I migliori ETF clean energy 2024

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Aggiornato: 23/02/2023, 03:57 pm

Benedetta Giuliani
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Nota della redazione: Forbes Advisor potrebbe guadagnare una commissione sulle vendite realizzate dai partner grazie ai link contenuti in questa pagina. Le opinioni e le valutazioni dei nostri redattori non sono in alcun modo influenzate da tali accordi commerciali.

Il 2022 è stato un anno difficile per il mercato azionario. La guerra in Ucraina e l’aumento dei prezzi dell’energia hanno segnato profondamente lo scenario globale, causando cali dei prezzi delle azioni nei mercati in tutto il mondo. Neanche gli investimenti nel settore della sostenibilità hanno eluso l’impatto di queste dinamiche.

Tuttavia, un investimento azionario che possa contribuire significativamente alla costruzione del patrimonio dovrebbe sempre essere improntato su una prospettiva di lungo termine. Per questo motivo, Forbes Advisor ha selezionato i migliori ETF clean energy oggi, basati sui mercati azionari di tutto il mondo.

Questi ETF sono contraddistinti dalla sigla SRI (Socially Responsible Index) o ESG (Ecological, Social, Governance) ed escludono, ad esempio, le società coinvolte nella produzione di petrolio o tabacco, oppure quelle che operano secondo modalità scarsamente trasparenti.

Nel selezionare gli ETF sull’energia rinnovabile al centro del nostro approfondimento, abbiamo tenuto conto non solo dell’orientamento alla sostenibilità, ma anche delle dimensioni e dei rendimenti dei fondi in questione, scegliendo ETF sostenibili sufficientemente eterogenei dal punto di vista dei settori e dei paesi in cui investono. Per maggiori informazioni sui criteri di selezione adottati, consulta la sezione Metodologia.

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I migliori ETF clean energy sull'azionario globale

iShares Global Clean Energy UCITS ETF USD (Dist) (ISIN: IE00B1XNHC34)

Ticker

INRG

TER

0,65%

Volume (€)

5,3 mld

Ticker

INRG

TER

0,65%

Volume (€)

5,3 mld

Perché l'abbiamo scelto

L’indice

Questo ETF ha come indice di riferimento l’S&P Global Clean Energy, che replica i 30 più grandi titoli azionari globali nel settore dell’energia rinnovabile, escludendo le società che superano una soglia di emissioni di CO2 determinata dall’indice.

Il fondo è attivo da oltre 5 anni e ha domicilio fiscale in Irlanda.

Azioni dell’ETF

Attualmente le cinque partecipazioni che hanno il peso maggiore all’interno del portafoglio azionario dell’ETF sono le seguenti:

  • Enphase Energy Inc (7,84%)
  • Vestas Wind Systems Ord (7,53%)
  • Iberdrola Sa (7,23%)
  • Consolidated Edison Ord (6,68%)
  • Solaredge Technologies Inc (5,58%)

L’allocazione degli asset dell’ETF è ripartita principalmente in titoli che provengono dal settore dei Servizi di pubblica utilità (38,93%), da quello informatico (32,96%) e da quello industriale (17,51%). Questo ETF clean energy distribuisce i dividendi agli investitori semestralmente.

Patrimonio gestito e costi

A febbraio 2023 l’ETF iShares Global Clean Energy (ISIN: IE00B1XNHC34) gestisce un patrimonio di circa 5,3 miliardi di euro.

Le commissioni di gestione e le altre spese che compongono il TER dell’ETF, che ammontano allo 0,65%, sono le più elevate del nostro confronto.

Rendimento e volatilità

L’indice S&P Global Clean Energy presenta un’esposizione altamente concentrata sia per quanto riguarda i settori che le società – l’elevata concentrazione dell’indice si riflette nella performance dell’ETF con ISIN IE00B1XNHC34.

