Investimenti alternativi: tutte le cose da sapere 

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Pubblicato: 23/04/2024, 03:26 pm

Alberto Riva
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La maggior parte dei portafogli di investimenti comprende, almeno per gli investitori individuali, tre cose: azioni, obbligazioni e liquidità.

È meno probabile, invece, che contenga i cosiddetti “investimenti alternativi”. Tuttavia, il mercato di questi ultimi è cresciuto in modo significativo negli ultimi 10 anni, nonostante sia ancora un tipo d’investimento poco noto.

Ma cosa sono gli investimenti alternativi? E che ruolo possono avere nel tuo portafoglio?

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Cosa sono gli investimenti alternativi?

Gli investimenti alternativi sono investimenti che vanno oltre gli asset tradizionali come azioni, obbligazioni e liquidità. Possono essere fondi di private equity, immobili, hedge fund, fondi di venture capital, materie prime, criptovalute o oggetti da collezione.

“Il settore degli investimenti alternativi è semplice”, spiega Bill Blain, responsabile degli asset alternativi di Shard Capital. “Si tratta di cercare di ottenere rendimenti dall’economia reale, piuttosto che cercare di indovinare come andranno i mercati finanziari tradizionali”.

Gli investimenti alternativi coprono un ampio spettro, dice Blain: “Tutto ciò che offre un rendimento reale è potenzialmente un investimento alternativo. Si va dai pagamenti del leasing di un aereo, per esempio, all’affitto di un magazzino commerciale o ai contratti per la fornitura di energia da un parco eolico”.

I tipi di investimenti alternativi più diffusi sono:

  • Private equity: investimenti in società non quotate in borsa.
  • Immobili commerciali: investimenti diretti o indiretti in uffici, centri commerciali, luoghi di svago, immobili industriali e magazzini.
  • Infrastrutture: investimenti in progetti finalizzati alla fornitura di servizi come strade, scuole, acqua ed energia pulita.
  • Venture capital: investimenti in società di nuova costituzione con un potenziale di crescita sostanziale.
  • Hedge fund: fondi d’investimento progettati per produrre rendimenti positivi indipendentemente dall’andamento del mercato azionario.
  • Risorse naturali: investimenti in materie prime come i metalli preziosi.
  • Collezionismo: investimenti in oggetti di lusso, come per esempio antiquariato, arte, auto d’epoca, gioielli, articoli di moda e vini pregiati.

Quanto è grande il mercato degli investimenti alternativi?

Il mercato degli investimenti alternativi è consistente e cresce di anno in anno. Secondo il fornitore di dati Preqin nel 2021 il mercato degli investimenti alternativi nel mondo, esclusi gli oggetti da collezione, valeva circa 15.000 miliardi di dollari (per confronto, l’intera economia italiana ammonta a 2.600 miliardi di dollari).

Secondo Preqin, il totale del 2021 era così suddiviso:

  • 6.900 miliardi di dollari investiti in private equity
  • 4.300 miliardi in hedge fund
  • 1.300 miliardi nel settore immobiliare
  • 1.200 miliardi in debiti privati
  • 950 miliardi in infrastrutture
  • 210 miliardi in risorse naturali.

Preqin prevede che il totale mondiale in investimenti alternativi potrebbe raggiungere i 24.000 miliardi di dollari entro il 2026.

Perché investire negli alternativi?

Ci sono diversi motivi per cui gli investimenti alternativi possono essere considerati all’interno di un portafoglio.

“Nelle attuali condizioni economiche, gli investitori possono guardare agli investimenti alternativi per diversificare i portafogli e coprirsi dall’inflazione“, dice Joe Smith, analista presso Equilibrium Financial Planning. “Ad esempio, le infrastrutture, come gli impianti per le energie rinnovabili, forniscono spesso una copertura naturale contro l’inflazione. Allo stesso modo, gli immobili in affitto consentono di beneficiare degli adeguamenti all’inflazione”.

Leslie Uzan, responsabile del private equity e del debito di St James’s Place, sostiene che gli investimenti alternativi offrono “un’ampia varietà di scelte. Se ci concentriamo solo sui mercati tradizionali, perdiamo un gran numero di opportunità ad alto potenziale”.

A titolo di esempio, l’esperta indica gli Stati Uniti, dove ci sono oltre 17.000 società private, cioè non quotate in borsa, con un fatturato annuo superiore a 100 milioni di dollari, contro le circa 2.600 società quotate che hanno lo stesso fatturato.

Un altro vantaggio dell’investimento nei settori alternativi è che questi tendono a comportarsi in modo diverso dalle classi di attività tradizionali. Questa caratteristica può essere utile quando si tratta di gestire il rischio di investimento e generare rendimenti all’interno di un portafoglio di attività diverse.

Secondo Brian Byrnes, responsabile della finanza personale di Moneybox, “alcuni investimenti alternativi possono essere un buon fattore di diversificazione e proteggere i portafogli nei momenti di stress del mercato”. Non solo, ma “possono anche rappresentare un valore aggiunto e un divertimento al di là dei rendimenti degli investimenti, come ad esempio può essere nel caso del vino o delle auto d’epoca”.

