Prestiti per cattivi pagatori: come ottenere finanziamenti anche con problemi di credito

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Pubblicato: 13/03/2024, 03:04 pm

Giulia Adonopoulos
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Ottenere un prestito se si è cattivi pagatori non è un’impresa semplice: le banche e gli enti di credito sono infatti molto restii a concedere finanziamenti a soggetti con una storia di insolvenza o con un profilo considerato a rischio per la restituzione del denaro. Nonostante ciò, va precisato che vi sono opzioni disponibili per ottenere liquidità anche per i cattivi pagatori (conosciuti anche come protestati), benché tali opportunità possano comportare condizioni sfavorevoli, come tassi di interesse più elevati. È bene chiarire, inoltre, che la condizione di cattivo pagatore non è definitiva e che è possibile risolvere la situazione e tornare alla normalità estinguendo il debito e aspettando un periodo prestabilito di tempo.

Di seguito spieghiamo cos’è un prestito per cattivi pagatori, come averlo e quali prestiti si ottengono più facilmente, anche se si è segnalati. Chiariamo anche cosa si intende per cattivo pagatore e come si può cancellare la propria situazione negativa.

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Chi sono i cattivi pagatori?

Si parla di “cattivi pagatori” per riferirsi alle persone che non rispettano la scadenza di un prestito e non saldano i propri debiti entro i termini prestabiliti. Chi non paga la rata di un mutuo, di un finanziamento o il debito di una carta di credito nei tempi indicati dal contratto viene segnalato dalla banca o dall’ente di credito ai sistemi di informazione creditizia.

Si entra così con una segnalazione negativa nel CRIF, la Centrale dei Rischi finanziari, una banca dati che raccoglie tutte le informazioni sulle persone che hanno richiesto un prestito nella propria vita.

Oltre al CRIF è possibile anche essere segnalati al consorzio di tutela del credito, CTC, una banca dati che raccoglie tutte le informazioni negative in merito a finanziamenti e prestiti.
Essere segnalati come cattivi pagatori comporta una serie di problemi, primo tra tutti la difficoltà a ottenere nuovi finanziamenti. Ma non serve scomodare mutui e grossi prestiti: anche i più semplici pagamenti degli acquisti a rate senza interessi (Buy now pay later) possono essere inibiti ai cattivi pagatori.

Come sapere se si è cattivi pagatori?

La segnalazione al CRIF come cattivo pagatore non è immediata e avviene solo dopo un minimo di due mesi di ritardo nel pagamento del proprio debito. Inoltre, prima di essere inseriti nel database con una segnalazione negativa, viene inviata una comunicazione al debitore in cui si notifica la situazione e si concede la possibilità di sistemare la propria posizione, in modo da non essere segnalati.

Può succedere però di non essere certi della propria posizione, nel momento in cui si vuole richiedere un prestito o un mutuo, e in questo caso si può verificare la propria situazione. Per sapere se si è segnalati come cattivi pagatori è possibile effettuare una verifica inviando un modulo di richiesta di visura del CRIF. L’operazione è totalmente svolta online e la richiesta arriva entro 30 giorni dall’invio della documentazione completa. La visura CRIF è totalmente gratuita per le persone fisiche.

Per saperne di più leggi: CRIF, cos’è e come funziona la segnalazione dei cattivi pagatori

Per quanto si rimane cattivi pagatori?

Di norma le segnalazioni come cattivi pagatori rimangono per:

  • 12 mesi, per un ritardo di una o due rate e il debito poi saldato;
  • 24 mesi, con 3 o più rate in arretrato;
  • 36 mesi, nei casi più gravi dove i debiti rimangono non saldati alla scadenza del contratto.

Come anticipato, la segnalazione negativa nella banca dati non è irreversibile, ed è possibile quindi uscire dallo status di cattivo pagatore. L’inserimento nel database del CRIF con una segnalazione negativa dopo la scadenza del contratto sottoscritto rimane per un massimo di 5 anni, dopodiché si è automaticamente cancellati.

Esistono prestiti per cattivi pagatori?

Quando si viene segnalati come cattivi pagatori è molto difficile ottenere un prestito, dal momento che le banche e gli istituti di credito dimostrano una marcata esitazione nel finanziare coloro che presentano precedenti di debiti non pagati o sono considerati poco affidabili nel rimborso dei finanziamenti.

Per i cattivi pagatori esistono solamente tre possibilità per ottenere liquidità in caso di necessità:

  • Cessione del quinto: un prestito che viene concesso solo a lavoratori dipendenti e pensionati e che prevede una decurtazione della rata automaticamente dalla busta paga o dal cedolino.
  • Delega di pagamento: per chi è dipendente pubblico o ha un contratto a tempo indeterminato presso un’azienda privata. Come per la cessione del quinto, anche in questo caso la rata viene trattenuta direttamente dal proprio datore di lavoro e versata poi al creditore.
  • Prestito cambializzato: una possibilità offerta solo a lavoratori dipendenti nel settore privato che permette di restituire il debito con cambiali mensili che fungono da garanzia.

