Come investire in obbligazioni

Redazione di Forbes,  Editor

Pubblicato: 13/11/2023, 11:31 am

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Investire in obbligazioni è un modo per diversificare il proprio portafoglio offrendo allo stesso tempo il potenziale per generare un flusso di reddito regolare e sicuro, e proteggersi dalla volatilità del mercato azionario.

Il mercato obbligazionario globale è un enorme business e secondo il World Economic Forum valeva circa 133 mila miliardi di dollari nel 2022. In termini di investimenti, però, lo scorso anno il settore è crollato: il valore delle obbligazioni globali è sceso di oltre il 30%, la peggiore performance degli ultimi 200 anni. In passato un rifugio in tempi di incertezza, le obbligazioni hanno subito un crollo dei prezzi in seguito all’aumento dei tassi di interesse nel tentativo delle banche centrali di frenare l’inflazione.

Se stai pensando di investire in obbligazioni, ecco tutto quello che devi sapere.

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Cosa sono le obbligazioni

Le obbligazioni, o bond in inglese, sono dei titoli di credito che rappresentano un prestito da parte dell’investitore a un’entità emittente come un governo, un’azienda o un’organizzazione. L’emittente si impegna a rimborsare l’importo del prestito insieme a un interesse, pagato sotto forma di cedola, all’investitore alla scadenza del titolo. Per spiegarlo meglio, l’obbligazione funziona così: chi investe si vedrà restituito il capitale investito alla scadenza del titolo, più l’interesse previsto.

Le obbligazioni sono titoli a reddito fisso, poiché è già nota la data nella quale il titolare si vedrà restituito il capitale inizialmente investito maggiorato di interessi.

Quali sono i diversi tipi di obbligazioni

Le obbligazioni si possono suddividere in tre tipi:

  1. Obbligazioni governative (titoli di Stato). Sono obbligazioni emesse dal ministero delle finanze per conto dello Stato con lo scopo di coprire il proprio debito o il deficit pubblico. Il guadagno per chi le possiede può derivare sia dalla differenza tra il valore nominale e il prezzo di emissione o di acquisto, sia tramite pagamento di cedole. Alla scadenza del titolo, lo Stato rimborsa il capitale iniziale. In Italia gli esempi più popolari di titoli di Stato, o bond governativi, sono i BOT e i BTP. In questa categoria rientrano, quindi, anche i BTP Italia, i BTP Futura, i BTP Valore, i Certificati del tesoro zero-coupon (CTZ) e i certificati di credito del tesoro (CCT).
  2. Obbligazioni municipali (Buoni ordinari comunali e Buoni ordinari regionali). Si tratta di obbligazioni emesse da enti locali (province e regioni) e subordinati alla realizzazione di opere pubbliche.
  3. Obbligazioni societarie (corporate bond). Sono titoli di credito emessi da società private, come banche, aziende industriali o commerciali. A differenza delle azioni, che rappresentano una partecipazione al capitale di rischio dell’azienda, le obbligazioni non danno diritto di voto nelle assemblee degli azionisti. Possono essere acquistati direttamente dall’emittente o da intermediari finanziari, come banche, broker o società di investimento.

Obbligazioni: termini utili

Quando le obbligazioni vengono emesse per la prima volta, vengono vendute agli investitori sul mercato primario. Dopo l’emissione iniziale, possono essere negoziate sul mercato secondario o essere scambiate direttamente tra i detentori istituzionali.

Se stai pensando di investire in obbligazioni, è opportuno capire il significato di alcuni termini:

  • Emittente: l’entità che prende in prestito il denaro dall’acquirente dell’obbligazione.
  • Valore nominale: il valore nominale dell’obbligazione è la somma di denaro che verrà rimborsata alla scadenza. In asta i BTP possono essere sottoscritti per un valore nominale minimo di 1.000 euro o multipli di tale cifra.
  • Valore di mercato: il prezzo di negoziazione corrente dell’obbligazione.
  • Cedola: il tasso di interesse pagato all’anno in base a una percentuale del valore nominale dell’obbligazione. Di solito si tratta di un importo fisso pagato una o due volte l’anno ed è noto anche come rendimento nominale.
  • Scadenza: la data di scadenza o di rimborso è il momento in cui viene rimborsato il capitale iniziale. Le obbligazioni possono essere classificate come a breve termine (di solito fino a tre anni), a medio termine (da cinque a 10 anni) e a lungo termine (oltre 10 anni).
  • Rischio: è la probabilità che l’emittente non riesca a rimborsare l’obbligazione – in genere, più alta è la cedola, più rischiosa è l’obbligazione (e viceversa). Agenzie come Standard & Poor’s (S&P), Moody’s e Fitch forniscono rating di rischio per le obbligazioni: il rating più alto (rischio più basso) è AAA, seguito da AA, A, BBB e così via.

