Nasdaq 100: quotazione indice, grafico e previsioni

Il Nasdaq 100 è un indice costituito da 100 delle più grandi società non finanziarie quotate in borsa al Nasdaq, il mercato borsistico elettronico con sede a Manhattan e il secondo più grande al mondo per capitalizzazione dopo il New York Stock Exchange.

Le società quotate al Nasdaq appartengono a settori diversi (tecnologia, biotecnologia, media, servizi al consumo, sanità, farmaceutica, ecc.) e sono anche non americane. Da qui la differenza con l’S&P 500, l’altro grande indice del mercato azionario che tiene traccia delle performance di 500 grandi società americane quotate nelle borse degli Stati Uniti.

Il Nasdaq 100 è stato calcolato per la prima volta il 31 gennaio del 1985 ed è un indice ponderato. Il peso delle società che lo compongono è infatti basato sulla loro capitalizzazione di mercato. Questo significa che il rialzo delle azioni più capitalizzate come Amazon, Google, Apple e Microsoft pesa di più rispetto al rialzo di società con una capitalizzazione minore. I titoli compresi nel Nasdaq 100 oggi non sono 100, ma 101. Questo perché alcune società possono essere presenti due volte, come Alphabet (simbolo ticker GOOGL) con azioni di classe A e classe C. La composizione dell’indice viene rivista ogni tre mesi, con aziende che possono entrare e uscire dal paniere. Nessuna società può superare il 24% di peso.

Ecco alcune delle società più importanti e famose che compongono il Nasdaq 100 Index oggi:

• Activision Blizzard
• Adobe
• Airbnb
• Alphabet
• Amazon
• AMD
• Apple
• Booking
• Cisco
• Comcast
• Costco
• eBay
• Electronic Arts
• Exelon
• Fastenal
• Intel
• Kraft Heinz
• Meta Platforms
• Microsoft
• Moderna
• Netflix
• NVIDIA
• PayPal Holdings Inc
• PepsiCo
• Starbucks
• Tesla
• Warner Bros Discovery
• Zoom Video

Non bisogna confondere il Nasdaq 100 con il suo indice “fratello”, il Nasdaq Composite Index (ticker: IXIC), uno degli indici azionari più seguiti insieme al Dow Jones Industrial Average (DIA) e all’S&P 500. Il Nasdaq Composite tiene traccia di quasi tutte le società quotate al Nasdaq, escluse le azioni privilegiate e gli ETF, ed è generalmente considerato un sostituto della performance dell’intero settore tecnologico. Anche se contiene migliaia di titoli, la tecnologia domina quasi la metà del suo peso. Basti guardare le prime 10 società che compongono l’indice: Apple, Microsoft, Amazon, Meta, Alphabet, Tesla, NVIDIA, PayPal, Intel e Comcast.

Il Nasdaq 100 (ticker: NDX) ha una portata più ristretta rispetto al Nasdaq Composite: contiene 100 delle maggiori società per capitalizzazione di mercato quotate al Nasdaq, escluse le società del settore finanziario. Le società monitorate dall’indice Nasdaq 100 comprendono oltre il 90% della capitalizzazione di mercato del Nasdaq Composite Index.

Nel grafico, la quotazione del Nasdaq 100 in tempo reale:

Stando ai dati, da inizio anno il Nasdaq 100 ha guadagnato più del 19%, e nell’ultimo mese il suo valore è oscillato tra i 12.518,65 e i 12.679,54 punti.

Come possiamo vedere nel seguente grafico, l’indice Nasdaq 100 è cresciuto dalla sua nascita a oggi, sulla spinta del rally decennale dei titoli tecnologici. Un trend che si è invertito in alcune occasioni nella storia: pensiamo al 2000-2001 con lo scoppio della bolla delle dot-com o al 2008, quando il Nasdaq è crollato durante il tracollo finanziario causato dalla crisi immobiliare.

Anche il 2022 è stato un annus horribilis per l’indice carico di tecnologia, industria fortemente penalizzata dall’inflazione elevata, dall’aumento dei tassi e dalle prospettive di rallentamento dell’economia.

