BTP Green 2045 conviene? Cos’è e come funziona

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Aggiornato: 06/04/2023, 06:45 pm

Benedetta Giuliani
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I BTP Green sono titoli obbligazionari statali e “verdi” ideati allo scopo di accelerare la transizione ecologica italiana e incentivare i progetti pubblici incentrati sulla sostenibilità.

Dalla nascita dei Green Bond nel 2007 all’emissione dei primi BTP Green italiani nel 2021 (i BTP Green 2045), le obbligazioni verdi hanno conquistato il mercato degli investimenti, in Italia e all’estero. Il 5 aprile scorso è avvenuta la più recente emissione di BTP Green, in occasione della quale il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha collocato tramite sindacato 10 miliardi del titolo con scadenza il 30 ottobre 2031.

Nella guida di oggi analizzeremo in dettaglio cosa sono i BTP 2045 e come funzionano, oltre ad approfondire i vantaggi dell’investire in BTP Green. Se vuoi conoscere meglio le caratteristiche dei BTP con scadenza 30 aprile 2045 e stai cercando di decidere se siano adatti alla tua strategia d’investimento, nella panoramica che segue troverai risposta alle domande più comuni in merito. 

Green bond e BTP 2045 Green. Che differenza c’è?

Chiamati anche “obbligazioni verdi”, i Green bond sono strumenti finanziari la cui nascita ufficiale risale al 2007, anche se in Italia hanno preso piede a partire dal 2014. Si tratta appunto di obbligazioni, cioè di titoli che conferiscono agli investitori il diritto a ricevere, alla scadenza definita, il rimborso della somma versata, oltre a una remunerazione a titolo di interesse (chiamata cedola). A differenza di quanto avviene per le normali obbligazioni, però, l’emissione dei Green bond (tra cui il BTP 2045 Green e il successivo BTP 2031 Green), è legata a progetti che hanno un impatto positivo sull’ambiente. 

Inizialmente, i Green bond provenivano da istituzioni finanziarie sovranazionali, ad esempio dalla BEI (Banca Europea per gli Investimenti) e dalla IFC (Banca Mondiale a sostegno degli Investimenti). In un secondo momento sono approdate sul mercato anche le obbligazioni verdi emesse da aziende e agenzie statali, tanto che attualmente in Italia questo tipo di titoli fa capo al MEF, ovvero al Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Attualmente la quotazione dei BTP Green attraversa una fase di rialzo – il successo di questi titoli titoli sarà alla base della realizzazione di numerosi progetti di sostenibilità ambientale nei seguenti ambiti:

  • Efficientamento energetico
  • Produzione di energia da fonti rinnovabili
  • Uso sostenibile dei terreni
  • Trattamento delle acque 
  • Trattamento dei rifiuti
  • Riduzione delle emissioni di CO2
  • Mobilità sostenibile
  • Bioedilizia

Cos’è il BTP Green 2045. Definizione e funzionamento

La borsa italiana qualifica il BTP Green come debito “sostenibile”, il cui debutto sul mercato finanziario è stato in grado di coinvolgere numerosi investitori. La definizione ufficiale di BTP Green è la seguente:

“Titoli di Stato italiano connessi al mondo della finanza sostenibile, i cui proventi sono destinati al finanziamento delle spese sostenute dallo Stato con positivo impatto ambientale per supportare la transizione ecologica del Paese”

Queste obbligazioni si distinguono dagli altri buoni del Tesoro poliennali per lo scopo della raccolta. La mission dei BTP verdi, infatti, è orientata esclusivamente alla realizzazione di progetti sostenibili.

Il primo BTP Green emesso dalla Repubblica Italiana riporta il codice Isin IT0005438004 ed è il BTP 2045 Green, con scadenza fissata ad aprile 2045. Nella tabella che segue puoi consultare tutte le sue caratteristiche più importanti. 

Per comprendere il funzionamento dei BTP 45 occorre capire innanzitutto in cosa viene investito il denaro raccolto. 

Le spese statali finanziate tramite l’indotto sono le seguenti:

  1. Mitigazione dei cambiamenti climatici;
  2. Adattamento ai cambiamenti climatici;
  3. Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e dell’ambiente marino;
  4. Transizione ad un’economia circolare;
  5. Prevenzione e controllo dell’inquinamento;
  6. Protezione, miglioramento e ripristino della biodiversità, degli ecosistemi e dei servizi ambientali.

Vediamo quindi i vantaggi dell’investire in BTP verdi. 

