Cos’è Ripple (XRP)?

Collaboratore,  Editor

Aggiornato: 14/07/2023, 10:46 am

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Ripple è una rete per il trasferimento di fondi progettata per rispondere alle esigenze del settore dei servizi finanziari. XRP, la criptovaluta nativa della rete Ripple, si colloca stabilmente tra le prime 10 criptovalute per capitalizzazione di mercato.

Da dicembre 2020, Ripple è impegnata nella difesa del suo token XRP di fronte alla Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense, che sostiene che il gettone costituisca una security, ovvero un implicito contratto d’investimento. Nel luglio 2023, tuttavia, un giudice federale ha stabilito che, sebbene le vendite di XRP contravvenissero in un primo momento alle leggi federali sui titoli, la semplice negoziazione del token sulle borse e tramite algoritmi non ha violato la normativa.

Grazie all’importante sentenza del tribunale federale la quotazione di Ripple XRP è salita vertiginosamente, trascinando con sé diversi altri token leader. Al 14 luglio il valore di Ripple XRP è aumentato più del 60% in 24 ore e attualmente il token è scambiato a 0,69€.

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Cos’è Ripple?

Ripple è un sistema di regolamento dei pagamenti e una rete di cambio delle valute in grado di elaborare transazioni in tutto il mondo. L’idea alla base del progetto è che, in una transazione tra due parti, Ripple funga da intermediario autorizzato e sicuro, in grado di confermare rapidamente tramite il suo network la correttezza e la validità dello scambio. Ripple permette di facilitare le operazioni di scambio di un’ampia gamma di valute fiat, criptovalute come Bitcoin e persino materie prime come l’oro.

“Fin dall’inizio Ripple è stato progettato per essere essenzialmente un sostituto di SWIFT (una delle principali reti per il trasferimento di fondi) o per prendere in carico le operazioni di regolamento tra i principali istituti finanziari”, dice Pat White, CEO di Bitwave, una piattaforma software che permette alle aziende di sfruttare asset digitali come le criptovalute.

Ogni volta che gli utenti effettuano una transazione utilizzando la rete, il sistema trattiene una piccola percentuale di XRP a titolo di commissione.

“La commissione standard per effettuare transazioni su Ripple è fissata a 0,00001 XRP, un importo minimo rispetto alle ingenti commissioni applicate dalle banche per gestire pagamenti su scala internazionale”, dice El Lee, direttore operativo di Digital Treasures Center, società di Singapore che offre soluzioni per i pagamenti digitali.

A metà luglio 2023, il prezzo di XRP è di 0,69€ per token, il che vale a dire che la commissione su una transazione ammonta a soli 0,0000069€.

Che cos’è XRP?

XRP è una criptovaluta che gira sul Ledger XRP, una blockchain ideata da Jed McCaleb, Arthur Britto e David Schwartz. Successivamente alle creazione della blockchain, McCaleb e Britto hanno fondato Ripple, utilizzando XRP per facilitare le transazioni all’interno della rete. Si possono acquistare XRP a titolo di investimento, come moneta di scambio da utilizzare per comprare altre criptovalute o come metodo di pagamento per le transazioni sul network Ripple.

Il ledger di XRP funziona inoltre in modo leggermente diverso rispetto alla blockchain della maggior parte delle altre criptovalute. I registri e i processi di verifica delle transazioni delle altre crypto sono aperti a qualsiasi utente in grado di risolvere rapidamente equazioni complesse. La loro sicurezza è garantita dal fatto che la maggioranza dei titolari del registro condiviso deve approvare la verifica di ogni transazione per consentirne lo svolgimento.

Ripple, il network di XRP, è invece parzialmente centralizzato: chiunque può scaricare il software che utilizza per il controllo delle transazioni, ma per tutelare i propri utenti contro le truffe, il network si avvale dei cosiddetti elenchi dei nodi univoci approvati. Al momento della verifica di una transazione, l’utente può infatti scegliere a quale elenco di nodi affidare il processo di convalida in base ai validatori che ritiene più affidabili. Al momento l’elenco ufficiale contiene 35 validatori approvati ed è Ripple a decidere quali validatori ne fanno parte, oltre a fornire sei dei nodi che lo compongono. Ad ogni modo, gli utenti possono scegliere di affidarsi a validatori al di fuori di questo elenco ufficiale e, se lo desiderano, possono escludere del tutto i nodi approvati da Ripple dal processo di verifica delle loro transazioni, creando invece elenchi personali di validatori affidabili. In questo modo il network può autorizzare transazioni anche senza il coinvolgimento diretto di Ripple e potrebbe persino continuare a funzionare se la società cessasse di esistere.

Ogni volta che la rete gestisce una nuova transazione, i validatori aggiornano il proprio registro ogni 3-5 secondi per assicurarsi che corrisponda a quello degli altri nodi. Se invece riscontrano una mancata corrispondenza, i nodi interrompono il processo di verifica al fine di individuare la fonte del problema. In questo modo il sistema Ripple è in grado di convalidare le transazioni in modo sicuro ed efficiente, offrendo un vantaggio rispetto ad altre criptovalute come Bitcoin.