Nel 2020, il fondo ha registrato un rendimento superiore al 120%. Per quanto il dato possa risultare impressionante, occorre sottolineare che si tratta di un investimento volatile: se da un lato la performance quinquennale del fondo ha superato di gran lunga, ad esempio, quella dell’indice statunitense S&P 500, dall’altro la sua performance decennale è stata nettamente inferiore a quella dell’indice di benchmark.

iShares MSCI World SRI (ISIN: IE00BYX2JD69)

Ticker

SUSW

TER

0,2%

Volume (€)

4,7 mld

Ticker

SUSW

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0,2%

Volume (€)

4,7 mld

Perché l'abbiamo scelto

L’indice

L’indice MSCI World SRI Select Reduced Fossil Fuels, che l’ETF (IE00BYX2JD69) di iShares segue, include le più importanti società di 23 paesi economicamente sviluppati, selezionate in base a criteri ambientali, sociali e di governance societaria (ESG). Allo stesso tempo, l’indice esclude le realtà che operano nel settore dei combustibili fossili, come le compagnie petrolifere.

Il Socially Responsible Select Reduced Fossil Fuels Index comprende 370 aziende. Per selezionare al meglio i titoli, MSCI, in qualità di gestore dell’indice, conduce un approfondito screening qualitativo.

Azioni dell’ETF

A febbraio 2023 le cinque società alle quali è assegnato un peso maggiore all’interno dell’indice sono le seguenti:

  • Microsoft Corp (4,56%)
  • Nvidia Corp Ord (3,12%)
  • The Home Depot Inc (2,82%)
  • Tesla Inc (2,79%)
  • Coca-Cola Co (2,26%)

Gli asset dell’ETF sono principalmente allocati in titoli che provengono dal settore salute (16,62%), dal settore informatica (15,36%) e dalla finanza (15,10%). L’ETF sulle energie rinnovabili reinveste i dividendi nelle attività del fondo.

Patrimonio gestito e costi

Al momento della scrittura (febbraio 2023) l’ETF sostenibile iShares (ISIN: IE00BYX2JD69) riunisce investimenti per circa 4,7 miliardi di euro.

L’indicatore sintetico di spesa (TER), pari allo 0,2%, si colloca nella media rispetto ai costi di gestione degli ETF.

Rendimento e volatilità

L’ETF sull’energia rinnovabile di iShares ha sovraperformato l’indice globale MSCI World nell’anno borsistico 2021. Per contro, ha perso leggermente di più durante la fase di ribasso dei mercati azionari che si è registrata nel 2022. Nonostante il suo azionario sia meno ricco, l’ETF sostenibile ha subito una fluttuazione leggermente inferiore, invece, nel corso degli ultimi tre anni.

Amundi MSCI World SRI (ISIN: LU1861134382)

Amundi MSCI World SRI (ISIN: LU1861134382)

Ticker

WSRI

TER

0,18%

Volume (€)

2,2 mld

Amundi MSCI World SRI (ISIN: LU1861134382)

Ticker

WSRI

TER

0,18%

Volume (€)

2,2 mld

Perché l'abbiamo scelto

L’indice

L’indice MSCI World SRI Filtered PAB, la cui performance è replicata dall’ETF Amundi, investe in grandi società che si distinguono per il loro rating ambientale, sociale e di governance societaria (ESG), distribuite in 23 paesi economicamente sviluppati.

L’indice segue, inoltre, un benchmark orientato agli investimenti a basse emissioni di CO2 definito dall’UE nel 2022. La sigla PAB, infatti, sta per “Paris Aligned Benchmark”, ovvero in linea con l’obiettivo di raggiungere l’impatto climatico zero entro il 2050, stabilito nell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

L’indice PAB Socially Responsible Filtered comprende circa 330 società.

Azioni dell’ETF

Attualmente le prime cinque azioni di questo ETF energie rinnovabili sono le seguenti:

Per quanto riguarda l’allocazione degli asset, l’ETF investe principalmente in azioni del settore salute (17%), del settore informatica (15,53%) e finanza (15,15%). L’ETF sulle energie rinnovabili reinveste i dividendi nel fondo.

