I 5 migliori ETF China

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Pubblicato: 04/07/2023, 03:18 pm

Benedetta Giuliani
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Nota della redazione: Forbes Advisor potrebbe guadagnare una commissione sulle vendite realizzate dai partner grazie ai link contenuti in questa pagina. Le opinioni e le valutazioni dei nostri redattori non sono in alcun modo influenzate da tali accordi commerciali.

La Cina è riconosciuta come una superpotenza emergente. Con quasi un quinto della popolazione mondiale, il suo PIL è secondo solo a quello degli USA, e in base ad alcuni metodi di calcolo risulta ancora più elevato. In ogni caso, gli economisti prevedono che entro il 2050 il PIL cinese supererà quello degli Stati Uniti.

Le azioni cinesi possono essere soggette a forti fluttuazioni di prezzo. Gli ETF China offrono la possibilità di possedere un paniere di titoli cinesi riducendo in una certa misura l’effetto delle variazioni nel loro prezzo. Tuttavia, non tutti gli ETF sulla Cina sono identici: questi prodotti seguono indici diversi e possono avere commissioni differenti. Alcuni ETF includono nel loro portafoglio solo aziende che rispettano specifici criteri etici e sociali.

Forbes Advisor ha scelto cinque dei migliori ETF China adatti agli investitori retail. Ciascun ETF ha conseguito ottimi rendimenti negli ultimi anni, offrendo commissioni contenute e gestendo un elevato volume di asset.

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I migliori ETF China nel 2024


UBS MSCI China ETF (USD) A-acc (ISIN: nIE00BKFB6K94)

UBS MSCI China ETF (USD) A-acc (ISIN: nIE00BKFB6K94)

Dimensioni (€)

163 milioni

Rendimento a 3 anni

33,52%

TER

0,3%

UBS MSCI China ETF (USD) A-acc (ISIN: nIE00BKFB6K94)

Dimensioni (€)

163 milioni

Rendimento a 3 anni

33,52%

TER

0,3%

Perché l'abbiamo scelto

Tra i prodotti d’investimento al centro del nostro confronto, l’UBS MSCI China ETF (ISIN: IE00BKFB6K94) è l’ETF China con la migliore performance a tre anni. Seguendo l’indice MSCI China A, l’ETF investe nelle principali società cinesi, riversando i dividendi nel fondo. Tra le sue partecipazioni figurano Kweichow Moutai, Contemporary Amp e China Merch Bank.

L’ETF, che è presente sul mercato dal 2020, gestisce un patrimonio di €163 milioni e ha ottenuto un rendimento triennale del 33,52%. Negli ultimi tre anni si è distinto inoltre per la sua bassa volatilità, pari al 20,55%. Con un TER dello 0,3%, l’UBS MSCI China ETF presenta le commissioni più contenute tra gli ETF cinesi presi in esame, le quali variano dallo 0,19% allo 0,74%.

Come per tutti gli ETF analizzati, la valuta del fondo è il dollaro statunitense (USD), ma ciò non significa che le transazioni debbano necessariamente avvenire in questa divisa. È il fondo ad acquistare e vendere azioni cinesi in dollari, mentre tu potrai effettuare transazioni in euro. In ogni caso, il prodotto non offre garanzie per quanto riguarda il rischio di cambio, il che significa che se il dollaro scende (o sale), la fluttuazione influirà sul valore dell’ETF.

iShares MSCI China ETF (ISIN: IE00BJ5JPG56)

iShares MSCI China ETF (ISIN: IE00BJ5JPG56)

Dimensioni (€)

2,7 milioni

Rendimento a 3 anni

17%

TER

0,4%

iShares MSCI China ETF (ISIN: IE00BJ5JPG56)

Dimensioni (€)

2,7 milioni

Rendimento a 3 anni

17%

TER

0,4%

Perché l'abbiamo scelto

L’ETF iShares MSCI China A UCITS (ISIN: IE00BJ5JPG56) replica l’indice MSCI China A Inclusion, che comprende le principali società cinesi incluse anche nell’MSCI Emerging Markets Index. Tra i titoli più importanti figurano Moutai, Amperex Tech e Merchants Bank.

Il fondo è quotato in dollari statunitensi (USD) e adotta una politica ad accumulazione. È stato lanciato nel 2015 e ha registrato un rendimento a tre anni del 17,01%. Sebbene si tratti di un valore più alto rispetto a quello raggiunto dalla maggior parte degli altri ETF China, rimane al di sotto del top performer, l’UBS MSCI China ETF (ISIN: IE00BKFB6K94).

