BTP 2038, quotazione: come funziona e quanto rende?

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Pubblicato: 01/12/2023, 10:38 am

Giulia Adonopoulos
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A maggio 2022, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha lanciato l’emissione di un nuovo BTP a 15 anni, il BTP 2038, denominato ufficialmente Btp Tf 3,25% Mz38 Eur. Il titolo, che offre una cedola annua lorda del 3,25% e scade il 1° marzo 2038, ha raccolto ordini per 25 miliardi di euro, evidenziando un ampio interesse da parte di diverse categorie di investitori.

I dati diramati dal MEF ci dicono che il 49,5% del collocamento è stato sottoscritto da fund manager, mentre le banche ne hanno sottoscritto il 28,5%. Gli investitori a lungo termine hanno rappresentato il 17,2% dell’emissione, con una significativa partecipazione da parte di fondi pensione, assicurazioni, banche centrali e istituzioni governative. La distribuzione geografica è stata ampia, coinvolgendo circa 25 paesi, con il 65% dell’emissione assegnato agli investitori esteri. Il BTP 2038 è stato emesso con successo attraverso un sindacato composto da importanti istituti finanziari, tra cui Barclays Bank Ireland PLC, Goldman Sachs Bank Europe SE, J.P. Morgan SE, Nomura Financial Products Europe GmbH e UniCredit S.p.A. Nel contesto di un mercato finanziario globale in evoluzione, questo titolo ha attirato l’attenzione sia di investitori nazionali che internazionali.

Di seguito esaminiamo in maniera più dettagliata le caratteristiche del BTP 2038: quanto rende, come funziona e come comprarlo? Ecco una guida utile per aiutarti a capire se conviene investire in un titolo di Stato come il BTP di marzo 2038, vantaggi e rischi.

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Cos’è BTP marzo 2038

I BTP, o Buoni del Tesoro Poliennali, rappresentano titoli obbligazionari a medio-lungo termine emessi dallo Stato per finanziare gli investimenti pubblici. Questi strumenti hanno una durata che si estende da 18 mesi fino a 50 anni. Gli acquirenti ricevono pagamenti periodici sotto forma di cedole, alla scadenza del BTP recuperano l’importo inizialmente investito.

Il BTP 2038 (ISIN: IT0005496770) è un’obbligazione che scade il 1° marzo 2038, staccando una cedola del 3,25% annuo divisa in due tranche semestrali.

Come funziona BTP 2038


Codice Isin IT0005496770
Denominazione Btp Tf 3,25% Mz38 Eur
Emittente MINISTERO DELL’ ECONOMIA E FINANZE
Tipologia Titoli di stato italiani
Lotto minimo 1.000
Valuta di Negoziazione/ Liquidazione EUR/EUR
Data Inizio Negoziazione 27/05/22
Data Stacco prima Cedola 01/03/22
Scadenza 01/03/38

Al momento in cui scriviamo, il prezzo dei BTP 2037 si attesta a 86,32688€. Alla scadenza fissata per il 1° marzo 2038, gli investitori che hanno acquisito tali obbligazioni riscuoteranno il capitale inizialmente investito.

Coloro che decidono di investire nel BTP 2038 avranno un rendimento annuale del 3,25% calcolato sul valore nominale del prestito per l’intera durata del titolo. È importante notare che, a differenza delle obbligazioni emesse da entità private, che sono soggette a una tassazione del 26%, i BTP beneficiano di un trattamento fiscale agevolato al 12,5%.

BTP 2038: quotazione

Il 27 maggio del 2022 la quotazione del BTP marzo 2038 era di 101,45, toccando il massimo storico solo due mesi dopo, il 4 agosto 2022. Da agosto 2022 il trend è stato solo negativo, arrivando al bottom di 82,64 il 12 ottobre 2022. Una breve ripresa fino a sfondare i 93 a dicembre, poi da lì nuovamente trend negativo fino al minimo storico di 80,51 il 18 ottobre 2023. A fine novembre, il BTP 2038 ha quotazione di 86 circa, con un rendimento effettivo lordo a scadenza del 4,65% e un rendimento netto pari a 4,19%.

