Come investire nel Nasdaq

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Pubblicato: 14/07/2023, 04:00 pm

Alberto Riva
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Il Nasdaq (National Association of Securities Dealers Automated Quotations) è una borsa valori statunitense che ha aperto nel 1971.

Nel 2023, con una capitalizzazione di mercato di quasi 20.000 miliardi di dollari, è il secondo mercato azionario più grande al mondo dopo la Borsa di New York (NYSE), che vale 25.000 miliardi di dollari. Il Nasdaq offre agli investitori una piattaforma per la negoziazione di migliaia di società statunitensi, tra cui colossi globali come Microsoft, Apple e Tesla.

Ecco come funziona il Nasdaq, che andamento ha avuto e come gli investitori individuali possono investire nel Nasdaq.

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Cos'è il Nasdaq?

Il Nasdaq è una borsa valori che consente di acquistare e vendere circa 3.700 titoli e azioni.

Quando fu inaugurato nel 1971, era un mercato innovativo che offriva agli investitori un nuovo modo di negoziare utilizzando l’automazione e senza recarsi di persona in una borsa fisica, che era il modo più comune di eseguire transazioni azionarie all’epoca.

Oggi, il trading completamente elettronico è di uso comune e chiunque, dall’investitore professionista al dilettante, può gestire un portafoglio azionario da una piattaforma di trading sul proprio smartphone.

Secondo la società, a febbraio di quest’anno sul Nasdaq sono stati scambiati più di quattro miliardi di azioni al giorno.

La borsa è aperta alle contrattazioni tra le 9.30 e le 16.00 ora di New York, dal lunedì al venerdì. La borsa offre anche la possibilità di negoziare prima dell’apertura e dopo l’orario di chiusura, rispettivamente dalle 4.00 alle 9.30 e dalle 16.00 alle 20.00.

Il Nasdaq è una società quotata. Le sue azioni vengono scambiate sul Nasdaq stesso, con il simbolo NDAQ.

Quali sono le aziende che compongono il Nasdaq?

“Nel corso degli anni, il Nasdaq è diventato la borsa valori preferita dalle aziende del settore informatico e delle biotecnologie, rafforzando la sua reputazione di centro nevralgico per le aziende in crescita,” dice Tertius Bonnin, assistant portfolio manager di EQ Investors.

Le società che compongono il Nasdaq tendono infatti a essere orientate verso le tecnologie, il che lo rende tradizionalmente un indicatore del settore tecnologico in generale. Secondo gli esperti di investimenti, tuttavia, è sbagliato pensare che il Nasdaq sia una borsa solo tecnologica.

“Si dà il caso che molte delle aziende più grandi siano del settore informatico”, dice Ben Yearsley, direttore degli investimenti di Shore Financial Planning. “In realtà, i titoli tecnologici rappresentano solo la metà, anche se c’è una stranezza: il secondo settore più importante, quello dei beni di consumo, comprende anche titoli che molti considerano tecnologici, come Netflix e Tesla”.

Nasdaq Composite e Nasdaq 100

Date le sue dimensioni complessive e le società che lo compongono, il Nasdaq compare spesso nei titoli delle notizie finanziarie.

Quando i media fanno riferimento al Nasdaq, di solito si riferiscono a uno dei due indici azionari a esso collegati, piuttosto che alla borsa stessa: il Nasdaq Composite Index e il Nasdaq 100.

Del primo fanno parte circa 3.000 azioni ordinarie, mentre nel secondo si trovano 100 dei titoli più grandi e più scambiati.

Il Nasdaq Composite e il Nasdaq 100 utilizzano entrambi lo stesso metodo, cioè la ponderazione della capitalizzazione di mercato modificata, in cui il prezzo di chiusura di ogni azione viene moltiplicato per il numero totale di azioni, per ottenere la sua capitalizzazione di mercato.

Il peso dei singoli titoli viene calcolato dividendo la capitalizzazione di mercato di ogni titolo per la capitalizzazione totale di tutti i titoli dell’indice. I pesi delle azioni di ciascuna società vengono poi moltiplicati per il prezzo di chiusura del titolo e il totale viene diviso per un divisore dell’indice che tiene conto delle fluttuazioni del mercato, come frazionamenti, fusioni, ecc.

Il risultato è la media giornaliera del Nasdaq.