Un BTP Green ha le stesse caratteristiche degli altri buoni del Tesoro poliennali, ovvero garantisce un reddito fisso stabilito dalla cedola, pagata ogni sei mesi, e il rimborso del valore nominale alla scadenza. 

Le obbligazioni possono essere scambiate dagli investitori istituzionali sia sul mercato secondario regolamentato all’ingrosso (MTS), per operazioni non inferiori a 2 milioni di euro, che nei mercati non regolamentati. I risparmiatori individuali, invece, possono acquistare il titolo sul MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato), dove sono ammesse operazioni dal taglio minimo di 1.000 euro, o sulle altre piattaforme di negoziazione, secondo il principio della best execution (esecuzione delle operazioni al miglior prezzo) introdotto con la normativa MiFID.

BTP 45: quotazione e rendimento

Alla loro prima emissione in Italia, nel marzo 2021, i BTP Green non hanno suscitato particolare interesse da parte degli investitori. Le performance dei titoli verdi sul mercato secondario, difatti, erano simili a quelle dei titoli già in circolazione ad eccezione del tipo di attività statali finanziate.

Nel giro di due anni, però, le cose sono cambiate. Oggi i loro rendimenti sono saliti e i BTP green richiamano l’attenzione degli investitori italiani, nonché – negli ultimi mesi più che mai – di quelli stranieri, che oltre alla chance di capitalizzare, vedono nei titoli verdi l’opportunità di contribuire alla tutela ambientale.

Appena immessi sul mercato, i BTP 2045 avevano una cedola annuale lorda dell’1,50%, corrispondente ad un tasso netto dell’1,3125%, che ha rappresentato per gli investitori uno strumento di difesa dall’inflazione e un valido compromesso rispetto a titoli meno “ecologici”. 

Nel 2021, infatti, l’Istat registrava un aumento sui prezzi al consumo del +0.9%, quando il rendimento dei titoli triennali superava di poco la soglia dell’1,50%. 

In seguito, l’avvento della guerra in Ucraina ha influito negativamente sulla quotazione dei titoli di Stato, passata da 93,31€ di inizio 2022 a 61,76€ e 55,35€ durante il picco minimo, fino a toccare i 61,38€.

Tra l’instabilità della situazione geopolitica e l’impennata dell’inflazione, la cedola dell’1,50% è apparsa inadeguata a soddisfare le esigenze degli investitori. Non a caso, la seconda emissione ad opera del MEF ha portato una cedola annuale lorda dei BTP Green al 4%, per una durata ridotta di dieci anni.

Alla data di scrittura (5 aprile) la quotazione del BTP Green 2045 ha permesso al suo rendimento a scadenza di raggiungere il 4,24% lordo (3,98% netto). 

  • Rendimento effettivo a scadenza lordo 4,24
  • Rendimento effettivo a scadenza netto 3,98
  • Rateo Lordo 0,6717
  • Rateo Netto 0,58774
  • Duration modificata 16,82
  • Prezzo di riferimento 61,38€

Nuovo BTP 2031: è un buon investimento?

Come annunciato dal MEF, il nuovo BTP Green con scadenza ad ottobre 2031 è stato emesso il 5 aprile 2023. Quali sono le condizioni offerte? Si tratta di un buon investimento? 

Ecco cosa sappiamo finora sui nuovi Green bond.

  • Per i BTP 2031 (ISIN: IT0005542359) gli investitori istituzionali hanno messo a disposizione ben 54 milioni, mentre il Ministero dell’Economia ha intenzione di effettuare una raccolta di 10 miliardi
  • La domanda dei nuovi titoli è stata di 5,4 volte l’importo offerto
  • La scadenza è fissata al 31 ottobre 2031 (rimborso a 8 anni)
  • Prezzo attuale 99,888 centesimi
  • Cedola al 4%
  • Come per i BTP 2045 la raccolta sarà destinata a finanziare una delle voci di spesa individuate dal Governo per limitare le emissioni di CO2

Gli esperti considerano il BTP Green 2031 un buon investimento, in particolar modo per le famiglie in cerca di asset che offrano rendimenti elevati, caratterizzati da una scadenza a breve-medio termine. La quotazione dei BTP a 8 anni, inoltre, potrebbe salire nei prossimi mesi, quando il Governo finirà di scontare nuovi rialzi dei tassi. Successivamente, gli investitori potranno tenere i titoli fino alla scadenza (incassando le cedole) oppure venderli a terzi guadagnando dalla rimonta dei prezzi.

Investire in BTP: i potenziali rischi

In generale, investire in Green bond non comporta pericoli diversi dall’investire in BTP tradizionali, identificabili principalmente nel rischio spread, nel rischio paese e nel rischio tasso. 

