ETF terre rare: cosa sono, come investire e quali sono i migliori

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Aggiornato: 06/10/2023, 05:52 pm

Giulia Adonopoulos
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Le terre rare, metalli noti per la loro straordinaria utilità in una vasta gamma di applicazioni industriali e tecnologiche, sono diventati una componente fondamentale per molte industrie globali. In questo articolo, esploreremo approfonditamente cosa sono le terre rare, dove si trovano, il loro significato e l’importanza economica. Inoltre, analizzeremo come investire in questo settore, concentrandoci in particolare sugli Exchange Traded Fund (ETF) dedicati alle terre rare. Infine, discuteremo i vantaggi e gli svantaggi di questi investimenti, offrendo una panoramica completa per prendere decisioni consapevoli.

Terre rare: cosa sono

Le terre rare, anche definite con l’acronimo REE (rare-earth elements), sono un gruppo di 17 metalli che si trovano nella tavola periodica degli elementi. Questi metalli includono cerio, disprosio, erbio, europio, gadolinio, itterbio, ittrio, lantanio, lutezio, neodimio, olmio, praseodimio, promezio, samario, scandio, terbio e tulio. Le terre rare si chiamano così perché sono distribuite in modo uniforme sulla terra, quindi è difficile trovarne molte concentrate in un unico posto o in forme pure. Quindi, nonostante la denominazione “terre rare”, questi elementi non sono necessariamente rari in senso assoluto, ma sono spesso diffusi insieme ad altre sostanze e possono essere difficili da estrarre e separare.

Ognuno di questi metalli ha caratteristiche uniche e applicazioni specifiche, che vanno dalla produzione di magneti permanenti alla tecnologia dei semiconduttori e molto altro ancora.

Dove si trovano le terre rare?

Le terre rare si trovano in diverse parti del mondo, ma alcune regioni hanno una maggiore concentrazione di depositi. La Cina è attualmente il principale produttore e esportatore di terre rare, fornendo una grande parte della domanda globale. Tuttavia, è importante notare che il controllo cinese sul mercato delle terre rare ha suscitato preoccupazioni in merito alla sicurezza dell’approvvigionamento per altre nazioni. Altri paesi con depositi significativi di terre rare includono l’Australia, il Canada, gli Stati Uniti, il Brasile, la Russia e il Sudafrica.

Le terre rare svolgono un ruolo fondamentale in numerose applicazioni industriali e tecnologiche. Uno dei settori più importanti è la produzione di magneti permanenti a base di terre rare, noti per la loro eccezionale forza magnetica e stabilità. Questi magneti sono ampiamente utilizzati in motori elettrici, generatori, dispositivi audio, attuatori elettronici e molti altri dispositivi. Le terre rare sono anche cruciali per la produzione di semiconduttori, che costituiscono la spina dorsale di dispositivi elettronici avanzati come smartphone, computer, veicoli elettrici e molte altre tecnologie.

Come investire sulle terre rare?

Investire in terre rare può essere una scelta attraente per gli investitori interessati a settori in crescita con un impatto significativo sull’industria moderna. Tuttavia, è un mercato complesso che richiede una comprensione approfondita delle dinamiche e dei rischi associati. Ecco come è possibile investire in terre rare:

  • Azioni dirette sul mercato delle terre rare. L’investimento diretto in società coinvolte nell’estrazione, nella lavorazione o nella commercializzazione delle terre rare è un’opzione. Tuttavia, questo approccio può essere complesso e rischioso, poiché le azioni delle singole società possono essere soggette a oscillazioni importanti dei prezzi.
  • ETF (fondi negoziati in borsa). Gli ETF dedicati alle terre rare rappresentano un modo più accessibile e diversificato per investire in questo settore. Questi fondi raccolgono il capitale da numerosi investitori e lo investono in una serie di titoli emessi da aziende attive nelle terre rare. Gli ETF offrono diversificazione, liquidità e sono negoziabili in borsa, rendendoli un’opzione popolare per gli investitori. Leggi di più: Come investire in ETF
  • Futures e opzioni: Gli investitori più esperti possono considerare l’uso di futures o opzioni sulle terre rare. Questi strumenti consentono di speculare sui movimenti dei prezzi senza dover acquistare fisicamente le terre rare stesse. Tuttavia, comportano un grado elevato di rischio e richiedono una conoscenza approfondita dei mercati dei futures.
  • Investimenti indiretti: Alcuni investitori optano per strategie di investimento indirette, come l’acquisto di azioni di società con esposizione alle terre rare attraverso la loro catena di approvvigionamento. Ad esempio, le aziende tecnologiche che utilizzano terre rare nei loro prodotti potrebbero beneficiare dell’aumento della domanda di questi materiali. Potrebbe interessarti anche: Come comprare azioni NVIDIA (NVDA)

Esistono ETF sulle terre rare?

