BTP Italia: cos’è, come funziona, rendimenti, pro e contro

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Aggiornato: 03/10/2023, 12:02 pm

Benedetta Giuliani
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Negli ultimi anni i BTP Italia si sono imposti come prodotti di investimento tra i più popolari in Italia. Anche se di recente sono stati messi in ombra dai BTP Valore, i nuovi titoli di Stato rivolti al mercato retail che in entrambe le emissioni hanno registrato un boom di ordini, i buoni del Tesoro indicizzati all’inflazione restano attrattivi agli occhi dei piccoli risparmiatori.

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Più che ai rendimenti, i BTP Italia puntano a mettere i risparmi al riparo dall’inflazione e a tenere viva la presenza dei titoli di Stato nel mercato retail. Anche se in calo rispetto ai mesi precedenti (ad agosto è al  +5,4% in Italia e al 5,2% nell’Eurozona), l’inflazione resta alta e la Bce ha alzato i tassi per la decima volta consecutiva a settembre.

Ecco tutte le cose utili da sapere sui BTP Italia e le risposte alle domande più frequenti su questi titoli obbligazionari.

BTP Italia: cos’è e come funziona

Il BTP, acronimo di buono del tesoro poliennale, è un’obbligazione, o bond, ossia un titolo emesso dallo Stato italiano.

BTP Italia è un bond governativo agganciato all’inflazione italiana. Il primo BTP Italia è stato emesso a marzo 2012. Si trattava di un certificato di debito con scadenza di quattro anni. Tutti, sia risparmiatori che investitori istituzionali, possono investire in BTP Italia. Il risparmiatore può investire mille euro o dei suoi multipli. L’offerta di BTP Italia dipende dalla richiesta: non c’è una quantità prestabilita, ma ne vengono emessi tanti quanti ne vengono richiesti.

BTP Italia ha durata poliennale con scadenze a 4, 5, 6 o 8 anni e dà due cedole all’anno, pagate semestralmente. La cedola è composta da due elementi: una componente fissa che è il tasso all’1,6%, comunicato a conclusione del periodo di sottoscrizione, e una componente variabile collegata all’indice FOI, ossia l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati al netto dei tabacchi che viaggia su livelli molto simili al tasso d’inflazione generale. Se ad esempio l’inflazione è al 10% e la variazione a sei mesi è al 5%, avrai una cedola da 50 euro ogni 1.000 euro di capitale investito.

Un’altra caratteristica del BTP Italia è il premio fedeltà, pari a 0,4% per chi detiene il titolo per i primi 4 anni e un ulteriore 0,6% per chi lo porta in scadenza fino all’ottavo anno. Quindi il rendimento medio offerto dal BTP Italia è all’1,7% sui 4 anni e all’1,72% sulla durata completa.

BTP Italia 2028: caratteristiche, durata e rendimento

La più recente emissione di BTP Italia si è tenuta a marzo 2023 per il BTP Italia Mz28 (ISIN IT0005532723). Si tratta della prima emissione di BTP Italia 2023, e della diciannovesima tranche per il titolo indicizzato al tasso di inflazione nazionale. L’ultimo collocamento risale al 14 novembre 2022, relativo al BTP Italia con scadenza a novembre 2028.

Il titolo offre un tasso cedolare annuo minimo garantito del 2%, ha una durata di 5 anni e prevede un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza il 14 marzo 2028.

Il BTP Italia di marzo 2023 è stato collocato sul mercato sulla piattaforma elettronica MOT (mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso le banche dealer Intesa Sanpaolo e Unicredit, e co-dealer Banca Akros e Crédit Agricole. Il collocamento è avvenuto in due fasi: la prima dedicata ai piccoli risparmiatori, la seconda riservata agli investitori istituzionali. L’acquisto può essere fatto in banca o presso gli uffici postali, anche tramite il proprio home banking se abilitato alle funzioni di trading. È necessario possedere un conto titoli.

Scopri di più sui BTP Italia 2028: conviene investire? Quotazione, cedole e rendimento.

Investire BTP Italia: vantaggi e rischi

In un contesto di inflazione alta, conviene investire in BTP Italia perché il titolo offre un riparo dall’inflazione grazie al sistema con cui viene legato all’aumento dei prezzi al consumo.

