Buoni fruttiferi postali: cosa sono, calcolo e rendimento

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Pubblicato: 14/07/2023, 11:16 am

Giulia Adonopoulos
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I buoni fruttiferi postali (BFP) sono strumenti di investimento molto semplici, che permettono alle famiglie di far fruttare i propri soldi senza correre eccessivi rischi. Questo prodotto finanziario, nato nel 1924, viene emesso da Cassa Depositi e Prestiti SpA e poi venduto in esclusiva da Poste Italiane. A rendere i buoni fruttiferi postali sicuri è proprio la società che li emette, dal momento che Poste è un organo controllato dallo Stato che consente di correre rischi molto bassi.

Inoltre i buoni fruttiferi postali possono essere richiesti in qualunque momento (non esiste un momento di emissione come per i BTP), non prevedono costi o commissioni di collocamento, e godono di una tassazione agevolata.

Sebbene siano dei prodotti finanziari molto semplici, è bene comprendere come funzionano i buoni fruttiferi postali, come si calcola il rendimento e le loro caratteristiche. Di seguito trovi le risposte a queste domande. Ti spieghiamo anche come acquistare i buoni fruttiferi postali, come scegliere i migliori, e quali sono i vantaggi e i limiti di questo strumento così da aiutarti a capire se è un investimento adatto a te.

Come funzionano i buoni fruttiferi postali

I buoni fruttiferi postali funzionano come titoli di debito emessi dallo Stato attraverso Poste italiane. Garantiscono un rendimento fisso e sicuro e, a scadenza, restituiscono il capitale iniziale con l’aggiunta degli interessi maturati nel tempo, che, come vedremo meglio di seguito, saranno tassati con un regime di tassazione agevolata.

Queste caratteristiche li rendono molto simili ai BTP (Buoni del Tesoro Poliennali). Entrambi strumenti di investimento a medio-lungo termine, sicuri perché garantiti dallo Stato, sono disponibili in scadenze a partire dai 3 anni e il loro rendimento aumenta all’aumentare della durata dell’investimento. Quali sono allora le differenze tra BTP e BFP? In genere i BTP offrono un tasso di interesse più elevato rispetto ai buoni fruttiferi postali, ma bisogna anche tenere a mente che il loro valore è maggiormente condizionato da fattori macroeconomici e politici come l’andamento del mercato obbligazionario e il rischio di credito dello Stato. I buoni fruttiferi postali sono meno rischiosi, ma anche meno liquidi, e hanno una scadenza massima di 20 anni, mentre i BTP possono avere una durata di 30 o 50 anni (vedi i BTP 2072). Infine, mentre i BTP dopo l’asta sono negoziati sul MOT e sul MTS, i mercati telematici dei titoli di Stato gestiti da Borsa Italiana, i buoni fruttiferi postali si acquistano presso gli uffici postali oppure online tramite l’app BancoPosta.

Tipologie di buoni fruttiferi postali

Esistono diverse tipologie di buoni fruttiferi postali. In linea di massima il modo in cui funzionano è lo stesso per tutte, ma ciò che li differenzia sono alcune caratteristiche, il target di riferimento, i tassi di interesse e la scadenza.

Ecco i tipi di buoni fruttiferi postali disponibili attualmente:

  • Buono fruttifero postale 3 anni plus: un collocamento per chi vuole investire a tre anni, ottenendo fino all 2% annuo lordo alla scadenza.
  • Buono 3×2: si tratta di un buono fruttifero con la possibilità di rinnovo che consente di avere interessi per un massimo di 6 anni, ottenendo fino al 2,25% annuo lordo.
  • Buono Risparmio sostenibile: ha una durata massima di 7 anni, con un tasso di interesse che arriva all’1,15% annuo lordo. Il cliente, alla scadenza, può ottenere un eventuale premio aggiuntivo se l’indice STOXX® Europe 600 ESG-X ha performato bene.
  • Buono 3×4: l’investimento massimo in questo caso è di 12 anni, ma è possibile rimborsare il buono fruttifero postale in ogni momento e dopo 3, 6 o 9 anni ottenere anche gli interessi che per questo prodotto raggiungono il 2,75% annuo lordo.
  • Buono Ordinario: ha una durata massima di 20 anni, ma può essere rimborsato quando si vuole, con interessi che vengono maturati dopo un anno dalla sottoscrizione e successivamente ogni 6 mesi. Il tasso annuo lordo del buono fruttifero ordinario raggiunge il 3%.
  • Buono 4 anni Risparmio Semplice: in questo caso il prodotto è legato al Piano Risparmio Semplice di Poste Italiane e può essere acquistato solo dalle persone che hanno già sottoscritto il piano. La durata massima è di 4 anni con un tasso di interesse annuo lordo dell’1,50% con un premio a partire dai 24 mesi dalla sottoscrizione.
  • Buono fruttifero postale per minorenni: uno strumento pensato per i minori, che viene sottoscritto dai genitori, dai nonni o da un amico/familiare. Il buono in questo caso ha un tasso di interesse che raggiunge il 4,50% annuo lordo e gli interessi crescono insieme al bambino o alla bambina fino al raggiungimento dei 18 anni.
  • Buono Soluzione Eredità: il buono è dedicato a chi ha un’eredità da riscattare presso Poste Italiane, che può essere investita con un rendimento del 3% annuo lordo per la durata massima di 4 anni.

Buoni fruttiferi vs libretto postale: quali sono le differenze?

Sia i buoni fruttiferi postali sia il libretto postale sono due tipi di investimento a basso rischio per piccoli risparmiatori che cercano di ottenere un tasso di interesse sui propri soldi. Tra i due intercorrono, però, alcune differenze.

Il libretto postale consente, a chi lo sottoscrive, di avere una sorta di salvadanaio, che permette di ottenere dei tassi di interesse (molto bassi), ma anche di prelevare o versare denaro in autonomia. Come un normale conto corrente, anche il libretto ha una carta associata a un IBAN, che però non consente di pagare nei negozi o online, ma solo di effettuare operazioni allo sportello.

I buoni fruttiferi postali, invece, non possono essere modificati in questo modo, l’importo che si è versato inizialmente può essere svincolato quando si vuole (spesso perdendo gli interessi), ma non si possono effettuare prelievi o versamenti all’importo iniziale.

A essere diversi sono anche i tassi di interesse, molto più bassi nel caso del libretto postale, uno strumento con cui arriva a un massimo di 0,75% annuo lordo. A cambiare è anche la modalità di maturazione degli interessi: stabile e fissa nel caso del libretto postale, progressiva e quindi crescente negli anni nel caso dei buoni fruttiferi postali.

Leggi anche: Investimenti sicuri, quali scegliere nel 2023

Come acquistare buoni fruttiferi postali

I buoni fruttiferi postali possono essere acquistati sia presso le filiali di Poste Italiane, sia online. Per sottoscrivere i buoni alle Poste non devi far altro che recarti presso uno degli uffici, portando con te un documento di riconoscimento valido e il codice fiscale. Ti consigliamo di prendere appuntamento in questo caso, in modo da poter parlare con un consulente e poter così scegliere la tipologia di buono più adatta alle tue esigenze.

È possibile acquistare i buoni fruttiferi postali anche online, sul sito ufficiale delle Poste, scegliendo la tipologia che si preferisce, indicando poi l’importo che si è stabilito di investire in questo prodotto, oppure tramite l’app BancoPosta. Sui canali telematici di Poste Italiane sarà possibile avere tutte le informazioni sul prodotto e capire anche quale sarà il rendimento alla fine dell’investimento.

Quali sono i migliori buoni fruttiferi postali?

Ogni tipologia di buono fruttifero postale ha delle caratteristiche specifiche e dei rendimenti differenti, come abbiamo visto in precedenza. Per capire quale sia il miglior buono fruttifero postale per le tue esigenze, è bene non vedere solo il rendimento annuo lordo, ma considerare anche la durata e la tipologia di versamento degli interessi.