In breve, la presenza di una fonte di reddito stabile, come uno stipendio fisso o una pensione, migliora notevolmente le possibilità di ottenere un prestito anche per chi ha avuto problemi passati con i pagamenti.

Quali banche fanno prestiti ai cattivi pagatori?

Abbiamo visto che i cattivi pagatori hanno accesso solo a determinati tipi di prestiti, che offrono alle istituzioni finanziarie un grado di sicurezza nella restituzione del denaro. Tuttavia, elencare le banche e gli enti di credito che concedono prestiti ai protestati può avere dei grossi limiti, poiché ogni situazione è unica e richiede una valutazione individuale.

In ogni caso, la maggior parte degli istituti finanziari offre la possibilità di richiedere la cessione del quinto, la delega di pagamento o un prestito cambializzato. Successivamente la banca valuterà la richiesta in base alla situazione finanziaria del richiedente, determinando se il prestito può essere concesso e se il pagamento è gestibile per il cattivo pagatore o se potrebbe aggravare ulteriormente la sua situazione debitoria.

Si consiglia pertanto di contattare direttamente la propria banca o un ente di credito specializzato per ottenere informazioni dettagliate sulla possibilità di ottenere un nuovo prestito, considerando attentamente la propria situazione finanziaria particolare.

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Come ottenere un prestito se si è un cattivo pagatore?

Come abbiamo già detto è possibile avere un prestito se si è protestati solo tramite la cessione del quinto, un prestito con cambiali o una delega di pagamento. In tutti e tre i casi è quindi necessario avere una busta paga o un cedolino della pensione, primo elemento necessario per richiedere la nuova liquidità.

Si dovranno presentare tutti i documenti richiesti dalla tipologia di prodotto selezionato e la banca successivamente procederà con la valutazioni.

Anche in questo caso non esiste una regola fissa e sempre valida, una formula che applicata permette di avere sicuramente il prestito. Ogni situazione è a sé e, soprattutto, i cattivi pagatori non sono tutti uguali: ci sono casi più complessi, per i quali è pressoché impossibile ottenere una nuova liquidità e persone che hanno invece situazioni sanate, per le quali le banche sono più inclini a concedere liquidità. La possibilità di avere o meno un nuovo finanziamento è quindi strettamente legata alla propria situazione personale, per cui è bene evitare di fare generalizzazioni.

Il consiglio è quindi quello di informarsi sulle tipologie di strumenti disponibili, cercare di capire qual è la migliore per la propria situazione specifica e procedere poi trovando un ente di credito o una banca che accordi questo tipo di prestito. Se cercate un prestito in 24 ore per cattivi pagatori difficilmente quindi troverete una soluzione.

Quali prestiti si ottengono più facilmente

Per i cattivi pagatori può non essere semplice ottenere un prestito, e la procedura può essere molto lunga. Sebbene vi siano delle proposte di prestiti online molto veloci, queste sono di solito precluse a chi ha una storia creditizia negativa o è considerato poco affidabile nei rimborsi.

Provare a chiedere un prestito online veloce, solo perché la risposta della società di credito arriva in poche ore, può comportare più danni che benefici. Ogni richiesta di prestito respinta (anche quelle effettuate online) vengono infatti registrate e lasciano una traccia nel proprio database.

Le banche e gli enti di credito, vedendo queste informazioni, possono quindi essere influenzate ulteriormente nel loro giudizio. Il consiglio è quindi quello di non cercare la strada più semplice, ma la proposta più sicura per riuscire a ottenere il prestito di cui si ha bisogno. È bene evitare gli strumenti che si sa non essere disponibili per la propria situazione, in modo da non incorrere in inutili perdite di tempo e rischiare ulteriori macchie sulla propria situazione.

Per fare un esempio pratico possiamo prendere il caso di Compass (leggi qui la nostra recensione), dal momento che sono molte le persone che si chiedono se Compass faccia prestiti a cattivi pagatori.

Il gruppo Compass offre la possibilità di chiedere la cessione del quinto e per farlo si richiede solo la busta paga o il cedolino della pensione. È inoltre necessario essere maggiorenni e avere un contratto a tempo indeterminato, senza ulteriori garanzie dal momento che i soldi della rata vengono scalati direttamente dallo stipendio. La rata massima mensile non può però essere superiore ai due quinti dello stipendio con una restituzione dell’intero finanziamento in 10 anni. Questa proposta è quindi una strada possibile per chi ha avuto problemi in passato con il saldo dei propri debiti ed è possibile parlare con un consulente per capire bene i passaggi da seguire.

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