Questo ETF, che gestisce un patrimonio di €2,7 miliardi, è il più grande nella sua categoria. Inoltre, presenta una volatilità inferiore rispetto alla maggior parte degli ETF cinesi, ma comunque leggermente superiore rispetto a quella dell’UBS MSCI China ETF (ISIN: IE00BKFB6K94).

Il TER è pari allo 0,4%: sebbene non sia il più basso, è comunque molto competitivo.

Xtrackers Harvest CSI 300 ETF (ISIN: LU0875160326)

Xtrackers Harvest CSI 300 ETF (ISIN: LU0875160326)

Dimensioni (€)

470 milioni

Rendimento a 3 anni

8,16%

TER

0,65%

Xtrackers Harvest CSI 300 ETF (ISIN: LU0875160326)

Dimensioni (€)

470 milioni

Rendimento a 3 anni

8,16%

TER

0,65%

Perché l'abbiamo scelto

Offrendo un rendimento da dividendi annuo del 2,84%, l’ETF Xtrackers Harvest CSI 300 (ISIN: LU0875160326) rappresenta un’ottima scelta per gli investitori alla ricerca di un reddito passivo. Il fondo replica l’indice CSI 300, che comprende le 300 maggiori società cinesi, con partecipazioni in aziende come Moutai, Amperex Tech e CN Ping.

Lanciato nel 2014 e denominato in dollari statunitensi (USD), l’ETF ha ottenuto un rendimento a tre anni dell’8,16%, un dato che lo rende uno dei migliori prodotti in quest’analisi. Tutti gli altri ETF cinesi a distribuzione hanno registrato rendimenti negativi negli ultimi tre anni.

La volatilità dell’ETF si è attestata al 21,41% nell’ultimo triennio, risultando uno dei valori più bassi tra quelli rilevati nel nostro confronto. Tuttavia, il TER dello 0,65% fa di questo ETF uno tra i più costosi in quest’analisi. Nonostante ciò, se il reddito da dividendi e la performance sono gli indicatori che reputi più importanti, questo ETF rappresenta un’opzione particolarmente valida.

Franklin FTSE China ETF (ISIN: IE00BHZRR147)

Franklin FTSE China ETF (ISIN: IE00BHZRR147)

Dimensioni (€)

265 milioni

Rendimento a 3 anni

-12,35%

TER

0,19%

Franklin FTSE China ETF (ISIN: IE00BHZRR147)

Dimensioni (€)

265 milioni

Rendimento a 3 anni

-12,35%

TER

0,19%

Perché l'abbiamo scelto

Tra gli ETF considerati, il Franklin FTSE China ETF (ISIN: IE00BHZRR147) ha il rapporto di spesa più basso, che ammonta allo 0,19%.

Il fondo è quotato in USD e segue l’indice FTSE China 30/18 Capped, che rappresenta società cinesi di grandi e piccole dimensioni, ognuna delle quali ha un peso limitato all’interno dell’indice.

Proprio la presenza di società più piccole, che tendono a essere più volatili, potrebbe spiegare la tendenza negativa mostrata negli ultimi tre anni dall’ETF, che ha sottoperformato in modo significativo i fondi precedentemente citati.

Negli ultimi tre anni, infatti, il Franklin FTSE China ETF (ISIN: IE00BHZRR147) ha registrato un rendimento del -12,35%. Tra le partecipazioni principali figurano Tencent, Alibaba e Meituan Dianping.

Il fondo è stato lanciato nel 2019, gestisce un patrimonio di circa 265 milioni di euro a inizio luglio 2023, ed è un ETF ad accumulazione.

UBS ETF MSCI China ESG Univ. Low Carbon Sel. (ISIN: LU1953188833)

UBS ETF MSCI China ESG Univ. Low Carbon Sel. (ISIN: LU1953188833)

Dimensioni (€)

247 milioni

Rendimento a 3 anni

-7,83%

TER

0,45%

UBS ETF MSCI China ESG Univ. Low Carbon Sel. (ISIN: LU1953188833)

Dimensioni (€)

247 milioni

Rendimento a 3 anni

-7,83%

TER

0,45%

Perché l'abbiamo scelto

ESGè l’acronimo di “Environmental, Social and Governance” e viene utilizzato per descrivere le società più attente al sociale e che si impegnano per migliorare la qualità di vita dei propri lavoratori e tutelare l’ambiente.

