Crollo del mercato delle criptovalute: è il momento di comprare?

Redazione di Forbes

Pubblicato: 19/02/2023, 12:17 pm

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Quest’anno i prezzi delle criptovalute sono crollati, e la più importante criptovaluta, Bitcoin, vale ora meno di un terzo rispetto al massimo storico toccato a novembre 2021. Allora per comprare un Bitcoin servivano oltre 64.000 dollari; adesso, a inizio ottobre, un BTC vale intorno ai 20.000.

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Movimenti simili si sono registrati per le altre principali criptovalute. Ethereum (ETH) è sceso da 4.800 $ a 1.347 nello stesso periodo, e Binance Coin (BNB) da 650 $ a 290. Se non è un crollo del mercato delle criptovalute, è quantomeno una profonda correzione.

Un vecchio adagio di Wall Street suggerisce che quando i prezzi crollano, potrebbe essere il momento di comprare: “buy the dip” ovvero “comprare sulla flessione”, come si dice. Una tattica che potrebbe entrare in gioco ora, nella speranza che la discesa sia momentanea e non l’indicazione di un mercato ribassista che durerà a lungo (un orso nel gergo borsistico).

Se stai pensando che è giunto il momento di comprare criptovalute, ecco uno sguardo ai precedenti trend, alle opinioni degli esperti e ai consigli sull’acquisto.

Nel caso non avessi esperienza nel mondo delle crypto ti consigliamo: Criptovalute, cosa sono.

Perdite significative

Il crollo dei prezzi delle principali criptovalute, ben oltre il 50%, rappresenta una perdita significativa. Per quanto la gravità di queste perdite sia minore rispetto al crollo del 2018, durante il quale Bitcoin perse l’80% del proprio valore, gli esperti dicono che le cose potrebbero peggiorare per chi possiede ancora Bitcoin e altre crypto.

Nota: investire in criptovalute non è un’attività adatta a tutti. I prezzi delle criptovalute sono soggetti a forti oscillazioni. La Consob, l’autorità del mercato finanziario italiano, insieme ad altri regolatori nell’Unione Europea ha avvertito gli investitori che le criptovalute “sono soggette a estreme volatilità di prezzo e hanno mostrato chiare indicazioni della presenza di una bolla dei prezzi” e che gli investitori che le acquistano “devono tenere a mente che esiste la possibilità di perdere una porzione considerevole, se non la totalità, dei soldi investiti”.

Inflazione, recessione e guerra

Il co-fondatore della piattaforma automatizzata di trading di criptovalute Coinrule, Oleg Giberstein, ritene che le criptovalute siano sotto stress come altre parti dell’economia, e che questa sia la ragione del crollo dei prezzi.

“Non sono in discesa solo le criptovalute, è in discesa tutto, e le prospettive economiche per i prossimi 6-12 mesi sono cattive”, dice. “Le banche centrali si trovano tra l’incudine e il martello, con una crescita economica lenta e un’inflazione elevata. Quindi gli investitori si stanno allontanando dagli asset più a rischio come le criptovalute e le azioni delle aziende tecnologiche.”

Per quanto riguarda il dubbio sul fatto che questo declino segni l’inizio di una tendenza a lungo termine o che si tratti invece di un passo falso temporaneo, Giberstein pensa che il mercato potrebbe rimanere in difficoltà anche per due anni, e aggiunge che le cose potrebbero addirittura peggiorare durante questo periodo.

Sam Kopelman, responsabile per la Gran Bretagna della borsa di criptovalute Luno, è d’accordo sul fatto che le sfortune di Bitcoin e delle altre criptomonete non rappresentino casi isolati. “Il mercato sta combattendo contro le conseguenze dei tassi di interesse USA che crescono rapidamente, nonché del conflitto militare in Europa”, dice.

“Buy the dip”: una buona strategia?

Il principio alla base dell’espressione “buy the dip” si fonda sull’assunto secondo il quale i crolli dei prezzi rappresentano aberrazioni temporanee che si correggono col tempo. Chi compra sui ribassi spera di poterli sfruttare acquistando a un prezzo relativamente scontato e raccogliendo i frutti quando i prezzi torneranno a salire.

I mercati delle criptovalute sono volatili, quindi acquistare criptovalute a qualsiasi prezzo, specialmente nel caso di una flessione che potrebbe tramutarsi in un trend a lungo termine, è rischioso. I prezzi potrebbero sì tornare ai livelli precedenti, ma potrebbero anche continuare a diminuire, lasciandovi in perdita.

A guardare il passato, l’attuale flessione (o crollo, a seconda dei punti di vista) potrebbe portare a una risalita come accaduto lo scorso anno, quando i prezzi delle criptovalute sono scesi prima di tornare ai livelli pre-flessione e arrivando persino a toccare un picco in autunno. Ovviamente, però, questo potrebbe anche non succedere.

In particolare, i prezzi di Bitcoin hanno fino ad ora dimostrato una certa stagionalità, diminuendo più o meno di prezzo in primavera per ritornare a crescere a inizio estate. Tuttavia, così come per qualsiasi altro tipo di investimento, le prestazioni passate non garantiscono rendimenti futuri, specialmente quando abbiamo a che fare con l’imprevedibile mondo delle criptovalute.

“Moltissimi investitori principianti hanno subito gravi perdite nel tentativo di investire comprando i ribassi”, dice Giberstein, che a chi vuole provarci consiglia di investire in Bitcoin o Ethereum ogni mese una somma predefinita, che ci si possa permettere di perdere, senza dare troppo peso alle quotazioni nel corso dei due anni successivi.

Pavel Matveev, CEO della piattaforma di pagamenti digitale Wirex con sede a Londra, consiglia di mitigare il rischio suddividendo gli investimenti tra varie criptovalute.

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