“La conferma di una transazione in Bitcoin può richiedere diversi minuti o persino ore e solitamente comporta costi di transazione elevati”, spiega Lee. “Le transazioni in XRP vengono confermate in quattro o cinque secondi, con costi molto più bassi”.

Come fare mining di XRP

Il “mining” è il sistema distribuito di verifica utilizzato dalla maggior parte delle criptovalute basate su blockchain. Oltre a facilitare le transazioni, costituisce il meccanismo che consente di introdurre nuovi token in un sistema di criptovalute, tipicamente sotto forma di ricompensa per il lavoro svolto a servizio della rete dai miners. Ad esempio, Bitcoin può generare una quantità massima di token pari a 21 milioni, immessi nel sistema a ritmo continuo ogni volta che le transazioni vengono verificate.

I token XRP, al contrario, sono già “mined”, ovvero il Ledger XRP ha già creato i 100 miliardi di gettoni che vengono periodicamente distribuiti sul mercato. Ripple ne possiede circa il 6%, allo scopo di incentivare la crescita e il successo della criptovaluta nel tempo. Un altro 48% circa è tenuto in riserva per essere regolarmente immesso sul mercato attraverso operazioni di vendita.

Comprensibilmente, questa caratteristica ha suscitato non poche preoccupazioni circa il rischio di immettere sul mercato quantità troppo elevate di XRP in soluzioni uniche, che diluirebbero il valore degli altri token in circolazione. Il valore di una valuta, infatti, è in parte determinato dalla sua scarsità relativa.

“La società ha cercato di arginare il problema, ad esempio, implementando meccanismi di fiducia e attenendosi a una precisa calendarizzazione per quanto riguarda l’immissione dei token nel mercato”, dice Tim Enneking, direttore del fondo d’investimento Digital Capital Management.

Vantaggi di Ripple

Rapidità delle transazioni. Il processo di conferma delle transazioni è incredibilmente veloce: in genere richiede da quattro a cinque secondi, mentre le banche possono impiegare diversi giorni per effettuare un bonifico. Bitcoin, invece, verifica le transazioni in alcuni minuti o talvolta in qualche ora.

Commissioni molto basse. Il costo per completare una transazione sulla rete Ripple è di soli 0,0001 XRP, vale a dire una piccola frazione di centesimo al tasso attuale.

Versatilità come rete di scambio. Il network Ripple non solo elabora transazioni in XRP, ma può essere utilizzato anche per altre valute fiat, criptovalute e materie prime.

Utilizzato da grandi istituti finanziari. Ripple è utilizzata come piattaforma per la gestione di transazioni anche dalle grandi imprese. Santander, Axis Bank e Yes Bank sono solo alcuni degli istituti che utilizzano il network, un dato che testimonia la più elevata diffusione di Ripple presso le grandi società del mercato rispetto alla maggior parte delle criptovalute.

Svantaggi di Ripple

Fortemente centralizzato. Una delle caratteristiche alla base del successo delle criptovalute è la loro decentralizzazione, che ha permesso di svincolarle dal controllo delle grandi banche e dei governi. Essendo un sistema centralizzato, Ripple si pone in contrasto con questa filosofia.

Ripple Labs è l’unica fonte in grado di generare XRP. Ripple Labs decide quando emettere i token, esercitando un maggiore grado di controllo sul network rispetto ad altre criptovalute. Grazie all’attività di mining, infatti, nella quasi totalità dei sistemi crypto i token vengono immessi sul mercato in maniera lenta e costante. Questa differenza consente a Ripple Labs di influire in modo diretto sul valore di XRP, decidendo in quali quantità e con quali tempistiche emettere i token.

Come utilizzare Ripple e XRP

XRP si usa come qualsiasi altra valuta digitale, sia per le transazioni che a titolo d’investimento. Puoi inoltre utilizzare il network Ripple per gestire transazioni quali i cambi di valuta.

Ad esempio, se intendi cambiare degli euro in sterline, puoi prima cambiare i tuoi euro in XRP sul network Ripple e poi usare gli XRP per comprare delle sterline: in questo modo non dovrai ricorrere direttamente a una banca o a un cambiavalute. A fronte delle elevate commissioni che le banche e i servizi di trasferimento di fondi possono applicare, utilizzare Ripple può rivelarsi una soluzione ben più rapida ed economica per cambiare denaro.

Conviene comprare XRP?

Sebbene agli occhi di molti la visione alla base del network XRP e i vantaggi che offre possano rappresentare aspetti convincenti, a lungo gli esperti hanno temuto che l’azione legale della SEC, l’autorità di mercato statunitense, potesse creare delle difficoltà a chi intende acquistare.

A luglio 2023, ad ogni modo, Ripple ha vinto l’azione legale avviata dalla SEC e sta consolidando la propria posizione come sistema di pagamento. Se ritieni che queste ragioni possano fare di XRP un valido investimento, potresti considerare l’esposizione al token. In questo caso, il migliore consiglio rimane sempre quello di assicurarti di investire denaro che puoi permetterti di perdere.

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