Ci sono solo due ETF China orientati ai criteri ESG che soddisfano i requisiti stabiliti da Forbes Advisor per questo confronto (la metodologia è spiegata più avanti), e l’UBS MSCI China ESG Universal Low Carbon Select ETF (ISIN: LU1953188833) ha battuto i suoi omologhi in quasi tutte le variabili esaminate.

L’UBS MSCI China ESG ETF ricalca l’indice MSCI China ESG Universal Low Carbon Select 5% Issuer Capped, che comprende società di medie e grandi dimensioni con profili ESG più elevati. Tra le società leader figurano Alibaba, Tencent e Meituan Dianping.

L’ETF non ha ottenuto le stesse performance di altri fondi in questo elenco e presenta spese di gestione annue più alte, ma si tratta di aspetti piuttosto comuni per i fondi con simili caratteristiche.

Il fondo è stato lanciato nel 2019, è quotato in USD e adotta una politica di distribuzione dei dividendi. Gli azionisti ricevono i dividendi dell’ETF ogni sei mesi e il rendimento da dividendo è pari al 2,11%.

Azioni e ETF China: i rischi

Spesso gli organi di informazione scrivono di come il governo cinese stia esercitando un controllo significativo sul mercato azionario nazionale, negando la libera partecipazione agli investitori stranieri o bloccandone le operazioni in borsa. Per acquistare azioni cinesi, è necessario utilizzare lo yuan (renminbi), che è sottoposto a controlli molto stringenti.

Dal 2012 solo alcuni investitori istituzionali (i cosiddetti Qualified Foreign Institutional Investors QFII) sono autorizzati a cambiare le proprie valute in renminbi e ad acquistare azioni cinesi di categoria A. Si tratta di titoli appartenenti a società con sede in Cina e negoziati in renminbi sulle borse di Shanghai o Shenzhen.

L’elenco dei QFII 2020 comprende UBS, Blackrock e Franklin Templeton: questi operatori rappresentano importanti partecipazioni nei portafogli degli ETF che abbiamo citato.

Tutti gli ETF del nostro elenco, tranne il primo, utilizzano la cosiddetta replica fisica. In altre parole, acquistano, possiedono e vendono i titoli rappresentati nell’indice. La loro facoltà di operare in questi termini dipende direttamente dal mantenimento dello status di QFII.

Per seguire le quotazioni del mercato azionario cinese, gli ETF possono anche utilizzare i contratti swap, impiegati dai fondi a replica sintetica. Uno swap è un contratto con cui il gestore di un ETF e una banca si impegnano ad effettuare una transazione di scambio. In cambio di una commissione, la banca si impegna a garantire al fornitore dell’ETF il valore dell’indice corrispondente.

Il nostro confronto include l’UBS MSCI China ETF (ISIN: IE00BKFB6K94), ovvero quello con il rendimento più elevato, che utilizza una struttura di questo tipo. L’ETF in questione non possiede fisicamente le azioni cinesi.

I rischi connessi agli ETF China su swap (sintetici) non derivano solo dalle condizioni del mercato cinese, ma soprattutto dal rischio di controparte. 

Questi ETF si affidano a una banca che corrisponde il valore dell’indice. Se la banca fallisce, l’ETF potrebbe perdere i diritti stabiliti nell’ambito dei contratti di scambio e i suoi asset.


Metodologia

Per stilare la nostra classifica dei migliori ETF China ci siamo basati sui seguenti criteri:

  • Dimensioni: tutti i fondi gestiscono un patrimonio di almeno 100 milioni di euro.
  • Focus sulla Cina: ogni ETF del nostro elenco si concentra su azioni cinesi e segue un indice azionario cinese.

Sulla base di questi criteri, abbiamo elaborato una lista composta da 14 ETF. Di qui, abbiamo individuato sei ETF in base ai seguenti criteri:

  • Performance negli ultimi tre anni
  • Patrimonio in gestione
  • Costi di gestione (TER)
  • Rispetto dei criteri di sostenibilità (ESG), considerando all’interno di questa categoria gli ETF con la migliore performance triennale
  • Rendimento da dividendi.

Ciascuno degli ETF presentati in questo articolo è risultato il migliore nell’ambito di ognuna di queste cinque categorie.

Nota: le performance passate non sono indicative di quanto avverrà in futuro e gli ETF che hanno ottenuto le migliori prestazioni in passato potrebbero non essere altrettanto performanti in futuro.

Tutti i dati sono ricavati da JustETF.


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