Il rendimento del BTP è derivato da due componenti principali: la cedola, rappresentante l’interesse calcolato sul valore nominale del titolo, pagato ogni 6 mesi, e il prezzo d’acquisto. Nel caso in cui il titolo sia negoziato al di sotto di 100, il rendimento del BTP supererà la cedola. Ciò avviene in quanto al compenso periodico si aggiunge il guadagno in conto capitale, derivante dalla differenza tra il valore nominale di rimborso (100) e il prezzo d’acquisto. Nel caso di un BTP acquistato con una quotazione superiore a 100, il rendimento sarà inferiore alla cedola pagata. Mentre il valore della cedola è fisso, il rendimento è variabile e si modifica in base all’andamento del prezzo, il quale varia in risposta alla propensione degli investitori verso tali titoli. Un elemento cruciale in questo contesto è lo spread BTP-Bund, ossia la differenza tra il rendimento di un BTP decennale e quello di un titolo tedesco (Bund) con scadenza analoga. Maggiore è il rendimento di un titolo, maggiore è il rischio assunto e più ampio è lo spread. Uno spread elevato indica che il BTP deve offrire un rendimento più alto per attrarre gli investitori, il che può avvenire attraverso una cedola più consistente o un prezzo d’acquisto più basso.

Leggi di più su cos’è lo spread e come funziona

BTP 2038: rendimento e cedola

Attualmente, il rendimento effettivo a scadenza lordo del BTP di marzo 2038 è del 4,65%, mentre il rendimento effettivo a scadenza netto si attesta al 4,19%. Il rendimento lordo si riferisce alla percentuale totale di guadagno generato dall’investimento, senza considerare eventuali imposte o spese. Nel caso specifico del BTP 2038, il tasso di rendimento lordo rappresenta il 4,65%, riflettendo il rendimento complessivo che un investitore potrebbe ottenere alla scadenza. Per calcolare il rendimento netto, è necessario tenere conto delle imposte e delle spese che potrebbero ridurre il guadagno effettivo. Nel contesto del BTP 2038, il rendimento netto del 4,19% riflette la percentuale di guadagno rimanente dopo aver sottratto tasse ed eventuali costi associati all’investimento.

La duration modificata, pari a 10,67, indica la sensibilità del titolo alle variazioni dei tassi di interesse.

Come comprare oggi i BTP 2038?

Acquistare BTP 2038 rappresenta un’opzione interessante per investitori istituzionali e piccoli risparmiatori desiderosi di mantenere una diversificazione robusta del proprio portafoglio.

Ma come avviene questo processo?

Per l’acquisto dei BTP al momento dell’emissione, è possibile recarsi presso una banca, l’ufficio postale o procedere online tramite l’home banking. È indispensabile disporre di un conto deposito titoli, noto anche come dossier, che costituisce il conto dedicato alle operazioni di investimento collegato al proprio conto corrente.

Nel caso in cui l’acquisto dei BTP 2038 non sia avvenuto durante l’emissione, è possibile effettuarlo in qualsiasi momento sul mercato secondario. Il MOT (Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato) rappresenta il mercato secondario gestito da Borsa Italiana, dove i risparmiatori, mediante un intermediario, hanno la possibilità di comprare o vendere titoli di Stato e altre obbligazioni, con un importo iniziale di 1.000 euro. Un altro mercato, l’MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato), riservato alle banche e alle imprese di investimento, consente di investire una somma minima di 2 milioni di euro.

Per maggiori dettagli: Come investire in BTP

Comprare BTP 2038 conviene? Pro e contro

Se l’acquisto di BTP è vantaggioso oppure no dipende dalla situazione personale del singolo investitore, dalla sua propensione al rischio e dai suoi obiettivi di investimento.

