Halving Bitcoin 2024: tutto quello che devi sapere

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Aggiornato: 22/04/2024, 09:16 am

Giulia Adonopoulos
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Il tanto atteso halving di bitcoin è stato completato con successo, segnando in sordina un momento storico nel settore delle criptovalute. Tra il 19 e 20 aprile 2024, la ricompensa dei blocchi per i miner è stata dimezzata, anche se non lo si direbbe, visto che il prezzo di bitcoin è rimasto relativamente stabile. Tuttavia, il fatto che l’evento sia avvenuto senza un grande impatto immediato sui mercati e sulla quotazione del bitcoin non significa che l’halving sia stato un non-evento. Tutt’altro.

L’halving ha implicazioni significative per i miner, i trader e gli investitori di bitcoin. Con il dimezzamento del volume di nuovi bitcoin in circolazione, il meccanismo di scarsità incorporato nella criptovaluta esercita la sua influenza nel tempo. Questo cambiamento nelle dinamiche di domanda e offerta ha il potenziale per plasmare la traiettoria a lungo termine di Bitcoin e del più ampio mercato delle criptovalute.

L’halving può essere un concetto tecnico e difficile da capire. In questo articolo cerchiamo di spiegare in parole semplici cos’è e come funziona, che tipo di impatto ha sul mercato delle criptovalute e se può essere considerato un momento ideale per investire in bitcoin, analizzando più da vicino cosa è successo e le sue potenziali conseguenze a lungo termine.

Halving Bitcoin: cos’è

Per capire cos’è l’halving e come funziona è necessario partire da una premessa. La quantità disponibile di moneta circolante aumenta e diminuisce in base alle decisioni delle banche centrali. La quantità totale di bitcoin, invece, è fissa e immutabile. Ci saranno sempre e solo 21 milioni di Bitcoin. Attualmente ne sono stati creati poco più di 19 milioni, per cui ne restano ancora meno di due milioni da creare. Una volta che tutti i bitcoin saranno estratti, la loro offerta non aumenterà più. Il protocollo bitcoin riduce automaticamente il numero di nuove monete emesse in ogni nuovo blocco di bitcoin, grazie a un processo noto come halving, che significa dimezzamento.

Questa limitazione dell’offerta è una delle caratteristiche più importanti del bitcoin, che lo rende meno soggetto all’inflazione rispetto alle valute fiat e aiuta a mantenere il suo valore.

L’halving di bitcoin avviene quando la ricompensa per il mining, ovvero la creazione, dei bitcoin viene dimezzata tramite halving. Questo halving si verifica ogni quattro anni.

Quando il bitcoin è stato lanciato nel 2009, la ricompensa per ogni blocco minerario era di 50 bitcoin. Successivamente, nel 2012, si è dimezzata a 25 bitcoin per blocco. Poi, nel 2016, è passata a 12.5 bitcoin, e nel 2020 è stata dimezzata a 6.25 bitcoin.

In teoria, la riduzione dell’emissione di bitcoin significa che il prezzo aumenta se la domanda rimane invariata. “La scarsità della produzione di bitcoin è ciò che definisce la sua finitezza. Quando la ricompensa diminuisce, l’offerta è limitata”, dice Chris Kline, direttore operativo di Bitcoin IRA. “L’aumento della domanda in un momento in cui l’offerta è limitata ha un impatto positivo sul prezzo, il che può rendere il bitcoin attraente per gli investitori”.

Per i dettagli leggi: Cos’è Bitcoin e come funziona

Come funziona l’halving del Bitcoin?

Una rete decentralizzata di validatori verifica tutte le transazioni bitcoin tramite un processo chiamato mining. Tali validatori ricevono 6,25 BTC se sono i primi a utilizzare formule matematiche complesse per aggiungere un gruppo di transazioni alla blockchain di Bitcoin. La verifica delle transazioni Bitcoin e la loro registrazione sulla blockchain richiedono appunto la risoluzione di algoritmi complessi. Tutto questo fa parte del meccanismo di consenso noto come Proof of Work (PoW) di Bitcoin.

