Come iniziare a fare trading

Redazione di Forbes,  Editor

Aggiornato: 28/11/2023, 08:01 am

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Il trading può essere un modo per guadagnare soldi e generare un reddito sia a breve che a lungo termine, ma è importante essere consapevoli dei rischi e adottare le giuste strategie. Se vuoi imparare a fare trading di criptovaluta, azioni e altri asset, ma non sai da dove iniziare, segui i consigli di questa guida: potrai iniziare a fare trading da zero con maggiore consapevolezza e probabilità di successo.

Perché iniziare a fare trading?

Ci sono diversi motivi per cui una persona può voler iniziare a fare trading online:

  • Possibilità di guadagno: il trading è un mercato potenzialmente redditizio, ma richiede anche una buona conoscenza dei rischi e delle strategie da adottare.
  • Diversificazione del reddito: il trading offre l’opportunità di diversificare le proprie entrate in maniera più ampia rispetto al lavoro o agli investimenti tradizionali.
  • Maggiore controllo sui propri investimenti: le piattaforme di trading online consentono di investire in autonomia, senza doversi rivolgere a un consulente finanziario, offrendo strumenti e funzionalità utili anche ai principianti.
  • Acquisizione di nuove competenze: il trading online può essere un modo per apprendere le dinamiche dei mercati finanziari, le tecniche di analisi e la gestione del rischio, e per sviluppare nuove abilità nel tempo.

Cosa significa fare trading

Fare trading si riferisce all’attività di comprare e vendere strumenti finanziari con l’obiettivo di guadagnare dei soldi. Chi fa trading partecipa attivamente al mercato, speculando sui movimenti di prezzo, e cercando di acquistare quando i prezzi scendono e di vendere quando salgono, in genere in tempi brevi (al contrario degli investimenti a lungo termine).

Si può fare trading su diversi tipi di asset. Ecco alcuni esempi:

  • Il trading di azioni prevede l’acquisto di quote di società quotate in borsa. I trader analizzano le prestazioni delle società, le tendenze del mercato e gli indicatori economici per prevedere i movimenti dei prezzi delle azioni. Il loro obiettivo è guadagnare sulle fluttuazioni di prezzo a breve termine.
  • Il trading di criptovalute consiste nel comprare e vendere criptovalute come Bitcoin, Ethereum, Litecoin, Solana o altre altcoin. Essendo relativamente nuovo e non regolamentato, quello delle criptovalute è uno dei mercati più rischiosi. I trader monitorano il sentiment del mercato, gli sviluppi tecnologici e le novità in campo normativo per speculare sulle variazioni di prezzo in questo mercato altamente volatile.
  • Il forex trading è la compravendita speculativa di valute estere sui mercati. Sul forex le valute vengono negoziate a coppie: questo perché quando acquisti una valuta, ne stai allo stesso tempo vendendo un’altra.

I trader utilizzano diverse strategie, come l’analisi tecnica (studio dei grafici e dei modelli di prezzo), l’analisi fondamentale (valutazione del valore di un’azienda o di un asset) o un mix delle due per prendere decisioni informate. La gestione del rischio è fondamentale nel trading, poiché i mercati possono essere imprevedibili.

Qual è la differenza tra fare trading e investire?

Anche se spesso vengono usati come sinonimi, fare trading e investire sono concetti diversi.

La differenza chiave consiste nella durata della detenzione di asset. I day trader comprano e vendono azioni nel breve periodo, spesso inferiore alle 24 ore, mentre gli investimenti si basano di solito su una strategia di “buy and hold” (compra e tieni), e possono essere quindi a lungo termine.

I trader puntano a ottenere profitti da ogni operazione, che possono trasformarsi in guadagni significativi nel corso di un certo numero di operazioni. Sfruttando la volatilità dei prezzi con l’obiettivo di acquistare al ribasso e vendere al rialzo.

Gli investitori cercano di ottenere un profitto maggiore da un numero minore di operazioni. Investono ad esempio in società con un potenziale di crescita a lungo termine che dovrebbe portare a un aumento del prezzo delle azioni o del valore degli asset nel tempo.