L’andamento degli indici Nasdaq

A causa di un cocktail di condizioni economiche, tra cui l’impennata dell’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse e la guerra in Ucraina, l’anno scorso è stato difficile per gli investitori in azioni e titoli di ogni tipo. Per chi ha investito nel Nasdaq in particolare, il 2022 è stato un vero e proprio bagno di sangue: il Nasdaq Composite ha chiuso l’anno con un calo del 33,1% a fronte di un calo del 19% circa dell’indice S&P 500, composto da 500 società quotate nelle borse statunitensi.

Il Composite è stato particolarmente colpito perché i fattori sopracitati hanno alimentato i timori di una recessione: le aziende tecnologiche hanno storicamente un andamento negativo durante le fasi di recessione economica, poiché gli investitori cercano investimenti più stabili.

Inoltre, gran parte del fatturato di molte aziende tecnologiche proviene dagli introiti pubblicitari. Quando altre aziende hanno tagliato i budget pubblicitari in seguito ai timori di recessione, nomi di alto profilo come Alphabet e Meta hanno visto diminuire i ricavi pubblicitari.

Anche il rafforzamento del dollaro ha avuto un ruolo nella caduta del Nasdaq nel 2022, poiché ha diminuito gli introiti dai mercati esteri per le multinazionali statunitensi.

Prima dell’anno scorso, tuttavia, i titoli del Nasdaq avevano storicamente sovraperformato rispetto al’S&P 500. Ad esempio, nei cinque anni fino al luglio 2022, l’S&P 500 è salito di circa il 60%. Un rendimento impressionante, ma nello stesso periodo il Nasdaq Composite è aumentato di circa l’88%, mentre il Nasdaq 100 è salito del 113%.

Il fatto che entrambi gli indici del Nasdaq fossero orientati verso il settore tecnologico e dei servizi ha contribuito tanto alle performance straordinarie degli anni precedenti quanto alla loro flessione nel 2022.

“Il Nasdaq ha subito un duro colpo nell’ultimo anno. Non c’erano titoli petroliferi o simili a proteggere gli investitori come accadeva, ad esempio, con il FTSE 100” della borsa di Londra, dice Yearsley di Shore Financial Planning.

“La ricerca della crescita ha perso quota come stile di investimento nell’ultimo anno, e lo stesso è accaduto al Nasdaq”, aggiunge. “L’aumento dei tassi di interesse non è positivo per i titoli ad alta crescita e, con i tassi destinati a rimanere elevati rispetto alla storia recente, è difficile vedere prospettive favorevoli per il Nasdaq”.

“Naturalmente, se la Federal Reserve statunitense cambierà la sua politica monetaria e abbandonerà la serie di rialzi dei tassi di interesse, gli investitori potranno aspettarsi che il Nasdaq torni a volare”, conclude Yearsley.

Dall’inizio dell’anno le cose stanno però andando molto meglio, con il Nasdaq Composite che è salito del 32% circa fino a fine giugno.

A guidare il balzo sono stati “gli asset più speculativi, comprese le parti del mercato azionario di qualità inferiore e più sensibili ai tassi d’interesse”, commenta Marcus Cave, analista di Quilter Investors. “È interessante notare che abbiamo assistito a un’impennata dei volumi di trading al dettaglio, che spesso favoriscono gli asset più speculativi”, dice.

Come investire nel Nasdaq

Un modo comune ed efficace per investire nel Nasdaq è quello di utilizzare un exchange-traded fund (ETF) o un fondo indicizzato. Si tratta di investimenti passivi che si basano su algoritmi informatici per replicare l’andamento di un particolare indice.

Gl ETF “sono il modo più semplice” di partecipare al mercato, dice Rob Burgeman, senior investment manager presso il wealth manager RBC Brewin Dolphin. Si tratta di investimenti “economici e simpatici che fanno quello che dicono di fare”. Per esempio, se si investisse in un fondo ETF che replica l’indice Nasdaq 100 e fa pagare una commissione dello 0,3%, un investimento di 1.000 euro costerebbe 3 euro. A seconda di come e dove il fondo è stato acquistato – ad esempio tramite una piattaforma di trading – potrebbero esserci ulteriori costi di negoziazione da tenere in considerazione.

Le spese applicate da un fondo attivo – che si affida al giudizio umano per la selezione dei titoli – possono essere anche 10 volte superiori a quelle di un’alternativa passiva.

Ben Yearsley suggerisce di partecipare al Nasdaq attraverso i fondi come lo iShares Nasdaq 100, un ETF che offre un’esposizione mirata a 100 delle maggiori società non finanziarie quotate al Nasdaq.

Leggi anche: Come investire nell’S&P 500

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