linee cos’è il Crif e perché sarebbe bene non avere una segnalazione negativa.

Crif, acronimo di Centrale dei Rischi Finanziari, contiene nel suo database informatico i dati relativi ai prestiti concessi a consumatori e imprese ed è famoso perché annovera anche i cattivi pagatori, ossia le segnalazioni degli istituti di credito sui clienti in ritardo con i pagamenti.

Ma come funziona il Crif? In che modo è possibile ottenere una cancellazione Crif dopo il saldo e stralcio? Esistono dei prestiti senza controllo Crif? A queste e altre domande potrai trovare una risposta chiara in questa guida che ti permetterà di capire meglio come opera questa società e per quale motivo è così importante la visura Crif. Ti spiegheremo inoltre cosa vuol dire essere un “cattivo pagatore” e in quali casi lo si diventa.

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Che cos’è il Crif?

Partiamo spiegando in modo più approfondito cos’è il Crif.

Per essere precisi, Crif è il nome della società privata (Centrale dei Rischi Finanziari) che raccoglie e fornisce le informazioni sui richiedenti credito. Crif gestisce il più grande archivio contenente i dati relativi ai finanziamenti (carte di credito, mutui, prestiti, cessioni del quinto, leasing, fidi ecc.), i dati anagrafici dei clienti e lo stato di avanzamento dei pagamenti. Per convenzione, ci si riferisce al Crif per indicare il database di informazioni creditizie, che ha preso quindi il nome della società che lo gestisce.

Nel Crif, quindi, sono indicati tutti i dati delle persone e delle imprese che hanno richiesto un prestito, non solo quelli dei cattivi pagatori, ossia coloro che, per un motivo o un altro, non hanno pagato le rate o sono in ritardo con i pagamenti.

Qui si trovano tutte le informazioni sul debitore a cui viene assegnato un punteggio, che è positivo se si è in regola con i pagamenti, oppure negativo se si effettuano pagamenti in ritardo. Tutti i dati inseriti nel Crif sono disponibili per le banche, gli enti di credito e le finanziarie che hanno modo così di valutare il profilo della persona o dell’azienda censita.

Come funziona il Crif?

Il processo di inserimento come cattivo pagatore è molto semplice: nel momento in cui non paghi una rata di un finanziamento ti viene assegnato un punteggio negativo e vieni considerato cattivo pagatore, ossia una persona che non rispetta i termini stabiliti alla firma del mutuo, del prestito o altro. Quando si è inseriti nel Crif con punteggio negativo è difficile ottenere ulteriori finanziamenti e modifiche delle condizioni del contratto del mutuo o del prestito che si è ottenuto.

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Il Crif comunque funziona come una sorta di graduatoria: nel momento in cui si ritarda un pagamento, non si rispetta una scadenza o, peggio ancora, si salta una rata, il proprio punteggio si abbassa, mentre sale se si è buoni pagatori. In sostanza si ottiene un voto per ogni azione che si fa, nel momento in cui si ha un prestito attivo.

Come sapere se sei segnalato al CRIF?

A questo punto ti starai chiedendo: “Come faccio a sapere se sono nel Crif?” Per sapere se si è segnalati come cattivi pagatori è sufficiente effettuare una verifica dei propri dati inviando il modulo di richiesta della visura Crif.

La procedura è online. Ecco i passaggi da seguire:

  1. Vai sul sito di Crif
  2. Scarica e compila il modulo online messo a disposizione
  3. Invia il modulo di richiesta firmato e i tuoi documenti identificativi (copia della carta d’identità, passaporto o patente, o del tesserino del codice fiscale)
  4. La risposta arriverà tramite mail o per posta entro 30 giorni dall’invio della documentazione completa.

Quanto costa fare una visura Crif? La buona notizia è che la visura Crif è totalmente gratuita per le persone fisiche, che possono così conoscere la propria situazione solamente compilando il modulo preposto. A dover pagare e a non aver accesso al Crif gratis sono invece le aziende a cui vengono richiesti due tipi di contributi:

  • 4 euro nel caso in cui la visura Crif dia dei risultati;
  • 10 euro nel momento in cui la richiesta di visura non mostri alcun tipo di segnalazione.

Quando si viene segnalati al Crif?

La segnalazione al Crif non è immediata, come si potrebbe pensare, ma si entra nel database dei cattivi pagatori dopo due mesi di ritardo sulla rata. Inoltre, prima di essere inseriti nel registro Crif viene inviata una comunicazione al debitore, con cui si concedono 15 giorni di tempo per sistemare la propria posizione e non essere inseriti nel registro dei cattivi pagatori.

