Come investire nell’S&P 500

Redazione di Forbes

Aggiornato: 12/04/2023, 10:58 am

Benedetta Giuliani
editor

Revisione di

Nota della redazione: Forbes Advisor potrebbe guadagnare una commissione sulle vendite realizzate dai partner grazie ai link contenuti in questa pagina. Le opinioni e le valutazioni dei nostri redattori non sono in alcun modo influenzate da tali accordi commerciali.

Negli ultimi cinque anni il rendimento dei titoli azionari delle società statunitensi è cresciuto arrivando a toccare cifre impressionanti, grazie al rialzo delle quotazioni del settore tecnologico e di titoli come Apple e Microsoft.

Secondo Trustnet, quello dei fondi azionari nordamericani è stato il secondo settore a più alto ritorno negli ultimi cinque anni, con un rendimento complessivo del 61%.

Anche l’indice azionario statunitense S&P 500 ha beneficiato del forte interesse degli investitori nei confronti delle società tecnologiche, registrando una crescita del 40% negli ultimi cinque anni.

Tuttavia, questo strumento di misura della performance delle aziende ha subito una flessione nell’ultimo anno, in quanto la forte inflazione, l’aumento dei tassi d’interesse e il rallentamento dell’economia hanno inciso sulla quotazione dei cosiddetti titoli growth.

Di seguito illustreremo le principali caratteristiche dell’SP500 e la quotazione dell’indice, prima di esaminare se sia il momento giusto per investire nell’S&P 500 Index.

Opzioni su azioni USA con Freedom24

+800.000 opzioni su 2.500 asset statunitensi. Condizioni vantaggiose e strumenti avanzati. Potente piattaforma web e app mobile.


Apri subito un conto

sul sito Freedom24

Cos’è l’S&P 500?

Creato nel 1957 da Standard & Poor’s (S&P), l’S&P 500 è un indice delle 500 principali società statunitensi valutate in base alla loro dimensione, o capitalizzazione di mercato.

Rappresentando l’80% del patrimonio delle società statunitensi quotate in borsa, l’indice è considerato uno dei migliori indicatori dell’andamento del mercato azionario statunitense.

Secondo la società fornitrice di dati finanziari S&P Global, la capitalizzazione di mercato media di una società nell’SP500 è di 67 miliardi di dollari. La gamma di titoli presenti nell’indice è tuttavia molto ampia, con società di dimensioni che vanno dai 4 miliardi a 2.000 miliardi di dollari.

I titoli del settore tecnologico sono predominanti nell’ambito dell’S&P 500, tanto che Apple rappresenta il 6% dell’indice intero in termini di capitalizzazione di mercato. I 10 titoli principali rappresentano circa un quarto dell’intero indice, e tra questi figurano Apple, Microsoft, Amazon e Alphabet.

Tra le società che rientrano nelle prime 10 dell’indice, ma che non appartengono al settore tecnologico, troviamo il gruppo d’investimento Berkshire Hathaway, le società del settore sanitario UnitedHealth Group e Johnson & Johnson, e il gigante dell’energia Exxon Mobil.

Quotazione S&P 500: grafico

Il seguente grafico sull’S&P 500 illustra la quotazione dell’indice negli ultimi cinque anni:

Prezzo dell’indice S&P 500 negli ultimi cinque anni (USD)
Fonte: investing.com 

Il prezzo fissato per l’indice è calcolato in base alla capitalizzazione di mercato combinata di tutte le società che ne fanno parte, il cui valore veniva originariamente diviso per un parametro che portava a 100 il livello di base dell’indice.

L’S&P 500 è cresciuto costantemente fino a registrare un brusco calo all’inizio del 2020, in concomitanza con l’inizio della pandemia. In seguito, l’indice ha raddoppiato il suo valore in poco meno di due anni, raggiungendo il massimo storico di oltre 4.800 nel gennaio 2022.

Tuttavia, l’SP 500 è sceso di quasi il 20% nel 2022 a causa del difficile contesto macroeconomico. L’impennata dell’inflazione ha portato a un aumento dei tassi d’interesse – un fenomeno che incide direttamente sulla valutazione dei titoli growth.

Anche le società del settore tecnologico hanno dovuto affrontare un ridimensionamento degli investimenti in pubblicità a fronte della contrazione della spesa per i consumi e di questioni geopolitiche di più ampio respiro.

Alla fine del 2022, inoltre, la sterlina è calata al livello minimo registrato dal 1985 rispetto al dollaro statunitense, per effetto delle avvisaglie di una recessione economica e dei timori per il volume della spesa pubblica. Il dato ha avuto un impatto positivo sul valore in sterline dei capitali statunitensi detenuti dagli investitori del Regno Unito, compensando gran parte del calo dell’indice S&P 500.

