BTP Futura 2033: quotazione, cedole e rendimento

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Aggiornato: 22/04/2023, 05:46 am

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A novembre 2021 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato l’emissione dei BTP Futura 2033. Nome ufficiale BTP Futura NV33 EUR, codice ISIN IT0005466351, questi BTP hanno una durata di 12 anni e scadono a novembre 2033.

Si tratta della quarta emissione dei BTP Futura, i Buoni Poliennali del Tesoro progettati per finanziare le spese a sostegno della ripresa e della crescita economica dell’Italia, rivolti solo ai risparmiatori e non agli investitori istituzionali.

La prossima cedola verrà pagata il 16 maggio. Mentre ci avviciniamo a questa data, è bene fare un riepilogo sulla quotazione del BTP Futura 2033, dare un’occhiata a come sta andando, quanto rende e quali sono le sue caratteristiche. Abbiamo realizzato questa guida cercando di rispondere alle domande più frequenti sui BTP Futura 2033.

Ecco qui tutto quello che devi sapere su questi BTP.

Cosa sono i BTP Futura 2033 e come funzionano

I BTP Futura, acronimo di Buoni del Tesoro Poliennali, sono titoli di Stato pensati per il futuro dell’Italia. La storia dei BTP Futura è molto recente: la prima emissione è avvenuta a luglio 2020 con l’obiettivo di sostenere le spese previste dal governo per affrontare l’emergenza Covid e finanziare la ripresa economica del paese. I BTP Futura hanno in genere una durata che va da 8 a 16 anni e pagano cedole semestrali crescenti secondo meccanismo step-up, cioè aumentano con l’avvicinarsi alla scadenza.

A differenza degli altri BTP, possono essere acquistati solo dagli investitori retail. Infatti non vengono emessi tramite asta ma possono essere comprati sulla piattaforma MOT di Borsa Italiana, andando in banca o in Posta, o tramite il proprio home banking abilitato alle funzioni di trading.

Il BTP Futura 2033 ha le seguenti caratteristiche:

  • Durata 12 anni (16 novembre 2021 – 16 novembre 2033)
  • Tassi cedolari minimi garantiti allo 0,75% dal primo al quarto anno, all’1,25% dal quinto all’ottavo anno, all’1,70% dal nono al dodicesimo anno
  • Lotto minimo 1.000 euro
  • Cedole semestrali pagabili il 16 maggio e il 16 novembre di ogni anno
  • Doppio Premio Fedeltà per gli investitori che vogliono conservare i titoli fino alla scadenza, corrisposto in due tranche erogate in momenti diversi. Maggiori dettagli nel paragrafo “Quanto rende BTP Futura 2033”.

Come sta andando il BTP Futura 2033?

A inizio aprile 2023, la quotazione dei BTP Futura 2033 si aggira intorno ai 75. Ecco le cose da sapere sui rendimenti del BTP Futura 2033 allo stato attuale (dati Borsa Italiana, 04/04/2023).

  • Rendimento effettivo a scadenza lordo: 4,27
  • Rendimento effettivo a scadenza netto: 4,08
  • Rateo lordo: 0,29213
  • Rateo netto: 0,25561
  • Duration modificata: 9,5
  • Prezzo di riferimento: 75,05
  • Ed ecco i dati su prezzo e volumi di acquisto e vendita.

Fonte: Borsa Italiana

Quanto rende BTP Futura 2033?

Tra il momento dell’acquisto dei BTP 2033 e quello della loro scadenza, chi ha investito in questi titoli incasserà cedole nominali semestrali calcolate sulla base di tassi che crescono ogni quattro anni, in questo modo:

  • 0,75% dal primo al quarto anno
  • 1,25% dal quinto all’ottavo anno
  • 1,70% dal 9° al 12° anno

Nello specifico, alla fine dei primi otto anni l’investitore che avrà tenuto il titolo nel proprio portafoglio sin dall’emissione beneficerà di un premio intermedio con un minimo dello 0,4% del capitale investito, fino a un massimo dell’1,2%, pari al 40% della media del tasso di crescita annuo del PIL nominale registrato nei primi otto anni di vita del titolo.

Alla fine dei primi otto anni l’investitore che avrà detenuto il titolo sin dall’emissione avrà diritto ad una prima tranche del premio fedeltà con un minimo garantito pari allo 0,4% del capitale investito, fino ad un massimo dell’1,2%, pari al 40% della media del tasso di crescita del PIL registrato nei primi otto anni di vita del titolo.

