I migliori ETF sull’energia nel 2024

Editor

Aggiornato: 12/07/2023, 03:21 pm

Nota della redazione: Forbes Advisor potrebbe guadagnare una commissione sulle vendite realizzate dai partner grazie ai link contenuti in questa pagina. Le opinioni e le valutazioni dei nostri redattori non sono in alcun modo influenzate da tali accordi commerciali.

Gli ETF sull’energia, o semplicemente ETF Energy, sono fondi negoziati in borsa che mirano a replicare l’andamento di un paniere di azioni, materie prime o altri asset legati all’energia. Nel dettaglio, investono in azioni del settore energetico, ossia in società che sono coinvolte nell’esplorazione, la produzione e la gestione di risorse energetiche, inclusi petrolio e gas naturale.

Investire in singole azioni, in particolare nel settore energetico, può essere difficile. Comprare ETF sull’energia è un modo più semplice ed economico di ottenere un’esposizione a questo mercato diversificando il portafoglio.

Di seguito trovi la nostra selezione dei migliori ETF sull’energia valutati in base a criteri come il volume del patrimonio gestito, le spese di gestione, il rendimento, le partecipazioni e la volatilità.

Se vuoi investire tramite ETF in azioni di società che producono o offrono energia rinnovabile, ti consigliamo di leggere I migliori ETF Clean Energy nel 2023.

Perché puoi fidarti di Forbes Advisor

Il team di Forbes Advisor si impegna a fornirti classifiche, recensioni e informazioni imparziali mantenendo la più assoluta indipendenza editoriale. Utilizziamo dati dei prodotti, metodologie strategiche e approfondimenti di esperti per realizzare contenuti che ti aiutino a prendere decisioni di acquisto consapevoli e adatte alle tue esigenze.

{{ showMobileIntroSection ? 'Read Less': 'Read More' }}

I 5 migliori ETF Energy nel 2024

SPDR MSCI Europe Energy UCITS ETF

SPDR MSCI Europe Energy UCITS ETF

Dimensioni del fondo (€)

979 milioni

Indicatore sintetico di spesa (TER)

0,18%

Ticker

STNX

SPDR MSCI Europe Energy UCITS ETF

Dimensioni del fondo (€)

979 milioni

Indicatore sintetico di spesa (TER)

0,18%

Ticker

STNX

Perché l'abbiamo scelto

Lanciato a fine 2014 e domiciliato in Irlanda, l’SPDR MSCI Europe Energy UCITS ETF (ISIN: IE00BKWQ0F09) replica il MSCI Europe Energy 20/35 Capped, l’indice progettato per misurare la performance dei titoli a grande e media capitalizzazione di 15 paesi dei Mercati Sviluppati in Europa. Tutti i titoli dell’indice sono classificati nel settore dell’energia secondo il Global Industry Classification Standard (GICS). Il peso del gruppo delle entità più grandi nell’indice è limitato al 35%, e quello di tutte le altri al 20%. Tra le dieci maggiori partecipazioni dell’indice ci sono le italiane Eni e Tenaris.

Con un patrimonio gestito superiore ai 970 milioni di euro alla data in cui scriviamo, e con un TER pari allo 0,18% annuo, è l’ETF più grande ed economico sull’indice MSCI Europe Energy 20/35 Capped.

Invesco Morningstar US Energy Infrastructure MLP UCITS ETF Dist

Invesco Morningstar US Energy Infrastructure MLP UCITS ETF Dist

Dimensioni fondo (€)

160 milioni

Indicatore sintetico di spesa (TER)

0,50%

Ticker

MLPD

Invesco Morningstar US Energy Infrastructure MLP UCITS ETF Dist

Dimensioni fondo (€)

160 milioni

Indicatore sintetico di spesa (TER)

0,50%

Ticker

MLPD

Perché l'abbiamo scelto

Invesco Morningstar US Energy Infrastructure MLP UCITS ETF Dist (ISIN: IE00B8CJW150) ha come indice di riferimento Morningstar MLP Composite, composto dalle Master Limited Partnership dell’energia quotate negli Stati Uniti. È stato il primo ETF in Europa a consentire l’esposizione all’infrastruttura energetica statunitense tramite MLP, asset noti per offrire rendimenti lenti ma costanti, per un rischio relativamente basso e per il trattamento fiscale agevolato (non pagano le tasse sugli utili e i dividendi sono distribuiti tra gli azionisti).