Ma poi, per quanto tempo si rimane nel Crif? Ti diciamo subito che l’inserimento nella banca dati non è permanente e che per un massimo di 5 anni, dopo la scadenza del contratto sottoscritto, si viene indicati come cattivi pagatori, anche se non si riesce a tornare in regola con le rate. Solitamente comunque le informazioni del cattivo pagatore nel Crif rimangono per:

  • 12 mesi, se il ritardo è di una o due rate e poi si salda il debito;
  • 24 mesi, se le rate non pagate sono 3 o più;
  • 36 mesi, nel caso di morosità gravi con debiti non saldati alla fine della scadenza del contratto.

Il debitore comunque non può essere inserito in questa database per sempre e trascorsi 5 anni, dalla data di scadenza del contratto, si è automaticamente cancellati dal Crif.

Quali debiti vengono segnalati al Crif?

I debiti che vengono segnalati dal Crif riguardano tutte le tipologie di finanziamento, che sia un mutuo, una carta di credito o un prestito personale. Tutte le rate di un debito che si è contratto sono segnalate al database del Crif, anche le semplici richieste di prestito rifiutate, ma non tutti questi dati devono preoccupare, dato che, a incidere negativamente sulla valutazione di una banca, sono solo le rate non pagate.

Le rate di un mutuo o di un prestito che non vengono pagate sono indicate nel database del Crif, incidendo così in maniera negativa sul punteggio del richiedente. Come abbiamo visto prima, questi debiti non saranno presenti nella visura Crif per sempre, ma solo per un lasso di tempo specifico. Tutte le rate che non verranno pagate nell’arco dei due mesi dalla scadenza finiranno quindi nel database, qualunque sia la loro tipologia.

Come fare per pulire il Crif?

La cancellazione dal Crif avviene in modo automatico, quindi trascorsa la tempistica che abbiamo indicato sopra, il proprio punteggio negativo sarà cancellato. Ma attenzione: il tuo nome rimarrà nel Crif, dato che tutti coloro che hanno una situazione debitoria e quindi hanno ottenuto un finanziamento o acceso un mutuo vi sono automaticamente iscritti.

Se per qualunque motivo si volesse ottenere la cancellazione, è comunque possibile inviare una richiesta a Crif, che però non conviene inoltrare se si è dei bravi pagatori. Coloro che sono iscritti nel Crif con punteggi alti (ossia non hanno mai saltato una rata, non hanno effettuato dilazioni e via dicendo) avranno punti utili nel momento in cui volessero ottenere un nuovo prestito. Essere dei bravi pagatori è infatti un elemento che agevola l’accettazione del finanziamento da parte di un ente che deve far credito.

Diversamente, i cattivi pagatori dovranno attendere le tempistiche indicate per eliminare in automatico i propri dati negativi, senza necessità di inviare alcun modulo al Crif o inoltrare richieste di altro genere.

La cancellazione su richiesta dei dati negativi del Crif può avvenire, prima dei tempi stabiliti, solo quando è dimostrata l’innocenza del debitore e quindi l’errore dell’ente finanziario. Si può quindi ottenere la cancellazione dei dati negativi quando:

  • si è verificato un errore della banca nell’invio di un bollettino;
  • uno dei bollettini da pagare risulta mancante;
  • è assente la comunicazione di notifica della banca;
  • esistono altre motivazioni che dimostrano un errore da parte dell’ente di credito e non del debitore.

Dal momento che la cancellazione dal Crif è automatica, non bisogna pagare per effettuare questa operazione. In caso si volesse visionare la propria posizione si potrà quindi richiedere una visura del Crif, che è gratuita per i privati, e capire così il proprio status.

Chi rilascia il Crif?

Di norma, quando si richiede un prestito, l’ente finanziario a cui ci si rivolge effettua una serie di verifiche per accertare la capacità della persona di ripagare il debito. La visura Crif è uno degli elementi che si valuteranno e che può essere richiesta anche dai futuri debitori, se insicuri della loro valutazione. A rilasciare la documentazione sul pagatore sarà poi un SIC (Sistemi di Informazione Creditizia) che indicherà le informazioni contenute nel suo database, chiarendo così alla banca se si è un bravo o cattivo pagatore.

Nel database dei SIC sono presenti diversi tipi di dati che vanno dalle informazioni anagrafiche a quelle socio-demografiche fino alle informazioni sui finanziamenti, che sono poi divise per categoria. In Italia esistono diverse tipologie di SIC e quelli attivi sono Assilea, Crif, Consorzio Tutela Credito ed Experian. Sarà da questi sistemi che le banche o gli enti finanziari trarranno le informazioni su chi sta richiedendo il prestito.

Cosa succede se si entra nella lista dei cattivi pagatori?