Alla scadenza finale del titolo (dopo i successivi quattro anni), solo gli investitori che avranno continuato a detenere il titolo dall’emissione fino alla scadenza riceveranno una seconda tranche che includerà due componenti: la prima pari al 60% della media del tasso di crescita del PIL registrato nei primi otto anni con un minimo garantito dello 0,6% fino ad un massimo dell’1,8%; la seconda calcolata in base alla crescita dell’economia nazionale dal nono al dodicesimo anno con un minimo garantito dell’1% ed un massimo del 3%. La serie del PIL nominale italiano su cui calcolare la variazione è quella risultante dall’ultimo aggiornamento ISTAT.

Che cosa sono i BTP Futura?

I BTP Futura sono Buoni del Tesoro Poliennali, ossia titoli obbligazionari, emessi dal Ministero del Tesoro e delle Finanze per sostenere la ripresa e la crescita economica del Paese dopo la pandemia.

Si tratta di strumenti di investimento a medio-lungo termine rivolti esclusivamente agli investitori privati, ossia ai piccoli risparmiatori, e non agli investitori istituzionali. Questi titoli prevedono cedole nominali semestrali crescenti nel tempo (cosiddetto meccanismo step-up) e premi fedeltà per chi li mantiene fino alla scadenza, legati all’andamento del PIL italiano.

Quanto valgono i BTP Futura oggi?

Se prendiamo i BTP Futura 2037 e i BTP Futura 2033, i titoli di questo tipo più popolari tra gli investitori, vediamo che la quotazione è al ribasso.

Al momento della scrittura, il BTP Futura 2037, emesso ad aprile 2021 e con durata 16 anni, ha un prezzo di 69,45 (ha perso quasi il 30% dall’emissione), ha un rendimento effettivo a scadenza netto del 4,16% e staccherà la prossima cedola il 27 aprile 2023 con un tasso dello 0,375. Il BTP Futura 2037 ha segnato nell’ultimo anno un valore minimo di 64,76 a ottobre 2022, rispetto a un anno fa (5 aprile 2022) il titolo ha perso più del 16% del suo valore.

Il BTP Futura con scadenza 16 novembre 2033 quota sotto i 75 punti oggi, e rispetto a un anno fa (aprile 2022) ha perso 16,05 punti, una variazione percentuale pari al 17,6%.

Quando è meglio vendere i BTP?

Nel caso dei BTP Italia e dei BTP Futura, la maggiore convenienza dell’investimento è data dal mantenere il titolo per tutta la durata, visto che si beneficia del premio fedeltà, che si perde vendendo il titolo in anticipo. Ricordiamo, inoltre, che alla scadenza il titolo viene rimborsato alla pari (ossia a 100), mentre se si vende prima della scadenza sarà venduto alle condizioni di mercato.

Tuttavia l’investitore potrebbe avere bisogno di liquidità improvvisa, oppure cambiare strategia di investimento in ottica speculativa, e quindi decidere di vendere il BTP prima della naturale scadenza. Cosa che può sempre fare sul MOT, al prezzo di mercato.

In linea generale, conviene tenere i BTP fino alla scadenza visto che più il titolo resta nel portafoglio fino alla scadenza, più il rendimento tende a crescere. Ma vendere BTP prima della scadenza può avere dei pro e dei contro che è bene valutare. La vendita anticipata di questi titoli può essere vantaggiosa se la quotazione della nuova emissione è più bassa di quella precedente. In parole semplici, se la quota della cedola annuale è più bassa rispetto a quella iniziale, conviene vendere.

Come spiega il MEF, il BTP Futura, per le sue caratteristiche cedole crescenti nel tempo, tende ad essere meno sensibile ad eventuali futuri rialzi dei tassi di mercato, offrendo in questo modo, in caso di vendita prima della scadenza, una maggiore protezione del capitale rispetto ai tradizionali BTP di pari durata.

Quando paga la cedola il BTP Futura?