Il miglior rendimento in assoluto è quello dei buoni fruttiferi postali per minorenni, che consentono di ottenere fino al 4,5% di rendimento annuo lordo. L’investimento è pensato per essere mantenuto per molti anni ed essere riscattato solo al raggiungimento della maggiore età.

Ad avere un ottimo tasso di interesse è anche il buono fruttifero postale ordinario che raggiunge un rendimento del 3%. Anche in questo caso, però, la durata è molto estesa e può arrivare anche a 20 anni.

Buono fruttifero postale di durata inferiore, ma con un buon rendimento, è l’opzione 3×4 che offre un tasso di interesse fino al 2,75% annuo lordo. In questo caso a essere interessante per il risparmiatore non è solamente il tasso di interesse, ma anche come vengono corrisposti gli interessi maturati che si ottengono anche se il buono viene rimborsato dopo 3, 6 o 9 anni. Il buono fruttifero 3×4 può essere mantenuto per un tempo massimo di 12 anni, consentendo così un investimento di lungo respiro.

Simulazione e calcolo: come conoscere gli interessi del buono fruttifero postale

Facciamo una simulazione del rendimento dei buoni fruttiferi postali, in modo da capire quanto si guadagna da questo strumento. Il rendimento dei buoni fruttiferi postali è molto semplice da calcolare dal momento che sul sito ufficiale di Poste Italiane è disponibile un simulatore (sezione Simula) che permette di stabilire la cifra di interessi.

Il rendimento dei buoni fruttiferi postali dipende ovviamente dalla cifra che si investe, dalla tipologia di buono che si sceglie e dalla sua durata.

Facciamo quindi qualche esempio pratico per capire quanto rendono. Investendo 10.000 euro in una soluzione a breve-medio termine potremo avere i seguenti rendimenti:

  • 1.249,72 euro con un Buono 3×2;
  • 908,36 euro con un Buono fruttifero postale 4 anni Risparmio Semplice;
  • 1.098,20 euro per la soluzione Buono Eredità;
  • 535,57 euro con il Buono 3 anni Plus.

La stessa cifra frutterà invece di più con un investimento a medio-lungo termine, portando i clienti a ottenere i seguenti rendimenti:

  • 3.366,86 euro per la soluzione Buono 3×4
  • 7043,19 euro per il Buono Ordinario (durata massima 20 anni).

Sul sito di Poste Italiane è anche possibile calcolare il valore del proprio buono fruttifero, inserendo nel simulatore i dati di acquisto, il tipo di investimento e la data in cui è stato effettuato. Mediante questo simulatore è possibile così calcolare il rendimento del buono fruttifero postale in ogni momento, senza rischio di commettere errori.

Buoni fruttiferi postali: scadenza e riscossione

Ogni buono fruttifero postale ha una sua scadenza, che dipende dalla durata massima dell’investimento e dal momento in cui esso è stato effettuato. I buoni fruttiferi postali scaduti non accumulano più interessi dal giorno successivo alla scadenza e possono essere riscossi in 10 anni, superata questa soglia si prescrivono e si perde il diritto di ottenere indietro i soldi.

Per chi avesse acquistato i buoni fruttiferi postali cartacei, verificare la data sarà semplice, dal momento che per le emissioni dal 2009 in poi è scritta sul buono stesso. Per chi invece volesse verificare la data di scadenza dei propri buoni fruttiferi dematerializzati sarà sufficiente accedere all’area riservata del sito di Poste Italiane e controllare il momento in cui i buoni diventano infruttiferi.

Solitamente la data di scadenza dei buoni è indicata nel foglio informativo che viene firmato nel momento dell’acquisto.