Patrimonio gestito e costi

L’Amundi MSCI World SRI è un ETF energie rinnovabili di dimensioni molto consistenti e, a febbraio 2023, gestisce un patrimonio di oltre 2,2 miliardi di euro.

Si tratta di un ETF a replica fisica totale e pertanto replica l’indice di riferimento MSCI World SRI acquistando tutte le azioni che lo compongono. I suoi costi di gestione, pari allo 0,18% annuo, sono tra i più bassi di quelli presenti in questo elenco.

Rendimento e volatilità

Nel 2021, l’ETF ha sovraperformato l’MSCI World. Al contrario, ha perso leggermente di più nell’anno 2022, con i mercati azionari in calo. Negli ultimi 12 mesi, ad ogni modo, la quotazione dell’ETF energie rinnovabili (LU1861134382) è salita dello 0,45%.

BNP Paribas Easy MSCI World SRI 5% Capped (ISIN: LU1615092217)

BNP Paribas Easy MSCI World SRI 5% Capped (ISIN: LU1615092217)

Ticker

EMWE

TER

0,25%

Volume (€)

752 mln

BNP Paribas Easy MSCI World SRI 5% Capped (ISIN: LU1615092217)

Ticker

EMWE

TER

0,25%

Volume (€)

752 mln

Perché l'abbiamo scelto

L’indice

L’indice MSCI World SRI S-Series PAB 5% Capped, replicato dall’ETF del principale istituto di credito francese, BNP Paribas, comprende le più importanti società di 23 paesi industrializzati con un elevato rating ambientale, sociale e di governance societaria (ESG).

Anche questo indice segue un benchmark orientato agli investimenti a basse emissioni di CO2 definito dall’UE nel 2022 – i Paris Aligned Benchmark (PAB), infatti, sono pensati per promuovere l’agenda 2050 al centro dell’Accordo di Parigi.

L’indice applica, inoltre, un tetto (“cap”) che ad ogni data di ribilanciamento limita al 5% il peso massimo di ogni società al suo interno. Questo meccanismo riduce l’influenza delle grandi multinazionali come Microsoft e Tesla e, per contro, accresce il peso delle società sostenibili con un valore di mercato inferiore.

Azioni dell’ETF

A febbraio 2023 le cinque maggiori azioni dell’ETF BNP Paribas Easy MSCI World SRI 5% Capped (ISIN: LU1615092217) sono:

  • Microsoft Corp (4,96%)
  • Texas Instruments Inc (1,88%)
  • Automatic Data Processing Inc (1,59%)
  • Asml Holding Ord (1,49%)
  • Nvidia Corp Ord (1,39%)

Le partecipazioni oggetto dell’allocazione degli asset dell’ETF provengono soprattutto dal settore finanza (18,38%), del settore salute (16,63%) e da quello dei beni industriali (16,52%). Questo ETF sulle energie rinnovabili è un fondo ad accumulazione: i dividendi, quindi, non vengono distribuiti, ma capitalizzati.

Patrimonio gestito e costi

Lanciato nel 2017, l’ETF BNP Paribas Easy MSCI World SRI 5% Capped (ISIN: LU1615092217) attualmente ha un patrimonio di circa 752 milioni di euro.

Con un TER pari allo 0,25% annuo, i costi dell’ETF sono leggermente superiori a quelli richiesti da altri gestori, ma sicuramente ragionevoli. L’ETF si basa sulla replica fisica totale, acquistando quindi tutte le circa 330 azioni che compongono l’indice originale.

Rendimento e volatilità

Secondo la nostra analisi, negli ultimi anni l’ETF è rimasto piuttosto vicino all’MSCI World in termini di performance al netto dei costi, con oscillazioni leggermente superiori.


Cosa sono gli indici MSCI World?

Quasi tutti gli ETF che abbiamo selezionato seguono un sottoindice dell’indice azionario globale MSCI World, che comprende le 1.517 più importanti società per capitalizzazione di mercato provenienti da 23 paesi sviluppati.


