Come acquistare azioni, la guida per i principianti

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Pubblicato: 19/02/2023, 12:14 pm

Benedetta Giuliani
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Per chi non ha esperienza in materia di investimenti non è raro accostarsi al mercato azionario con un certo grado di soggezione: ci si può trovare di fronte una gran mole di numeri, schermi lampeggianti e termini incomprensibili — tutt’altra cosa rispetto a conservare in un semplice salvadanaio i propri contanti o versarli su un conto di risparmio.

Se desideri mettere da parte del denaro per il futuro — e sei disposto ad aspettare almeno cinque anni — investire nel mercato azionario può produrre risultati migliori rispetto a un conto di risparmio, compensando potenzialmente gli effetti corrosivi dell’inflazione.

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Di seguito potrai trovare una panoramica sui concetti fondamentali del mondo degli investimenti, nonché uno sguardo a come avvicinarsi all’acquisto di titoli azionari.

Avvertenza: prima di prendere in considerazione la strada degli investimenti, è bene mettere da parte un fondo di emergenza in contanti sufficienti a coprire almeno tre (e preferibilmente sei) mesi di spese.

Cosa significa “investire”?

Vale la pena iniziare spiegando cosa significhi “investire” e perché ha senso farlo. Investire significa utilizzare i propri soldi per generare un rendimento (va però notato che gli investimenti comportano il rischio di perdita, tranne nel caso in cui siano sotto forma di contanti).

Quando investi, impieghi il tuo denaro in una varietà di investimenti.

Cosa sono questi “investimenti”?

Ce ne sono di quattro tipologie principali, alle quali si fa riferimento come “asset class”, ovvero:

  • Contanti: risparmi tenuti in banca o su conti di altro tipo;
  • Obbligazioni: note anche come “titoli a tasso fisso”. Un’obbligazione è una cambiale che paga interessi a chi la detiene in cambio della concessione di un prestito a chi l’ha emessa. Se l’emittente è il governo italiano, l’obbligazione può essere per esempio sotto forma di BOT (Buoni ordinari del Tesoro) o BTP (Buoni del Tesoro poliennali). Anche le società possono emettere queste cambiali, note come “obbligazioni societarie”;
  • Immobili: un investimento nel mattone, o per guadagnare sull’aumento di valore dell’edificio o affittando l’immobile, o una combinazione delle due cose;
  • Azioni: sono note anche come “equity”. L’investimento in titoli azionari ti permette di comprare una quota in una società o direttamente, o tramite un fondo (una forma di investimento collettivo dove i tuoi soldi vengono messi insieme a quelli di potenzialmente migliaia di investitori). In qualità di azionista, sei in parte proprietario di un’attività commerciale, e ne condividerai tanto i successi finanziari, quanto i rovesci.

Esistono poi altre asset class nelle quali si può investire, come il vino pregiato, le opere d’arte o le auto d’epoca, ma i prodotti finanziari principali tendono a concentrarsi nell’elenco appena citato.

Un insieme di asset viene spesso denominato “portafoglio”. Niente impedisce a un investitore di concentrarsi su un unico tipo di asset, ma mettere tutte le proprie uova in unico paniere comporta ovviamente dei rischi.

Un’ottima politica d’investimento, nota come strategia di “diversificazione”, consiste invece nel distribuire il proprio denaro su diverse asset class.

Rischi connessi agli investimenti

Ogni investimento comporta dei rischi, alcuni maggiori di altri. In genere, maggiore è il potenziale rendimento di un investimento, maggiore è il rischio di perdere i propri soldi.

Se considerato dal punto di vista dei rischi associati a ciascuna asset class, l’elenco di cui sopra procede in ordine crescente.

Per esempio, nel caso dei conti di risparmio, il rischio di perdere i propri soldi è praticamente nullo per un risparmiatore italiano, grazie alle stringenti regole di rimborso che entrano in gioco nel caso in cui un istituto di credito finisca nei guai. In questo caso, i risparmi sono protetti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Tuttavia, a fronte di questa sicurezza, i rendimenti sono modesti nel migliore dei casi, spaziando da virtualmente nulli a circa il 2% annuo. In Italia l’inflazione è salita all’8,4% ad agosto 2022 (dati ISTAT): ciò significa che il valore effettivo dei soldi depositati diminuisce anno dopo anno a causa dell’aumento dei prezzi.