Potenziali svantaggi degli investimenti alternativi

Insomma, esistono dei motivi validi per pensare di entrare nel mondo degli investimenti  alternativi. Ma ci sono anche dei rischi da tenere a mente.

Ad esempio, spiega Byrnes, accedere agli investimenti alternativi può risultare complesso e, rispetto a quanto avviene per gli investimenti tradizionali, l’ambiente di investimento tende ad essere più opaco: “Può essere difficile valutare in anticipo i vantaggi, la sicurezza e le commissioni di un investimento alternativo”, afferma.

“Gli asset alternativi richiedono molto più lavoro rispetto agli asset finanziari tradizionali. Le informazioni non sono altrettanto disponibili o pubbliche. Bisogna fare più analisi per capire i rendimenti”, dice Blain di Shard Capital.

Nel 2022, per esempio, gli investimenti alternativi hanno destato interesse perché alcune classi di asset di nicchia hanno prodotto rendimenti positivi in un contesto in cui gli investimenti più tradizionali, come le azioni e le obbligazioni, sono stati significativamente negativi. Tuttavia, avverte Byrnes, “è molto difficile, se non impossibile, predire quali classi di investimenti alternativi otterranno buoni risultati in diverse condizioni di mercato. Inoltre, gli investimenti alternativi costano in genere di più rispetto ai fondi indicizzati azionari o obbligazionari”.

Secondo Santander Asset Management, “gli investimenti alternativi possono esporti a tipi di rischio più elevati o più complessi rispetto alle azioni, alle obbligazioni o alla liquidità, e bisogna comprenderli per poterli utilizzare in modo efficace”.

Questo è uno dei motivi, spiega Santander, per cui gli investimenti alternativi sono tradizionalmente più diffusi tra gli investitori istituzionali – professionisti che investono denaro per nostro conto attraverso fondi pensione e d’investimento – e tra gli individui con un patrimonio elevato rispetto alla più ampia comunità degli investitori al dettaglio.

Gli investimenti alternativi sono per tutti?

In generale, in Italia gli investimenti alternativi sono accessibili solo a un pubblico di investitori con disponibilità di ampio capitale. Questo perché la normativa vigente sancisce che il minimo investibile nei cosiddetti “fondi di investimento alternativi” da parte di non professionisti è di 100.000 euro.

Tipi di investimenti alternativi: esempi

Fondi di private equity

I fondi di private equity sono veicoli di investimento che raccolgono fondi e mirano ad acquisire quote di controllo in aziende private e pubbliche. Assumono un ruolo attivo nella gestione delle società in portafoglio, fornendo capitale intellettuale e finanziario.

Quando un fondo di private equity acquisisce una partecipazione in una società, l’obiettivo è solitamente quello di ristrutturare l’azienda e di fornire capitale per accelerare la crescita. Il fondo realizza un profitto quando liquida la sua partecipazione, sia portando una società in borsa tramite un’offerta pubblica iniziale (IPO) sia vendendola a un’altra società.

Leslie Uzan, responsabile del private equity e del debito di St James’s Place, afferma: “Il private equity, ora più che mai, potrebbe rappresentare un’opportunità interessante per gli investitori, in quanto attinge a un universo d’investimento differenziato e offre una fonte di rendimento differenziata, garantendo così la diversificazione dei portafogli”.

“Inoltre, i rendimenti storici del private equity dimostrano che questa classe di attività ha dato prova di resistenza in molti cicli di mercato, soprattutto se confrontata con gli indici del mercato azionario“.

Immobiliare

L’immobiliare è una delle forme più accessibili di investimento alternativo, se si pensa che molti italiani possiedono già una casa di proprietà. Investire in immobili significa acquistare immobili fisici, o acquisire un’esposizione a fondi immobiliari che si specializzano nel settore del mattone come i REIT (Real estate investment trust) o i SIIQ (Società di investimento immobiliare quotata).

In genere, chi investe in un immobile residenziale prevede che il bene si rivaluti nel tempo, mentre chi investe in uffici o centri commerciali conta su un flusso costante di reddito da locazione.

“Quando si tratta di investire in immobili, di solito preferiamo i REIT perché forniscono un veicolo liquido per detenere un’attività illiquida”, dice Joe Smith di Equilibrium Financial Planning (per liquidità si intende la misura di quanto sia facile convertire in contanti un determinato investimento).

Fondi speculativi

Gli hedge fund sono fondi d’investimento privati che raccolgono denaro dagli investitori e cercano di ottenere rendimenti elevati attraverso varie, e talvolta rischiose, strategie d’investimento. Possono investire il denaro dei partecipanti praticamente in qualsiasi cosa, da titoli quotati in borsa fino a valute e derivati (investimenti finanziari sofisticati).

A differenza dei tradizionali fondi “long only”, che cercano di trarre profitto dall’aumento dei prezzi delle proprie partecipazioni, gli hedge fund fanno spesso uso di strategie di investimento meno tradizionali, tra cui la leva finanziaria (cioè prendere in prestito per investire) e la vendita allo scoperto o short selling (cercare di trarre profitto dal calo dei prezzi delle azioni).