Questi blocchi di transazioni vengono aggiunti all’incirca ogni 10 minuti e il codice bitcoin prevede che la ricompensa per i minatori venga dimezzata dopo la creazione di 210.000 blocchi. Questo accade all’incirca ogni quattro anni, in periodi spesso accompagnati da una maggiore volatilità del prezzo del bitcoin.

Leggi anche: Che cos’è la blockchain

Halving Bitcoin 2024: cosa è successo?

Tra il 19 e il 20 aprile 2024 si è verificato il quarto halving nella storia del bitcoin. Anche se molti investitori e crypto-entusiasti potrebbero essere rimasti svegli fino a tardi per veder compiere l’halving, per la maggior parte degli investitori si tratta di un evento di scarsa importanza: l’impatto immediato dell’halving è avvertito soprattutto dai miner di bitcoin, che vedono dimezzarsi le ricompense di creazione dei blocchi, incidendo sulla loro redditività e portando potenzialmente a cambiamenti nel settore del mining di criptovalute.

Con la riduzione del 50% del tasso di immissione in circolazione di nuovi Bitcoin, aumenta la scarsità dell’asset. Questo meccanismo deflazionistico incorporato crea una potenziale pressione al rialzo a lungo termine sul prezzo di bitcoin. Tuttavia, la relazione tra gli halving e la crescita del prezzo della criptovaluta non è sempre diretta e può essere influenzata da vari fattori di mercato.

“Il volume degli scambi di Bitcoin registra generalmente l’aumento più significativo nei 60 giorni che precedono l’halving, poiché l’interesse cresce e i prezzi acquistano slancio”, ha spiegato a Forbes Advisor Megan Stals, analista di mercato presso la piattaforma di trading Stake.

“Questo è accaduto di nuovo quest’anno, con i dati degli exchange di criptovalute che mostrano un notevole aumento del volume a marzo rispetto a febbraio, in quanto gli investitori cercano una maggiore esposizione”.

Il 12 aprile, a una settimana dall’halving, un BTC valeva più di 70.000$. Il 20 aprile, poco dopo l’evento, il prezzo di Bitcoin è sceso intorno ai 64.000$. Ciò significa che la nuova ricompensa mineraria di 3.125 BTC valeva l’equivalente di circa 200.000$.

Tuttavia, Stals sottolinea anche le sfide che i miner devono affrontare, in particolare le operazioni più piccole, dopo l’halving.

“I miner ottengono minore profitto (dopo l’halving), a causa dell’aumento della potenza di calcolo e dell’energia necessaria per coniare nuovi bitcoin”, afferma Stals.

“I miner più grossi dovrebbero avere le risorse per investire in nuovi hardware e trovare fonti di energia più efficienti, ma ogni evento di halving rende più difficile per i minatori più piccoli rimanere in attività.”

Nonostante l’aumento delle difficoltà per i miner, Stals nota che la dinamica di mercato gioca un ruolo cruciale nella redditività dei minatori. Prezzi più alti del bitcoin potrebbero aiutare a compensare alcuni dei costi di mining aggiuntivi nel breve termine. Tuttavia, aggiunge che “l’investimento in hardware e la ricerca di fonti di energia efficienti sono fondamentali per il loro successo a lungo termine”.

Stals cita un altro potenziale vento a favore per l’evento di halving recente: l’approvazione di 11 ETF spot sul bitcoin da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti a gennaio. Questi ETF hanno reso più facile per gli investitori ottenere esposizione al Bitcoin senza dover utilizzare gli exchange di criptovalute.

“Gli ETF Bitcoin si sono rivelati più popolari tra gli investitori dai 45 anni in su”, afferma. “Mentre gli investitori più giovani potrebbero già avere un’esposizione diretta al bitcoin attraverso gli exchange di criptovalute, questi ETF offrono una soluzione agli investitori più anziani interessati al mercato ma che non vogliono affidarsi ai crypto exchange e avere a che fare con le complessità delle chiavi private e dei wallet”.

