Come funziona l’assicurazione sulla vita?

Collaboratore,  Editor

Aggiornato: 21/12/2023, 09:40 am

Nota della redazione: Forbes Advisor potrebbe guadagnare una commissione sulle vendite realizzate dai partner grazie ai link contenuti in questa pagina. Le opinioni e le valutazioni dei nostri redattori non sono in alcun modo influenzate da tali accordi commerciali.

L’assicurazione sulla vita è un tipo di assicurazione che fornisce sicurezza finanziaria ai beneficiari in caso di decesso dell’assicurato, aiutandoli a far fronte a spese quotidiane, debiti e mutui. Funziona così: una persona stipula una polizza assicurativa sulla propria vita e paga un premio periodico (annuo o a rate) alla compagnia assicurativa. Se l’assicurato muore durante il periodo di copertura, i beneficiari designati ricevono la somma di denaro (indennizzo o beneficio) concordata nel limite del massimale previsto dal contratto.

Prima di decidere il miglior tipo di polizza e il livello di copertura adatto a te, è importante capire bene come funziona l’assicurazione sulla vita.

Cos’è l’assicurazione sulla vita?

L’assicurazione sulla vita è un contratto tra te e una compagnia assicurativa. In cambio del pagamento del premio mensile, la compagnia paga una somma di denaro, nota come beneficio in caso di morte, ai beneficiari selezionati nel caso in cui dovessi decedere durante il periodo di copertura della polizza.

Per i consumatori, la polizza di assicurazione sulla vita offre protezione finanziaria una maggiore tranquillità. Può essere rassicurante sapere che la tua famiglia non dovrà affrontare difficoltà finanziarie quando non ci sarai più.

Le compagnie di assicurazioni sulla vita offrono una gamma di opzioni e pacchetti, e la migliore soluzione per te dipenderà dalle tue esigenze e dalla tua situazione personale.

A cosa serve l’assicurazione sulla vita?

Il denaro derivante dal pagamento di un’assicurazione sulla vita può essere utilizzato dai beneficiari per garantire sostegno finanziario a lungo termine o coprire spese immediate. Le sue principali finalità sono:

  • Pagamento delle spese funebri
  • Pagamento di tasse ereditarie o altre spese legali associate alla successione
  • Estinzione di mutui, prestiti e altri debiti
  • Copertura delle spese quotidiane precedentemente coperte dal reddito della persona assicurata
  • Pagamento delle spese scolastiche e universitarie dei figli

Le famiglie che hanno stipulato un’assicurazione sulla vita possono spesso risparmiare alla propria famiglia l’angoscia di dover vendere una proprietà e cambiare casa in caso di morte di un genitore, ad esempio. Questo perché il pagamento dell’assicurazione sulla vita può coprire tutto o parte del debito ipotecario.

Molte polizze di assicurazione sulla vita prevedono anche altri vantaggi, come il pagamento in caso di diagnosi di malattia terminale. In questo caso, significa che la polizza pagherà una sola volta, in caso di malattia terminale o decesso, a seconda di quale evento si verifichi per primo.

Come funziona l’assicurazione sulla vita?

In parole semplici, l’assicurazione sulla vita funziona così: chi stipula la polizza paga un premio fisso per la copertura e indica un beneficiario (in forma scritta alla compagnia o tramite testamento). Quando muore, la compagnia paga ai beneficiari designati la somma di denaro concordata. Una polizza sulla vita dura tipicamente dai 10 ai 30 anni. Se alla scadenza della polizza l’assicurato è ancora in vita, non è previsto alcun pagamento del premio.
Il costo del premio dipenderà da una serie di fattori tra cui:

  • La tua età: quanto più giovane sei, tanto minore è il rischio di sinistro e tanto più conveniente è il premio.
  • Il tuo stato di salute e il tuo stile di vita. Se hai un indice di massa corporea (BMI) sano e non hai patologie preesistenti, il costo della polizza sarà inferiore.
  • Se sei un fumatore o svapatore: chi fuma paga un’assicurazione sulla vita più alta rispetto ai non fumatori, a causa dei maggiori rischi per la salute.
  • Le tue attività professionali/sportive svolte e alle abitudini di vita
  • Anamnesi familiare: se esiste una storia familiare di morte prematura dovuta a ictus, patologie cardiache o tumori, ciò può incidere sul premio da pagare.
  • L’importo della copertura di cui hai bisogno (l’entità del pagamento): i premi sono più alti quanto maggiore è il pagamento richiesto.
  • Il tipo di polizza di assicurazione sulla vita: esistono diversi tipi di assicurazione sulla vita tra cui scegliere. Ad esempio, un’assicurazione a termine di livello, in cui il pagamento rimane lo stesso per tutta la durata della polizza, costerà di più rispetto a una copertura decrescente, in cui il pagamento diminuisce per ogni anno in cui si mantiene la copertura.
  • L’eventuale presenza di sconti che riducono l’importo del premio.

