Migliori ETF sull’intelligenza artificiale

Forbes Staff,  Editor

Pubblicato: 03/07/2023, 05:31 pm

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L’intelligenza artificiale (AI, dall’inglese Artificial Intelligence) si riferisce alla capacità dei sistemi informatici di eseguire attività che richiedono l’intelligenza umana. L’AI è un concetto ampio, che in sé racchiude diverse tecnologie, come l’apprendimento automatico (machine learning). Nell’ultimo periodo abbiamo assistito a una vera e propria esplosione dell’AI, tra chatbot come ChatGPT e Bard, e generatori di immagini AI che stanno già sconvolgendo la cosiddetta creator economy.

Si prevede che il mercato dell’intelligenza artificiale (AI) raggiungerà i 407 miliardi di dollari entro il 2027, registrando una crescita sostanziale rispetto agli 86,9 miliardi di dollari generati nel 2022. Si stima inoltre che entro il 2030 il mercato dell’AI crescerà fino a quasi 2mila miliardi di dollari.

Davanti a un trend così prorompente, è probabile che tu abbia già pensato di investire in intelligenza artificiale e ottenere guadagni dal suo avanzamento.

Abbiamo già visto quali sono le migliori azioni di intelligenza artificiale e analizzato anche le migliori criptovalute AI. Uno dei modi più semplici e convenienti per gli investitori al dettaglio di investire in intelligenza artificiale è tramite ETF (exchange trade fund).

Gli ETF sull’intelligenza artificiale sono fondi che seguono e cercano di replicare l’andamento e il rendimento di fondi che investono in questa tecnologia. Abbiamo selezionato i migliori ETF su AI in base ad alcuni aspetti cruciali come rendimento, volatilità, costi di gestione, commissioni e volumi di patrimonio gestito. In questa guida ti spieghiamo anche quali sono i vantaggi e i rischi di investire in intelligenza artificiale con gli ETF e cosa considerare quando si sceglie un fondo AI in ottica di diversificazione del portafoglio.

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I 4 migliori ETF di intelligenza artificiale 2024


Xtrackers Artificial Intelligence and Big Data UCITS ETF 1C

Xtrackers Artificial Intelligence and Big Data UCITS ETF 1C

Dimensioni del fondo

€860 milioni

TER

0.35%

Rendimento a 1 anno

22.08%

Xtrackers Artificial Intelligence and Big Data UCITS ETF 1C

Dimensioni del fondo

€860 milioni

TER

0.35%

Rendimento a 1 anno

22.08%

Perché l'abbiamo scelto

L’ETF Xtrackers Artificial Intelligence and Big Data UCITS ETF 1C (ISIN: IE00BGV5VN51) è quotato dal 29 gennaio 2019 e ha domicilio in Irlanda. Il fondo segue una politica di distribuzione dei dividendi ad accumulazione e una modalità di replica fisica totale.

L’obiettivo dell’ETF è replicare l’andamento dell’indice Nasdaq Yewno Global Artificial Intelligence and Big Data, le cui partecipazioni sono suddivise nei seguenti settori:

  • Informatica 68,53%
  • Telecomunicazioni 20,58%
  • Beni voluttuari 5,40%
  • Finanza 4,51%
  • Industria 0,96%
  • Altri 0,02%

Tra quelli esaminati, è uno degli ETF più grandi per volumi di patrimonio gestito e tra i più convenienti, con un indicatore sintetico di spesa (TER) allo 0,35%. È inoltre uno degli ETF sull’intelligenza artificiale con il maggior numero di partecipazioni (80). Un aspetto positivo da prendere in considerazione, visto che maggiore è il numero di partecipazioni, maggiore è la diversificazione dell’ETF.

iShares Automation & Robotics UCITS ETF

iShares Automation & Robotics UCITS ETF

Dimensioni del fondo

€3 miliardi

TER

0.40%

Rendimento a 1 anno

16.96%

iShares Automation & Robotics UCITS ETF

Dimensioni del fondo

€3 miliardi

TER

0.40%

Rendimento a 1 anno

16.96%

Perché l'abbiamo scelto

Lanciato a settembre 2016 e con domicilio in Irlanda, iShares Automation & Robotics UCITS ETF (ISIN: IE00BYZK4552) mira a replicare l’andamento, e quindi il rendimento, dello STOXX Global Automation & Robotics Index. E lo fa in base agli ESG (per armi controverse, armi, tabacco, energia nucleare, carbone termico, petrolio e gas, e società coinvolte in gravi controversie ESG). Le società incluse nell’indice devono generare almeno il 50% (il 45% per le società già presenti nell’Indice) dei loro ricavi annui da settori associati al tema dell’automazione e della robotica.