Tuttavia, Stals dice che bitcoin è sensibile al rialzo dei tassi di interesse, quindi gli investitori devono tenere conto anche di questo. “Persistono ancora preoccupazioni che gli Stati Uniti non abbiano ancora domato con successo l’inflazione, e i trader hanno iniziato a ridurre le loro aspettative per i tagli dei tassi nel 2024”, afferma.

I dati sull’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti a marzo erano più alti del previsto, con un’inflazione degli ultimi 12 mesi al 3,5% e minori aspettative riguardo eventuali tagli dei tassi nella prima metà dell’anno. I mercati cripto erano in rosso il giorno della notizia.

Come investire in Bitcoin dopo l’halving?

Ora che l’halving del 2024 è compiuto, ci si chiede come questo evento influenzerà il prezzo della criptovaluta e quali saranno le dinamiche di mercato nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

I dati storici suggeriscono che non sarà semplice raggiungere nuovi massimi. “Sebbene il prezzo del bitcoin sia storicamente aumentato prima e dopo ogni halving, non si è sempre trattato di una linea retta verso l’alto. Dopo i precedenti halving, i prezzi sono spesso arretrati prima di raggiungere un nuovo picco a distanza di circa 220 e 240 giorni”, afferma Stals. “L’halving viene spesso dipinto come un evento a breve termine, ma possono essere necessari diversi mesi per osservarne l’effetto definitivo”.

Un segnale positivo per la quotazione a breve termine del bitcoin è il recente flusso di entrate nette negli ETF Bitcoin, che indica che gli investitori istituzionali sono più propensi a comprare che a vendere in questa fase. Tuttavia, Stals aggiunge che “gli investitori dovrebbero tenere d’occhio l’attività di trading, in quanto eventuali grandi vendite una tantum effettuate dalle balene potrebbero avere un impatto negativo sui prezzi e sul sentiment a breve termine”.

Mentre il mercato si adegua alle nuove dinamiche dell’offerta e i minatori si adattano alla riduzione delle ricompense dei blocchi, gli investitori dovrebbero aspettarsi una maggiore volatilità nelle prossime settimane e mesi. Questa volatilità può presentare sia opportunità che rischi per coloro che cercano di ottenere un’esposizione al bitcoin. Stals suggerisce ai potenziali investitori di prepararsi a questa volatilità con una strategia di investimento ben ponderata che gestisca il rischio attraverso livelli di esposizione adeguati e mantenga una prospettiva a lungo termine sul potenziale dell’asset.

Leggi anche: Come investire in criptovalute

Cosa aspettarsi adesso dal prezzo di Bitcoin?

Vale la pena di esaminare gli esiti dei precedenti halving per farsi un’idea delle potenziali tendenze future del prezzo di bitcoin. Con più di 3,6 milioni di italiani che dichiarano di possedere attualmente questo tipo di asset digitale (dati dell’Osservatorio Blockchain e Web3 della School of Management del Politecnico di Milano), si nota una crescente importanza di bitcoin nella società. Questa maggiore consapevolezza e adozione del bitcoin tra gli italiani significa che l’impatto dell’evento di halving sarà avvertito da un numero maggiore di persone rispetto al passato.

Stals afferma inoltre che l’introduzione degli ETF Bitcoin ha reso più facile per un pubblico più ampio l’esposizione alla criptovaluta, amplificando ulteriormente l’impatto potenziale dell’halving. Tuttavia, aggiunge: “Anche se questi prodotti possono essere più accessibili rispetto all’acquisto diretto di criptovalute, sono altrettanto volatili quanto le criptovalute stesse”.

Guardando ai precedenti eventi di halving, il mercato del bitcoin ha registrato un significativo apprezzamento dei prezzi nei mesi successivi a ciascun evento.

Quando nel 2012 si verificò il primo halving del bitcoin, l’effetto sul suo prezzo fu trascurabile, ma si trattava degli inizi della criptovaluta, prima che iniziasse la speculazione dilagante.