Come iniziare a fare trading da zero?

Ecco i primi passi per iniziare a fare trading:

  1. Acquisisci le nozioni di base del mercato azionario e degli investimenti. Segui le notizie finanziarie e i siti specializzati, leggi libri, segui corsi di formazione o webinar.
  2. Capisci qual è il tuo piano di investimento e quali sono i tuoi obiettivi. Decidi in anticipo la tua strategia e quanto sei disposto a perdere, ed eventualmente fissa dei limiti di perdita. Tra gli strumenti utili in questo senso c’è lo stop loss, essenziale per i trader che desiderano proteggere il capitale dalla volatilità del mercato.
  3. Apri un conto d’investimento presso un broker. Informati bene e confronta le varie piattaforme, scegliendo un broker autorizzato e regolamentato, con bassi costi di gestione e commissioni.
  4. Usa un simulatore di trading online o un conto demo gratuito, disponibile su molte piattaforme di trading. Si tratta di un ottimo modo per provare le funzionalità del servizio e muovere i primi passi nel trading senza perdere soldi veri.

Scopri: Le migliori piattaforme di trading per principianti

Le basi del trading online

Prima di iniziare a fare trading online è importante conoscere le basi di questo mercato. Ecco alcuni concetti fondamentali da comprendere.

Account: nel contesto del trading, un account (o conto) si riferisce a un sistema o a una piattaforma in cui una persona detiene le proprie attività finanziarie allo scopo di acquistare, vendere o investire in vari titoli come azioni, obbligazioni, criptovalute. I trading account, o conti di trading, sono gestiti da broker o istituzioni finanziarie che forniscono l’accesso ai mercati finanziari.

Asset: un asset (attività, tradotto in italiano) è una risorsa dotata di valore economico, che viene acquistata e detenuta da qualcuno con l’aspettativa che fornisca un profitto o un beneficio futuro. Nel trading è definito asset tutto ciò che può essere negoziato sui mercati come ad esempio azioni, obbligazioni o bond, valute, criptovalute e commodity.

Analisi fondamentale: è la valutazione del valore intrinseco di un asset e l’analisi di fattori che possono influenzare il suo prezzo nel tempo. I trader di azioni possono analizzare i ricavi, gli utili per azione (EPS) e le previsioni di crescita di un’azienda; i forex trader possono farsi un’idea di come andrà l’euro/dollaro, per esempio, valutando dati come i tassi d’interesse, le decisioni di politica monetaria delle banche centrali e gli eventi geopolitici.

Analisi tecnica: i trader analizzano lo storico dei movimenti di prezzo e i grafici per fare previsioni su un asset. L’idea alla base è che si possano prevedere in modo piuttosto accurato le future traiettorie dei prezzi in relazione alle tendenze storiche e ai modelli sui grafici.

Broker: è un intermediario finanziario o una società che facilita l’acquisto e la vendita di strumenti finanziari per conto dei clienti. I broker offrono l’accesso ai mercati, eseguono gli ordini, si assicurano che le operazioni siano eseguite correttamente, facilitano le transazioni, gestiscono i conti dei trader o degli investitori istituzionali in cambio di commissioni e altri costi.

Rischio: è la possibilità che un investimento non realizzi il rendimento atteso e che perda una parte o la totalità del suo valore. Negli investimenti esistono vari tipi di rischio come il rischio di mercato, il rischio di leva, il rischio di liquidità e il rischio della controparte. Per i trader è essenziale comprendere e gestire i rischi, e alcune strategie come la diversificazione del portafoglio, l’uso di stop-boss e stop-limit e un approccio disciplinato al trading possono aiutare a mitigare le potenziali perdite.

Spread: nel trading lo spread è un piccolo costo che si paga quando si compra o si vende un asset. Nello specifico, è la differenza tra il prezzo a cui si può comprare e quello a cui si può vendere, ed è la cifra a cui si rinuncia quando si acquista un’azione come una piccola commissione per il broker che facilita quell’operazione.

