BTP 2035 conviene? Cos’è, cedola e caratteristiche

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Aggiornato: 09/10/2023, 11:41 am

Giulia Adonopoulos
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Con una durata residua di 12 anni, i BTP 2035 sono tra i titoli di Stato a medio-lungo termine più tenuti d’occhio dagli investitori. Caratterizzati da cedole semestrali che permettono di avere ogni sei mesi un incasso basato un tasso d’interesse che resta fisso per tutta la durata del titolo, i BTP (Buoni del Tesoro poliennali) rappresentano titoli a reddito fisso che trovano da sempre un posto privilegiato nel portafoglio d’investimento degli italiani.

In questa guida, esamineremo da vicino i BTP 2035, ossia il BTP emesso dal Mef il 18 gennaio 2019, con scadenza 1 marzo 2035 e cedola al 3,35% annuo, e il BTP Green 2035 con tasso annuo del 4% pagato in due cedole semestrali e scadenza il 30 aprile 2035. Si tratta di un titolo di stato sostenibile, il che significa che i proventi dell’emissione vengono investiti in progetti ambientali. Questo potrebbe essere un fattore interessante per gli investitori che vogliono investire in progetti che hanno un impatto positivo sul clima.

Analizzeremo le rispettive caratteristiche, gli andamenti e i rendimenti, cercando di capire come funzionano e, soprattutto, se conviene investire in questi strumenti.

BTP 2035, cosa sono

Ad oggi, con il termine BTP 2035 possiamo riferiamo a due tipi di obbligazioni:

  • Btp Tf 3,35% Mz35 Eur
  • Btpgreen 4%Ap35eur

Entrambi i BTP – come tutti i loro “cugini” – sono buoni di medio-lungo termine con una cedola che viene staccata ogni sei mesi, sono soggetti al regime fiscale agevolato del 12,5% e possono essere acquistati in due modi. Il primo è attraverso il mercato secondario attraverso il MOT (Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato), gestito da Borsa Italiana SpA, dove i risparmiatori possono acquistare o vendere titoli di Stato e altre obbligazioni attraverso intermediari finanziari, partendo da un minimo di 1.000 euro. Oppure, possono essere comprati sul MTS (Mercato Telematico dei titoli di Stato), riservato a banche e imprese di investimento, dove vengono negoziati titoli di Stato. Il minimo d’investimento su questo mercato parte mediamente da 2 milioni di euro.

BTP marzo 2035

Il BTP Tf 3.35% Mz35 è un Buono del Tesoro Poliennale emesso il 1° settembre 2018 con scadenza il 1° marzo 2035 e una vita, quindi, di 17 anni (di cui cinque già trascorsi e 12 rimanenti). Ha una cedola annuale del 3,35% pagata in due tranche semestrali con tasso al’1,67%. Il prezzo di emissione fissato dal Ministero delle Finanze è stato pari a 99,61 euro, dunque di poco inferiore alla pari.

Ecco le principali caratteristiche del BTP di marzo 2035:


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ISIN IT0005358806
Nome BTP Tf 3.35% Mz35
Emittente Ministero dell’Economia e delle Finanze
Rendimento lordo 5.03%
Rendimento netto 4.56%
Cedola 1.67% ogni 6 mesi
Data di scadenza 1 Marzo 2035
Prezzo di emissione 99.61 euro
Lotto minimo 1000

BTP 2035: rendimento e cedola

Il BTP di marzo 2035 ha un rendimento effettivo lordo pari al 5,03% e un rendimento effettivo netto del 4,56%. Il prezzo del titolo attualmente viaggia sugli 85 euro, ma nell’arco dell’ultimo anno ha subito una serie di oscillazioni di mercato, passando da un massimo di 94 euro a inizio dicembre 2022 per registrare poi un brusco calo a 87 euro a fine mese. Nel corso del 2023 il prezzo è risalito rimanendo mediamente stabile, tra gli 89 e i 92 euro, ma a partire da settembre ha iniziato a calare, arrivando al prezzo attuale che, al momento in cui questo articolo è scritto, è precisamente di 85,84 euro (il minimo nell’anno è stato di 85,03 euro).