Nell’anno precedente al secondo halving, nel 2016, bitcoin è passato da circa 195 a 575 euro, con un aumento del 194%.
Nei 12 mesi precedenti all’halving di maggio 2020, Bitcoin è passato da circa 4.600 a 9.200 euro, segnando un aumento di valore del 100%.

Ad aprile 2023, a un anno dal prossimo halving, un bitcoin valeva circa 26.000 euro. Da allora, il BTC è salito e sceso, e attualmente si trova sopra i 66.000$ (22 aprile 2024).

Anche se le performance passate non sono indicative dei risultati futuri, questi precedenti storici suggeriscono che la riduzione dell’offerta di nuovi bitcoin che entrano in circolazione dopo un halving può portare a una maggiore scarsità e, di conseguenza, a prezzi più alti. Tuttavia, è fondamentale notare che il mercato dei bitcoin è maturato in modo significativo dai precedenti halving, con una maggiore partecipazione istituzionale, un controllo normativo e un’adozione mainstream. Di conseguenza, l’esito dell’attuale halving potrebbe non rispecchiare esattamente quello del passato e gli investitori dovrebbero rimanere vigili nel monitorare gli sviluppi del mercato e adattare le loro strategie di conseguenza.

Leggi anche: Bitcoin previsioni, dove arriverà il prezzo?

Quando sarà il prossimo halving di Bitcoin?

Con l’halving 2024 ormai nello specchietto retrovisore, molti appassionati e investitori in bitcoin guardano già alla prossima scadenza. L’halving è programmato per verificarsi ogni 210.000 blocchi, il che si traduce approssimativamente in una volta ogni quattro anni. In base a questo calendario, il prossimo halving dovrebbe avvenire nel 2028.

Halving Bitcoin nella storia

Ecco come la ricompensa è diminuita ogni quattro anni dalla nascita di bitcoin:


Data halving Ricompensa
3 gennaio 2009 50 BTC
28 novembre 2012 25 BTC
9 luglio 2016 12.5 BTC
11 maggio 2020 6.25 BTC
Aprile 2024 3.125 BTC
(Previsto) 2028 1.5625 BTC

Poiché ogni halving dimezza la ricompensa del blocco, l’offerta di nuovi bitcoin che entrano in circolazione continuerà a diminuire nel tempo. Questo meccanismo è progettato per rendere il bitcoin sempre più scarso, il che, in teoria, dovrebbe portare a un aumento dei prezzi, dato che la domanda cresce e l’offerta diminuisce. Tuttavia, la relazione tra gli eventi di dimezzamento e il prezzo del bitcoin è complicata.

Sebbene i precedenti halving siano stati seguiti da significativi aumenti di prezzo, il mercato del bitcoin è soggetto a vari fattori, tra cui le modifiche normative, le condizioni macroeconomiche e l’aumento dei livelli di adozione, in particolare dopo l’approvazione degli ETF negli Stati Uniti.

Man mano che la rete bitcoin matura e si adatta, è naturale chiedersi per quanto tempo continuerà il processo di dimezzamento. La risposta sta nella programmazione della criptovaluta. Il creatore di bitcoin, Satoshi Nakamoto, ha fissato un tetto massimo di 21 milioni di bitcoin per il mining. A ogni dimezzamento, il ritmo di creazione di nuovi bitcoin rallenta e l’ultimo bitcoin dovrebbe essere estratto intorno all’anno 2140.

Questa riduzione graduale dell’offerta ha lo scopo di rendere il bitcoin sempre più scarso nel tempo, facendo potenzialmente salire il suo valore con l’aumento della domanda. Tuttavia, è fondamentale ricordare che il mercato delle criptovalute è altamente speculativo e che le performance passate non sono garanzia di risultati futuri. Sebbene il futuro sia sempre incerto, una cosa è chiara: l’halving del bitcoin continuerà a essere un evento determinante nel percorso della criptovaluta.

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Domande frequenti

Cosa significa halving di Bitcoin?

