TER: cos’è e come si calcola il Total Expense Ratio 

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Pubblicato: 23/01/2024, 03:34 pm

Giulia Adonopoulos
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Quando si tratta di investimenti, il TER (Total Expense Ratio) è un fattore da tenere in conto per capire l’ammontare totale dei costi associati alla gestione di fondi comuni o ETF.

In questa guida spieghiamo come si calcola il TER e come il suo costo influisce direttamente sui rendimenti degli investimenti. Vediamo quali voci sono incluse nel TER e quali sono escluse, fornendo una guida chiara per comprendere al meglio questo indicatore finanziario. Inoltre, esploreremo come il TER viene integrato nei rendimenti dell’ETF.

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Cosa si intende per TER

Il termine TER è l’acronimo di Total Expense Ratio, che traduciamo in italiano con “rapporto delle spese totali” o “indice di spesa complessiva”. È un indicatore sintetico del costo annuo di un fondo di investimento, SICAV o ETF, e include i costi di gestione, il deposito, l’amministrazione e le performance. Si chiama così perché misura il rapporto (ratio) tra le spese totali (total expense) sostenute da un fondo e il patrimonio netto del fondo. Un TER basso indica che il fondo ha costi inferiori, il che può tradursi in rendimenti più elevati per gli investitori.

Non sono incluse nel TER le spese di transazione sostenute dal gestore del portafoglio di investimenti sottostante. I costi trasferiti agli investitori che entrano o escono dal fondo sono coperti da mark-up e mark-down (detti anche swing). Con “mark-up” si intende un sovrapprezzo applicato a un valore di un asset quando entra in un fondo, mentre “mark-down” è uno sconto applicato quando un asset esce dal fondo.

Quali sono i costi considerati dal TER

Le commissioni di gestione sono la principale componente del TER, che va a rappresentare circa l’85% del costo totale. Questa commissione remunera sia la società di gestione che il promotore finanziario.

Un altro elemento è la commissione di deposito, che costituisce circa il 5% del TER e copre i costi legati alla custodia degli asset del fondo presso la banca depositaria.

La commissione di performance, se presente, rappresenta circa il 10% del TER e si applica solo se il rendimento del fondo supera il benchmark.

I costi amministrativi, che includono spese fisse come la stampa dei prospetti informativi, contribuiscono con meno dell’1% al TER.

Va sottolineato che il TER non tiene conto degli aspetti fiscali né delle commissioni di sottoscrizione, switch e di negoziazione legate alle operazioni di acquisto e vendita.

Inoltre, nel caso degli ETF, sono inclusi i diritti di licenza per replicare l’indice di riferimento e le commissioni di distribuzione per attività di marketing e produzione di documenti del fondo. La trasparenza riguardo ai costi è regolamentata dalla Consob, che richiede la pubblicazione obbligatoria del TER nella “Parte II” del prospetto informativo, specificando la ripartizione e l’origine delle commissioni del fondo.


Categoria % TER Descrizione
Commissione di gestione 85% Remunera sia la società di gestione che il promotore finanziario
Commissione di deposito 5% Costi legati alla custodia degli asset del fondo presso la banca depositaria
Commissione di performance 10% Applicata solo se il rendimento del fondo supera il benchmark
Costi amministrativi <1% Spese fisse (es. stampa dei prospetti informativi)

Quali costi non sono inclusi nel TER

Il Total Expense Ratio fornisce una panoramica dei costi legati alla gestione e alla distribuzione di un fondo, ma ci sono alcune voci che non sono considerate nel calcolo del TER.

In primo luogo, i costi di transazione a livello del fondo sono esclusi. Questi costi sorgono quando un ETF deve riequilibrare il suo portafoglio, adattarlo all’andamento dell’indice o reinvestire i rendimenti. Ad esempio, le commissioni dei broker e gli spread bid-ask sono parte di questi costi. Tuttavia, poiché la composizione della maggior parte degli ETF cambia raramente rispetto ai fondi attivi, i costi di transazione per gli ETF tendono ad essere più bassi.

Il TER non tiene poi conto degli oneri fiscali che l’investitore deve affrontare al momento del consolidamento del guadagno, tra cui troviamo le imposte che ammontano al 26% delle plusvalenze.

Allo stesso modo, le commissioni di sottoscrizione che l’investitore paga all’ingresso del fondo e i costi di switch, legati al passaggio da un comparto ad un altro dello stesso fondo, sono esclusi dal TER.

È importante notare che ci sono altre entrate e costi che non rientrano nel calcolo del TER, come la replica sintetica degli ETF e i proventi di prestito titoli (guadagni derivanti dal prestito temporaneo dei titoli detenuti dal fondo). Sebbene questi costi ed entrate non siano inclusi nel TER, contribuiscono comunque a plasmare la performance complessiva del fondo.

Come si calcola il TER

Il Total Expense Ratio è un indicatore che misura i costi complessivi derivanti dalla gestione e dall’operatività di un fondo di investimento, come ad esempio un fondo comune o un ETF. Il Total Expense Ratio è espresso in percentuale e rappresenta la proporzione di spese e costi rispetto al patrimonio totale del fondo. La formula per calcolarlo è:

TER = (Costo totale del fondo/Asset totali del fondo)*100

Per comprendere meglio, immaginiamo che un fondo ha avuto costi per 100.000 € in un determinato anno. Se il patrimonio medio del fondo in quell’anno è stato di 3,5 milioni di euro, il calcolo del TER sarà:

TER = (100.000/3.500.000)*100=2,86%

In poche parole, il TER rappresenta una percentuale che indica i costi operativi annuali del fondo rispetto al suo patrimonio totale.

Come si paga il TER di un ETF

Il modo in cui si paga il Total Expense Ratio (TER) di un ETF è integrato nel rendimento complessivo dell’investimento. Quindi, quando un investitore possiede quote di un ETF, il TER viene automaticamente sottratto dal rendimento dell’ETF.

Questo significa che l’investitore non deve pagare separatamente il TER; sarà direttamente il fondo a dedurre questa spesa direttamente dai rendimenti generati.

Un altro aspetto da considerare è il concetto di Costo Totale di Proprietà (TCO) che comprende non solo il TER, ma anche altri costi interni ed esterni associati all’acquisto e al possesso di azioni di ETF.

Va però sottolineato che il calcolo del TCO non è regolamentato e non viene specificato nelle schede informative degli ETF.

Un altro indicatore utile da considerare è la tracking difference, che offre un’indicazione sulla differenza tra il rendimento dell’ETF e l’andamento dell’indice di riferimento. Questi aspetti contribuiscono a comprendere meglio l’impatto dei costi sull’investimento complessivo.

Domande frequenti

Che cos’è il TER di un ETF?

Il Total Expense Ratio (TER) di un ETF è la percentuale dei costi totali associati alla gestione e all’operatività dell’ETF rispetto al suo patrimonio totale. Include commissioni come gestione, deposito, performance e costi amministrativi, offrendo un’indicazione chiara delle spese annuali relative all’ETF.

Cosa misura il Total Expense Ratio TER di un fondo comune di investimento?

Il Total Expense Ratio (TER) di un fondo comune di investimento rappresenta la percentuale dei costi totali associati alla gestione del fondo rispetto al suo patrimonio totale. Include commissioni come gestione, deposito, performance e costi amministrativi, fornendo un quadro delle spese annue del fondo per valutare la sua efficienza e convenienza.

Qual è la formula del Total Expense Ratio?

Per calcolare il TER la formula da usare è: TER = (Costo totale del fondo/Asset totali del fondo)*100.

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