Volatilità: si riferisce alla variazione o fluttuazione del prezzo di un asset in un arco di tempo. Misura il ritmo e la portata delle variazioni di prezzo, indicando in che modo e quanto velocemente il valore di un asset aumenta o diminuisce nel tempo. Anche se bisogna fare molta attenzione alla volatilità, essa non è sempre un male: per chi fa day trading rappresenta un fattore chiave per realizzare profitti. Leggi anche: Rischio e volatilità, differenze e come gestirli

Quali strategie vengono utilizzate per il trading?

Il trading richiede una ricerca approfondita per poter acquisire una visione sui movimenti di prezzo a breve termine, spesso utilizzando l’analisi tecnica o fondamentale.

Come abbiamo detto sopra, l’analisi tecnica esamina i movimenti dei prezzi attraverso l’uso di grafici e indicatori tecnici per identificare i modelli. L’analisi fondamentale, invece, esamina i fattori specifici dell’azienda e quelli più ampi del mercato per valutare se le azioni sono valutate correttamente.

Tra le strategie di trading si annoverano:

  • Trend (o momentum) trading: l’utilizzo dell’analisi tecnica per acquistare o vendere asset, a seconda della direzione del trend.
  • Swing trading: l’utilizzo dell’analisi tecnica come “supporto” e “resistenza” per trarre vantaggio dai movimenti di prezzo “alti e bassi” a breve termine (piuttosto che dalle tendenze a lungo termine).
  • News trading: trading prima o immediatamente dopo i comunicati stampa che possono determinare movimenti di prezzo.
  • Scalping: piazzamento di un gran numero di operazioni a brevissimo termine, con l’obiettivo di ottenere un piccolo profitto su ogni operazione.

Alex Campbell, responsabile della comunicazione della piattaforma di investimenti Freetrade, afferma: “È importante ricordare di fare le proprie ricerche. Quando si valuta una società o un fondo, bisogna pensare sia ai rischi che ai vantaggi.

È facile farsi abbagliare dal potenziale di un rendimento di 10 volte superiore a quello di una sconosciuta azione a micro-capitalizzazione, ma è bene ricordare che un’azione scambiata a 1 centesimo può ancora perdere il 99% del suo valore (e in fretta)”.

Come aprire un account di trading?

La procedura per aprire un conto di trading può variare leggermente a seconda del broker che scegli, ma in generale i passaggi da seguire per creare un account sono i seguenti:

  1. Vai sul sito del broker e seleziona Apri conto/iscriviti/Registrati
  2. Compila il modulo di registrazione inserendo le informazioni personali richieste (nome, cognome, numero di telefono, indirizzo)
  3. Verifica la tua identità caricando la foto del tuo documento d’identità e prova di residenza
  4. Scegli il metodo di pagamento preferito tra quelli offerti
  5. Deposita i fondi sul tuo conto
  6. A questo punto puoi iniziare a fare trading.

I requisiti richiesti per aprire un conto di trading online in genere sono:

  • Avere 18 anni
  • Avere un conto corrente bancario SEPA
  • Essere residenti in Italia se si effettua la registrazione da qui

Molte piattaforme di trading pubblicizzano le operazioni con commissioni pari a zero, ma tieni presente che ciò non significa che tutte le operazioni di trading siano gratuite. Ci sono altri costi e commissioni previsti oltre alle commissioni di trading, che il broker può addebitare. Ciò è vero soprattutto se intendi dilettarti in investimenti come opzioni o fondi comuni di investimento. Se pensi di aprire un conto di trading, trova innanzitutto il tariffario e comprendi i costi e le commissioni associati ai diversi tipi di operazioni.

Quanto costa fare trading?

Quando si inizia a fare trading, vale la pena di dedicare un po’ di tempo alla consultazione delle commissioni, poiché queste possono incidere pesantemente sui profitti.