L’halving (“dimezzamento”) è un processo integrato nel funzionamento stesso del bitcoin, progettato per ridurre l’offerta di bitcoin in circolazione e per controllare l’inflazione nel prezzo della criptovaluta. Ogni quattro anni la quantità di nuovi bitcoin creati per ogni blocco è dimezzata. In sostanza, le ricompense per il mining, che è il processo attraverso cui vengono creati i bitcoin, vengono dimezzate.

Perché il Bitcoin si dimezza?

Il bitcoin è stato progettato per dimezzarsi ogni quattro anni tramite il cosiddetto processo di halving al fine di mantenere la scarsità come contrappeso all’inflazione. L’idea è che la riduzione dell’offerta in presenza di una domanda sostenuta faccia salire i prezzi del BTC.

Cosa succede quando tutti i 21 milioni di Bitcoin saranno estratti?

Una volta estratti gli ultimi 21 milioni di bitcoin, i minatori che aggiungeranno con successo blocchi di transazioni convalidate alla blockchain saranno ricompensati con commissioni di transazione, anziché con BTC di nuovo conio. Si prevede che il limite di 21 milioni sarà effettivamente raggiunto entro il 2140.

Quando è avvenuto il primo halving del Bitcoin?

Il primo halving del bitcoin è avvenuto nel novembre 2012. Quello successivo è avvenuto nel luglio 2016 e il più recente nel maggio 2020.

La ricompensa per il mining è iniziata a 50 BTC per blocco con la prima creazione di bitcoin nel 2009. L’importo si dimezza ogni volta che avviene un nuovo dimezzamento. Ad esempio, dopo il primo halving, la ricompensa per il mining di bitcoin è scesa a 25 BTC per blocco.

L’ultimo halving avverrà nel 2140. A quel punto, ci saranno 21 milioni di BTC in circolazione e non verranno più create monete. Da quel momento, i minatori saranno pagati solo con le commissioni di transazione.

Quando è l’halving di Bitcoin nel 2024?

L’ultimo halving è avvenuto tra il 19 e il 20 aprile 2024, a quasi esattamente quattro anni dal precedente halving. La sostanziale prevedibilità degli halving di bitcoin è stata pensata per non creare un grosso shock alla rete, dicono gli esperti.

Cosa succede dopo l’halving di Bitcoin?

Dopo l’ultimo halving, la ricompensa per il mining di bitcoin è scesa da 6,5 BTC a 3,125 BTC. Gli esperti sono ottimisti sull’andamento del bitcoin nel 2024 e 2025. Storicamente, il periodo precedente e successivo agli halving vedono aumenti del valore del bitcoin, determinando un mercato delle criptovalute complessivamente rialzista. Questo aumento è in gran parte dovuto a una leggera diminuzione dell’offerta di nuove monete, creando un deficit di offerta se la domanda rimane stabile o addirittura aumenta.

Anche se ci sono molti altri fattori che influenzano il prezzo del bitcoin, sembra che i dimezzamenti siano generalmente positivi per la criptovaluta dopo che la volatilità iniziale si attenua. Secondo Richard Baker, CEO del fornitore di servizi di mining e blockchain TAAL Distributed Information Technologies, è opportuno essere cauti. Sebbene la scarsità possa far aumentare il prezzo di Bitcoin, la riduzione dell’attività di mining potrebbe causare un rallentamento del prezzo.

Quanto vale un Bitcoin nel 2025?

Prevedere il valore futuro del bitcoin è difficile, data la sua intrinseca volatilità e l’imprevedibilità di vari fattori che influenzano il mercato delle criptovalute. Alcuni analisti speculano che il prezzo del BTC potrebbe raggiungere 1,48 milioni di dollari entro il 2030, soprattutto se si verificano condizioni favorevoli.

Considerando tale proiezione, potrebbe essere plausibile ipotizzare che entro il 2025 il bitcoin possa oscillare tra i 150.000 e i 200.000 dollari, soprattutto se si verifica un tasso di crescita costante, alimentato anche dall’halving che riduce l’offerta di nuovi bitcoin.

Va sottolineato, però, che questa è una speculazione e non una certezza assoluta. Numerosi scenari potrebbero determinare una quotazione del bitcoin molto al di sotto delle aspettative.

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