È uno degli ETF più grandi per dimensioni tra quelli in elenco, e ha posizioni in oltre 150 titoli. Offre un accesso diversificato e a prezzi concorrenziali a società che stanno sviluppando tecnologia nei campi dell’automazione e della robotica nei mercati emergenti e sviluppati. Tra le principali troviamo USD Cash, Nvidia Corp, Advantest Corp, Bentley Systems In c e Sage.

Con un indice di spesa complessiva (TER) pari allo 0,40% annuo, e 3 miliardi di dollari gestiti alla data attuale, iShares Automation & Robotics UCITS ETF è l’ETF più economico e più grande che replica l’iSTOXX FactSet Automation & Robotics. Adotta una replica a campionamento, quindi acquista solo i componenti più importanti dell’indice, e i dividendi sono accumulati e reinvestiti nell’ETF.

Invesco EQQQ Nasdaq-100 UCITS ETF

Invesco EQQQ Nasdaq-100 UCITS ETF

Dimensioni del fondo

€4,5 miliardi

TER

0.30%

Rendimento a 1 anno

18.95%

Invesco EQQQ Nasdaq-100 UCITS ETF

Dimensioni del fondo

€4,5 miliardi

TER

0.30%

Rendimento a 1 anno

18.95%

Perché l'abbiamo scelto

Invesco EQQQ NASDAQ-100 UCITS ETF (IE0032077012) mira a replicare il rendimento del NASDAQ 100, l’indice che riunisce 100 delle maggiori (in termini di capitalizzazione di mercato) società non finanziarie nazionali e internazionali quotate sul NASDAQ Stock Market appartenenti ai principali settori di attività, concentrate principalmente sul settore tecnologico, ma anche in altri settori importanti, come beni di consumo e servizi, comunicazioni e sanità.

Adotta il metodo di replica fisica completa, ossia punta a ribilanciare i propri titoli ogni volta che l’indice viene ribilanciato. I dividendi vengono distribuiti agli investitori con cadenza trimestrale.

Lanciato a dicembre 2002, è l’ETF più longevo della nostra lista e quello dalle dimensioni maggiori, con oltre 4 miliardi e mezzo di patrimonio gestito a inizio luglio 2023. Ha domicilio fiscale in Irlanda. Ha costi di gestione molto contenuti (TER: 0,30% annuo).

Amundi MSCI Robotics & AI ESG Screened UCITS ETF

Amundi MSCI Robotics & AI ESG Screened UCITS ETF

Dimensioni del fondo

€460 milioni

TER

0.35%

Rendimento a 1 anno

13.91%

Amundi MSCI Robotics & AI ESG Screened UCITS ETF

Dimensioni del fondo

€460 milioni

TER

0.35%

Rendimento a 1 anno

13.91%

Perché l'abbiamo scelto

Quotato da settembre 2018 e con domicilio fiscale in Lussemburgo, Amundi MSCI Robotics & AI ESG Screened UCITS (ISIN: LU1861132840) è un ETF a replica fisica totale e ad accumulazione che replica l’indice MSCI ACWI IMI Robotics & AI ESG Filtered. Questo indice investe in società di nazioni sviluppate e emergenti che si occupano dello sviluppo dell’intelligenza artificiale e della robotica, o che acquisiscono profitti da tali sviluppi. I titoli azionari inclusi sono filtrati sulla base dei criteri ESG.

Il rendimento offerto non è stato dei più alti finora, ma tra gli ETF sull’intelligenza artificiale che abbiamo analizzato, è quello che si è distinto per volatilità contenuta sia a uno che a tre anni. Con un indice di spesa complessiva pari a 0,35% annuo è il più economico tra gli ETF sull’indice MSCI ACWI IMI Robotics & AI ESG Filtered.

Metodologia

Abbiamo individuato i migliori fondi di intelligenza artificiale in base a: volume del patrimonio gestito, numero di partecipazioni, costi annui di gestione (TER), rendimenti e volatilità. Per la ricerca abbiamo consultato i dati su JustETF e i siti dei gestori dei fondi. I dati riportati sono aggiornati al 29 giugno 2023.


