BTP Italia 2030: quotazione, cedole e rendimento

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Aggiornato: 02/10/2023, 10:34 am

Giulia Adonopoulos
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I BTP, acronimo di Buoni del Tesoro Poliennali, sono titoli obbligazionari a medio-lungo termine emessi dallo Stato italiano rimborsabili in un’unica scadenza e che prevedono un tasso nominale fisso annuo pagabile ogni 6 mesi, cioè la cosiddetta cedola semestrale. Il BTP Italia 2030, in particolare, è un titolo di debito pluriennale garantito dallo Stato Italiano con rendimenti indicizzati al tasso d’inflazione nazionale. È stato emesso il 28 giugno 2022 e durerà 8 anni, fino al 28 giugno 2030. Vediamo ora nel dettaglio cos’è, come funziona e quanto vale.

Cos’è BTP Italia 2030

Il BTP Italia 2030 è un Buono del Tesoro indicizzato all’inflazione, emesso a giugno 2022 dal Mef per tutelare gli investitori di fronte al progressivo rialzo della pressione inflazionistica. La scadenza è fissata al 28 giugno 2030, pertanto si tratta di un BTP di otto anni. Ogni sei mesi il titolo effettua una rivalutazione del capitale e della cedola in base all’andamento dell’indice FOI dell’Istat, a cui si aggiunge il rendimento minimo fissato all’ 1,6% annuo. Le caratteristiche di base sono quelle dei BTP Italia emessi precedentemente: è prevalentemente rivolto alla clientela retail, offre un rendimento minimo garantito all’acquisto e una protezione del capitale dal rincaro dei prezzi. C’è però una novità relativa al premio fedeltà, pari all’1% del capitale investito, che verrà erogato solo ai risparmiatori che deterranno il titolo fino a scadenza in due tranche: lo 0,4% nel giugno 2026 come premio intermedio e il restante 0,6% a scadenza ovvero il 28 giugno 2030.

BTP Italia 2030: come funziona

Quando parliamo della “cedola di giugno 2023 del BTP Italia 2030”, in realtà parliamo del coefficiente di indicizzazione sulla base del quale avviene il pagamento della cedola e la rivalutazione del capitale, entrambe su base semestrale. Il Tesoro ha fissato il valore di riferimento al 28 giugno 2023 – cioè la data in cui si effettua lo stacco della cedola – all’1,01403. Dunque, la cedola semestrale lorda sarà pari al 2,214%. Questo tasso deriva dalla somma dell’indicizzazione del tasso cedolare reale annuo, pari allo 0,811%, e dell’indicizzazione del titolo che invece è pari all’1,403%. Di conseguenza, l’importo in pagamento relativo al taglio minimo del Btp Italia giugno 2030 è pari a 22,14 euro, ammontare da cui va sottratta l’imposta del 12,5%.  A giugno, quindi, ogni 1.000 euro (il taglio minimo del BTP, ndr) acquistati si riceveranno 19,37 euro netti.

Il valore di riferimento al 28 dicembre 2022 – giorno dello stacco della seconda cedola – è stato invece fissato, sempre dal MEF, all’1,06382. Sulla base di questo valore, la cedola semestrale lorda è stata fissata al 7,23%, tasso risultante dalla somma dell’indicizzazione del tasso cedolare reale annuo (0,851%) e dell’indicizzazione del tasso cedolare reale annuo (0,851%) e dell’indicizzazione del titolo (6,382%). Di conseguenza, l’importo in pagamento relativo al taglio minimo del Btp Italia 2030 è pari a circa 72,33 euro. Da questo ammontare va comunque sottratta l’imposta del 12,5%.

BTP Italia 2030: quotazione e rendimento

Nell’ultimo anno il BTP Italia 2030 ha subito una serie di oscillazioni, che si riflettono anche nei minimi e nei massimi raggiunti dal prezzo del titolo a Piazza Affari: a inizio dicembre 2022 ha oltrepassato i 100 euro per poi planare subito dopo tra i 96 e i 97 euro. Tra febbraio e marzo, le oscillazioni sono stati una costante, anche se all’interno di una forchetta abbastanza ridotta, compresa tra 97 e 99 euro. A luglio il titolo ha subito un ulteriore ribasso arrivando a 95,40 e rimanendo tra i 95 e i 96 euro.

Rispetto al rendimento del titolo, come abbiamo già accennato, il BTP Italia 2030 ha una cedola semestrale, che viene staccata il 28 giugno e il 28 dicembre con un tasso annuo dell’1,6%. Il rendimento lordo è pari al 8,49%, mentre quello netto è al 7,48%.