Anche l’informativa del Dipartimento del Tesoro è chiara al riguardo. Chi ha acquistato BTP e desidera mantenere i titoli fino alla scadenza correrebbe un principale rischio, il rischio di credito (o rischio emittente), dato dall’eventualità che lo Stato non paghi le cedole o non rimborsi il capitale. 

È importante sottolineare, comunque, che finanziando progetti a lunga scadenza i Green bond hanno scadenze medio-lunghe, il che aumenta il livello di volatilità delle operazioni di investimento. 

Domande frequenti

Cos’è un BTP Green?

I BTP, buoni del tesoro poliennali, sono titoli obbligazionari che lo Stato emette per finanziare le proprie attività. Nel dettaglio, i BTP Green sono obbligazioni a medio-lungo termine che alla stregua di altri buoni statali pluriennali assicurano un reddito fisso stabilito dalla cedola (pagata semestralmente) e il rimborso del valore nominale alla scadenza. Si chiamano “Green” perché grazie ai proventi della loro emissione, lo Stato può finanziare progetti incentrati sulla sostenibilità. I settori in cui possono essere impiegate le risorse raccolte sono sei: energie rinnovabili, efficientamento energetico, trasporti pubblici, prevenzione e monitoraggio delle emissioni di CO2, biodiversità, ricerca, tutela ambientale. Si tratta di titoli pensati per chi desidera contribuire alla transizione ecologica italiana.

Quanto rendono i Btp Green 2045?

In base ai dati forniti dalla Borsa Italiana, al 6 aprile 2023 il rendimento effettivo a scadenza lordo è pari al 4,24%, mentre il rendimento effettivo a scadenza netto è pari al 3,98% (Rateo lordo 0,6717%; rateo netto 0,58774%; duration modificata 16,82%; prezzo di riferimento 61,38€).

BTP Green 2045 conviene?

Per capire se investire nei BTP 2045 conviene oppure no, bisogna guardare al rendimento, prendendo in esame le cedole pagate agli investitori e il prezzo di acquisto. Considerando che attualmente il rendimento effettivo a scadenza netto dei BTP 45 è pari al 3,98%, basta confrontare tale valore con il valore di riferimento di altre obbligazioni statali, ad esempio:

  • Btpgreen 4%Ap35eur. Rendimento effettivo a scadenza lordo 4,2%. Rendimento effettivo a scadenza netto 3,68%.
  • Btp Tf 2,8% Mz67 Eur (BTP 2067). Rendimento effettivo a scadenza lordo 4,32%. Rendimento effettivo a scadenza netto 3,86%.
  • Btp Tf 1,7% St51 Eur (BTP 2051). Rendimento effettivo a scadenza lordo 4,16%. Rendimento effettivo a scadenza netto 3,85%.
  • BTP Tf 0,45% Fb29 Eur. Rendimento effettivo a scadenza lordo 3,54%. Rendimento effettivo a scadenza netto 3,46%. 
  • BTP-1nv23 9%. Rendimento effettivo a scadenza lordo 2,69%. Rendimento effettivo a scadenza netto 1,6%. 
  • BTP Futura Ap37 Eur. Rendimento effettivo a scadenza lordo 4,33%. Rendimento effettivo a scadenza netto 4,11%. 
  • EU Sure Bond Tf 0% Nv25 Eur. Rendimento effettivo a scadenza lordo 2,66%. Rendimento effettivo a scadenza netto 2,66%. 

Oggi i Green bond offrono rendimenti interessanti, non i più elevati in assoluto (il Futura Ap37 Eur ad esempio offre un rendimento più alto), ma remunerativi rispetto alla media. Va detto che investire in BTP Green significa anche sostenere l’ambiente e l’ecologia, un’opportunità che altri bond più performanti non offrono. 

Quando la prossima emissione di BTP Green?

A marzo 2023, il MEF ha annunciato l’emissione di diversi titoli di stato, tra cui ulteriori Green bond. Si tratta di BTP a 3, 7 e 50 anni e di altre obbligazioni “sostenibili”. Il sistema di allocazione utilizzato per i titoli sarà quello dell’asta marginale, con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa nel corso di più intervalli di emissione. Recentemente, il Ministero dell’Economia ha affidato ad un pool di banche il mandato per il collocamento di un nuovo BTP Green con scadenza 30 ottobre 2031. Il regolamento dell’operazione e la data di emissione sono fissati per giovedì 13 aprile 2023. Per conoscere le date delle prossime operazioni di sottoscrizione puoi consultare il calendario emissioni titoli di Stato.

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