Quanto è grande il mercato potenziale dell’AI?

L’adozione della tecnologia AI è aumentata vertiginosamente negli ultimi anni e il gruppo di consulenza McKinsey ha riferito che più della metà delle aziende utilizza l’AI, rispetto al 20% del 2017.

Le aziende di servizi finanziari, tecnologici e di telecomunicazioni sono state in prima linea nell’incorporare l’IA nelle operazioni chiave, con BT che ha recentemente annunciato che l’IA sostituirà più di 10.000 posti di lavoro entro la fine del decennio.

Si prevede che questa rapida crescita della domanda sia destinata a continuare: secondo Statista, infatti, il mercato globale dell’IA raggiungerà quasi 2.000 miliardi di dollari entro il 2030, come illustrato nel grafico seguente:

Figura 1: Dimensione del mercato globale dell’IA in dollari USA (previsioni dal 2021 al 2030) Fonte: Statista

Secondo Precedence Research, il Nord America, patria di molti colossi tecnologici, ha il primato nell’IA, con una quota di mercato superiore al 40%. Tuttavia, si prevede che la regione Asia-Pacifico registrerà la crescita maggiore nei prossimi anni, alimentata dalla domanda delle società di servizi finanziari.


Cosa sono i fondi di intelligenza artificiale?

I fondi di IA accumulano denaro dagli investitori per investire in un portafoglio di aziende legate all’IA, con due opzioni principali tra cui scegliere:

  • Fondi negoziati in borsa (ETF) che seguono passivamente un indice relativo all’IA, come il Nasdaq CTA Artificial Intelligence & Robotics Index, e di solito applicano una commissione di gestione annuale inferiore rispetto alle loro controparti “attive”.
  • Fondi a gestione attiva in cui il gestore del fondo sceglie un portafoglio di titoli legati all’IA con l’obiettivo di sovraperformare il benchmark o l’indice.

Esiste anche un’ampia variazione nella composizione sottostante dei fondi di IA: alcuni investono esclusivamente nell’IA, mentre altri hanno un raggio d’azione più ampio che comprende la sicurezza informatica, la robotica e la scienza dei materiali.


Che andamento hanno avuto i fondi AI?

Se si considerano gli indici come indicatore del più ampio settore dei fondi AI, l’indice Nasdaq CTA AI & Robotics ha sovraperformato sia l’indice S&P 500 sia l’indice Nasdaq 100 dal 2020 al 2021, come mostra il grafico seguente:

Figura 2: performance del Nasdaq CTA Artificial Intelligence & Robotics (NQROBO, linea blu) rispetto all’S&P 500 (SPX, linea arancione)
e al Nasdaq 100 (NDQ, linea azzurra) dal 2018 al 2023, dati al 30 maggio 2023. Fonte: TradingView

Chris Ford, responsabile delle azioni growth del gestore di fondi Sanlam, commenta: “Il 2020 ha visto una performance estremamente positiva dei prezzi delle azioni delle società che abilitano, utilizzano o impiegano l’AI e il trend è continuato nel 2021.

“L’intelligenza artificiale è stata una delle principali beneficiarie del dover rimanere a casa, poiché la pandemia ha costretto le persone a comportarsi e a pensare in modo diverso. Inoltre, le piattaforme, i sistemi e i servizi abilitati dall’AI possono lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, se necessario: ciò consente alle economie di continuare a funzionare, anche in caso di grave pandemia”.

Tuttavia, l’indice AI è stato il più colpito dei tre dal “sell-off” tecnologico più ampio all’inizio del 2022. Questo ha depresso i rendimenti quinquennali che, con il 46%, sono stati di gran lunga inferiori all’aumento del 100% e oltre dell’indice S&P 500.


Quali sono i vantaggi di investire in ETF intelligenza artificiale?

Uno dei principali vantaggi di investire in fondi AI è l’opportunità di investire in un mercato ad alta crescita e di adattare il tuo portafoglio al cambiamento e alla trasformazione che porterà l’intelligenza artificiale.

Oggi non ci sono molte società quotate che si occupano esclusivamente di AI. I fondi offrono agli investitori un portafoglio AI diversificato, con i gestori che utilizzano la loro esperienza per decidere quali società possono essere incluse in base alla loro performance.