Il fondo effettua la replica sintetica della performance dell’indice sottostante con unfunded swap, ossia contratti in base a cui una o più controparti approvate accettano di scambiare con il fondo la differenza tra il rendimento dell’indice benchmark e quello del paniere di titoli posseduti. A differenza della replica fisica, si ottiene una performance più simile e coerente all’indice di riferimento. Lanciato a maggio 2013, ad oggi gestisce un patrimonio pari a 160 milioni di euro.

SPDR S&P US Energy Select Sector UCITS ETF

SPDR S&P US Energy Select Sector UCITS ETF

Dimensioni fondo (€)

533 milioni

Indicatore sintetico di spesa (TER)

0,15%

Ticker

SXLE

SPDR S&P US Energy Select Sector UCITS ETF

Dimensioni fondo (€)

533 milioni

Indicatore sintetico di spesa (TER)

0,15%

Ticker

SXLE

Perché l'abbiamo scelto

Lanciato il 7 luglio 2015 e con domicilio fiscale in Irlanda, il SPDR S&P US Energy Select Sector UCITS ETF (ISIN: IE00BWBXM492) segue l’andamento dell’indice S&P Energy Select Sector, il quale replica il settore energetico statunitense.

Con un indice di spesa complessiva (TER) dell’ETF pari allo 0,15% annuo, e un patrimonio gestito di oltre 530 milioni di euro al momento della scrittura, si tratta di un ETF molto economico e di grande dimensioni. L’ETF replica la performance dell’indice sottostante con replica fisica totale, ossia acquistando tutti i componenti dello stesso, e i dividendi sono accumulati e reinvestiti nell’ETF.

Xtrackers MSCI World Energy UCITS ETF 1C

Xtrackers MSCI World Energy UCITS ETF 1C

Dimensioni del fondo (€)

841 milioni

Indicatore sintetico di spesa (TER)

0,25%

Ticker

XDW0

Xtrackers MSCI World Energy UCITS ETF 1C

Dimensioni del fondo (€)

841 milioni

Indicatore sintetico di spesa (TER)

0,25%

Ticker

XDW0

Perché l'abbiamo scelto

Xtrackers MSCI World Energy UCITS ETF 1C segue l’indice MSCI World Energy, che replica il settore energetico dei mercati sviluppati a livello globale. Tra i componenti principali dell’ETF ci sono EXXON, Chevron, Shell, Totalenergies; per allocazione geografica il fondo è composto dagli USA per più del 60%, seguito da Canada (12,08%) e Paesi Bassi (7,86%). Per settore, al 54% circa è composto da petrolio e gas integrati.

Con un indice di spesa pari allo 0,25% all’anno, è un ETF molto economico, anche grazie a un ingente patrimonio gestito superiore a 840 milioni di euro a metà luglio 2023. L’ETF è quotato da marzo 2016 e ha domicilio fiscale in Irlanda. Negli ultimi tre anni è stato caratterizzato da una volatilità piuttosto alta ma anche da buoni rendimenti.

SPDR MSCI World Energy UCITS ETF

SPDR MSCI World Energy UCITS ETF

Dimensioni del fondo (€)

394 milioni

Indicatore sintetico di spesa (TER)

0,30%

Ticker

WNRG

SPDR MSCI World Energy UCITS ETF

Dimensioni del fondo (€)

394 milioni

Indicatore sintetico di spesa (TER)

0,30%

Ticker

WNRG

Perché l'abbiamo scelto

Lanciato ad aprile 2016 e domiciliato in Irlanda, SPDR MSCI World Energy UCITS ETF (ISIN: IE00BYTRR863) gestisce oggi un patrimonio che si avvicina ai 400 milioni di euro (a metà luglio 2023) e ha un TER pari allo 0,30% annuo. L’obiettivo di questo ETF è replicare l’indice MSCI World Energy, che segue le società a grande e media capitalizzazione del settore energetico in 23 mercati sviluppati. Attualmente l’indice è composto da 58 titoli nelle borse di Stati Uniti, Europa, Canada, Australia, Nuova Zelanda ed Estremo Oriente.