Quanto agli altri indici, l’indice Nasdaq, fortemente orientato al settore tecnologico, è sceso di oltre il 30% nel 2022, mentre il FTSE 100 si è dimostrato più stabile. L’anno scorso è salito dell’1%, grazie all’aumento della domanda da parte degli investitori per i cosiddetti titoli difensivi, ovvero quelli che staccano dividendi regolarmente e offrono guadagni stabili a prescindere dallo stato generale del mercato azionario.

Comprare i titoli dell’S&P 500

Naturalmente, è possibile acquistare azioni di qualsiasi società dell’SP500, ma comprare i titoli di ciascuna delle aziende che compongono l’indice richiederebbe un investimento notevole: attualmente, infatti, acquistare una sola azione di ciascuna delle 10 principali società costerebbe più di 1.800$.

Anche le commissioni di negoziazione di ciascuna azione farebbero di questa opzione una scelta proibitiva, insieme alla necessità di riequilibrare le partecipazioni in modo da adeguarle alle variazioni in termini di capitalizzazione di mercato di ogni società.

Di conseguenza, investire nell’S&P 500 in modo indiretto rappresenta senz’altro una soluzione più economica e pratica, ad esempio tramite i fondi indicizzati o i fondi negoziati in borsa (ETF).

Se ti interessa scoprire maggiori dettagli su come fare trading sull’S&P 500, ti invitiamo a leggere la nostra guida a XTB, dove ti spieghiamo tutto nel dettaglio. 

Come investire su S&P 500: broker online

Se intendi iniziare a investire nell’S&P 500, la prima cosa da fare sarà scegliere un broker regolamentato, sicuro e con costi bassi. Prendiamo ad esempio XTB, tra le migliori piattaforme di trading online nel 2023 secondo l’indagine Forbes Advisor.

Tutto quello che dovrai fare è aprire un conto su XTB, scegliendo tra conto demo (gratuito, hai a disposizione fino a 100.000$ di fondi virtuali per iniziare a prendere confidenza con il trading online senza rischi) e conto reale. Non è previsto un deposito minimo, ma per iniziare a investire dovrai caricare denaro sul conto. Puoi farlo in modo semplice e sicuro tramite PayPal, ma anche tramite bonifico bancario, carta di credito o di debito. 

Su XTB hai due modi per investire in S&P 500: 

1) CFD. I contratti per differenza sono strumenti finanziari derivati che consentono di speculare sul rialzo o sul ribasso del prezzo di un asset. Quando negozi un CFD non acquisti l’asset sottostante, ma ti esponi ai suoi movimenti di prezzo andando short, cioè vendendo il contratto, se pensi che il prezzo diminuirà, o andando long, cioè acquistando il contratto, se ritieni che il prezzo salirà. I CFD sono caratterizzato dalla leva finanziaria, molto rischiosa perché può aumentare velocemente i profitti del trader ma anche amplificare le perdite.

Le uniche commissioni sostenute per tale negoziazione sono lo spread (differenza tra il prezzo di acquisto “ask” e il prezzo di vendita “bid”) e i punti swap. Lo spread è molto contenuto ed è pari a pochi centesimi a seconda delle dimensioni della tua posizione. I punti swap sono i costi sostenuti dal broker per finanziare posizioni con leva; gli swap vengono addebitati giornalmente sulla posizione aperta sullo strumento US500. 

Nel caso specifico dell’S&P, negoziare CFD consente di trarre vantaggio dalla volatilità del mercato e aprire posizioni durante oscillazioni di prezzo molto rapide. Il trading tramite CFD è adatto agli investitori esperti e professionali consapevoli del rischio elevato di questi strumenti e per il day trading. 

Per saperne di più sui CFD e il trading con leva leggi Cosa sono i CFD e come funzionano. 

2) ETF. Gli investitori che preferiscono gli investimenti passivi possono esporsi all’indice S&P 500 tramite ETF e godere dell’assenza di commissioni. XTB, infatti, permette di scambiare CFD o negoziare asset reali con lo 0% di commissioni e senza costi aggiuntivi.

Per maggiori dettagli leggi anche: Come comprare ETF.

Investire in future SP500

Sebbene sia possibile comprare e vendere direttamente le azioni dell’indice, è molto più comune negoziare contratti future sull’SP500. Laddove nell’investire in azioni è opportuno adottare una strategia a lungo termine di almeno cinque anni, investire in contratti future sull’S&P 500 è un’opzione che consente agli investitori di esporsi all’indice S and P 500 attraverso una strategia di trading a breve termine.

