Imposta di bollo conto corrente: quando si paga e come evitarla

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Pubblicato: 02/08/2023, 10:40 am

Giulia Adonopoulos
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L’imposta di bollo è uno dei costi fissi del conto corrente, una tassa che viene detratta in automatico dalla propria giacenza quando si supera una determinata somma di denaro sul conto. Tuttavia, esistono anche conti correnti senza imposta di bollo a carico del cliente, oltre a casi in cui non è dovuta, che permettono quindi di risparmiare sui costi di gestione annuali.

In questa guida, oltre a capire meglio come funziona l’imposta di bollo e in che modo va pagata, cerchiamo anche di individuare le proposte di conto corrente senza imposta di bollo, in modo da trovare le soluzioni più vantaggiose per i risparmiatori.

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Cos’è l’imposta di bollo sul conto corrente

L’imposta di bollo sul conto corrente è una tassa indiretta, ossia un tipo di imposta che viene richiesta all’intestatario del conto e prelevata come trattenuta sul conto.

Introdotta con il decreto Salva Italia (DL 201/2011) emanato dal Governo Monti che stabilì un’imposta fissa per i conti con una giacenza media trimestrale pari o superiore ai 5.000 euro, l’imposta di bollo è applicata ai conti correnti bancari, postali e libretti di risparmio.

Con il termine giacenza media non si intende la liquidità che vi è nel momento dell’estratto conto, ma le somme medie che transitano sul proprio conto corrente durante il periodo di rendicontazione. All’aumentare della giacenza media non corrisponde un importo maggiore dell’imposta di bollo: si pagherà infatti sempre la stessa cifra sia per un conto con una giacenza di 10.000 euro che per uno di 60.000 euro.

L’imposta di bollo sul conto corrente ammonta a:

  • 34,20€ annui per le persone fisiche (i privati);
  • 100€ annui per le persone giuridiche (le aziende).

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Come si calcola 

L’imposta di bollo viene calcolata in automatico dalla banca per ogni anno civile (ossia i 365 giorni che intercorrono tra il 1°gennaio e il 31 dicembre), e anche per i conti correnti che hanno una durata inferiore l’importo viene segnalato in automatico. È però possibile calcolare l’imposta di bollo anche autonomamente, in caso si volesse controllare l’importo indicato dalla banca. In questo caso la formula da usare è la seguente: importo totale del bollo moltiplicato per i giorni in cui si è tenuto aperto il conto:

34,20€ (persone fisiche) o 100€ (persone giuridiche) x 365 giorni

Per fare un esempio pratico, se hai tenuto aperto un conto corrente per 232 giorni, come persona fisica con una giacenza media di minimo 5.000 euro, l’imposta di bollo dovuta sarà di 21,73 euro.

L’addebito della tassa avverrà alla chiusura del conto corrente oppure, per coloro che non cessano il rapporto con la banca prima, in base alle norme stabilite dalla banca.

Come funziona 

Come abbiamo visto l’imposta di bollo è una tassa indiretta che si paga sui conti correnti che hanno una giacenza media maggiore o uguale a 5.000 euro. La tassa deve essere corrisposta ogni anno civile e viene detratta in automatico dal proprio conto, spesso il 31 dicembre in un’unica soluzione.

L’imposta di bollo è prevista anche sui conti deposito, che però non hanno una tassazione fissa, ma proporzionale. L’imposta da pagare in questo caso è dello 0,2% e viene applicata alla somma vincolata del conto e non sul guadagno che viene generato dal tasso di interesse. La tassa sarà quindi da calcolare solo sulla giacenza vincolata, nel caso in cui fosse superiore ai 5.000 euro.

Ogni quanto si paga

L’imposta di bollo deve essere corrisposta una volta l’anno, ma non esiste un termine preciso entro il quale viene prelevata. La tassa viene infatti gestita dall’ente di credito presso cui si ha il conto, che stabilisce in maniera autonoma come detrarre i soldi, indicandolo nel contratto. La detrazione può avvenire in un’unica soluzione, essere richiesta ogni mese oppure trimestralmente in rate, la cifra sarà sempre calcolata su base annuale e sarà sempre fissa.

Anche per i conti deposito il pagamento non ha una scadenza fissa e prestabilita, ma dipende dalla periodicità di rendicontazione e dagli accordi che si hanno con l’ente di credito. L’imposta di bollo potrà quindi essere pagata mensilmente, trimestralmente o annualmente, anche in questo caso.

Per sapere in che modo l’ente di credito o le poste presso cui si ha il conto procedono è quindi necessario vedere le clausole del proprio contratto, dal momento che appunto non esiste una regola fissa e uguale per tutti.

Come evitare di pagare l’imposta di bollo sul conto corrente 

Uno dei modi per evitare di pagare l’imposta di bollo sul conto è avere una giacenza media inferiore ai 5.000 euro. Anche i titolari di conti base con un ISEE inferiore ai 7.500 euro sono esentati dal pagamento di questo contributo, ma deve essere presentato un ISEE aggiornato ogni anno che permetta di mantenere l’esenzione. In caso non venga consegnato questo documento sarà automaticamente detratta dal conto la tassa.

È inoltre possibile non pagare questa imposta scegliendo un ente di credito che si faccia carico della tassa. A fare promozioni di questo tipo è Intesa Sanpaolo che propone il conto XME under 36 che consente (durante alcune promozioni) di non dover pagare l’imposta di bollo, che è invece a carico dell’ente bancario. Un’opportunità che viene offerta anche per il conto XME Conto Up! dedicato ai minorenni.

È invece prevista l’imposta di bollo di 34,20€ all’anno sul conto corrente Arancio, nonostante si tratti di un conto a zero spese di apertura e con canone gratuito. Stesso discorso per Fineco, Hello Bank! e UniCredit, che in passato offrivano dei conti correnti senza imposta di bollo a carico del cliente per le giacenze medie pari o superiori a 5.000 euro.

Anche sui conti aziendali si applica l’imposta di bollo, in caso di saldo medio annuo superiore a 5.000 euro, e ad oggi non ci risultano banche che propongono offerte o promozioni per conti business senza quest’onere fiscale.

Domande frequenti 

Quando scatta l’imposta di bollo sul conto corrente?

L’imposta di bollo sul conto corrente viene detratta in automatico quando si raggiungono i 5.000 euro di giacenza media annua sul conto corrente.

Cosa succede se si superano i 5.000 euro sul conto corrente?

Nel momento in cui si ha un saldo medio annuale di almeno 5.000 euro viene automaticamente applicata l’imposta di bollo, che ammonta a 34,20 euro per le persone fisiche.

Cosa succede se si superano i 10.000 euro sul conto corrente?

L’imposta di bollo è una tassa fissa e non proporzionale, per cui il suo importo rimane invariato e non sale con l’aumentare della giacenza media. L’importo, per le persone fisiche, sarà di 34,20 euro sia che si abbia un conto di 10.000, 50.000 o 90.000 euro.

Quando non si paga l’imposta di bollo su conto corrente?

Il momento di addebito non è fisso e stabilito per legge, ma dipende dalle regole indicate dalla banca nel contratto con il cliente. Può essere pagata a fine anno in un’unica soluzione oppure in rate mensili o trimestrali. Nel caso in cui il conto venga chiuso prima della scadenza dell’anno civile, la tassa verrà scalata al momento della chiusura per i giorni di apertura dello strumento.

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