MSCI World Socially Responsible Index (SRI) MSCI World Low Carbon SRI Leaders Index MSCI World
Numero di azioni nell’indice 360 640 1.52
Quali azioni fanno parte dell’indice? Azioni delle principali società per capitalizzazione di mercato che si collocano tra le prime (25%) del loro settore in termini di rating ESG, provenienti da 23 paesi economicamente sviluppati. Azioni delle principali società per capitalizzazione di mercato che si collocano tra le prime (25%) del loro settore in termini di rating ESG, provenienti da 23 paesi economicamente sviluppati. La forza economica di ciascun settore e paese (misurata dal valore di mercato delle azioni liberamente negoziabili) è rappresentata al 50%. Azioni delle principali società per capitalizzazione di mercato provenienti da 23 paesi economicamente sviluppati. La forza economica di ciascun paese (misurata dal valore di mercato delle azioni liberamente negoziabili) è rappresentata all’85%.
Quali azioni sono escluse? Azioni di società con un impatto sociale o ambientale negativo e industrie controverse (es. armi, alcol e tabacco o estrazione di petrolio e gas non convenzionali). Azioni di società con un impatto sociale o ambientale negativo e industrie controverse e/o che rientrano nel 20% di quelle con le più alte emissioni di agenti inquinanti nel loro settore.
Processo di selezione delle azioni Screening ESG approfondito: per ogni società, un team MSCI di 200 persone esamina una serie di dati in base a 35 criteri ambientali, sociali e di governance. A seconda della loro importanza, i criteri vengono ponderati in modo diverso per determinare il rating ESG. Screening ESG approfondito: per ogni società, un team MSCI di 200 persone esamina una serie di dati in base a 35 criteri ambientali, sociali e di governance. A seconda della loro importanza, i criteri vengono ponderati in modo diverso per determinare il rating ESG. L’unico criterio considerato è la quotazione delle azioni liberamente negoziabili.

Nuovi indici di riferimento

Dalla metà del 2022 molti gestori di ETF hanno modificato i benchmark di riferimento dei propri fondi. Alla base di questo cambio di rotta c’è il dibattito in corso sugli standard da applicare in Europa agli investimenti perché possano essere considerati sostenibili dal punto di vista ambientale, ovvero la cosiddetta tassonomia.

Alcuni degli ETF presentati nel nostro approfondimento, pertanto, non seguono l’MSCI World SRI, ma l’MSCI World SRI Select Reduced Reduced Fossil Fuel o l’MSCI World SRI S-Series PAB 5% Capped Index.

Come intuibile dal nome, l’indice MSCI World SRI Select Reduced Fossil Fuel esclude le società operanti nel settore dei combustibili fossili.

L’indice MSCI World SRI S-Series PAB 5% Capped, infine, segue il nuovo benchmark orientato agli investimenti a basse emissioni di CO2 definito dall’UE nel 2022. PAB, infatti, è l’acronimo di Paris-Aligned Benchmark.


Investire negli ETF clean energy: informazioni utili

I fondi negoziati in borsa (ETF) non adottano una strategia di investimento di tipo attivo, ma seguono “passivamente” un indice di riferimento. L’indice azionario MSCI World, ad esempio, comprende oltre 1.500 tra le aziende più quotate del mondo; nel caso dei sottoindici sulla sostenibilità, invece, parliamo di una frazione di questi azionari. Investire in ETF, proprio in virtù del loro approccio passivo, ha costi molto contenuti.

Tra i principali aspetti da tenere a mente riguardo agli indici azionari sostenibili e agli ETF clean energy o energie rinnovabili rientrano:

  • Numero di azioni: se intendi investire a lungo termine, meglio puntare sugli indici più ampi che contengono diverse centinaia di azioni.
  • Data di lancio: se sei un investitore privato, concentrati sugli ETF presenti sul mercato da almeno tre anni.
  • Volume: privilegia i fondi che gestiscono una quantità di asset considerevole (meglio se a partire dai 100 milioni di euro) – gli ETF più importanti hanno il vantaggio di poter allocare meglio i costi e per questo tendono ad essere più economici.
  • Costi: i costi di gestione incidono sul rendimento in maniera diretta. Nel nostro confronto, gli indicatori sintetici di spesa (TER) sono compresi tra lo 0,18% e lo 0,65%.