Le obbligazioni sono più rischiose dei contanti, perché esiste sempre la possibilità che l’emittente non paghi gli interessi e vada in “default”. In genere il tasso di interesse è leggermente superiore ai contanti, di solito tra il 2% e il 3%.

Le azioni e gli immobili hanno il potenziale di generare rendimenti migliori, e di conseguenza si trovano in cima alla piramide dei rischi/rendimenti.

La maggior parte degli investitori si affaccia al mercato azionario acquistando dei titoli, e dunque è su questi che concentreremo il resto dell’articolo.

Perché acquistare azioni?

Storicamente, il rendimento sugli investimenti in titoli azionari — tra il 3% e il 6% annuo negli ultimi 120 anni, stando al Credit Suisse — ha surclassato quello di ogni altra asset class (sebbene le prestazioni passate non garantiscano rendimenti futuri).

Ad ogni modo, prima di decidere, è opportuno riflettere: investire in azioni fa per te? E come puoi farlo in modo sicuro?

Preparati agli alti e bassi

Quando investi in azioni, devi tenere sempre a mente i tuoi obiettivi finanziari ed essere preparato agli alti e bassi del mercato azionario.

A prescindere dal metodo che sceglierai (vedi di seguito), devi sempre considerare i costi. Aprire un conto presso una banca commerciale non comporta alcun costo. Ma quando compri azioni, dovrai sostenere costi aggiuntivi oltre al prezzo del titolo azionario.

Inoltre, investire in azioni significa pensare anche alle implicazioni fiscali quando, ad esempio, vendi parte del tuo portafoglio.

Prima di investire in qualsiasi azione sul mercato, poniti cinque domande:

  • Mi serve un consulente finanziario?
  • Accetto il livello di rischio e posso permettermi di perdere dei soldi?
  • Comprendo l’investimento in questione e posso ritirare facilmente i soldi?
  • I miei investimenti sono regolamentati?
  • Sono protetto se la società presso cui ho aperto un conto per investire (broker) fallisce?

Tipologie di investimento

Ci sono molti modi diversi per investire. Puoi sceglierne uno, diversi o tutti. Alla fine, quello che conta sono i tuoi obiettivi e quanto attivamente vuoi gestire il tuo portafoglio. Le principali opzioni sono:

  • Acquistare azioni individuali. Probabilmente si tratta dell’opzione che richiede più tempo. Dovrai infatti svolgere molte ricerche e prendere diverse decisioni;
  • Investire in ETF (“exchange-traded funds”, ovvero “fondi negoziati in borsa”). Gli ETF sono una via di mezzo tra l’acquisto diretto di azioni (vedi sopra) e l’acquisto di fondi (vedi di seguito). Gli ETF investono in un’ampia gamma di titoli individuali e seguono un indice azionario sottostante come ad esempio l’FTSE MIB di Borsa Italiana. Investire tramite gli ETF equivale a comprare una quota delle società che si trovano all’interno degli indici. Gli ETF vengono negoziati in borsa così come accade per i titoli delle aziende, ma offrono una maggiore diversificazione.
  • Investire in fondi comuni. Questi fondi sono gestiti da professionisti, che si occupano dei portafogli di azioni e di altre asset class a nome degli investitori. I fondi si concentrano su specifiche nazioni o aree geografiche o settori (come ad esempio la tecnologia). Nei fondi gestiti attivamente, i manager decidono quali aziende inserire nei proprio portafoglio. I fondi gestiti passivamente fanno uso di algoritmi per seguire l’andamento di un particolare indice del mercato azionario.

Come posso iniziare a investire?

1) Apri un conto di investimento

Per gli investitori che decidono di fare da soli, il primo passo da compiere è aprire un account su una piattaforma di investimento o su un’app di trading. Questo genere di piattaforme forniscono agli aspiranti investitori un’ampia gamma di servizi relativi alle azioni.