Come sta andando il BTP Italia 2030

Considerando le ultime due cedole, chi ha nel proprio portafoglio un BTP Italia con scadenza giugno 2030 ha visto un rendimento annuo lordo che sfiora il 9,5% (senza considerare la discesa del prezzo di mercato) dovuta all’inflazione indotta dai rincari dell’energia e delle materie prime. Quindi, per ogni 1.000 euro investiti gli obbligazionisti hanno incassato negli ultimi 12 mesi 82,66 euro netti (94,47 euro lordi). L’ammontare delle prossime cedole dipenderà dall’andamento dell’inflazione che, secondo le ultime stime della Bce e del Fondo monetario internazionale, è destinata a calare ma ad un ritmo piuttosto lento.

Come si calcola la cedola del BTP Italia 2030

Per calcolare la cedola del BTP Italia 2030, moltiplichiamo il valore della cedola semestrale (0,80) per il coefficiente di indicizzazione pari a 1,01403. Otterremo 0,811224, ossia il valore della cedola semestrale. A questo, dovremo poi sommare il valore dell’indicizzazione pari a 1,403, ottenuto sottraendo dal valore di fine semestre del coefficiente di indicizzazione (1,01403) il valore 1,00000 d’inizio semestre, e successivamente percentualizzandolo. Il risultato è 1,403. Sommando 1,403 a 0,811 si otterrà il valore lordo della cedola semestrale, pari al 2,214%.

Conviene comprare BTP Italia 2030?

Secondo gli esperti, i BTP Italia 2030 sono un investimento sicuro e conveniente anche per i piccoli risparmiatori che hanno una bassa tolleranza al rischio. La sicurezza del titolo è data da vari fattori: innanzitutto la solidità dell’emittente, cioè lo Stato Italiano, che offre garanzie concrete a tutti gli obbligazionisti (ma questo vale per tutti i Buoni del Tesoro); e poi chiaramente i rendimenti indicizzati all’inflazione, che resta ancora alta e il cui calo è previsto procedere a ritmo piuttosto lento. Altro aspetto da non sottovalutare è anche il doppio premio fedeltà, per chi mantiene i buoni fino alla scadenza, che li rende un’opportunità anche per investitori più esigenti. Si tratta però – come abbiamo potuto osservare – di un investimento con un basso tasso di interesse, cioè identico al tasso di inflazione. Quindi sarà un investimento molto sicuro ma anche modestamente redditizio. Per saperne di più leggi anche: I migliori investimenti a basso rischio

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Domande frequenti

Quanto rende il BTP Italia 2030?

Usando come parametro le ultime due cedole, notiamo come i possessori del Btp Italia 2030 abbiano potuto godere di un rendimento annuo lordo pari al 9,45%, dovuto al perdurare di un tasso di inflazione ancora alto.

Quando paga la cedola il BTP Italia 2030?

La cedola del BTP Italia 2030 ha cadenza semestrale, pertanto viene staccata ogni sei mesi: il 28 giugno e il 28 dicembre.

Quali sono i migliori BTP da comprare oggi?

Ad oggi, tra i BTP che rendono di più figura sicuramente il BTP Green 2045. Il suo rendimento effettivo a scadenza infatti è pari al 4,08%, mentre la cedola lorda è fissata all’1,50%. Il rating dell’emittente è BBB. Al di là del BTP Green, ci sono anche BTP di breve, medio e lungo termine su cui gli esperti suggeriscono di investire. Ad esempio, il BTP Tf 3,75% St24 Eu (ISIN IT0005001547) ha una cedola in corso pari all’1,88% e un rendimento annuo lordo è di 2,59%; oppure, c’è il BTP Tf 0,90% Ap31 Eur (ISIN: IT0005422891) paga una cedola dello 0,90% ed ha un rendimento effettivo a scadenza pari al 3,76%. In ogni caso, il BTP “migliore” dipende dalle necessità, dalle capacità di investimento e dall’attitudine al rischio del singolo obbligazionista.

Come viene calcolata la cedola semestrale del BTP Italia?

Bisogna moltiplicare il valore della cedola semestrale per il coefficiente di indicizzazione. Da questo calcolo otterremo il valore della cedola semestrale che andrà poi sommato al valore dell’indicizzazione (valore di fine semestre del coefficiente di indicizzazione – il valore di inizio semestre). Sommando questo risultato al valore della cedola semestrale, si ottiene il valore lordo della cedola semestrale che per il BTP Italia 2030 è pari al 2,214%.

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