Al momento, il BTP 2038 presenta un rendimento effettivo lordo del 4,65% e un rendimento netto del 4,19%. Questi dati indicano un ottimo flusso di reddito, considerando la stabilità tipica dei titoli di Stato.

Se l’investitore è alla ricerca di un investimento con un flusso di reddito relativamente stabile e ha una prospettiva di lungo termine, i BTP 2038 potrebbero essere una componente appropriata del portafoglio. Ecco i pro e contro di investire in questi Buoni del Tesoro.

Pro

  • Con un rendimento effettivo lordo del 4,65% e rendimento netto del 4,19%, offrono un guadagno relativamente alto rispetto ad altri investimenti a basso rischio.
  • La stabilità associata ai titoli di Stato italiani rende il BTP 2038 attraente per gli investitori orientati al reddito stabile.
  • Il prezzo di riferimento del 86,01 indica un attuale sconto rispetto al valore nominale, offrendo potenzialmente un’opportunità di acquisto a prezzi più bassi.

Contro

  • Elevata sensibilità ai cambiamenti dei tassi di interesse, con una duration modificata di 10,67. Questo potrebbe tradursi in una maggiore volatilità del valore del titolo in risposta ai movimenti dei tassi di interesse.
  • La sensibilità ai tassi richiede un’attenzione particolare da parte degli investitori, che devono valutare se questa caratteristica si allinea al loro profilo di rischio e agli obiettivi di investimento.

BTP a 15 anni: rischi e vantaggi

Un BTP a 15 anni come il BTP 2038, considerato un investimento a medio-lungo termine, offre stabilità tipica dei titoli di Stato italiani, risultando attraente per investitori con un orizzonte temporale più lungo e in particolare per coloro cercano un flusso di reddito costante. Riassumiamo di seguito i vantaggi e i rischi da considerare se si valuta di investire in un’asset class di questo tipo.

Rendimento interessante. Il rendimento effettivo lordo del 4,65% e il rendimento netto del 4,19% sono competitivi e offrono un flusso di reddito interessante.

Stabilità. I titoli di stato italiani sono generalmente considerati stabili, fornendo una componente sicura al portafoglio. Tuttavia, va notato che questa stabilità potrebbe essere accompagnata da un’elevata sensibilità ai cambiamenti dei tassi di interesse, il che richiede un’attenzione particolare da parte degli investitori. Questo implica che il valore del BTP risponderà in modo significativo alle variazioni dei tassi di interesse di mercato. Gli investitori devono essere consapevoli di questo rischio e valutare se la volatilità associata è accettabile nel contesto del proprio profilo di rischio.

Potenziale variazione del valore. Il prezzo di riferimento (86,01 a fine novembre 2023) suggerisce che il titolo è attualmente negoziato a uno sconto rispetto al suo valore nominale. Tuttavia, ciò potrebbe comportare rischi di variazione del valore futuro in risposta a cambiamenti di mercato.

Confrontando il BTP a 15 anni con altri tipi di investimento, possiamo vedere che il mercato azionario può offrire rendimenti più elevati, ma è anche più volatile e comporta un maggiore rischio di perdita di capitale. A confronto con i fondi comuni di investimento, è vero che offrono diversificazione automatica e gestione professionale, ma i rendimenti possono variare. Possono adattarsi a chi cerca una gestione più attiva del proprio portafoglio.

Forbes Advisor informa i suoi lettori a scopo puramente educativo. Data l'unicità della situazione finanziaria di ciascun utente, i prodotti e i servizi da noi recensiti potrebbero non risultare adatti alle esigenze di ognuno dei nostri lettori. Non offriamo servizi di consulenza finanziaria, di advisory o di intermediazione, né raccomandiamo o consigliamo ai singoli di acquistare o vendere particolari azioni o titoli. Le informazioni relative alla performance di un asset finanziario possono subire variazioni rispetto al momento della loro pubblicazione. L’andamento registrato in passato da titoli e azioni non è indicativo rispetto al futuro.