Mercato energetico nel 2024: previsioni e trend

I titoli energetici hanno avuto un importante slancio nel 2022, un anno altrimenti cupo per la maggior parte dei mercati finanziari. Trainato dai prezzi elevati di petrolio e gas naturale, l’energetico è stato l’unico settore dell’S&P 500 a registrare un rally lo scorso anno, guadagnando quasi il 65% e contribuendo maggiormente alla crescita degli utili dell’indice.

Le performance eccezionali non sono proseguite nei primi sei mesi del 2023: l’offerta si è normalizzata e l’aumento dei tassi di interesse ha mitigato la domanda; il settore energetico dell’S&P 500 ha perso quasi il 10% diventando il settore con le peggiori prestazioni dell’indice.

Secondo le previsioni della Banca mondiale, i prezzi delle materie prime dovrebbero diminuire del 21% quest’anno e rimanere per lo più stabili nel 2024, mentre i prezzi dell’energia dovrebbero essere in media inferiori del 23% rispetto al 2022. Il prezzo del petrolio Brent è sceso del 35% rispetto al massimo storico registrato a giugno 2022 nonostante la volatilità registrata a marzo 2023, e si prevede che raggiungerà una media di 84$ al barile nel 2023 riflettendo principalmente prospettive di crescita più deboli delle economie avanzate.

Anche se non ci si aspetta lo stesso rally del 2022, gli esperti non escludono un rimbalzo dei titoli energetici e ritengono che gli investimenti in energia possano offrire ancora opportunità e buone prospettive.

Secondo le previsioni di Fidelity per il 2023, i produttori di energia impegnati nell’estrazione di risorse potrebbero continuare a beneficiare degli alti prezzi di petrolio e gas. Gli investimenti internazionali nella perforazione e nella produzione dovrebbero aumentare in modo più significativo nel 2023 e oltre. Per questo motivo, all’interno del segmento dei servizi energetici potrebbe esserci un potenziale rialzo per le società con esposizione alla produzione internazionale e offshore.

Leggi anche Come investire in petrolio


Come scegliere i migliori ETF Energy in cui investire

Ecco alcuni fattori che conviene guardare per trovare i migliori ETF sull’energia in cui investire.

  • Obiettivi. Alcuni ETF Energy si concentrano su comparti specifici come petrolio e gas, energie rinnovabili o servizi di pubblica utilità. Valuta la strategia di investimento dell’ETF e assicurati che sia in linea con i tuoi valori e i tuoi obiettivi.
  • Indice o strategia. Valuta l’indice o la strategia sottostante che l’ETF segue. Opta per ETF che seguano l’andamento e il rendimento di indici rilevanti, nonché quelli con metodologie ben definite per la selezione dei titoli e il ribilanciamento.
  • Patrimonio gestito. È importante guardare le dimensioni del fondo, ossia il totale di patrimonio gestito. Un volume elevato indica in genere un maggior interesse da parte degli investitori e una possibilità di maggiore liquidità.
  • TER (rapporto di spesa). Controlla l’indicatore sintetico di spesa, o Total Expense Ratio, che rappresenta il costo annuo applicato dal fornitore dell’ETF. Un TER basso può avere un impatto positivo sui rendimenti a lungo termine.
  • Performance. Esamina l’andamento storico dell’ETF in diversi periodi di tempo. Anche se buone performance passate non garantiscono simili risultati in futuro, forniscono comunque una statistica utile nel processo decisionale.
  • Reputazione del fornitore. Informati bene sulle società di investimento che offrono ETF: i fornitori più longevi, famosi e ben consolidati tendono a offrire prodotti più affidabili.
  • Recensioni e opinioni. Leggi le recensioni, le relazioni degli analisti e le ricerche indipendenti sugli ETF che stai considerando. Queste fonti possono fornire spunti preziosi e aiutarti a prendere una decisione più informata. Inoltre, parlare con un consulente finanziario può fornire indicazioni personalizzate in base alla propria situazione finanziaria.