Esiste un’ampia gamma di fondi AI, da quelli che si concentrano su aziende tecnologiche a grande capitalizzazione con esposizione all’AI, a quelli che si focalizzano su società più piccole che operano in ambiti collaterali.


Quali sono i rischi di investire in ETF intelligenza artificiale?

Come per altri titoli tecnologici, la valutazione delle società di AI può essere soggetta a cambiamenti nella propensione e nella fiducia degli investitori. Uno degli aspetti negativi dell’investire in AI è che, per definizione, si tratta di un settore con un percorso di crescita molto lungo.

I titoli AI sono piuttosto sensibili alle variazioni dei tassi privi di rischio (come i rendimenti obbligazionari), perché anche piccole variazioni in questi tassi di interesse privi di rischio possono influire sul valore attuale dei profitti o degli utili futuri.

“Probabilmente, quando i tassi d’interesse erano pari a zero, gli investitori non avevano altra scelta che investire in attività di crescita poiché la liquidità e le obbligazioni non offrivano alcun rendimento”, commenta Ford. “Tuttavia, visto il forte aumento dei tassi di interesse, gli investitori devono distinguere tra le società di intelligenza artificiale di qualità e con un reale potenziale di crescita a lungo termine e quelle che sono state semplicemente catturate dall’euforia del 2020-2021”.

Un altro aspetto negativo è la mancanza di società di intelligenza artificiale pura, il che significa che gli investitori potrebbero finire per investire in un fondo tecnologico statunitense generico riconfezionato con un nome diverso.

Lynn Hutchinson, responsabile delle soluzioni ETF e indici del gestore patrimoniale Charles Stanley, commenta: Molti [fondi] includono altri filoni come la robotica o i big data e, di conseguenza, la ‘purezza’ del comparto AI in base al fatturato annuo della società sottostante è piuttosto diluita”.

“Alcuni fornitori di ETF forniscono agli investitori questo dato, che può essere inferiore al 25%, e gli indici Nasdaq 100 e S&P 500 presentano in alcuni casi un’elevata sovrapposizione”.


Cosa guardare quando si sceglie un fondo AI?

I criteri utilizzati per scegliere le società in ciascun fondo determinano differenze significative tra i portafogli, con alcuni fondi che puntano molto sulle large-cap statunitensi (tra cui Microsoft e NVIDIA) mentre altri si concentrano su società a media capitalizzazione.

“A mio avviso, sarebbe saggio attenersi a società più affermate e in grado di investire pesantemente, come Apple, Alphabet, Microsoft, Experian e RELX, che sono tutti grandi operatori, vincenti nel loro settore, generatori di liquidità e che investono molto capitale per mantenere le loro posizioni”, afferma Moore di Brewin Dolphin.

Hutchinson sottolinea anche i rischi di investire in società di IA più speculative: “Dovreste essere consapevoli della presenza nel fondo di società a piccola e media capitalizzazione, che potrebbero offrire un ottimo rialzo, ma che possono comportare movimenti di borsa volatili”.

Un’altra scelta è quella di investire in società che adottano o sviluppano la tecnologia AI.

Ford afferma: “Noi raccomandiamo vivamente di investire in fondi che includono società che utilizzano e implementano l’AI, invece di concentrarsi solo su quelle che forniscono le tecnologie abilitanti. Questo significa un insieme di opportunità molto più ampio. Alcune delle opportunità più interessanti nel campo dell’IA si trovano in settori non tecnologici come quello sanitario o quello industriale.

Le tecnologie abilitanti [semiconduttori e aree correlate] sono tra le aree più cicliche del mercato e quindi tra le più volatili; è quindi opportuno diversificare l’esposizione verso una crescita più stabile in aree come la sanità”.

Hutchinson raccomanda inoltre agli investitori di valutare la possibile sovrapposizione con altri fondi in portafoglio:

“Gli ETF sull’intelligenza artificiale presentano una ponderazione azionaria statunitense relativamente elevata, sebbene alcuni prodotti che si concentrano anche sul tema della robotica abbiano un’esposizione più discreta alle azioni giapponesi”.

Gli investitori alla ricerca di investimenti ESG-friendly (ambientali, sociali e di governance) possono nutrire preoccupazioni sull’etica della tecnologia AI, come il riconoscimento facciale, e sul suo potenziale uso improprio. Per questo motivo, alcuni fondi utilizzano criteri ESG per vagliare i potenziali investimenti in AI.


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