Entrare nella lista dei cattivi pagatori comporta una serie di svantaggi non trascurabili, primo tra tutti la preclusione alla richiesta di nuovi prestiti o finanziamenti. I cattivi pagatori con molte difficoltà infatti riusciranno a ottenere una dilazione di un mutuo o ad avere un nuovo prestito, anche con un motivo valido.

Le banche e gli enti di credito sono infatti molto scrupolosi nella scelta delle persone a cui prestare denaro, ed essere inseriti nella lista dei cattivi pagatori è uno dei motivi principali per cui si viene esclusi da un finanziamento.

Oltre a nuovi prestiti, nei casi più gravi, non sarà neanche possibile aprire un conto corrente. Un disagio di non poco conto che potrebbe portare ad avere diversi problemi nella gestione del denaro.

Attenzione però è bene chiarire quando si è un cattivo pagatore, in modo da capire tutta la situazione. Si viene definiti cattivi pagatori nel momento in cui, per vari motivi, non si saldano delle rate di un prestito e si rimane indietro con i pagamenti. Il ritardo nei pagamenti porterà alla segnalazione alla Centrale dei Rischi, in cui verranno poi indicate le rate che non si sono saldate e le tempistiche con cui, dopo il saldo, si sarà cancellata la penalità.

Domande frequenti

Quali banche non guardano Crif?

Tutte le banche e gli istituti di credito, nel momento di accettare un prestito, controllano la situazione debitoria e quindi il database del Crif. Può accadere però che alcune banche, sebbene conoscano la situazione e l’eventuale segnalazione nella lista dei cattivi pagatori, acconsentano comunque a concedere un prestito.

Come accedere al Crif con SPID?

Per visionare la propria visura Crif non è necessario avere lo SPID, dal momento che, dopo aver effettuato la richiesta, sarà inoltrata per mail o per posta al richiedente. Diversamente per accadere alla Centrale Rischi (CR) di Banca d’Italia e vedere la propria situazione andando su “Richiedi dati” è necessario identificarsi tramite SPID.

Come faccio a sapere il mio merito creditizio?

È possibile conoscere la propria situazione inviando una richiesta Crif a un intermediario autorizzato oppure direttamente alla Centrale dei Rischi, tramite il modulo online disponibile sul sito.

Come fare una visura Crif gratis?

La visura Crif è gratuita per i privati cittadini, che senza costi aggiuntivi possono avere chiara la propria situazione. Anche le aziende possono chiedere la visura Crif, ma in questo caso si dovranno sostenere dei costi: 4 euro per una la visura che ha rilevato delle informazioni o 10 euro per una visura senza segnalazioni.

Che differenza c'è tra Crif e Centrale Rischi Banca d'Italia?

La principale differenza tra Crif e dati presenti nella Centrale Rischi di Bankitalia consiste nel momento di inserimento dei dati. Nel Crif il cattivo pagatore risulta dopo che sono trascorsi due mesi dal mancato saldo della rata, mentre la segnalazione nella Centrale Rischi avviene solo quando le difficoltà di pagamento sono ben evidenti.

Nel Crif è inoltre possibile sapere anche se il richiedente ha effettuato altre richieste di mutuo o prestito che sono poi state respinte. Questo tipo di dato non è invece presente nel database della Centrale Rischi di Bankitalia.

Quando si viene cancellati dalla Centrale Rischi?

I dati sono cancellati dopo 12 mesi, se il ritardo è di una o due rate, che successivamente vengono saldate, mentre si sale a 24 mesi, per tre o più rate non pagate. Nel caso di morosità gravi invece si rimarrà segnalati fino a 36 mesi dopo la scadenza del contratto non saldato, per un massimo di cinque anni.

Quanto costa cancellare una segnalazione in Crif?

Non esistono dei costi precisi per la cancellazione dal Crif, dal momento che non si tratta di un’operazione che si può svolgere prima che siano trascorsi i tempi previsti. È possibile però effettuare una visura del Crif, così da capire la situazione e l’eventuale cancellazione dei punteggi negativi. La cancellazione dal Crif è quindi gratuita.

Chi fa prestiti a cattivi pagatori?

Anche per i cattivi pagatori è possibile ottenere dei piccoli prestiti, ma le uniche soluzioni per chi è iscritto al Crif con un punteggio negativo sono: la richiesta della cessione del quinto dello stipendio, una delega di pagamento oppure un prestito con cambiale. Esistono diversi istituti che consentono di effettuare queste operazioni, tra cui ad esempio Poste Italiane.

Come vedere la mia situazione finanziaria?

Per vedere la propria situazione finanziaria e sapere se si è iscritti nel registro del Crif con un punteggio negativo è possibile richiedere una visura Crif online. Inviando il modulo per il Crif sarà possibile in poco tempo sapere se si è un cattivo o un bravo pagatore.

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