Nella sua forma più semplice, un contratto future consente al venditore e all’acquirente di concordare un prezzo e dei termini per un investimento in una data futura prestabilita.

I future sull’S&P 500 consentono agli investitori di speculare sul valore futuro dell’indice acquistando o vendendo contratti future: i future SP500 sono infatti contratti derivati che forniscono agli acquirenti un prezzo d’investimento basato su una previsione del valore futuro dell’Indice S&P 500.

Si tratta di contratti finanziariamente rischiosi e dal funzionamento complesso, che potremmo semplificare nel seguente modo: l’acquirente guadagna quando il valore del sottostante (l’S and P 500) alla chiusura aumenta, e perde quando il valore del sottostante diminuisce.

I future che impiegano l’S e P 500 come sottostante, ovvero che ne replicano la performance, sono l’E-mini (ticker ES) e il micro E-mini (ticker MES).

Ogni punto dell’indice S and P 500 è valorizzato 50$ dall’E-mini S&P 500 e 5$ dal micro E-mini S&P 500. Se l’indice quotasse ad esempio 20.000 punti, il contratto ES varrebbe 1.000.000$ (50$ x 20.000 punti), mentre il MES 100.000$ (5$ x 20.000 punti).

Fondi indicizzati sull’S&P 500

I fondi indicizzati o tracker cercano di replicare la performance di un indice acquistando e vendendo tutte le azioni che lo compongono nella misura delle rispettive capitalizzazioni di mercato.

Questi fondi “passivi”, che sono gestiti da un algoritmo informatico, si differenziano dai fondi “attivi”, in cui un team gestionale cerca di sovraperformare un indice attraverso la ricerca e la selezione dei titoli.

Di conseguenza, i fondi passivi tendono ad imporre una commissione di gestione annuale inferiore a quella dei fondi attivi. Secondo la piattaforma di trading AJ Bell, la commissione media per i fondi passivi nordamericani è solo dello 0,1% rispetto allo 0,9% applicato dai fondi attivi di questo settore.

In altre parole, la commissione media per 1.000 euro investiti in un fondo indicizzato nordamericano ammonterebbe a 1 euro, contro i 9 euro di una partecipazione analoga in un fondo attivo.

Il fondo indicizzato che ha registrato la performance migliore negli ultimi cinque anni, con un rendimento complessivo del 73% secondo Trustnet, è l’UBS S&P 500 Index Fund. Il fondo ha una commissione di gestione annua dello 0,09%.

Gli ETF sull’S&P 500

Come i fondi indicizzati, i fondi negoziati in borsa (ETF) a gestione passiva mirano a replicare la performance di indici come l’S&P 500. Esiste un’ampia gamma di ETF basati sull’andamento dell’S&P 500. L’indice viene seguito globalmente da alcuni di questi prodotti, mentre altri si concentrano su alcune nicchie, ad esempio sulle società che distribuiscono dividendi elevati o quelle che operano in un particolare settore, come quello finanziario.

L’ETF che ha registrato la performance migliore negli ultimi cinque anni è l’Invesco S&P 500 Consumer GARP ETF, con un rendimento totale del 113% secondo Trustnet, le cui spese di gestione annue ammontano allo 0,29%.

Alastair Power della Redmayne Bentley ci ha segnalato un ETF da prendere in considerazione se desideri esporre il tuo portafoglio all’indice S&P 500:

  • Il Vanguard S&P 500 UCITS ETF propone una strategia di replica fisica completa a un costo annuo contenuto pari allo 0,07%. Power ha dichiarato: “La capacità del fondo di generare redditività aggiuntiva attraverso il prestito di azioni ha consentito allo strumento di ottenere una sovraperformance marginale dell’1,6% rispetto al benchmark nel periodo di cinque anni conclusosi a gennaio 2023”. Il prestito azionario può aumentare i rendimenti dei fondi prestando temporaneamente i titoli ad altri investitori in cambio di una commissione.

Leggi anche: I migliori ETF nel 2023

Domande frequenti

Cosa sono gli S&P 500?

Fanno parte dell’indice S&P 500 cinquecento titoli azionari di società quotate alla borsa di New York (sul NYSE e sul Nasdaq), che rappresentano circa l’80% della capitalizzazione di mercato delle società americane.

Quali sono le aziende S&P 500?