Ecco i principali tipi di commissioni (e costi) in cui incorrono i trader:

  • Commissioni di trading: alcune piattaforme non applicano commissioni per l’acquisto o la vendita di azioni, tra cui Freetrade, eToro e Trading 212. Altre piattaforme possono addebitare una commissione fissa, spesso di circa 5-10 euro per operazione.
  • Spread: uno spread basso ti consente di mantenere più profitti sulle tue operazioni.
  • Leva finanziaria: i broker possono addebitare commissioni per l’uso della leva finanziaria, strumento che ti consente di investire una somma di denaro maggiore di quella che hai effettivamente a disposizione. Può essere un’arma a doppio taglio, quindi è importante usarla con cautela.
  • Costi di custodia: le commissioni di custodia sono generalmente basse e non rappresentano un costo significativo per la maggior parte dei trader.
  • Costi di prelievo: dipendono dalle piattaforme. eToro addebita una commissione di 5$ per tutte le richieste di prelievo; XTB applica una commissione di 10€ per prelievi fino a 100€, e zero commissioni per importi superiori.
  • Imposta di bollo: pari allo 0,20% sul controvalore totale dei prodotti finanziari (trading e investimenti) alla fine del periodo di rendicontazione o alla data di chiusura del rapporto. Con alcuni broker (es: Trade Republic) non è prevista imposta di bollo.
  • Costo di inattività del conto: è una commissione che viene addebitata dal broker al titolare del conto se il conto non viene utilizzato per un periodo di tempo predeterminato. In genere scatta dopo 12 mesi dall’ultima operazione e può essere pari a 10-15€ al mese.

Come vengono effettuate le operazioni?

Una volta aperto il conto di trading e aggiunti i fondi, si entra nel vivo: puoi iniziare a fare trading di asset. Basta cercare le azioni che desideri acquistare, digitando il nome della società o il simbolo “ticker” (un’abbreviazione di tre o quattro lettere per la società).

Visualizzerai una quotazione in tempo reale per la tua transazione, e avrai a disposizione circa 15-20 secondi per accettarla o lasciarla scadere e generare una nuova quotazione.

Gli orari di negoziazione sono dalle 9 alle 17.30 dal lunedì al venerdì per la Borsa Italiana, e dalle 9.30 alle 16 (15.30-22 ora italiana) per la Borsa di New York. È anche possibile scambiare azioni italiane nella sessione di Trading After Hours aperta dalle 18 alle 20.30 dal lunedì al venerdì.

Alcune piattaforme consentono l’acquisto di azioni frazionate, che sono una proporzione di un’azione, ad esempio 0,2 di un’azione. Questo può essere utile se il prezzo dell’azione della società è molto alto e/o se il valore dell’operazione è inferiore al prezzo di un’azione.

Leggi anche: I momenti e gli orari migliori per comprare azioni

Quali sono i rischi del trading?

Può essere difficile guadagnare con il day trading, soprattutto per i trader alle prime armi che non hanno accesso ai dati di trading in tempo reale.

Prevedere i movimenti di prezzo a breve termine richiede una grande abilità e anche i trader professionisti possono fare errori.

Campbell di Freetrade commenta: “Come nella vita, anche gli investimenti sono imprevedibili. Se fossimo sicuri di come i mercati si muoveranno domani o la settimana prossima, ci rilasseremmo su un’isola tropicale”.

Di norma, i day trader seguono la “regola dell’1%” che limita ogni operazione a non più dell’1% del valore totale del loro portafoglio. Ciò aiuta a limitare le possibili perdite, insieme all’utilizzo di ordini stop loss e limit.

Day Trade Review riporta che solo l’1% dei day trader è in grado di battere il mercato e che l’85% dei day trader si arrende entro i primi tre anni di attività, mentre i trader attivi negli Stati Uniti in genere sottoperformano il mercato azionario nel suo complesso del 6,5% all’anno.

Mentre il day trading può essere un’attività redditizia per alcuni, gli investimenti a lungo termine possono essere un modo meno rischioso di guadagnare con le azioni.

Come gestire il rischio nel trading?

Uno degli strumenti principali per la gestione del rischio di trading è l’utilizzo di ordini limite e stop loss.