Fonte: Statista

Il Nasdaq 100 Index ha iniziato positivamente il 2023, guadagnando il 10,6% a gennaio. Questo rally ha segnato il gennaio più forte mai registrato dall’indice dal 2001, e il miglior rendimento su base mensile dal luglio 2022.

L’indice ha perso oltre il 30% del suo valore nel 2022, e molti singoli titoli sono andati anche peggio. Nonostante le sfide ancora in atto (la Fed continua ad alzare i tassi d’interesse, seppur a un passo più lento), la possibilità di un atterraggio morbido resta nell’aria e il rally registrato a gennaio ha dato agli investitori un po’ di ottimismo necessario. Guardando all’andamento storico del Nasdaq 100, troviamo casi di forti rimbalzi dopo anni negativi. Dopo le perdite registrate nel 2008, ad esempio, l’indice ha registrato un rally del 53,5% nel 2009 e dopo le perdite registrate nel 2018 è risalito del 38%.

Anche le previsioni sulle azioni all’interno del Nasdaq sono per lo più positive. Molti analisti ritengono che Alphabet, società madre di marchi come Google e YouTube, tornerà a salire dopo aver chiuso il bilancio del 2022 negativamente. Le azioni di Alphabet sono crollate di oltre il 7% mercoledì dopo l’evento in cui la società ha annunciato Bard, il nuovo chatbot di intelligenza artificiale. Le aspettative degli investitori sono state deluse, soprattutto alla luce della crescente concorrenza di Microsoft che ha investito miliardi nell’ormai popolarissimo ChatGPT di OpenAI.

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Il Nasdaq 100 permette di investire in società non presenti in Italia e in alcune delle principali società non finanziarie quotate sulla borsa americana.

Fare trading su un indice è considerato più sicuro rispetto all’investimento in singole azioni, perché riduci la probabilità di perdere tutto o parte del capitale. Se dei titoli crollano, puoi contare sulle altre aziende nel paniere che faranno da contrappeso e profitto, grazie all’elemento della diversificazione.

Per fare trading sull’indice Nasdaq si possono utilizzare le piattaforme di trading online come ad esempio eToro e IG.

Ci sono diversi modi per ottenere un’esposizione al Nasdaq 100, noto anche come US Tech 100 sulle piattaforme d’investimento. Ecco quali sono.

I CFD (Contratti per Differenza) sono strumenti finanziari derivati che replicano l’andamento dei titoli sottostanti. L’investitore non compra o vende l’azione vera e propria, ma ottiene un guadagno dal rialzo se al momento dell’acquisto ha aperto una posizione “long” (Acquisto), o dal ribasso se ha aperto una posizione “short” (Vendita). Il trading di CFD consente agli investitori di trarre vantaggio dal rialzo o dal ribasso del prezzo degli strumenti sottostanti, e di sfruttare l’effetto leva. Un vantaggio dei CFD è la possibilità di negoziare 24 ore su 24, senza i vincoli degli orari di borsa. Dall’altra parte, però, sono uno strumento estremamente speculativo che richiede un’alta tolleranza al rischio.

I futures sono contratti a termine standardizzati per poter essere negoziati facilmente in borsa e consistono nell’accordo tra un venditore e un acquirente per l’acquisto di un’attività sottostante a una scadenza e a un prezzo prefissati. I futures Nasdaq 100 più famosi sono gli E-mini Nasdaq 100 Futures e i Micro E-mini Futures di CME Group, che consentono agli investitori di ottenere un’esposizione ai mercati azionari USA con un minore impegno finanziario.

Un altro modo per investire nel Nasdaq 100 è tramite ETF, o fondi negoziati in borsa. Tra i più popolari troviamo: l’Invesco QQQ Trust (QQQ), il secondo ETF più scambiato negli Stati Uniti, in base al volume medio giornaliero scambiato e che a febbraio 2023 gestisce un patrimonio di 161,12 miliardi di dollari, e l’iShares Nasdaq 100, il fondo di BlackRock lanciato nel 2010 e che ad oggi gestisce asset per oltre 7,7 miliardi di dollari.

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