Il genere dell’assicurato non fa alcuna differenza sul costo della copertura poiché non è legale per gli assicuratori applicare tariffe diverse sulla base del genere. Il mercato delle assicurazioni è vasto, per cui confrontare i preventivi delle polizze sulla vita è un buon modo per iniziare a capire qual è la giusta protezione sulla vita per te e la tua famiglia al prezzo più vantaggioso.

In linea di massima l’assicurazione sulla vita è annuale, cioè il premio viene pagato una volta all’anno. Tuttavia, i premi possono anche essere frazionati in rate mensili o semestrali. In tal caso, l’assicurato pagherà di più in quanto il premio viene maggiorato degli interessi di rateizzazione.

Leggi anche: Come funziona l’assicurazione vita caso morte

Quanto costa l’assicurazione sulla vita?

Fare un’assicurazione sulla vita ha costi abbordabili: potresti pagare una cifra tra i 15 e i 40 euro al mese. Tuttavia, tieni a mente che il costo delle polizze vita è influenzato da una serie di fattori, tra cui l’età, il capitale da assicurare, la durata del contratto e le eventuali garanzie aggiuntive.

Le polizze vita caso morte sono più economiche, in quanto prevedono la sola erogazione di un capitale in caso di morte dell’assicurato. Le polizze vita mista sono invece più costose, poiché prevedono la possibilità di riscattare il capitale in vita o di ricevere una rendita vitalizia.

Per avere un’idea più precisa del costo di una polizza vita adatta alle proprie esigenze, conviene fare un preventivo online sul sito delle compagnie o utilizzare un comparatore su cui confrontare i prezzi e scegliere l’offerta più conveniente.

Cosa copre l’assicurazione sulla vita?

L’assicurazione sulla vita copre in genere tutte le cause di morte, inclusi infarti, ictus e altre malattie come il cancro, nonché morte dovuta alla vecchiaia e per cause naturali.

Sarai coperto in caso di morte dovuta a incidente, ad esempio un incidente stradale. La maggior parte delle polizze pagherà anche nelle tristi circostanze in cui l’assicurato si è tolto la vita (ma non nei primi 24 mesi di copertura).

L’assicurazione copre il rischio in tutto il mondo tranne nei Paesi in cui c’è una situazione di guerra, dichiarata o non dichiarata, o guerra civile: la copertura non opera se l’assicurato si trova già nel territorio interessato dagli atti di guerra e il decesso avviene dopo 14 giorni dall’inizio delle ostilità, o se l’assicurato si reca in un Paese dove c’è già una situazione di guerra o similari.

Cosa non copre l’assicurazione sulla vita?

Le polizze di assicurazione sulla vita prevedono esclusioni sulla base dell’età del contraente, che non può avere meno di 18 anni o un’età in genere dai 78/79 anni in su. Inoltre, nella maggior parte dei casi, non pagano se l’assicurato si toglie la vita entro i primi due anni di polizza o entro un anno in caso di riattivazione. Limiti ed esclusioni della polizza vita possono variare da compagnia a compagnia, ma in generale le condizioni sono molto simili o uguali. Ecco i principali casi non coperti dalle assicurazioni sulla vita:

  • Delitti dolosi del contraente, assicurato o beneficiario
  • Partecipazione ad atti di guerra, terrorismo, tumulto popolare o qualsiasi operazione militare
  • Eventi nucleari
  • Guida di veicoli e natanti senza patente
  • Incidenti di volo su mezzi o con piloti non autorizzati
  • Sport estremi
  • Attività professionale a rischio
  • Attività sportiva pericolosa (es: alpinismo e arrampicata, sci/snowboard, bungee jumping, immersioni subacquee kitesurfing, paracadutismo, pugilato, rafting, sport aerei in genere) Eventi avvenuti in uno qualunque dei paesi per i quali il Ministero degli Esteri ha sconsigliato di intraprendere il viaggio
  • Suicidio, se avviene nei primi 2 anni dell’assicurazione o nei primi 12 mesi dall’eventuale riattivazione.

L’assicurato deve sottoporsi a visite mediche se ha più di 65 anni e 6 mesi e ha assicurato un capitale superiore a 400.000€.