Un ordine limite è un ordine di acquisto o vendita di azioni a un prezzo prestabilito o a un prezzo migliore. Quindi, se un trader imposta un ordine limite di acquisto a 90 centesimi, questo verrà eseguito solo se il prezzo è pari o inferiore a 90 centesimi. Allo stesso modo, un ordine take profit o un ordine limite di vendita viene eseguito solo a quel prezzo o a un prezzo superiore. Può essere un buon modo per ottenere un buon prezzo per un’operazione senza dover monitorare il prezzo dell’azione in tempo reale.

Anche lo stop loss può essere uno strumento utile per limitare l’esposizione al ribasso. Si tratta di un ordine di vendita delle azioni se il prezzo scende al di sotto di un livello stabilito dal trader. Ad esempio, un trader può impostare uno stop loss fisso al 10% al di sotto del prezzo dell’azione, limitando così la perdita massima al 10%. Questo livello può anche essere impostato su base mobile per adattarsi alle variazioni del prezzo dell’azione.

Sebbene la diversificazione sia più comune nei portafogli di investimento, può ridurre il rischio anche per i trader. Distribuire le operazioni su diverse società, settori e Paesi può ridurre il rischio complessivo di perdite dovute alla sottoperformance di una singola società o settore.

Inoltre, molte piattaforme di trading offrono conti demo gratuiti che consentono ai trader di esercitarsi nel trading con denaro virtuale, anziché reale.

I trader alle prime armi dovrebbero anche trattare con cautela i “consigli” di trading, in particolare nei forum e sui social. Alcuni trader e finti consulenti finanziari possono mettere in atto delle vere e proprie truffe, come il cosiddetto schema “pump and dump” che consiste nel far salire artificialmente il prezzo delle azioni di una società per vendere a un prezzo superiore le proprie partecipazioni acquistate a buon mercato.

Domande frequenti

Come imparare a fare trading online?

Puoi seguire corsi di formazione, anche online, su finanza, trading e mercati specifici (azioni, forex, criptovalute). Leggi libri e articoli sul trading online e impara le basi dell’analisi tecnica e fondamentale, la gestione del rischio e la psicologia del trading. Fai pratica con simulatori di trading o un conto demo. Questo ti permetterà di sperimentare il trading senza rischiare denaro reale e usando i dati di mercato reali.

Cosa significa fare trading online?

Fare trading online significa comprare e vendere strumenti finanziari come per esempio azioni, obbligazioni, criptovalute, materie prime ecc. usando piattaforme digitali, che possono essere disponibili via browser e/o via app. Tutto, dal piazzare gli ordini al monitorare gli investimenti all’accesso a dati di mercato, grafici, strumenti di analisi, si può fare dalla piattaforma di trading online. In sintesi il trading online semplifica il processo di acquisto e vendita di attività finanziarie sfruttando la tecnologia e la connessione a Internet, rendendolo accessibile gli investimenti a molte più persone rispetto ai metodi tradizionali.

Come guadagnare con il trading online?

Ci sono diversi modi per trarre profitto dal trading online: comprare azioni quando il prezzo è più basso e rivenderle quando sale; tramite dividendi (azioni) o interessi (obbligazioni); speculando sui movimenti di prezzo degli asset (forex trading); con il day trading ossia eseguendo più operazioni nell’arco della giornata sfruttando i piccoli movimenti di prezzo; tramite l’arbitraggio, ossia acquistando un asset a un prezzo più basso su una piattaforma e rivendendo a prezzo più alto su un’altra sfruttando le discrepanze di prezzo dello stesso asset su piattaforme diverse. Nota bene: Un trading di successo richiede conoscenza, abilità, strategia e spesso una profonda comprensione delle condizioni di mercato.

Dove si fa trading online?

Il trading online si può fare attraverso una piattaforma di trading, che è un software offerto da broker, banche e società di investimento che permette di acquistare e vendere strumenti finanziari. Secondo l’indagine Forbes Advisor nel 2023, le 5 migliori piattaforme di trading online sono Markets.com, Capital.com, eToro, Trading 212 e Plus 500.

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