Metodologia

Abbiamo analizzato decine di ETF sull’energia disponibili sia su Borsa Italiana che sulle borse estere, e abbiamo stilato la classifica dei 5 migliori in cui investire oggi sulla base di alcuni fattori elencati di seguito.

  • Dimensioni del fondo: abbiamo preso in considerazione gli ETF Energy con i maggiori volumi di patrimonio gestito. Gli ETF più grandi tendono ad avere una maggiore diversificazione all’interno del portafoglio, una maggiore liquidità rispetto a quelli più piccoli e, in genere, presentano maggiori volumi di negoziazioni giornalieri e una più ampia base di investitori. Inoltre, poiché gestiscono un volume maggiore di patrimonio, possono contrattare commissioni di negoziazione più basse con i broker e avere costi operativi proporzionalmente inferiori. Ciò si traduce in una maggiore convenienza per gli investitori.
  • Rapporto rendimento/rischio: l’equilibrio tra il rendimento potenziale e il rischio associato all’investimento, valutato su un anno e tre anni. È una metrica importante, ma che deve essere valutata insieme ad altri fattori come gli obiettivi di investimento, la tolleranza al rischio e la diversificazione.
  • Rendimento: ossia la performance, calcolata a un anno. Questo aspetto è influenzato da molteplici fattori, tra cui le performance degli strumenti finanziari contenuti nell’ETF, i dividendi o gli utili distribuiti, i costi di gestione dell’ETF e i movimenti dei mercati finanziari. Nota bene: il rendimento passato di un ETF non è garanzia del rendimento futuro, pertanto è sempre consigliabile valutare attentamente un ETF e considerare diversi fattori prima di investire. Scopri di più sul rendimento ETF: come si calcola e a quanto ammonta?
  • Indicatore sintetico di spesa (TER): il Total Expense Ratio, comunemente espresso in percentuale annuale, indica i costi di gestione totali dell’ETF in relazione al suo patrimonio gestito. È un indicatore importante perché influisce sulla redditività dell’investimento. È importante notare che il TER non include le commissioni di negoziazione che possono essere applicate quando si acquistano o si vendono azioni dell’ETF, che vengono addebitate dal broker o dalla piattaforma di trading utilizzata e possono variare.
  • Volatilità: è un indicatore del rischio associato all’ETF. Noi abbiamo dato un punteggio maggiore agli ETF con volatilità bassa poiché offrono una maggiore stabilità dei prezzi nel tempo, ma è bene considerare che gli investitori con una maggiore tolleranza al rischio potrebbero preferire ETF più volatili in cambio di rendimenti potenziali più elevati.
  • Partecipazioni: ossia la quantità di titoli inclusi nell’ETF. Più alto è il numero di partecipazioni, maggiore sarà la diversificazione dell’ETF.

I dati elaborati provengono da JustETF, Borsa Italiana e dai documenti informativi degli ETF.


Forbes Advisor informa i suoi lettori a scopo puramente educativo. Data l'unicità della situazione finanziaria di ciascun utente, i prodotti e i servizi da noi recensiti potrebbero non risultare adatti alle esigenze di ognuno dei nostri lettori. Non offriamo servizi di consulenza finanziaria, di advisory o di intermediazione, né raccomandiamo o consigliamo ai singoli di acquistare o vendere particolari azioni o titoli. Le informazioni relative alla performance di un asset finanziario possono subire variazioni rispetto al momento della loro pubblicazione. L’andamento registrato in passato da titoli e azioni non è indicativo rispetto al futuro.