Ricorda: un assicuratore può comunque rifiutarsi di pagare un sinistro se ritiene che l’assicurato non sia stato completamente aperto e onesto quando ha stipulato la copertura. Ad esempio, se non hanno rivelato una condizione di salute preesistente o una diagnosi passata.

È fondamentale essere onesti con il tuo assicuratore riguardo al tuo stato di salute e a qualsiasi condizione di cui hai sofferto (ora o in passato). Se nascondi informazioni importanti di questo tipo corri il rischio di invalidare la tua polizza di assicurazione sulla vita e di lasciare i tuoi cari senza rimborso in caso di morte.
Secondo una ricerca Forbes Advisor, le assicurazioni sulla vita rimborsano circa il 97% di tutti i sinistri.

Tipologie di assicurazione vita

Le polizze vita si suddividono in tre categorie:

Caso morte. La polizza vita caso morte consente ai beneficiari di ottenere il denaro se il soggetto assicurato muore. È utile se si ha un mutuo o si è la principale fonte di reddito per la propria famiglia, perché permette di proteggere i propri cari in caso di decesso. Rientrano in questa categoria sia la polizza temporanea caso morte, così chiamata perché ha una durata stabilita nel tempo (per esempio 10 o 20 anni), sia la polizza a vita intera, che non ha una durata fissa ma resta in vigore per tutta la vita dell’assicurato.
Nel primo caso, il capitale garantito viene erogato solo se la morte dell’assicurato avviene mentre la polizza è ancora valida, mentre nel secondo caso la polizza può essere vista anche come un’opzione di investimento a lungo termine grazie all’accumulo di valore in contanti nel corso degli anni.

Caso vita. La polizza per il caso vita assicura un capitale o una rendita se, alla data di scadenza, l’assicurato è ancora in vita. Quando sottoscrivi questa tipologia di assicurazione, versi un importo che ti verrà restituito alla scadenza della polizza insieme agli interessi accumulati nel tempo. È un’opzione assicurativa vantaggiosa se desideri garantirti un reddito aggiuntivo per integrare la tua fonte principale di entrate o per avere a disposizione un capitale in situazioni di emergenza. Questa polizza ha una durata variabile e può coprire periodi brevi, da 5 a 10 anni, o periodi molto lunghi, anche oltre i 30 anni, a seconda del tipo selezionato.

Le polizze per il caso di vita si distinguono principalmente in tre categorie. Possono essere:

  • A capitale differito: alla fine del contratto viene restituito l’importo iniziale investito, aumentato dagli interessi accumulati nel tempo.
  • A rendita differita: il beneficiario riceve pagamenti periodici, mensili o annuali, a partire da una data prestabilita dal contratto.
  • A rendita immediata: il premio viene versato in un’unica soluzione e la rendita inizia ad essere percepita immediatamente dopo il pagamento. Questo tipo di contratto solitamente perdura per tutta la vita dell’assicurato, offrendo uno strumento pratico per gestire i risparmi nel tempo.

Mista. È un ibrido tra la polizza per il caso di morte e quella per il caso di vita. Con questa tipologia, il capitale assicurato viene erogato al beneficiario sia in caso di decesso dell’assicurato che al termine del contratto, nel caso l’assicurato sopravviva. Questo tipo di polizza offre una flessibilità unica: consente di determinare la quantità di premio destinata alla componente “caso vita” e a quella “caso morte”. In genere, l’assicurato ha la possibilità di stabilire come distribuire il premio pagato, decidendo quanto contribuirà al capitale garantito in caso di sopravvivenza e quanto al capitale erogato in caso di decesso.

Leggi anche: Assicurazione vita sul mutuo: come funziona e quale scegliere

Come scegliere il beneficiario di una polizza vita?

Il beneficiario di un’assicurazione sulla vita è la persona che può richiedere il pagamento del capitale (la prestazione in caso di morte) dopo la morte del contraente.

È possibile nominare anche più beneficiari e decidere la percentuale che ciascuno di essi riceverà al momento del decesso. Inoltre, è opportuno aggiungere beneficiari eventuali che riceveranno il capitale in caso di morte dei beneficiari primari.

Si può anche scegliere di affidare la polizza a un fondo fiduciario, talvolta definito “written in trust”. In questo modo, l’eventuale pagamento è escluso dal patrimonio del defunto (quindi non sarà dovuta l’imposta di successione) e può essere versato direttamente e più rapidamente ai beneficiari, senza passare attraverso il processo di successione.