Tra le piattaforme di investimento, o broker, si possono trovare alcuni dei principali nomi del panorama italiano dell’intermediazione mobiliare e della gestione di fondi, come Banca Sella, Fineco e Unicredit, insieme a realtà internazionali come la piattaforma online eToro. Molti di questi broker offrono un’ampia scelta di portafogli già pronti che includono una varietà di investimenti in base alla propensione al rischio dell’investitore.

Chi decide di investire può inoltre scegliere di utilizzare le app di trading, la cui offerta è sempre più ampia.

Alcune piattaforme offrono agli utenti la possibilità di fare pratica con il trading usando denaro virtuale prima di iniziare a fare sul serio.

Non esiste una singola app o piattaforma di investimento in grado di soddisfare tutti i tipi di utenti. Le preferenze personali, l’aspetto grafico e l’esperienza d’uso rivestiranno un ruolo fondamentale nello scegliere quella più adatta. Al di là di queste considerazioni, è importante affidarti a un provider che ti permetta di accedere agli investimenti che ti interessano.

Inoltre, trova la piattaforma che ti fa pagare il meno possibile per le operazioni e minimizza qualsiasi altra commissione amministrativa.

2) Scegli un robo-advisor

Se hai molto denaro da investire (diciamo 10.000 €), ma l’idea di dover gestire in prima persona tutte le operazioni che svolgi ti spaventa un po’, allora puoi sempre scegliere di affidarti a un robo-advisor.

I robo-advisor o “consulenti finanziari robotizzati” sono un modo semplice ed economico per investire in azioni, una via di mezzo tra l’approccio fai da te (vedi sopra) e un consulente finanziario in piena regola (vedi di seguito). Compili un questionario contenente informazioni su vari aspetti, come i tuoi obiettivi finanziari e la tua propensione al rischio, e il sistema automatizzato genera un portafoglio di investimenti già pronto.

Una volta partito, il robo-advisor ti fornisce aggiornamenti sull’andamento dei tuoi investimenti. È un approccio comodo e relativamente economico – in genere si pagano un paio di centinaia di euro per iniziare – e si tratta di una soluzione veloce: puoi avere un portafoglio investito nel giro di una o due ore.

Ad ogni modo, offrendo una strategia automatizzata che utilizza i dati forniti dall’utente, i robo-advisor non forniscono consigli intuitivi. A seconda della piattaforma scelta, le opzioni disponibili potrebbero essere limitate.

3) Scegli un consulente finanziario o un gestore patrimoniale

Se hai molti soldi da investire, ad esempio un’eredità a sei cifre, puoi rivolgerti a un consulente finanziario.

Come per le altre opzioni, anche in questo caso dovrai decidere di quale tipo di consigli hai bisogno, e quali obiettivi vuoi raggiungere. Ad esempio, stai investendo con un particolare orizzonte o evento in mente, come la pensione?

Dovrai inoltre stabilire il tuo grado di propensione al rischio, per quanto tempo vuoi impegnare i tuoi soldi e se ti serve una consulenza sui vari tipi di investimento, come ad esempio quelli gestiti seguendo principi etici o ambientali.

Quando parli con un consulente, assicurati di procurarti le seguenti informazioni:

  • Si tratta di un consulente indipendente o è dipendente di una particolare società? Un consulente indipendente può accedere all’intero mercato, non solo ai prodotti della società per cui lavora.
  • Che livello di consulenza vuoi ricevere? Ti servono informazioni per prendere una decisione, o vuoi che il consulente si occupi di gestire i tuoi investimenti?
  • Quali sono i costi? Potrebbero esserti addebitate una tariffa oraria, una tariffa fissa, una spesa mensile o una percentuale del denaro investito. Le commissioni possono variare di molto, quindi vale la pena parlare con diversi consulenti.
  • In che modo il tuo consulente è regolamentato? Il consulente deve comparire su un registro pubblicato dall’autorità finanziaria italiana.

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