Come funzionano le obbligazioni

La cedola e il valore nominale di un’obbligazione costituiscono solo una parte del rendimento. Una volta che le obbligazioni iniziano a essere scambiate sui mercati secondari, il loro prezzo aumenta e diminuisce, come avviene per le azioni. Di conseguenza, le obbligazioni vengono scambiate a un prezzo più alto (premio) o più basso (sconto) rispetto al loro valore nominale.

Il rendimento può quindi derivare anche dalla differenza tra il prezzo di sottoscrizione o di acquisto e il valore nominale pari a 100 rimborsato alla scadenza.

Un esempio

Per capire meglio come funziona il rendimento di un’obbligazione possiamo prendere come esempio un BTP a lunga scadenza: il BTP 2037 al 4%. La cedola, o tasso d’interesse, è pari al 4% annuo lordo, il che significa che un investitore riceve 40 euro per ogni 1.000 euro ogni anno fino al 2037 (data di scadenza), quando il capitale sarà rimborsato. Tieni in conto che i guadagni generati dall’investimento in titoli di Stato sono soggetti a un’aliquota del 12,5%.

Se, per esempio, hai acquistato il BTP all’emissione a ottobre 2005 con prezzo d’acquisto alla pari (100€) investendo 1.000 euro, il rendimento annuo netto atteso è del 3.50%. Il rendimento alla scadenza è di 1.096 euro, che si traduce quindi in un capitale iniziale raddoppiato.

Attualmente, il BTP 2037 è scambiato al prezzo di 94€ circa, con uno sconto del 6% sul suo valore nominale di 100€. Se compri oggi questo BTP investendo 1.000 euro ricevi un interesse annuo di 40€. Tuttavia, il rendimento annuo effettivo – o rendimento corrente – sarà più elevato, poiché hai pagato il BTP meno di 100€, che è il valore di rimborso standard.

Cosa influenza il prezzo delle obbligazioni

I tassi d’interesse sono uno dei fattori chiave che influenzano il prezzo delle obbligazioni. In parole povere, se i tassi prevalenti (in particolare i tassi sui titoli di Stato) salgono al di sopra del tasso cedolare dell’obbligazione, quest’ultima diventa meno attraente perché gli investitori possono ricevere un tasso d’interesse più elevato altrove. Ciò ridurrà la domanda dell’obbligazione e il suo prezzo scenderà.

Di conseguenza, anche l’inflazione incide sul prezzo delle obbligazioni. Nell’autunno del 2022 l’inflazione ha toccato un massimo di 40 anni e, nonostante sia scesa nel corso del 2023, si mantiene su livelli elevati. Abbiamo assistito a 10 aumenti consecutivi dei tassi, nel tentativo della Bce di raffreddare l’inflazione.

Altri fattori principali che influenzano il prezzo delle obbligazioni sono:

  • Le condizioni di mercato: la domanda di asset difensivi come le obbligazioni tende ad aumentare durante una flessione del mercato azionario.
  • Il rating di credito: un declassamento del rating di un’obbligazione ridurrà la domanda a causa del maggior rischio di insolvenza, fino a quando il prezzo non scenderà a un livello in cui il rendimento compenserà gli investitori per il maggior rischio.
  • Il tempo residuo: man mano che le obbligazioni si avvicinano alla data di rimborso, il prezzo di solito si sposta intorno alla parità, ossia l’importo che i detentori di obbligazioni riceveranno alla scadenza.

I vantaggi di investire in obbligazioni

  • Flusso di reddito prefissato: le obbligazioni pagano un flusso di reddito fisso fino alla scadenza, mentre i dividendi delle azioni non sono altrettanto prevedibili. Le obbligazioni forniscono una fonte di reddito più sicura rispetto alle azioni, il che può essere utile se è necessario un certo livello di reddito per far fronte a pagamenti regolari come le tasse universitarie.
  • Rimborso del capitale: i detentori di obbligazioni riceveranno il valore nominale dell’obbligazione alla scadenza, anche se questo può essere superiore o inferiore al prezzo di acquisto.
  • Diversificazione: le obbligazioni possono contribuire a diversificare un portafoglio al di là di attività come azioni, immobili e liquidità.
  • Investimento a basso rischio: le obbligazioni governative sono considerate le obbligazioni più sicure sul mercato. Anche se il rischio di insolvenza dell’emittente è sempre presente, la probabilità che lo Stato non riesca a rimborsare il capitale e gli interessi delle obbligazioni è più bassa rispetto al default di un’azienda.

Quali sono i rischi di investire in obbligazioni?