Come abbiamo detto poco fa, esistono ETF dedicati alle terre rare che offrono agli investitori un modo efficiente per ottenere esposizione a questo settore senza la necessità di acquistare direttamente azioni di singole società. Questi ETF raccolgono il capitale dagli investitori e lo investono in una serie di titoli emessi da aziende il cui principale reddito proviene dall’estrazione o dalla lavorazione delle terre rare. Gli ETF sulle terre rare consentono agli investitori di diversificare il proprio portafoglio su un settore potenzialmente redditizio e in crescita.

Quali sono i migliori ETF sulle terre rare?

La selezione di ETF dedicati alle terre rare è influenzata dalle preferenze individuali degli investitori, dalla loro tolleranza al rischio e dalla prospettiva di investimento a lungo termine.

Attualmente, uno dei principali ETF del settore è il VanEck Vectors Rare Earth and Strategic Metals UCITS ETF. Questo fondo replica l’andamento dell’indice MVIS Global Rare Earth/Strategic Metals Index, il quale attribuisce una maggiore ponderazione alle società più grandi e capitalizzate operanti nel settore. È fondamentale notare, tuttavia, che questo ETF include un numero limitato di titoli, prevalentemente emessi da aziende con sede in Cina, Australia, Canada e Stati Uniti. Pertanto, la diversificazione geografica deve essere attentamente considerata quando si compone un portafoglio d’investimento, al fine di mitigare i rischi associati a una eccessiva concentrazione geografica.

Conviene investire in ETF terre rare?

Investire in ETF sulle terre rare presenta una serie di vantaggi e svantaggi che è importante considerare prima di prendere una decisione d’investimento.

Ecco i vantaggi di investire in ETF terre rare.

  • Diversificazione: Gli ETF sulle terre rare consentono agli investitori di diversificare il loro portafoglio su un settore specifico senza la necessità di selezionare azioni individuali. Questo può aiutare a mitigare il rischio associato a investimenti diretti in singole società.
  • Accesso semplificato: Gli ETF sono negoziati in borsa e possono essere acquistati e venduti come azioni ordinarie. Questo li rende facilmente accessibili e flessibili per gli investitori.
  • Domanda in forte crescita: La crescente richiesta di terre rare, alimentata da settori chiave come la tecnologia, l’energia verde e l’elettronica, offre opportunità di investimento interessanti. La domanda costantemente in aumento può potenzialmente aumentare il valore delle terre rare nel tempo.
  • Relativa rarità: La distribuzione geografica disomogenea e la difficoltà di estrazione e separazione dagli altri elementi contribuiscono a rendere le terre rare un’opzione di investimento attraente poiché l’offerta limitata può aumentare il loro valore quando la domanda supera l’offerta.

Elenchiamo invece gli svantaggi:

  • Rischio di mercato. Il settore delle terre rare è noto per la sua volatilità, e gli ETF possono essere soggetti a fluttuazioni significative dei prezzi. I fattori legati alla geopolitica, le decisioni politiche dei governi e la richiesta dell’industria possono esercitare un’influenza significativa sul mercato.
  • Concentrazione geografica. Alcuni ETF sulle terre rare possono essere pesantemente esposti a un singolo paese, come la Cina, il che aumenta il rischio in caso di cambiamenti nella politica o nell’offerta di quel paese.
  • Rischio di cambio. Gli investitori che acquistano ETF legati alle terre rare denominate in valute straniere possono essere soggetti al rischio di cambio. Le fluttuazioni dei tassi di cambio possono influenzare il valore dell’investimento e comportare perdite o guadagni aggiuntivi a seconda delle variazioni delle valute coinvolte.
  • Scarsa differenziazione del paniere di titoli. Gli ETF sulle terre rare possono presentare una limitata diversificazione, in quanto il numero di titoli sottostanti può essere ridotto. Una concentrazione eccessiva su un numero limitato di aziende può aumentare il rischio associato a eventi specifici che coinvolgono tali società.

Conclusioni

Investire nelle terre rare può essere un’opportunità interessante per gli investitori alla ricerca di esposizione a un settore in crescita con una crescente importanza economica. Gli ETF sulle terre rare offrono un modo efficiente per partecipare a questo mercato senza la necessità di gestire azioni individuali. Tuttavia, è importante valutare attentamente i vantaggi e gli svantaggi di questi investimenti e assicurarsi di comprendere i rischi associati. La diversificazione geografica e settoriale rimane fondamentale per mitigare i rischi e favorire la crescita a lungo termine del portafoglio. L’importanza delle terre rare nell’industria moderna non può essere sottovalutata, e un investimento oculato potrebbe offrire opportunità interessanti per gli investitori.

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