E alla scadenza del buono fruttifero postale, cosa si deve fare? Nel momento in cui il proprio investimento scade (o se si decide di ritirare i soldi perdendo tutti o parte degli interessi) è possibile avere indietro i soldi che si sono investiti, a cui si aggiungono gli interessi. Per avere il rimborso dei buoni fruttiferi postali è sufficiente recarsi all’ufficio postale (meglio se quello dove si sono sottoscritti i buoni) portando con sé il titolo, la carta di identità e il codice fiscale.

Solo i titolari di buoni fruttiferi postali possono chiedere il rimborso della cifra investita e riscuotere così il capitale insieme agli interessi. Anche per i buoni postali cointestati a due o più persone è necessario che tutti i cointestatari del buono si presentino presso la sede postale per effettuare la riscossione. Per i buoni fruttiferi cointestati, solo nel caso in cui sia presente la dicitura “pari facoltà di rimborso”, è possibile che uno solo degli intestatari ottenga indietro i soldi, senza che gli altri o l’altro sia presente.

Buoni fruttiferi postali: vantaggi e limiti

I buoni fruttiferi postali sono una forma di investimento a medio-lungo termine storicamente considerata molto sicura, che consente di contrastare l’erosione dei propri risparmi causata dall’inflazione. Questo non è però l’unico vantaggio di sottoscrivere i buoni fruttiferi postali, che hanno i seguenti benefici:

  • Sono esenti da costi. Tutto il capitale viene investito senza spese o commissioni.
  • Hanno una tassazione agevolata del 12,5% sui rendimenti annui lordi, contro il 26% applicato sulle altre rendite finanziarie.
  • Il capitale investito inizialmente viene rimborsato totalmente e a questo si aggiungono gli interessi maturati nel corso del tempo.
  • Per gli investimenti al di sotto dei 5.000 euro non è necessario pagare l’imposta di bollo.
  • La gamma di buoni fruttiferi postali è vasta, e il risparmiatore può scegliere così il prodotto che rispecchi al meglio le proprie necessità.
  • È possibile riavere indietro i soldi in ogni momento (salvo vincoli), rinunciando a parte o tutti gli interessi.

Essendo un investimento sicuro e garantito dallo Stato italiano, il principale limite dei buoni fruttiferi postali sono i tassi di rendimento, che non consentono di avere dei grandi profitti. Inoltre nel momento in cui si investe, sebbene i buoni siano garantiti dallo Stato, si deve considerare che comunque si espone il capitale a un rischio di perdita, nel caso in cui lo Stato italiano dovesse fallire.

Domande frequenti

Quali sono i buoni fruttiferi postali che rendono di più?

I buoni fruttiferi postali con il tasso di interesse maggiore sono quelli dedicati ai minorenni che permettono di ottenere fino al 4.50% di tasso annuo lordo.

Quanto rendono 10.000 euro in posta?

Il rendimento di 10.000 euro in buoni fruttiferi postali può consentire di guadagnare dai 535 euro in 3 anni ai 7.048 euro se si investe con un buono ventennale.

Quanto rendono 100.000 euro in posta?

Il rendimento di 100.000 euro investiti in buoni fruttiferi postali varia in base alla tipologia di prodotto che si sceglie e al tempo in cui si lasciano maturare gli interessi. Per i buoni fruttiferi si va da un minimo di 5.350 euro, se investiti in un buono della durata di 3 anni, a un massimo di 70.000 euro se usati per acquistare un buono della durata ventennale.

Quanto rendono i buoni fruttiferi postali 2023?

Il rendimento dei buoni fruttiferi postali nel 2023 dipende dalla tipologia di buono che si sceglie. Si va da un minimo di 1.5% di tasso di interesse annuo lordo fino a un massimo del 4.5%, ma ovviamente a cambiare di molto è il tempo in cui il capitale rimane immobile.

Quanto salgono i buoni fruttiferi?

Il tasso di interesse dei buoni fruttiferi postali dipende dalla tipologia di buono che si è scelto. L’aumento del capitale iniziale dipenderà quindi dalla durata del buono fruttifero, dalla quota versata e dal tipo di prodotto che si è selezionato.

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