Ecco i principali vantaggi per chi compra BTP Italia:

  • cedole pagate semestralmente
  • capitale garantito dallo Stato italiano
  • tassazione delle rendite al 12,5%
  • esenzione delle commissioni per l’acquisto in fase di collocamento del titolo
  • premio, se detenuto fino alla scadenza, dello 0,8%
  • soglia di ingresso bassa (tranche da 1.000 euro) che li rende accessibili a più fasce di risparmiatori

Si tratta di un investimento utile per una famiglia che deve programmare un progetto di vita a cinque anni, come la ristrutturazione di una casa o l’acquisto di una nuova automobile, che con questa soluzione trova il vantaggio di mantenere il potere di acquisto con un’operazione abbastanza semplice, oppure per chi vuole diversificare il portafoglio per proteggerlo da un rialzo dei prezzi. Ricordiamo che in caso di detenzione di un BTP tradizionale questo non avviene.

Comprando debito nazionale si finanziano progetti per la crescita del paese. Più è forte l’adesione da parte dei risparmiatori, più saranno stabili i prezzi del nostro mercato dei titoli di stato, con tutti i vantaggi di un minor costo di indebitamento nel tempo. Inoltre, si contribuisce a innescare un processo virtuoso sul debito che ci vede da anni come la pecora nera in Europa. La percezione di fiducia nella sottoscrizione di debito genera sui mercati un processo virtuoso e di forte stabilità per il paese e per la sua posizione al centro dell’Europa nei progetti di finanziamento tramite PNNR finalizzati a New Deal con al centro la transizione Ecologica di inclusione Sociale e di Governance, definita con l’acronimo ESG.

Attualmente, solo sui conti correnti in Italia giacciono circa 1.800 miliardi che non sono impiegati, questo ha un costo per il paese in termini di potere di spesa negli anni. Facendo un esempio semplice, con un’inflazione stabile al 5% non impiegare questa liquidità ha un costo per la perdita di potere di acquisto di circa 90 miliardi all’anno.

I principali rischi sul titolo in questione sono il pericolo di un aumento di tensione sul debito e l’innesco di una nuova spirale deflazionistica che annullerebbe tutti i vantaggi appena descritti.

Differenze tra BTP Italia, BTP Valore, BTP e BTP€i

Il tradizionale BTP ha scadenze a 3, 5, 10, 15, 30 o 50 anni e presenta cedole annuali pagate ogni sei mesi. A differenza del BTP Italia, il rendimento non è costituito da un tasso fisso calcolato sulla base dell’indicizzazione del tasso di inflazione registrato in Italia, e quindi non c’è l’inflazione che sconta il risparmiatore italiano.

La prima emissione dei buoni del tesoro poliennali in Italia risale al 1974. Si trattava di BTP 7% con scadenza 1° aprile 1978 e per un importo totale di 324 miliardi di lire.

Vi è poi un’altra tipologia di BTP: il BTP€i. Si tratta del buono del tesoro calcolato sulla base dell’inflazione in Europa, espressa con l’indice armonizzato dei prezzi al consumo con esclusione del tabacco (“HICP ex tobacco”), calcolato da Eurostat ogni mese. Ciò serve a proteggere gli investitori da rincari.

Qual è invece la differenza tra BTP Italia e BTP Valore? Quale conviene acquistare? Con il debutto sul mercato del nuovo BTP Valore, molti risparmiatori si chiedono cosa cambi tra i due titoli di Stato e quale sia meglio comprare. La principale differenza è che BTP Valore, al contrario del BTP Italia che prevede che il capitale venga rivalutato ogni sei mesi all’indice FOI, non è indicizzato all’inflazione. Prevede inoltre una cedola minima superiore a quella del BTP Italia. Per il BTP Valore giugno 2027, il rendimento annuo effettivo è del 3,75% per i primi due anni e 4% per gli ultimi due, mentre nel caso di BTP Italia marzo 2028, si ha un rendimento del 2% più l’adeguamento all’inflazione. Il premio fedeltà nel primo caso è dello 0,50% contro lo 0,80% del BTP Italia. Inoltre, il BTP Valore emesso a ottobre 2023, con scadenza a ottobre 2028, ha una novità: le cedole sono pagate trimestralmente. Scopri tutto sul nuovo BTP Valore: cos’è, come funziona e quanto rende

Rendimenti e cedole BTP Italia

BTP Italia è uno strumento con cedole a tasso fisso. Significa che viene pagato un interesse che verrà versato periodicamente per tutta la vita finanziaria del titolo. Alla scadenza l’investitore ottiene il rimborso del capitale inizialmente investito.