BTP 2035 Green

Il BTPgreen 4%Ap35eur è un titolo obbligazionario statale “verde”, ideato, come gli altri BTP green, per incentivare e accelerare la transizione ecologica italiana e i progetti pubblici sulla sostenibilità. Emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il 30 ottobre 2022, con scadenza fissata al 30 aprile 2035, questo Buono del Tesoro ha un tasso annuo del 4%, pagato in due cedole semestrali. L’importo emesso dal Tesoro è stato pari a 6 miliardi di euro, con un prezzo di collocamento pari a 99,734 euro, poco sotto la pari.

Ecco le principali caratteristiche del BTP Green 20235


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ISIN IT0005508590
Nome Btpgreen 4%Ap35eur
Emittente Ministero dell’Economia e delle Finanze
Rendimento lordo 4.06%
Rendimento netto 4.43%
Cedola 2% ogni 6 mesi
Data di scadenza 30 Aprile 2035
Prezzo di emissione 99.73 euro
Lotto minimo 1000

Come funziona il BTP Green 2035?

Il BTP 2035 Green è un Buono a medio-lungo termine e garantisce una cedola fissa pagata a cadenza semestrale, e il rimborso del valore nominale a scadenza. A differenza dei BTP “classici”, i BTP Green sono legati al mondo della finanza sostenibile. Questo significa che i loro proventi sono destinati a finanziare le spese dello Stato che avranno un positivo impatto ambientale e, in generale, a supportare la transizione ecologica del Paese. Così, lo Stato può finanziare progetti in sei specifici settori: energie rinnovabili, efficientamento energetico, trasporti pubblici, prevenzione e monitoraggio delle emissioni di CO2, biodiversità, ricerca, tutela ambientale. Si tratta, in concreto, di titoli pensati per chi desidera contribuire alla transizione ecologica italiana.

Leggi anche BTP Green 2045: cos’è e come funziona

BTP Green 2035: rendimento e cedola

Il BTP 2035 Green ha un rendimento lordo alla scadenza del 4,067% mentre il rendimento effettivo netto alla scadenza è pari al 4,43%. La cedola ha un tasso annuale al 4% e viene pagata, come abbiamo accennato prima, in due cedole semestrali con un tasso del 2% ciascuna. Il prezzo del titolo si attesta al momento sui 91,60 euro. Nell’ultimo anno il titolo ha avuto un andamento mediamente stabile, muovendosi tra un prezzo massimo di 102 euro a dicembre 2022, con un calo registrato nell’ultimo mese, in cui è sceso dai 98 euro di settembre fino all’attuale prezzo poco al di sopra dei 91 euro.

Conviene investire nei BTP 2035?

Prima di investire in qualsiasi BTP è bene fare alcune considerazioni. Come abbiamo visto, la durata del titolo è direttamente proporzionale al rendimento ma anche al rischio per chi lo acquista. Tradotto significa che più è lungo più è remunerativo ma, allo stesso tempo, rischioso perché esposto per più tempo alle oscillazioni del mercato. Partendo dal BTP di marzo 2035 notiamo che al titolo sono rimasti circa 12 anni di vita. Un tempo medio e non eccessivamente rischioso che garantisce un ritorno potenziale.

Per quanto riguarda il BTP 2035 Green, anche in questo caso parliamo di un lasso di tempo medio, di un ritorno potenziale e di un emittente solido (il Mef, quindi lo Stato italiano). In questo caso poi bisogna valutare che il trend degli investimenti ESG si sta dimostrando generalmente promettente e forte sul mercato. Infine, l’obiettivo perseguito acquistando questo titolo è ambizioso perché tocca direttamente la preservazione del pianeta e, di riflesso, la qualità della vita di tutti. Come tutte le obbligazioni “verdi” va infatti a finanziare tutte le spese che contribuiranno alla realizzazione degli obiettivi ambientali definiti dalla Tassonomia europea delle attività sostenibili, collaborando al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030 individuati in sede ONU.

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