  • Rischio di tasso d’interesse: un aumento dei tassi d’interesse riduce il valore di mercato delle obbligazioni.
  • Rischio di insolvenza: esiste un rischio di insolvenza da parte degli emittenti di obbligazioni societarie e governative, noto anche come rischio di credito. Secondo una ricerca condotta dalle Banche d’Inghilterra e del Canada, dal 1960 due terzi dei 215 governi sono risultati inadempienti rispetto ai loro obblighi obbligazionari.
  • Problemi di liquidità: le obbligazioni con un valore nominale più elevato e le obbligazioni emesse da società più piccole o a più alto rischio possono essere meno negoziabili a causa di un bacino più ristretto di potenziali acquirenti.

In sintesi, l’investimento in obbligazioni comporta sempre un certo grado di rischio, poiché il valore di mercato delle obbligazioni può oscillare anche in modo importante. Come già detto, un aumento dei tassi di interesse riduce il prezzo di negoziazione delle obbligazioni.

Come investire in obbligazioni

Per investire in obbligazioni bisogna avere un conto d’investimento presso una banca o una società di intermediazione finanziaria. Una volta aperto il conto, si possono acquistare le obbligazioni.

È possibile acquistare le obbligazioni:

  • Sul mercato primario, o al momento dell’emissione. Per quanto riguarda i BTP, solo gli intermediari finanziari autorizzati (banche e società di investimento) possono partecipare alle aste. I risparmiatori possono comprare i BTP in un momento successivo alla loro emissione sul MOT, sempre tramite intermediario.
  • Sul mercato secondario, o “in borsa”, cioè acquistando in un momento successivo al collocamento. Qui le obbligazioni si possono vendere anche prima della scadenza.

Puoi comprare BTP in banca o in Posta oppure online attraverso l’home banking della tua banca se abilitato alle funzioni di trading online. Devi avere un conto deposito titoli.

Oggi un modo semplice per acquistare e vendere obbligazioni o bond è il trading online. il mercato è ricco di piattaforme per investire: ecco qui le migliori secondo Forbes Advisor.

Un’altra opzione è quella di investire in obbligazioni indirettamente attraverso fondi di investimento specializzati nella detenzione di ETF obbligazionari.

Il possesso di un paniere di obbligazioni attraverso un fondo negoziato in borsa, o ETF, piuttosto che di singole obbligazioni, riduce il rischio complessivo di insolvenza dell’emittente (mancato rimborso del capitale). Tuttavia, alcuni ETF obbligazionari sono più sicuri di altri: ad esempio, le obbligazioni “spazzatura” presentano un rischio di insolvenza più elevato rispetto ai titoli di Stato. Allo stesso modo, gli ETF obbligazionari con scadenze più lunghe sono potenzialmente più volatili di quelli con scadenze più brevi.

Quando conviene investire in obbligazioni?

L’investimento in obbligazioni è più conveniente quando si cerca un investimento a basso rischio con un rendimento fisso o variabile prevedibile. Chi vuole diversificare e ridurre il rischio del proprio portafoglio composto anche da azioni può trovare nelle obbligazioni un’opzione ideale.

Ad esempio, un investitore che sta per andare in pensione e ha bisogno di un reddito fisso per vivere può scegliere di investire in obbligazioni. Un altro esempio è un investitore che vuole proteggere il proprio capitale da perdite.

Chiariti questi benefici, è importante tenere a mente che gli investimenti in obbligazioni non sono privi di rischi: in un contesto di tassi di interesse in aumento, il valore delle obbligazioni diminuisce, e inoltre il rischio di insolvenza dell’emittente è sempre presente, sebbene generalmente basso.

Previsioni sul mercato obbligazionario

L’inflazione e i tassi d’interesse restano i fattori chiave dei rendimenti obbligazionari per il prossimo anno. In un contesto di incertezza economica, abbiamo chiesto ai nostri esperti di fornire le loro opinioni su cosa aspettarci dal mercato obbligazionario.

Euan McNeil di Aegon Asset Management commenta: “Se il mercato si rivaluta per ridurre le aspettative di aumento dei tassi, ciò dovrebbe essere positivo per i rendimenti totali”.

Jim Leaviss di M&G Investments afferma: “Le valutazioni del reddito fisso sono state azzerate e questo, a nostro avviso, ha riportato molto valore nei mercati obbligazionari. Forse per la prima volta in un decennio, riteniamo che gli investitori obbligazionari siano ben pagati per assumersi sia il rischio di tasso che quello di credito”. E aggiunge: “Le obbligazioni societarie investment grade, in particolare, dovrebbero essere ben posizionate per affrontare un contesto economico più incerto: riteniamo che l’asset class offra un’interessante combinazione di rendimento, diversificazione e resilienza, in grado di offrire performance in diverse condizioni di mercato”.

Tuttavia, precisa: “È probabile che l’inflazione rimanga il motore principale dei rendimenti. Anche se sembra che stiamo lentamente vincendo la battaglia contro l’inflazione, probabilmente è ancora troppo presto per dichiarare vittoria”.

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