Le cedole nel BTP Italia vengono pagate ogni sei mesi. Il rendimento finale viene dato dal tasso fissato l’ultimo giorno di collocamento, rivalutato al tasso di inflazione nazionale che sarà registrato per ogni semestre negli anni di durata del titolo.

Se non c’è inflazione, le cedole vengono comunque calcolate sul capitale nominale investito.

Come acquistare BTP Italia

Ci sono diversi modi per prendere parte al collocamento e sottoscrivere BTP Italia:

  • Online, attraverso il proprio home banking, se abilitato alla funzione di trading online
  • Presso lo sportello bancario
  • In posta (presso un ufficio postale abilitato e tramite il servizio BancoPosta)

Il collocamento dei BTP Italia avviene sul MOT, il mercato obbligazionario telematico di Borsa Italiana. È la piattaforma di mercato secondario dove vengono negoziati contratti di compravendita relativi a obbligazioni domestiche ed estere e a titoli di Stato. Si tratta di un mercato al dettaglio, quindi rivolto principalmente ai piccoli investitori privati, e infatti il lotto minimo di negoziazione è pari a 1.000 euro.

Il collocamento dei BTP Italia sul MOT è diviso in due fasi:

  1. la Prima Fase, che si sviluppa nei primi giorni dell’offerta, destinata a persone fisiche, risparmiatori al dettaglio, società di gestione di portafogli di investimento e intermediari. Il taglio minimo acquistabile per ciascun ordine è di 1.000 euro e se ne possono acquistare all’emissione per multipli di 1.000 euro.
  2. la Seconda Fase, ossia l’ultima giornata di collocamento, riservata agli investitori istituzionali. In questa fase il taglio minimo delle proposte di acquisto è di 100.000 euro con multipli di 1.000 euro.

In conclusione: conviene comprare BTP Italia?

I BTP Italia sono considerati strumenti d’investimento interessanti e appetibili, soprattutto in tempi di inflazione in aumento. Questo perché i BTP Italia sono titoli di Stato pensati per proteggere chi li sottoscrive dall’inflazione. Infatti ogni 6 mesi, oltre alla cedola annuale, si paga anche la differenza dovuta all’inflazione che è stata registrata in quei 6 mesi per rivalutare il capitale dall’inflazione maturata. Se nel periodo preso in esame l’inflazione è salita, tu non perdi potere d’acquisto perché il tuo capitale vale esattamente quanto il tasso inflazionistico registrato. Pertanto, il denaro investito si rivaluta con l’aumento dei prezzi, quindi ti garantisce il capitale.

Bisogna tenere in considerazione, però, che per offrire un maggiore rendimento, il BTP Italia deve essere tenuto fino a scadenza. Devi mettere in conto quindi che si tratta di denaro investito che non deve essere toccato per un po’. Un rischio da non sottovalutare riguardo le obbligazioni legate all’inflazione è l’alta volatilità. Il consiglio è sempre quello di avere un portafoglio ben diversificato e costruito in modo da tutelare al massimo il proprio capitale e ridurre il rischio complessivo a cui è esposto.

Domande frequenti su BTP Italia

Cos’è BTP Italia?

I BTP Italia sono i titoli di Stato indicizzati all’inflazione italiana, con cedole semestrali e durata pari a 4, 5, 6 o 8 anni. Sono investimenti di medio-lungo termine pensati soprattutto per i piccoli investitori privati e prevedono una remunerazione allineata all’evoluzione del costo della vita. I BTP Italia possono essere acquistati direttamente sulla piattaforma MOT, quindi tramite sistemi di trading online, oppure tramite i canali tradizionali (sportello bancario o ufficio postale abilitato).

Quando ci sarà la prossima emissione di BTP Italia 2023?

Le date dei periodi di collocamento dei BTP Italia vengono comunicate sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Per restare aggiornati su quando verranno emessi i prossimi BTP Italia bisogna quindi monitorare il calendario sul portale del MEF. L’ultima emissione di BTP Italia nel 2023, la 19ª, si è tenuta tra il 6 e il 9 marzo 2023, con BTP a 5 anni (BTP Italia marzo 2028).

In ordine di tempo, il collocamento di BTP più recente è quello del BTP Valore di ottobre 2023 con scadenza a ottobre 2028. Questo BTP Valore è caratterizzato da una durata di cinque anni, cedole crescenti nel tempo (4,10% per il 1°, 2° e 3° anno; 4,50% per il 4° e 5° anno) pagate trimestralmente, ed extra premio fedeltà dello 0,5% del capitale investito per chi lo compra al collocamento e lo detiene fino alla scadenza.