È fondamentale aggiornare e rivedere regolarmente la scelta dei beneficiari. Ad esempio, eventi della vita come un matrimonio, un divorzio o un nuovo figlio possono influenzare le decisioni prese. Per modificare i beneficiari, occorre rivolgersi alla propria compagnia di assicurazione sulla vita e inviare un modulo di modifica del beneficiario.

Come riscuotere una polizza vita?

Quando il contraente di una polizza vita muore, i beneficiari designati ricevono il pagamento della somma assicurata, nota anche come beneficio di morte o indennizzo. Di solito, le richieste di indennizzo vengono pagate in tempi brevi, il che può essere estremamente utile se bisogna affrontare spese urgenti come quelle per il funerale.

Per richiedere la liquidazione della polizza vita bisogna cercare di contattare la compagnia assicurativa il prima possibile per informarla della morte del contraente. Anche se quando una persona cara muore le cose da fare sono tante, prima si contatta l’assicuratore e prima si può ottenere il denaro.

È probabile che il beneficiario debba compilare alcuni moduli forniti dall’assicurazione per avviare la procedura di richiesta di risarcimento, e inviare il certificato di morte, o una copia certificata. In circostanze normali, le richieste di risarcimento dell’assicurazione sulla vita vengono pagate entro 30 giorni dal ricevimento da parte dell’assicuratore di tutti i documenti necessari.

Non è necessaria una copia originale della polizza di assicurazione sulla vita per presentare una richiesta di risarcimento. È sufficiente conoscere il nome della compagnia assicurativa e contattarla.

Per questo motivo è importante informare i beneficiari dell’esistenza di una polizza e comunicare loro il nome dell’assicuratore. L’assicuratore è obbligato per contratto a pagare solo le persone indicate nella polizza.

Come già accennato, i beneficiari di un’assicurazione sulla vita non hanno alcuna restrizione sull’uso che possono farne.

Domande frequenti

Chi sono i beneficiari di una polizza vita?

È chi, in base alle indicazioni del contraente, ha diritto di ricevere il denaro al verificarsi dell’evento assicurato. I beneficiari delle polizze vita possono essere coniugi, figli, fratelli, amici o anche dei fondi, che devono essere nominati al momento della stipula ma che possono essere modificati in qualsiasi momento, sia con comunicazione scritta alla compagnia sia con il testamento. Alla morte dell’assicurato il beneficiario riceve il denaro investito nella polizza anche se non è erede e anche se gli eredi non sono d’accordo.

Quanto costa fare un’assicurazione sulla vita?

Il premio dell’assicurazione vita varia in base a una serie di fattori come l’età del contraente, il suo stato di salute, il capitale assicurato, la durata scelta, la tipologia di polizza, lo stato di fumatore o non fumatore e le sue abitudini di vita, così come la presenza di coperture aggiuntive. In media i costi si aggirano sui 30-40 euro al mese.

Chi ha bisogno di un'assicurazione sulla vita?

Se hai qualcuno che dipende finanziariamente da te, potresti prendere in considerazione l’idea di stipulare un’assicurazione sulla vita. L’assicurazione sulla vita fornisce denaro per coprire spese quotidiane, saldare i debiti e per sostenere i figli. Inoltre, se non vuoi lasciare incombenze ai tuoi cari per le tue spese funebri, l’assicurazione sulla vita può soddisfare questa esigenza.

Come funziona il pagamento di un'assicurazione sulla vita?

I beneficiari devono presentare una richiesta di indennizzo alla compagnia di assicurazione sulla vita, inviando il certificato di morte o una copia, dopo il decesso dell’assicurato. Dopo che la richiesta è stata elaborata, i beneficiari ricevono il pagamento della somma forfettaria esentasse.

L’assicurazione sulla vita copre la morte per suicidio?

Sì, la maggior parte delle polizze vita copre la morte per suicidio, ma prevede un’esclusione che afferma che la compagnia non pagherà se l’assicurato si toglie la vita entro i primi 2 anni dalla stipula della polizza o entro i 12 mesi in caso di rinnovo.

Forbes Advisor informa i suoi lettori a scopo puramente educativo. Data l'unicità della situazione finanziaria di ciascun utente, i prodotti e i servizi da noi recensiti potrebbero non risultare adatti alle esigenze di ognuno dei nostri lettori. Non offriamo servizi di consulenza finanziaria, di advisory o di intermediazione, né raccomandiamo o consigliamo ai singoli di acquistare o vendere particolari azioni o titoli. Le informazioni relative alla performance di un asset finanziario possono subire variazioni rispetto al momento della loro pubblicazione. L’andamento registrato in passato da titoli e azioni non è indicativo rispetto al futuro.