Leggi anche: Quanto investire in criptovalute per bilanciare il portafoglio?


Confronto tra ETF clean energy: metodologia

Nel tracciare un confronto tra quattro ETF energie rinnovabili negoziabili in Italia la nostra redazione si è astenuta dall’assegnare punteggi Forbes Advisor espressi in stelle: a febbraio 2023, infatti, non disponiamo di una quantità di dati che ci consenta di condurre un’analisi sufficientemente approfondita.

Per individuare gli ETF selezionati abbiamo stabilito alcuni requisiti:

  • Abbiamo considerato ETF presenti sul mercato da almeno tre anni e che gestiscono patrimoni di almeno 100 milioni di euro. Riteniamo che gli ETF con queste caratteristiche siano sufficientemente consolidati e possano in futuro ridurre i costi.
  • Abbiamo preso in considerazione ETF sottoposti a un controllo approfondito per quanto riguarda i criteri di sostenibilità (ESG e altri). Non abbiamo ritenuto sufficiente la sola esclusione di specifici settori controversi.

Domande frequenti sugli ETF clean energy

Cosa significa ESG?

La sigla ESG sta per Environmental, Social and Governance. In altre parole, un’azienda con un elevato rating ESG dovrebbe tenere conto del proprio impatto sull’ambiente, prestare attenzione al trattamento dei dipendenti e avere una politica aziendale (corporate governance) più trasparente possibile.

Quando un gestore di indici come MSCI verifica il profilo ESG di un’azienda, raccoglie una serie di dati da documenti pubblici prodotti nell’ambito delle relazioni annuali o dai media.

Quanto deve durare un investimento in ETF clean energy?

Se investi in ETF che seguono le azioni delle più grandi società a livello globale dovresti adottare una strategia a lungo termine che vada dai 10 ai 15 anni (o anche più duratura). Il concetto alla base di questa scelta è il seguente: l’innovazione farà sempre parte dell’economia. Sul mercato azionario globale si affacciano costantemente nuove aziende e quelle che acquistano valore e registrano performance positive entrano quasi sempre a far parte dell’indice MSCI World.

Naturalmente, non è detto che nel breve periodo i tuoi investimenti non possano subire battute d’arresto o che la crescita economica non possa decelerare. Nel lungo periodo, ad ogni modo, esistono ottime probabilità che il settore delle rinnovabili cresca in modo significativo.

Dove investire in ETF clean energy?

Come tutti gli altri ETF, in Italia gli ETF energie rinnovabili vengono negoziati su ETFplus, gestito da Borsa Italiana, durante l’orario di apertura del mercato (9.00-17.40).

Per investire è necessario essere titolari di un conto corrente con deposito titoli o di account su una piattaforma di trading (es. eToro, XTB, Moneyfarm, Degiro, Directa).

Puoi investire in ETF anche tramite la banca, ma in questo caso potresti vederti addebitate commissioni più alte rispetto ai broker.


Forbes Advisor informa i suoi lettori a scopo puramente educativo. Data l'unicità della situazione finanziaria di ciascun utente, i prodotti e i servizi da noi recensiti potrebbero non risultare adatti alle esigenze di ognuno dei nostri lettori. Non offriamo servizi di consulenza finanziaria, di advisory o di intermediazione, né raccomandiamo o consigliamo ai singoli di acquistare o vendere particolari azioni o titoli. Le informazioni relative alla performance di un asset finanziario possono subire variazioni rispetto al momento della loro pubblicazione. L’andamento registrato in passato da titoli e azioni non è indicativo rispetto al futuro.