Come si calcola la cedola del BTP Italia?

Per calcolare la cedola di un BTP Italia bisogna dividere per due il tasso d’interesse reale cedolare annuo fisso comunicato al momento dell’emissione e moltiplicare per l’importo del capitale investito tenendo conto della rivalutazione sulla base dell’inflazione.

Nel dettaglio, la cedola è calcolata seguendo questa formula:
C= Tasso cedolare reale annuo / 2 * Capitale annuo sottoscritto * Coefficiente di indicizzazione.

Prendiamo come esempio il BTP Italia 2030 (scadenza: 28 giugno 2030), che ha come numero di indice di riferimento 109,2. Ipotizziamo un’inflazione nel primo semestre pari al 5%. Ciò significherebbe che l’indice dei prezzi preso a riferimento per il calcolo della prima cedola (28/12/2022) sarebbe pari a circa 114,66.

Il Coefficiente di Indicizzazione (CI) utilizzato sarebbe pari a CI = 114,66/109,2 = 1,05.
Considerando che il tasso cedolare annuo è stato fissato a 1,6%, con 1.000 euro di capitale investito, il rendimento semestrale al lordo delle imposte sarebbe pari a 58,40 €, cioè la somma della cedola (8,40 €) con il capitale rivalutato sulla base dell’inflazione maturata (50 €). Il capitale rivalutato si calcola moltiplicando il capitale nominale sottoscritto per il coefficiente di indicizzazione – 1. Quindi CR = 1000 € * (1,05 – 1) = 50 €

BTP Italia conviene?

Non esiste una risposta assoluta a questa domanda. I BTP sono considerati strumenti di investimento relativamente sicuri oltre che facili da sottoscrivere, e per questo sono molto gettonati tra i piccoli risparmiatori. Tuttavia, non esistono investimenti privi di rischi.

Investire in BTP Italia è adatto a chi è a suo agio con gli investimenti di lungo periodo visto che mantenerli fino a scadenza garantisce rendimenti molto più vantaggiosi. In linea generale i BTP, essendo obbligazioni emesse dallo Stato, presentano un profilo di rischio medio-basso, ma a patto che si intenda tenerli per tutta la loro durata. Venderli prima della scadenza può esporre l’investitore a fluttuazioni sul mercato secondario – tra variazioni dei tassi d’interesse e dell’inflazione – che possono determinare una perdita di valore.

Come vengono tassati i BTP Italia?

Sui BTP Italia, come tutti gli altri titoli di Stato italiani, viene applicata un’aliquota pari al 12,5%.

Quanto rendono i BTP Italia oggi?

In generale, i rendimenti dei BTP Italia oggi sono in aumento rispetto ai livelli registrati nei mesi scorsi. Ciò è dovuto ad alcuni fattori come l’aumento dei tassi di interesse da parte della Bce e dell’inflazione. Per saperne di più su quotazioni, cedole e rendimento dei BTP Italia, ti consigliamo di leggere:

Quanto rende il BTP Italia novembre 2023?

Il BTP Italia nov23 ha oggi una quotazione di 99,81, una cedola semestrale di 0,125 e un rendimento effettivo a scadenza netto del 4,31%. Possiamo calcolare il rendimento attuale del BTP Italia così: (0,125 + 2) / (99,81 * 365) = 0,082. È importante notare che il rendimento può variare in base alla quotazione del titolo. Se il BTP Italia novembre 2023 scendesse, il rendimento aumenterebbe.

Quali sono i migliori BTP Italia?

Tra i fattori da considerare per individuare i migliori BTP Italia ci sono:

  • Rendimento: un rendimento più alto significa che l’investitore otterrà un ritorno maggiore sul suo investimento.
  • Scadenza: un BTP Italia con una scadenza più lunga offre un rendimento più elevato, ma presenta anche un rischio maggiore.
  • Cedola: un BTP Italia con una cedola più alta offre un rendimento più elevato nel breve termine.
  • Prezzo di mercato: un BTP Italia con un prezzo corrente inferiore a 100 offre un rendimento più elevato.
  • Spread: è la differenza tra il rendimento di un BTP Italia e il rendimento di un titolo di Stato tedesco a 10 anni. Un BTP Italia con uno spread più elevato è considerato meno rischioso di un BTP Italia con uno spread più basso.
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