L’S&P 500 è un indice delle principali società statunitensi in base alla capitalizzazione di mercato. La gamma di titoli presenti nell’indice è molto ampia, anche se la maggioranza delle azioni proviene dal settore tecnologico, basti pensare che soltanto Apple e Microsoft hanno rispettivamente un peso al suo interno di oltre il 6% e il 5%. I 20 titoli principali dell’SP500 sono:

  • Apple Inc.
  • Microsoft Corporation
  • Amazon.Com, Inc.
  • Alphabet Inc. Classe A
  • Berkshire Hathaway Inc.
  • Alphabet Inc. Classe C
  • Nvidia Corporation
  • Exxon Mobil Corporation
  • Unitedhealth Group Inc.
  • Tesla, Inc.
  • Johnson & Johnson
  • Jpmorgan Chase & Co.
  • Visa, Inc.
  • Procter & Gamble Company (PG)
  • Meta Platforms, Inc.
  • The Home Depot, Inc.
  • Mastercard, Inc.
  • Chevron Corporation
  • Merck & Co., Inc.
  • Eli Lilly And Company

Quanto rende investire in S&P 500?

Il rendimento ottenibile attraverso l’investimento nel paniere di titoli dell’S&P 500 dipende dallo strumento finanziario utilizzato, dall’entità dell’investimento e dal tempismo della strategia adottata. È possibile investire nell’S&P 500 in diversi modi:

  • Comprando direttamente le azioni delle società incluse nell’indice
  • Investendo in future SP500
  • Tramite fondi indicizzati o tracker che replicano la performance dell’S&P 500
  • Investendo in ETF sull’S&P 500

Qual è il miglior ETF sull'S&P 500?

L’ETF sull’S&P 500 che ha registrato la performance migliore negli ultimi cinque anni è l’Invesco S&P 500 Consumer GARP ETF (con spese di gestione annue dello 0,29%), che secondo le stime di Trustnet ha prodotto nel periodo in esame un rendimento totale del 113%.

Come comprare S&P 500 in Italia?

Investendo nell’S&P 500 è possibile esporsi a un portafoglio di titoli azionari rappresentativo delle più grandi società statunitensi operanti in diversi settori, tra cui la tecnologia, la finanza e molti altri. Gli italiani possono investire nell’S&P 500 tramite:

  1. Broker online. Sono molte le piattaforme di trading che consentono di esporsi al mercato azionario statunitense e all’S&P 500. Aprendo un conto su piattaforme come eToro o XTB gli investitori italiani possono acquistare azioni individuali dell’S&P 500 oppure fare trading attraverso ETF, CFD e altri prodotti finanziari.
  2. Fondi comuni d’investimento. Diversi fondi comuni d’investimento internazionali investono nell’S&P 500: questi strumenti possono offrire agli investitori italiani ottime opportunità in termini di diversificazione del portafoglio.
  3. Banche. Mediante strumenti finanziari quali conti titoli, obbligazioni e gestioni patrimoniali, numerose banche italiane offrono accesso all’S&P 500.

Quanto vale un punto di sp500?

Gli indici di borsa sono indicatori espressi in cifre e il loro andamento è espresso in percentuale. Ad esempio, ipotizziamo che oggi l’indice S&P 500 valga 4.000 e che ieri valesse 3.000: ciò significherebbe che il suo valore è aumentato del 33,3%. Fluttuando in base alle variazioni dei prezzi delle 500 principali società sulla Borsa di New York, un punto dell’S&P 500 non ha un valore fisso. 

Che azioni italiane comprare?

Il 2022 è stato un annus horribilis per il mercato azionario italiano e, secondo gli esperti, sui mercati azionari nel 2023 continueranno a pesare le incognite che hanno gravato sull’anno precedente, specialmente l’incertezza geopolitica. Se vuoi conoscere le migliori azioni italiane del 2023 leggi la nostra guida dedicata all’argomento e scopri i principali titoli quotati su Borsa Italiana in base alla capitalizzazione di mercato.

Quando apre S&P 500?

L’indice S&P 500 è negoziabile nell’orario di apertura di Wall Street. La borsa americana apre alle 15.30 ora italiana (CET), ovvero alle 09.30 ora di New York.

Quando chiude S&P 500?

Gli investitori italiani possono negoziare l’indice S&P 500 entro l’orario di chiusura di Wall Street. La borsa americana, che apre alle 15.30 ora italiana (CET), chiude alle 22 ora italiana (quindi alle 16 a New York).

Forbes Advisor informa i suoi lettori a scopo puramente educativo. Data l'unicità della situazione finanziaria di ciascun utente, i prodotti e i servizi da noi recensiti potrebbero non risultare adatti alle esigenze di ognuno dei nostri lettori. Non offriamo servizi di consulenza finanziaria, di advisory o di intermediazione, né raccomandiamo o consigliamo ai singoli di acquistare o vendere particolari azioni o titoli. Le informazioni relative alla performance di un asset finanziario possono subire variazioni rispetto al momento della loro pubblicazione. L’andamento registrato in passato da titoli e azioni non è indicativo rispetto al futuro.