Guida agli investimenti immobiliari: come iniziare?

Per molti di noi, l’immobile di residenza è solitamente la prima forma di investimento nell’immobiliare, anche se non siamo abituati a considerarlo un investimento.

Tranne nel caso in cui si erediti un immobile, chi si appresta a diventare proprietario di una casa generalmente accende un mutuo, che viene estinto nel corso del tempo tramite rate mensili. In questo modo si acquisisce gradualmente una quota di proprietà – o capitale – rappresentata dalla differenza tra l’importo dovuto al creditore e il valore dell’immobile.

Finché i prezzi degli immobili aumentano, chi acquista una casa potrà monetizzare il capitale se e quando vorrà venderla, anche se ovviamente, se si acquista un’altra proprietà, i guadagni saranno rapportati all’aumento del valore degli immobili in altre zone.

Leggi anche: Il miglior mutuo prima casa

Nell’ambito degli investimenti immobiliari, le seconde case possono rappresentare un’ulteriore fonte di guadagno. Il reddito da locazione può offrire un flusso di cassa stabile e, in caso di aumento dei prezzi, anche un guadagno in termini di capitale.

Detto questo, la locazione può rivelarsi uno dei metodi più impegnativi per ottenere profitti dagli investimenti immobiliari.

All’acquisto della seconda casa si applicano regole diverse rispetto a quelle previste per l’acquisto della prima casa. Ad esempio, possono essere richieste caparre più elevate rispetto a quanto accade con un mutuo prima casa, così come possono aumentare i tassi d’interesse.

L’idea alla base della valorizzazione immobiliare è quella di acquistare un immobile, ristrutturarlo o riqualificarlo e, quindi, cercare di venderlo a un prezzo più alto, oppure affittarlo in cambio di un flusso di reddito.

Per avere successo nell’ambito dello sviluppo immobiliare, è importante essere in grado di individuare le migliori opportunità di guadagno, al netto delle spese amministrative, di ristrutturazione e per eventuali interventi fai-da-te.

In genere sono gli acquirenti esperti e in possesso di ingenti capitali a trarre il massimo profitto da questo genere di investimenti immobiliari.

Leggi il nostro articolo per un confronto tra i migliori mutui ristrutturazione del momento.

L’acquisto di immobili all’estero costituisce un’ulteriore opportunità per coloro che desiderano investire nell’immobiliare e, potenzialmente, realizzare rendimenti da locazione più elevati rispetto a quelli ottenibili con una proprietà in affitto in Italia.

Come ulteriore vantaggio, si avrà inoltre la possibilità di utilizzare l’immobile per le vacanze quando non è affittato.

Ma se quella di comprare una casa vacanze in montagna o al mare può sembrare un’idea allettante, sono molti gli aspetti da considerare prima di investire in una seconda casa all’estero.

La ricerca e l’acquisto di una casa in una località straniera, di solito non conoscendo le procedure fiscali e di acquisto locali, i costi incerti dovuti alle fluttuazioni dei tassi di cambio e la manutenzione di una proprietà a distanza rientrano tra i principali fattori di rischio.

I fondi immobiliari rappresentano un’alternativa per chi è interessato agli investimenti immobiliari ma non può permettersi di acquistare immobili. Questi fondi gestiti professionalmente aggregano i contributi di molti investitori e sono principalmente focalizzati su immobili quali centri commerciali, uffici e complessi industriali.

Si tratta di fondi la cui performance è strettamente legata alle sorti dell’economia: prosperano infatti nei periodi favorevoli, facendo crescere la domanda di immobili, i canoni di locazione e i prezzi degli immobili, mentre faticano durante le fasi di recessione e di rallentamento dell’attività economica.

Nei periodi di recessione, soprattutto in presenza di inflazione elevata, chi gestisce fondi immobiliari commerciali si trova di fronte a sfide quali la riduzione del valore del capitale e del reddito da locazione realizzabile. La recessione economica può inoltre portare al fallimento delle aziende, complicando la corresponsione dei canoni di locazione. Infine, nel caso degli immobili commerciali, come fabbriche e uffici, la vendita potrebbe avvenire in tempistiche dilatate, compromettendo la liquidità dei fondi immobiliari.

I problemi legati all’illiquidità di questi investimenti hanno assunto proporzioni particolarmente significative negli ultimi anni e, in particolare, durante la pandemia. Molti investitori intenzionati a ritirare i propri capitali dai fondi immobiliari, infatti, non hanno potuto procedere tempestivamente proprio a causa dell’incapacità dei fondi di liquidare rapidamente gli asset per soddisfare le richieste di rimborso. In molti, pertanto, sono rimasti impossibilitati a chiudere le proprie posizioni.

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Anziché acquistare direttamente immobili, se stai pensando di avvicinarti al settore degli investimenti immobiliari, potresti investire in azioni e quote di società del settore.

Tra i vantaggi di questa strategia rientrano non solo la possibilità di evitare potenziali inconvenienti legati alla ricerca di locatari (o alla gestione di affittuari problematici), ma anche la riduzione delle barriere all’ingresso del mercato stesso. Infatti, potresti iniziare a fare trading in brevissimo tempo attraverso una piattaforma di investimenti: non solo, con poche centinaia di euro, avresti la possibilità di creare un discreto portafoglio di azioni immobiliari.

L’azionario immobiliare comprende un’ampia gamma di società, dai costruttori alle aziende che forniscono materie prime al settore edile e molte altre ancora.