Btp 2072: quotazione, rendimento e caratteristiche

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Pubblicato: 20/02/2023, 10:03 am

Benedetta Giuliani
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Ad aprile 2021 Borsa Italiana ha annunciato l’emissione dei Btp 2072, ossia i Buoni del Tesoro Poliennali a 50 anni con rendimento al 2,15% e scadenza al 1° marzo 2072. Contrassegnato dal codice ISIN IT0005441883, il Btp 2072 è quello con la scadenza più lunga emessa sinora dal Tesoro italiano.

Al suo collocamento, ha riscosso un notevole successo soprattutto tra gli investitori istituzionali, ricevendo richieste per 64 miliardi di euro. Oggi, tra inflazione alle stelle, contesto geopolitico incerto e previsioni di recessione, i titoli di Stato sono considerati investimenti sicuri. È naturale, quindi, chiedersi se conviene comprare Btp 72. Di seguito trovi le cose utili da sapere sul Btp 2072: quotazione, grafico, rendimento, caratteristiche e rischi di questi titoli.

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Btp 2072: cosa sono

I BTP, acronimo di Buoni del Tesoro Poliennali, sono titoli obbligazionari a medio-lungo termine emessi dallo Stato italiano rimborsabili in un’unica scadenza e che prevedono un tasso nominale fisso pagabile ogni 6 mesi (cedola semestrale). Il Btp 2072 è il buono emesso nella primavera del 2021 con scadenza il 1° marzo 2072. Il titolo è stato collocato al prezzo di 99,467 corrispondente a un rendimento annuo lordo del 2,15% pagabile in due semestrali, l’1 marzo e l’1 settembre di ogni anno di durata del prestito. La prima cedola è stata staccata l’1 settembre 2021, mentre l’ultima sarà pagata l’1 marzo 2072.

Di seguito una scheda riepilogativa delle sue caratteristiche.


Codice Isin IT0005441883
Denominazione Btp Tf 2,15% Mz72 Eur
Emittente Ministero dell’Economia e delle Finanze
Tipologia Titoli di Stato italiani
Lotto minimo 1.000€
Valuta di Negoziazione/ Liquidazione EUR/EUR
Data Inizio Negoziazione 14/04/2021
Data Stacco prima Cedola 01/09/2021
Scadenza 01/03/2072 (rimborso in un’unica soluzione a scadenza)

Btp 2072: quotazione e grafico

Nel grafico seguente possiamo vedere l’andamento del prezzo del bond in questo suo anno e mezzo di vita: dalla data di emissione a metà aprile 2021 a fine dicembre 2022, il prezzo si è mosso tra un massimo di 105 e un minimo di 53. Al momento della scrittura la quotazione è scesa sotto i 59.

Il Btp 2072 è stato soggetto a forti oscillazioni e ha avuto un crollo dei prezzi nell’ultimo anno a seguito dell’innalzamento dei tassi d’interesse. Le obbligazioni a lunga scadenza sono infatti molto sensibili alla variazione dei tassi d’interesse.

Come comprare Btp 2072?

L’acquisto di Btp 2072 conviene agli investitori istituzionali e ai piccoli risparmiatori che vogliono mantenere una diversificazione ampia di portafoglio. Ma come funziona?

Per comprare Btp all’emissione ci si può recare in banca o presso l’ufficio postale, o procedere online attraverso l’home banking. È necessario avere un conto deposito titoli, o dossier, che è il conto titoli per le operazioni di investimento collegato al proprio conto corrente.

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Se non hai acquistato i Btp 72 al momento dell’emissione puoi farlo in ogni momento sul mercato secondario. Il MOT (Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato) è il mercato secondario gestito da Borsa Italiana dove i risparmiatori, tramite un intermediario, possono comprare o vendere titoli di Stato e altre obbligazioni, a partire da un importo pari a 1.000 euro. Esiste anche un altro mercato, l’MTS (Mercato Telematico dei titoli di Stato), riservato alle banche e alle imprese di investimento, dove si può investire una somma minima di 2 milioni di euro.

Rendimento Btp 2072

Il rendimento dei Btp deriva in parte dal flusso cedolare e in parte dalla differenza tra il prezzo di sottoscrizione, o di acquisto, e il valore nominale pari a 100 che viene rimborsato alla scadenza. Le cedole sono pagate con scadenza semestrale e sono quindi costanti per tutta la vita del titolo.
Stando ai dati di Borsa Italiana, prendendo come riferimento il prezzo attuale di 59,3 euro, il Btp 2072 a scadenza offrirà un rendimento effettivo lordo pari al 4,11% e del 3,71 netto.

Rischi di investire in Btp

Chi decide di investire in Btp 2072 e mantenerlo fino a scadenza si espone al rischio di credito (o rischio emittente), ossia la possibilità che il Tesoro, alla scadenza del Btp, non riesca a pagare le cedole o rimborsare il capitale.

Chi ha comprato Btp con l’intenzione di venderli prima della scadenza incorre anche nel rischio di mercato. Il prezzo del Btp può scendere al di sotto di quello di asta o di acquisto sul mercato secondario in caso di fluttuazioni sfavorevoli dei rendimenti, causando una minusvalenza per l’investitore. È bene tenere a mente che questo tipo di rischio è maggiore quanto più è lunga la vita residua dei Btp. Le variazioni dei rendimenti, infatti, hanno effetti più significativi sui BTP, e in generale sui titoli obbligazionari a tasso fisso, a più lunga scadenza.

I bond a lunga scadenza come i Btp 2072 o i Btp 2051 espongono quindi a un rischio di tasso più elevato rispetto a quelli a breve termine.

Capire come andrà il Btp 2072 e fare previsioni non è facile. Sicuramente, quando andiamo a investire in Btp dobbiamo monitorare lo spread, che è il differenziale di tasso d’interesse che l’Italia paga sulle sue obbligazioni a scadenza decennale, e la stessa spesa per il tasso d’interesse che viene pagato per obbligazioni a dieci anni da parte dei Bund tedeschi. In poche parole, lo spread è la differenza di rendimento tra i titoli di Stato italiani a 10 anni (i Btp) e gli equivalenti titoli di Stato tedeschi. Se lo spread sale, lo Stato deve spendere più soldi per rimborsare gli investitori, con conseguenze dirette sull’economia di famiglie e imprese. Un aumento dello spread si traduce in tasse più alte, aumento del debito pubblico e rialzo dei tassi di rendimento delle obbligazioni.

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