“Gli investimenti alternativi come gli hedge fund o gli articoli da collezione tendono a soddisfare gli investitori più esperti con un orizzonte temporale più lungo”, dice Byrnes. E poiché investire in questi fondi impone un lavoro di ricerca e un impegno maggiori, “in genere non sono adatti a neofiti o a clienti vulnerabili”.

Inoltre, “molte classi di attività alternative possono anche essere illiquide e richiedere un impegno di fondi per lunghi periodi di tempo, ad esempio da 5 a 10 anni. Questa soluzione è adatta solo agli investitori che non hanno bisogno di accedere ai propri fondi per lunghi periodi di tempo e che hanno una capacità di perdita relativamente elevata”, avverte Byrnes.

Gli investimenti alternativi tendono anche ad avere costi più elevati rispetto a quelli più tradizionali. Gli hedge fund, ad esempio, hanno tipicamente una struttura di commissioni “2 e 20”, in cui l’investitore paga il 2% all’anno e il gestore trattiene il 20% dei profitti superiori a una soglia prestabilita.

Fondi di venture capital

I fondi di venture capital (VC) forniscono sostegno finanziario a startup promettenti in cambio di una partecipazione azionaria. In modo simile alle società di private equity, questi investitori possono assumere un ruolo attivo nella gestione dell’azienda e fornire le competenze necessarie. Per questa ragione possono mantenere il proprio investimento in una particolare azienda più a lungo rispetto a un fondo di private equity.

Inoltre, collaborano con la società in portafoglio e ne monitorano i progressi, fornendo ulteriori round di finanziamento quando vengono raggiunti determinati parametri. I VC escono dall’investimento in seguito a fusioni, acquisizioni o IPO.

Infrastrutture

Le infrastrutture come strade, aeroporti o centrali elettriche sono state tradizionalmente costruite da governi ed enti pubblici, ma negli ultimi decenni si sono sviluppate delle partnership tra pubblico e privato, con il coinvolgimento di società di investimento e di importanti istituzioni come i fondi pensione.

“Una classe di asset alternativi che ci piace da tempo (…) è quella delle infrastrutture”, dice Victoria Hasler, responsabile della ricerca di EQ Investors, che segnala “in particolare, il tipo di infrastrutture che contribuiranno alla transizione verso il net zero”.

Materie prime

Le materie prime sono presenti naturalmente sulla Terra e possono essere estratte, coltivate o raccolte. Le materie prime vengono spesso trasformate in materiali artificiali più complessi e lavorate o raffinate per realizzarne il valore economico. Si tratta per esempio del petrolio, del gas naturale o dei prodotti agricoli.

Jai Bifulco, direttore commerciale di Kinesis Money, afferma che quando si addensano le nubi della recessione, uno degli investimenti alternativi e dei depositi di ricchezza più ovvi è l’oro: “In tempi di turbolenza economica, i metalli preziosi, e l’oro in particolare, hanno sovraperformato le altre classi di attività tradizionali”, spiega.

“È sempre stato considerato prudente detenere una parte del portafoglio di investimento in metalli preziosi”, dice Bifulco. “Ma i metalli preziosi sono particolarmente interessanti in questo momento perché possono proteggere dalla minaccia dell’inflazione che danneggia il valore delle valute fiat. Storicamente, i metalli preziosi hanno rappresentato un modo stabile, a prova di inflazione, per conservare valore nel tempo”.

Oggetti da collezione

Un investimento insolito che però sta prendendo piede è quello nel vino. Secondo la società di consulenza immobiliare Knight Frank, nel 2021 il vino pregiato ha conquistato il primo posto, insieme agli orologi da collezione, in una serie di oggetti di lusso come le opere d’arte, le auto e i gioielli.

Secondo Knight Frank, il vino pregiato e gli orologi hanno prodotto un rendimento del 16% ciascuno nel periodo considerato, posizionandosi in testa al mercato degli “investimenti alternativi”.

Quanto alle pietre preziose, Thomas Schröck, fondatore e amministratore delegato di The Natural Gem, dice che “sono la forma di investimento più antica al mondo e sono utilizzate da oltre 5.000 anni come un’opzione di investimento sicura per ottenere rendimenti redditizi nel tempo”. In particolare Schröck segnala “i rubini, gli zaffiri e gli smeraldi, il cui valore è aumentato del 5-8% all’anno dal 1995”. Tra le gemme meno conosciute che hanno registrato aumenti di prezzo costanti e stabili per diversi anni ci sono, spiega, la tormalina, l’acquamarina e l’alessandrite.

Gli investimenti alternativi fanno al caso tuo?

Può darsi. Bill Blain di Shard Capital sostiene che gli investimenti alternativi premiano gli acquirenti intelligenti e furbi che si prendono il tempo necessario per comprenderne la complessità. Ma aggiunge che possono divorare rapidamente gli investitori che cercano di prendere scorciatoie: “Il problema principale di cui gli investitori devono essere consapevoli è l’illiquidità. Non esiste un mercato secondario liquido per queste operazioni. La gestione dell’illiquidità dev’essere un elemento cruciale nell’analisi di ogni potenziale investitore”.

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