Il BTP Futura 2033 (Btp Futura Nv33 Eur) paga cedole con cadenza semestrale. La prima cedola è stata staccata il 16 maggio 2022, l’ultima è stata pagata il 16 novembre 2022. Il titolo scadrà il 16 novembre 2033. Ogni sei mesi (a maggio e a novembre) gli investitori riceveranno cedole inizialmente più basse, ma via via sempre più generose. La prima è dello 0,75% per i primi quattro anni, la seconda dell’1,35% per il successivo quadriennio e la terza dell’1,70%.

Conviene investire in BTP Futura?

Se investire o no in BTP e in BTP Futura dipende dalle esigenze e dagli obiettivi del singolo investitore. Tradizionalmente i BTP sono considerati tra gli investimenti più sicuri, particolarmente adatti a chi privilegia la sicurezza rispetto al rendimento, e un valido strumento di diversificazione del portafoglio.

Essendo caratterizzato da un doppio premio fedeltà ma da cedole minime all’inizio, il BTP Futura risulta più remunerativo per chi decide di detenere il titolo fino a scadenza e per chi vuole remunerare la propria liquidità proteggendola dall’inflazione.

Chi compra BTP Futura lo fa scommettendo sulla crescita economica del paese, e più alta sarà la crescita del PIL maggiori saranno i premi fedeltà e il rendimento ottenuto dal titolo.

Cosa fare con i BTP Futura?

Per sapere cosa fare con i BTP Futura dobbiamo guardare alcuni elementi a cui il BTP Futura è per sua natura legato, come il PIL e il rapporto debito/PIL.

Quanto debito ha l’Italia rispetto al valore del proprio PIL e quanto crescerà il PIL nei prossimi anni?

Le rilevazioni ISTAT ci dicono che il rapporto debito/PIL in Italia è sceso nel 2022, e indicano per lo scorso anno un rapporto al 144,7% contro il 149,8% del 2021.

Sempre secondo le stime ISTAT sull’andamento economia italiana pubblicato a metà marzo 2023, Il PIL italiano, nel quarto trimestre 2022, ha segnato una lieve variazione congiunturale negativa a sintesi del contributo positivo della domanda estera netta e di quello negativo della domanda interna al netto delle scorte.

Per il 2023 il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha alzato le stime di crescita a livello mondiale a +2,9%, per l’Italia; il PIL è atteso crescere quest’anno dello 0,6% e dello 0,9% nel 2024. Le stime di crescita sono state riviste al rialzo per l’anno in corso (+0,8% rispetto al -0,2% di ottobre) e al ribasso per il prossimo (-0,4% rispetto al +1,3% stimato a ottobre). “Il rialzo dei tassi delle banche centrali per contrastare l’inflazione e la guerra della Russia contro l’Ucraina continuano a pesare sull’attività economica”, ha spiegato il FMI. Quanto alle previsioni sull’inflazione, secondo l’ISTAT il tasso scenderà al 6,3% nel 2023, al 3,4% nel 2024 e al 2,3% nel 2025. Secondo le previsioni della BCE, l’inflazione sarà al 5,9% nel 2023 e scenderà al 2,7% nel 2024, per attestarsi al 2,1% nel 2025.

Conclusioni

Il BTP Futura 2033 è stato emesso alla pari, ovvero a 100, a novembre 2021, con durata 12 anni, e ha staccato l’ultima cedola il 16 novembre 2022. La prossima sarà pagata a maggio 2023, al tasso di 0,375.

Nel 2022 abbiamo assistito al crollo delle quotazioni delle obbligazioni a lungo termine, e attualmente BTP Futura 2033 quota a 74,96. Il risparmiatore che ha sottoscritto il titolo all’emissione ha subito una perdita del 26% circa. Perdita che si concretizzerebbe, ovviamente, solo in caso di vendita. Ma si tratta di un’eventualità poco realistica visto che chi acquista i BTP Futura lo fa con l’obiettivo di mantenerli per tutta la durata del titolo. Tuttavia, nel caso in cui l’investitore si trovasse a dover vendere il titolo oggi, si troverebbe con un investimento in perdita.

In sintesi, comprare BTP Futura significa finanziare la crescita economica del nostro paese e, soprattutto, scommettere su una crescita del PIL solida per gli anni a venire. Si tratta di un investimento valido, in ottica di diversificazione, ma dovrebbe rappresentare solo una piccola parte del portafoglio dell’investitore medio. Se si decide di acquistare il BTP Futura, conviene mantenere il titolo fino a scadenza, perché solo così si beneficia dei premi fedeltà stabiliti.

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